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Carta dei diritti dei cittadini e delle imprese del Territorio Libero di Trieste
-Despite having with me the pictures of bill of rights divided into 9 pages, I would not have posted on the blog so that lawyers and other people can not use it to ambiguous personal interests against Italy, but, recognizing Italy for things thatThey come in handy. (Perhaps it would be better not even the lack of jurisdiction were to publish, for the same reasons, that is, people do not join the true movement of Trieste Free that, too, could make use of these cards but being in opposition to the true movement. of course, in one way or another, sooner or later, a card that should only be used in the right way and with the right conditions, become known to people not "worthy".)
NOTA: Se il porto di Trieste ritorna ad essere un porto franco internazionale, sarà facilitato sia il trasporto via terra che su rotaia. NOTA: La disubbidienza fiscale verrà fatta o può esser fatta, con il completo supporto del movimento, nel caso che, il cittadino sia disposto ad iscriversi al movimento, la carta segreta di 6 pagine, una sola quota di 20 Euro per il servizio, un foglio personale in cui si attesta le proprie richieste, e, tutti i bollettini contenenti le tasse italiane, nonché, tutte le altre richieste contenenti i difetti di giurisdizione e per ottenere dal prefetto i vari documenti come cittadini appartenenti al TLT: “Trieste Libera al Commissario del Governo: 90 giorni per regolarizzare il fisco a Trieste”, più, un foglio in cui la persona dichiara di voler essere esonerato dalle tasse italiane e/o da altre imposizioni da parte dello stato italiano, specificando i punti specifici di leggi che sono descritti sulla carta della conferenza stampa, (e qui, sarà inclusa ogni cosa che riguarda le autorità italiane, (compresa, l'asta della propria casa di abitazione che di solito avviene per decreto del Tribunale di Trieste oppure se si tratta di un esproprio coatto previsto dalla legge italiana per mezzo della banca che può agire senza bisogna di un processo, ma, essendo tutte procedure illegali causa il difetto di giurisdizione, non essendo Trieste una città italiana), più, tutte le bollette e bollettini contenti le tasse italiane in percentuale o per intero che si intende non pagare più. (Per paura, un cittadino potrebbe decidere di pagare con riserva, ma questo, corrisponderebbe a farsi prendere in giro dall'Italia, in quanto, la pratica di pagare con riserva potrebbe andare avanti anche per 100 anni). I cittadini che avranno fatto disubbidienza fiscale senza pagare le tasse alla scadenza e che avranno presentato, (la carta, il foglio in cui si dichiara, e, i bollettini o bollette di pagamento), in un periodo successivo molto vicino, e, sempre durante l'estate del 2015, potranno chiedere di ritorno tutte le tasse illegali pagate allo Stato Italiano. Il prefetto che attualmente è in francesca Garuffi non risponderà? La denuncia di tutte queste persone sarà mandata a livello internazionale, ossia, ai 25 paesi firmatari del trattato di pace del 1947, alle Nazioni Unite e alla Unione Europea. (E‘ meglio non pagare le tasse con riserva e chiedendo la restituzione, in quanto, ciò corrisponderebbe a continuare a farsi prendere in giro dallo Stato Italiano. Dopo, anche se la causa del TLT andasse a monte per i pochi cittadini che avranno preso posizione, coloro che avranno fatto disubbidienza fiscale potrebbero non dover più pagare le tasse italiane, salvo per le cose che si comprano, e quindi, non è detto che l’Italia possa fare una opera di repressione del tutto illegale, opprimendo i diritti anche di quelli che hanno preso posizione contro l’Italia facendo disubbidienza fiscale con un minimo di coraggio, oggi di, purtroppo assai raro da parte del cittadino italiano.
NOTE: As that goes wrong for lack of citizens and entrepreneurs of Trieste that take place by fiscal disobedience, etc., etc., considering the judgment of 1965 in favor of Brunner and the fact that the store has Mirella twice won the lawsuit against the financial police, it is provable that all citizens who have made disobedience tax by 15 September relate forever left in peace by the Italian tax authorities, but, with the majority of citizens who continue to pay taxes illegal to Italy, except those few that after Sept. 15, probably will have to hire an international lawyer to be able to stop paying taxes, even though their right. However, how much apathy, no interest and no public confidence towards the cause of the TLT: I'm Italian, they say. NOTE: Although the fees in Italian Trieste and surroundings are out of jurisdiction, Italy returns only 10% of the fees paid to the municipality, including all the unfair taxes paid to Italy by companies working in the now dead Freeport International Trieste. But, some lady can say: no, I am Italian and I want to keep my culture! NOTE: Me say that if a / a Jehovah's Witness would do disobedience tax? Rightly, not wanting to be part of a movement that, from certain angles, is too interfered in politics under the rule of Satan, the Jehovah's Witness could hire a good lawyer and loyal as Edward Longo. He has complete jurisdiction on lack of jurisdiction by Italy in the TLT, namely, that the fees are made payable in Italian TLT, however, not being extended to the TLT.
NOTA: (Il negozio di vestiti morella non è in un punto franco tuttavia è nel TLT e giustamente non paga le tasse, non emette gli scontrini e ha chiesto risarcimento per i giorni in cui la sua attività di vendita è stata chiusa.) Per quanto male che vada per mancanza di cittadini e di imprenditori di Trieste che prendono posizione facendo disubbidienza fiscale, ecc, ecc, considerando la sentenza del 1965 a favore di Brunner ed il fatto che il negozio Mirella ha vinto per due volte la causa contro la guardia di finanza, è provabile che tutti i cittadini che avranno fatto disubbidienza fiscale entro il 15 settembre vertano lasciati per sempre in pace dal fisco italiano, ma, con la maggioranza dei cittadini che continueranno a pagare le tasse illegali all'Italia, salvo quei pochi che dopo il 15 settembre, probabilmente, dovranno ingaggiare un avvocato internazionale per riuscire a non pagare più le tasse, pur essendo un loro diritto. Comunque, quanta apatia, non interesse e non fiducia dei cittadini verso la causa del TLT: io sono italiano, ti dicono. NOTA: Nonostante che le tasse italiane a Trieste e dintorni sono fuori giurisdizione, l'Italia ritorna solo il 10% delle tasse pagate al comune, comprese, tutte le tasse ingiuste all'Italia pagate dalle aziende che lavorano nel ormai morto porto franco internazionale di Trieste. Ma, qualche signora può dire: no, io sono italiana e voglio tenermi la mia cultura! NOTA: Me che dire se un/a testimone di Geova volesse fare disubbidienza fiscale? Giustamente, non volendo far parte di un movimento che, da certi punti di vista, è troppo intromesso nella politica sotto il dominio di Satana, la testimone di Geova potrebbe ingaggiare un bravo e fedele avvocato come Edoardo Longo. Lui ha la completa competenza sul difetto di giurisdizione da parte dell'Italia nel TLT, ossia, sul fatto che le tasse italiane vengono fatte pagare nel TLT, tuttavia, non essendo estese al TLT.
1234567foto articolo foto brunner corte di cassazione
(Qui, anche se parlo del TLT, si tratta di un argomento connesso alla politica internazionale, e quindi, ho citato anche in merito all'abuso consistente nella irrorazione delle scie chimiche sopra vento e sopra un territorio che sdovrebbe essere demilitarizzato).
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-Trieste was to become one of the five international ports, but, these
60 years of provisional administration became a province ghost as if
Trieste had become Italy. For about six hundred years Trieste was
under Austria, for about twenty years Trieste was under Italian
fascism, for about seven years Trieste was under the administration
of US military as TLT, but, from 1954 to 2014 Trieste has always
lived most of his social life, commercial and financial, as if it
were an Italian province established regularly by the president of
the republic, in fact, however, the province of Trieste, has never
existed. Until the day that the Italian constitution will not be
changed, a territory must be established as a province with legal
process signed and approved by the president of the republic, and
only after, to be considered under the sovereignty of the Italian
state, but, in the September 15, 1947 the province of Trieste has
ceased to exist with the peace treaty that Italy was like losing
signed thus accepting the TLT.
Il magistrato o meglio il pubblico ministero Federico Frezza. Una domanda in generale, riguardante la giustizia, la finanza, il sociale, ma, non solo: quando si fa delle critiche o quando si apre una denuncia, dovrebbero essere soppesati nello stesso modo ed a parità di gravità di reato, sia coloro che truffano le assicurazioni che le banche ed assicurazioni e politiche stesse che tuffano mediante decreto e mediante cottura a fuoco lento, tutti i cittadini in modo capillare e sul grande numero.
-Trieste enjoys a good backdrop deep enough for ships and a good location for trade with many states in the East and West.
-Trieste gode di un buon fondale sufficientemente profondo per le navi e di una buona posizione geografica per il commercio con tanti stati del Este ed Ovest.
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-An local italian politician in autumn 2013 has even taken advantage of the reputation of Nino Benvenuti to say that the question of the TLT is a scam, but, without explaining why. That evening Nino Benvenuti thought only to boxing and his career as a boxer, and his good coach, when the salon Tergesteo made the promotion of his book with two other people who were on stage with him. It has been nearly two years since this mass psychology by this politician alongside Nino Benvenuti? I take it back to the surface, because, the other signatory States must understand that the people of Trieste have been brainwashed by the hand of fraudulent Italian politics, also, the same Italian politicians exploit any situation or event to fool citizens and to encourage them to think against their own interests. Yes, in theory, hazing in the barracks would have to have a limit, however, the delinquency on the part of Italian politics seems, really, who does not have a limit, moreover, the citizen must delegate to the politician's ability to think on the policy, the , as once said Pier Ferdinando Casini: "democracy" is always right on the "dictatorship"!
-Second
Francesco Russio politics is more important than the law, and
therefore, good deals, for politics and for the people that matters,
always take precedence over the rights of citizens, because, as
"rightly" thinks the wife of Hector Rosato, the people are
not the cream that counts and the cream that counts can do anything
he wants, even if, in the limit agreed by the international bankers
Jews, however, generally is mostly ok for the corrupt politicians.
The bankers want the New World Order and world domination, but, not
that people are treated fairly and with respect, but, exasperated.
And to think, a certain Denis I spoke well of Francesco Russo.
Perchè c'è la bandiera italiana e quella europea, ma, non quella del TLT? Perchè l'Italia sta violando in modo palese il trattato di pace del 1947 che ha firmato come Stato perdente, inoltre, l'Italia sta violando lo stesso articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana!
-NOTE: A citizen since its inception a liability to the government debt for an amount of about 28 thousand. Blame the corrupt politics and the bank seigniorage. M, Which is the biggest injustice by Italy on all Italian citizens, and, even blackberries, the citizens and businesses of the Free Territory of Trieste, Which is still Recognized even by the United States of America? (Zone B has fallen in 92). The imposition of too many taxes and fees anche illegal in the TLT, Which impoverish the people and driving forces for companies to fail, and then, blackberries and more citizens who are no longer incendio pay the fees excessive and illegal for the TLT, and That then on, robbery of property remain to citizens and / or entrepreneur. A kind of slavery de hateful dictatorship as there has never been even under fascism, However violent and in alliance with Hitler That was.
Giorgio Marchesich, probabilmente, anche lui comprato dall'italia:
-The current good lawyer Edward Longo, probably he is one, so to speak, "with balls" and willing to face any adverse situation for the causes in Italy in defense of the TLT and Roberto Guirastante.
NOTA: I falsi indipendentisti di via Roma 28 parlano dei diritti umani presso le Nazioni Unite a Ginevra, ma, riconoscendo la sovranità italiana, e, apparendo questo modo di fare più comodo? Giorgio Marchesich pur di candidarsi a sindaco preferisce tradire la causa del TLT senza macchia dalle liste civiche politiche di ujn altro Stato invasore? I falsi indipendentisti sviano i cittadini su falsi binari senza alcun sbocco per la causa del TLT che dovrebbe essere completamente separata dalla politica Italiana. Inoltre, questi traditori con il loro modo di agire e di parlare che cosa dimostrano alle Nazioni Unite? A parte i nostri diritti, noi riconosciamo la sovranità da parte dell'Italia! NOTA: Lo Stato del TLT sta subendo degli abusi e delle violazioni dei diritti umani, tuttavia, sia ben chiaro, il TLT è uno Stato riconosciuto a livello legale e politico, anche se la maggioranza dei cittadini di Trieste ne può ancora essere inconsapevole e/o non avere le idee chiare in proposito
(Testimony of one who works in the port): Samer gave
money to both governments of right and left to win the job in port,
canceling the race. Warriors to give 10 million euros to the PD in
order to have more work in the port: the trafficking of Turkish ships
and to build 4 million for the campaign Debora Saerracchiani, 3
million Euro for Robero Cosolini, the mayor of Trieste , and his
subordinates, 3 million euros in third. He, too, of the Democratic
Party. Pacorini, Seracchiani, Russian, Rosato, Cosolini and other
elements of the Democratic Party, are all corrupt, indeed, it were
also many of the previous municipal and regional administrations. The
court ruled in Teseco, because he had won the tender, but, Matteo
Renzi of PD, which is corrupt and that promotes corruption in favor
of his party, has given way to a decree in order to transfer the
financial demesne of the port of Trieste to the City. This law
violates Renzio so total peace treaty of September 15, 1947, because,
definitely eliminates the free port of Trieste. "The
system at the local, central and international, now, is hopelessly
corrupt and conspired."
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
ddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddd
ffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
-Often
And willingly, Piccolo spoke in favor of the movement of Via Roma 28
when the movement of Piazza della Borsa 7 achieved a good result,
while, when the subversive movement with headquarters in Via Roma 28
combines a nasty business, the Small Trieste tends to make the
citizens believe that the fault lies with the movement of the TLT
based in Piazza della Borsa 7. But, why all this? Well, the reason is
obvious, deflect and blinding the largest number of citizens living
and working in Trieste, since the independence movement of Via Roma
28 is a creation of the Democratic Party will continue to obey the
Italian politics, while, the movement of Piazza della Borsa 7, being
the real and most competent, is what threatens all the seats of the
corrupt Italian politicians who continue to occupy another state.
Even the police, carabinieri and financial police, armed turn in
another state. The leaders are in collusion with the policy, however,
some police officers, policemen, financiers and agents of Digos, know
that the TLT exists and is another state, and some of these, as well
join it.
NOTA: Nonostante il dissenso di maggioranza, il comune sotto la dittatura finanziaria del PD e di Cosolini vuole rendere anche Via Mazzini come zona pedonale? Un lavoro sulle rive non sicuro per la circolazione, supervisionato da Illi, e stato rifatto dal successivo sindaco? Vogliono mettere la pavimentazione di breve durata in diverse vie del Borgo Teresiano. Per ogni lavoro, un appalto, e, per ogni appalto una o più tangenti per i politici di turno.
foto via mazzini
NOTA: Ma, io cosa potrei dire ad un controllore non testimone di Geova? Assolutamente, la verità, ossia, che i fantasmi sono più reali della provincia di Trieste, in quanto, si tratta di forze demoniache che prendono le sembianze di persone defunte, mentre, la provincia di Trieste, proprio, non esiste del tutto. Chi sa, pur avendo espresso una profonda verità, il controllore potrebbe prendermi per matto ed allontanarsi subito da me senza neanche accertarsi se io ho il biglietto in regola. NOTA: (Aprile 2016) La Trieste Trasporti in questo ultimo anno contabilizzato ha avuto 6 milioni di utili, inoltre, essendo finanziata la TT dalla regione Friuli Venezia Giulia. Ma forse ancora oggi Roberto Cosolini potrebbe rispondere che i soldi non ci sono? Per giunta, i controllori che non chiedono il biglietto ai neri extracomunitari ed agli zingari? Per ora, almeno fino alla fine dell'estate 2016, io continuo a non pagare più il biglietto, senza andare in cerca di espormi, senza cercare di truccare il biglietto, (tra l'altro, coloro che lo fanno solo per imbrogliare non ci riescono). Io so di non essere del tutto nel giusto, in quanto, un servizio di solito è giusto pagarlo, tuttavia, per oltre metà è in torto anche l'azienda TT e l'Italia. Le tasse italiane non dovute, anche se per tante altre cose siamo ancora costretti a pagarle, è il principio fondamentale della mia opposizione. Probabilmente, nel non voler riparare la spingente del tram che aveva circa 100 anni ma nello spendere 11 milioni di Euro per mettere una spingente elettronica, più di qualche eprsona ci deve aver guadagnato con i soldi tangenziali, inoltre, come alcuni sanno, i lavori pubblici in Italia possono costare sette volte tanto rispetto che in Francia. Ma, come disse la Merkel: se non vi liberate di una classe politica corrotta, l'Italia non merita di ricevere finanziamenti Europei, e, anche se forse questi finanziamenti continuano lo stesso ad arrivare in una certa misura dall'Europa all'Italia.
demanio e rigassificatore
Ma, anche questa zona fa parte del demanio del TLT e quindi dovendo essere sotto la giurisdizione del ente porto:
Il sociale presso il demanio: nella fine di primavera ed inizio estate del 2015, oltre ai fortini della normalità, ci sono state delle battaglie e cattivi comportamenti da parte di alcuni bulli del Kosovo tra il quinto e il decimo Topolino? Io, pur vivendo male ed avendo i miei problemi, in aggiunta con disturbi di cuore, ma, senza rompere le palle a nessuno, alle 19:30 del 25 giugno 2015, essendoci stato il sole un poco coperto a causa dei tanti residuati delle scie chimiche, e, io anche per cercare di tenere d'occhio la mia roba appesa al terzo Topolino, ormai, senza quasi nessun bagnante, ho corso in modo morbido tra il terzo e quarto Topolino, e dopo, ho fatto una piccola nuotata. Ma, cosa mi è accaduto? Una signora, molto probabilmente, seguita dal manicomio, essendo di indole cattiva ma particolarmente stupida e deficiente, si è particolarmente irritata per avermi visto correre in avanti e in dietro tra il terso e il quarto Topolino. Io gli ho risposto male, ma lei, già sconcertata per vedermi correre ogni tanto a San Giovanni mi ha risposto che: mi avrebbe fatto pestare dalla mafia. E, quindi, le scie chimiche e lo smog e la corruzione nella politica, SI, ma, io non avrei neanche più il diritto di poter correre, anche se non inquino e anche se faccio pochissimo rumore. Questa signora era seduta vicino al quarto Topolino ed era vestita con una gonna bianca e una maglietta rossa molto appariscenti. Probabilmente era una mezza pazza, ma, nella remota possibilità,. Ma, che dire se veramente questa donna fosse stata veramente in contatto con la mafia oppure di appartenenza ad una famiglia di mafiosi? Forse avrei potuto dirgli: difficilmente la mafia lavorerebbe per adempiere le tue stupide richieste, comunque sia, vivi e lascia vivere. Alle 19:45 circa, questa signora dalla gonna bianca e maglietta rossa, particolarmente vistose, è salita sul Bus 36. Ma, almeno un certo grado di sicurezza e di controllo, il comune e la polizia municipale dovrebbe ancora essere in grado di garantire.
NOTA: Io ho come la vaga impressione che la città gremisce sempre di più di gente cattiva, balorda, stupida. Individui che danno peso alle banalità fuori posto e/o alle cose che non esistono, ma, senza prestare la minima attenzione alle cose più importanti, e quindi, meritandosi la grande tribolazione non soltanto i poteri forti ed i corrotti politici in molte nazioni. (Comunque, Trieste è una città abbastanza tranquilla e molto meno piagata dalla criminalità rispetto alle grandi città statunitensi ed italiane o di altri paesi del medio oriente e in posti come Santo Domingo dove, quando comperi, meglio se tiri fuori soltanto i soldi giusti e necessari.)
-Try to think of this absurd hypothesis: An admin manages an apartment building with 16 apartments. He through some legal maneuvering in cahoots with a judge fails to take possession of all 16 apartments. But, if you were the owner of an apartment among these 16, how would you have reacted? Well, that administrator is Italy and the condominium with 16 apartments in the property to 16 families corresponding to the Free Territory of Trieste. On Facebook: "Movimento Trieste Libera – Quello vero" e "Trieste Libera news".
-How nice it would be: the armies and the riot of some states having the right to use the port of Trieste, to treat political thugs as if it were of Chechen terrorists.
-Che bello che sarebbe stato: gli eserciti e le squadre antisommossa di alcuni stati aventi il diritto all'uso del porto franco di Trieste, per trattare i politici delinquenti come se si fosse trattato dei terroristi ceceni.
-These are like addicts when they corrupt politics to try to make the most possible idiots citizens on the subject of politics and to promote their good and dirty business. Of these things the Little Trieste does not talk about almost anything, but, much emphasis is given if half pedophile working in the hospital, you, all bread for the moralists and the false moralists who can only watch in front of their nose and with the same part of the mind.
-Questi sono come dei drogati quando fanno la politica corrotta per cercare di rendere il più possibile idioti i cittadini sul tema della politica e per favorire i loro buoni e sporchi affari. Di queste cose il Piccolo di Trieste non ne parla quasi mai, ma, tanta enfasi viene data se un mezzo pedofilo lavora in ospedale, si, tutto pane per i moralisti e per i falsi moralisti che sanno guardare soltanto davanti al loro stesso naso e con mente di parte.
-But he will soon be transferred.
-Ma lui presto sarà trasferito.
-The armored car of Vladimir Putin came to Trieste during the rule of Enrico Letta. But, as the main reason for the Russian leader after being in Rome is also passed to Trieste?
-It seems that the temporary administration in 54 American left four chariot armed in the border area between the TLT and Italy, so that the citizens of Trieste could defend the status of the TLT, however, later, Italy has used strategies particularly superfine, subtle and not declared by the official point of view, to give to the citizens of Trieste increasingly the TLT as if it was Italy.
-Sembra che, l'amministrazione provvisoria americana nel 54 ha lasciato quattro carro armati nella zona di confine tra il TLT e L'Italia, affinché i cittadini di Trieste potessero difendere lo stato del TLT, tuttavia, più tardi, l'Italia ha usato strategie particolarmente sopraffine, subdole e non dichiarate dal punto di vista ufficiale, per far vivere ai cittadini di Trieste sempre di più il TLT come se fosse Italia.
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-For the headquarters of the United Nations is all ok as far as the lawsuit for free Trieste, however, where are the citizens in favor for free Trieste? With less than 50 thousand citizens in favor of this lawsuit, probably, Trieste could be freed from the Italian occupation in time of about a month.
-Per la sede delle Nazioni Unite è tutto ok per quanto riguarda la causa legale per Trieste libera, tuttavia, dove sono i cittadini a favore per Trieste libera? Con meno di 50 mila cittadini a favore per questa causa legale, probabilmente, Trieste potrebbe esser liberata dalla occupazione italiana nel tempo di circa un mese.
-Trieste enjoys a good backdrop deep enough for ships and a good location for trade with many states in the East and West.
-Trieste gode di un buon fondale sufficientemente profondo per le navi e di una buona posizione geografica per il commercio con tanti stati del Este ed Ovest.
Jean Claude Juncker. Vicino foto
NOTA: Che dire di articoli pantomima sul “Il Piccolo” come, “Roma ha stanziato 41 milioni per la ferriera” e “Porto vecchio, parte il trasloco del punto franco”? E, che dire dei prossimi articoli che verranno fuori sul quotidiano ufficiale di Trieste particolarmente bugiardo ed alla italiana? L'Italia si trova sempre più alle strette riguardo la violazione del trattato di pace del 1947, e, anche se le Nazioni Unite avrebbero dovuto vigilare di più su Trieste, inoltre, la Ndrangheta farebbe bene a farsi tornare in dietro i 10 milioni di Euro dalla gang di Cosolini e di Rosato. NOTA: Presso il palazzo del governo ci sono tre tabelle, una regolare e le altre due illegali, in violazione del trattato di pace del 1947: la prima tabella si riferisce al palazzo del commissario di governo, la seconda tabella sempre in pietra si riferisce alla prefettura e quindi come se fosse un ente italiano, e, la terza tabella, fatta in acciaio, si riferisce al palazzo del governo come se fosse “Proprietà d'Italia”, ma di fatto, essendo un palazzo appartenente al TLT. Ma, per gran parte di quei quei pochi che conoscono e che hanno una piccola impresa, prevale la paura a favore dell'Italia che in breve potrebbe portarli a chiudere la propria attività. NOTA: Tra le infinite violazioni compiute dall'Italia fin dal 1954 c'è stata anche quella dei bersaglieri mandati nel TLT nel 1956, un corpo d'armata che nel corso della sua storia ha compiuto anche gravi violazioni dei diritti umani durante la unificazione d'Italia desiderata dalla massoneria.
salvini
carmine
maroni
sindaco
Per entrare nella approvazione di Davide uno doveva agire saggiamente e secondo il pensiero di Geova, ma, oggi di, per rapportarsi nel modo giusto nei confronti della politica internazionale, ad esempio, avendo intrapreso una battaglia legale di carattere internazionale, bisogna tenere molto in considerazione che purtroppo la diplomazia e la politica internazionale si muovono sopratutto per forza militare e tecnologica e per interessi, inoltre, è il più forte e/o il vincente a stabilire le norme.
Diabolico per diabolico, ma, nel rispetto della legalità, e, dando reale e/o parvente giustizia anche nei confronti della irrecuperabile e corrotta politica e giustizia italiana, da cui forse, gli stessi poteri forti hanno imparato sul come dividere, confondere ed imperare: Se nel aprile 2016 il consiglio di sicurezza della Nazioni Unite liberasse all'improvviso Trieste dalla occupazione italiana, e, proprio un attimo prima delle elezioni amministrative illegittime per il successivo sindaco di Trieste sotto la sovranità italiana ed in ubbidienza del sistema dittatoriale dell'Italia a cui il sindaco deve sempre ubbidire, le Nazioni Unite potrebbero guadagnare più credibilità al cospetto dei popoli e quindi anche più presunto potere di poter portare la pace e la democrazia nel mondo. Quindi, se le Nazioni Unite, con l'appoggio delle nazioni, liberasse il TLT, la Palestina ed altri paesi riconosciuti e non riconosciuti, ancor meglio, se tutti in un breve periodo di tempo, le Nazioni Unite e il processo di pace e sicurezza guadagnerebbe più potere a livello formale. Inoltre, se il truffaldino Stato Italiano dovesse pagare subito tutto il suo debito al TLT, un debito che potrebbe ammontare a circa 200 miliardi di Euro, con eventuale mora, proprio come l'Italia fa sempre con noi cittadini, l'Italia andrebbe molto più in crisi, proprio come desiderato dalla massoneria, e, se lo Stato italiano fallisse, la Banca d'Inghilterra ed altre banche potrebbero comprare tantissimi beni dell'Italia a prezzi stracciati, ma, come ora sta già in parte avvenendo. Inoltre, se il TLT, la Palestina ed altri paesi e piccoli territori come il Sudtirolese, acquistassero la loro presunta indipendenza, libertà e democrazia, i poteri forti che governano il mondo darebbero una maggiore impressione di voler comandare la politica internazionale con sapienza, giustizia, per la libertà, per la democrazia e per il rispetto dei diritti umani. Oggi di e da diversi decenni, è in corso il diabolico processo di pace e sicurezza verso la sperata ufficializzazione del Nuovo Ordine Mondiale, e quindi, visto che questo processo di pace e sicurezza è “destinato” a concludersi, diabolico per diabolico, la liberazione di Trieste potrebbe tornare utile alla alta massoneria deviata, ma, anche a quella non deviata, ed in fine, le multinazionali, le grandi banche, già essenti dalle tasse, ma sopratutto, i grandi imprenditori, potrebbero avere un grosso vantaggio con la liberazione di Trieste e la riattivazione di un grande porto franco internazionale, e, se l'alta massoneria deviata agisse da dietro le quinte per accelerare e per rendere più facile la librazione di Trieste da uno Stato perdente, non verrebbe sacrificata nessuna persona innocente, come invece è accaduto per l'11 settembre 2001 negli USA ed in altri “11 settembre 2001” sia in Italia che in Europa. (Queste analisi io le ho scritte di mia iniziativa e responsabilità, io penso che possano essere giuste, tuttavia, nel caso che la colonna principale del vero movimento di Trieste Libera ritenesse che tali analisi possono non essere convenevoli nel attuale contesto internazionale tra l'Italia e il TLT e le Nazioni Unite e gli USA-UK, io posso togliere immediatamente tutte le mie analisi sul intero contesto inerente al TLT sia da Facebook che dai miei blog.) NOTA: (Il vero movimento di Trieste Libera ha fatto un grande lavoro anche per le Nazioni Unite consistente sopratutto nel aver dimostrato che l'Italia ha violato il trattato di pace): Il 15 settembre 2015 è scaduto il tempo ragionevolmente lungo di 90 giorni per il commissario di governo per rispondere, e quindi, è stato dimostrato in modo palese che l'Italia ha violato il trattato di pace e che continua a non volerlo rispettare, visto che il ministero da le direttive ad ogni prefetto e commissario di governo. Il 15 settembre 2015 è nata l'I.P.R., in ottobre del 2015 la Rappresentanza di Stato ha cominciato a spedire del 236 lettere di accreditamento ai 236 paesi ed enti internazionali rappresentati dalle Nazioni Unite, compreso l'ONU stesso, e, dal 26 ottobre l'I.P.R. ha cominciato anche a raccogliere le deleghe da parte dei cittadini appartenenti per diritto al TLT. Inoltre, fin dal 26 ottobre 2015, documento che l'Italia ha cercato di tener nascosto, il segretario delle Nazioni Unite ha emesso un documento ufficiale relativo alla protezione internazionale della Palestina, del TLT, e di altri paesi riconosciuti e non riconosciuti, ma, essendo il TLT un paese riconosciuto fin dal 1947 ed essendo nato il TLT alcuni giorni prima della Repubblica Italiana. Sarebbe troppo bello se la Garuffi avesse firmato un documento che fa a box contro l'allegato ottavo. Forse, il commissario di governo non ha firmato niente o forse ha lei ha firmato per un ampliamento del porto, cosa più probabile, tuttavia, se tale documento è stato firmato, esso potrebbe uscire lunedì 1 febbraio 2016, o forse, qualche giorno più tardi visto che la politica italiana ha l'interesse a temporeggiare per ritardare più possibile l'impugnazione di questo documento in quanto illegale. In tale contesto internazionale ormai più che palese e ben esposto alla luce del sole, non dovrebbe esserci più niente da dimostrare e non dovrebbero essere più necessarie alcuna verifica ed interrogazione a livello internazionale nel caso che l'Italia avesse compiuto anche questa ultima violazione del trattato di pace. Oggi la volontà per far liberare Trieste dovrebbe esser già maturata, e quindi, come gli USA-UK hanno dato l'amministrazione civile all'Italia con il Memorandum di Londra, ora, gli USA-GB potrebbero togliere l'amministrazione civile provvisoria all'Italia, e, per far questo la potenza angloamericana potrebbe delegare direttamente il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Teoricamente parlando, da quello che io ho compreso dall'attuale processo di pace e sicurezza, l'alta massoneria bancaria, ossia, la massoneria deviata che comanda sui governi, potrebbe ottenere diversi vantaggi attraverso la liberazione di Trieste dalla occupazione italiana. NOTA: Il documento poteva uscire il 1° febbraio? La locale politica italiana, e forse, non soltanto il PD, potrebbe temporeggiare fino ad un mese, il tempo massimo acconsentito, prima di far pubblicare l'eventuale documento firmato dalla Garuffi, affinché possa venir impugnato il più tardi possibile. Tuttavia, i lavori possono iniziare prima della pubblicazione sulla garzetta ufficiale? Probabilmente, no!
NOTA: In che modo potrebbe comportarsi questo successivo commissario di governo? Annapaola Porzio avendo lavorato o lavorando nel coordinamento della polizia e degli agenti segreti, potrebbe esser stata messa a posta proprio qui a Trieste dal ministero dei interno? Ad esempio, potrebbe esserci un tentativo di minare a livello psicologico i soci del vero movimento attraverso circostanze strane ed anomale, e così, per favorire situazioni di presunta paranoia, e quindi, nel tentativo di far gradualmente cadere lo scomodo movimento per Trieste Libera? (Si, una ipotesi in riferimento al movimento completamente separato dalle liste italiane che potrebbe presumibilmente stancarsi mediante il graduale venir meno dei soci volontari che hanno preso completa posizione contro l'illegalità dell'Italia.) Beh, una ipotesi di questo tipo io non posso escluderla al 100%, in quanto, se uno Stato come L'Italia del tutto inaffidabile e trovandosi ad amministrare Trieste esercitando una fittizia sovranità e sapendo che la polita italiana in generale è come un truffatore o un drogato che non cambierà mai, se io nel mio quotidiano vivessi una situazione strana ed anomala, forse, nei rapporti con una persona nel mio vicinato da sempre del tutto regolare ed all'improvviso dal comportamento strano e come se non mi conoscesse, questa è la prima ipotesi che potrebbe venirmi in mente. Il vero movimento ed i suoi soci potrebbero anche doversi preparare a questa remota ma non impossibile eventualità! (Io sono associato al vero movimento, tuttavia, queste mie ipotesi e timori, gli ho scritte interamente di mia iniziativa). NOTA: Per esprimermi anche in modo coccolo: forse, il ministero dell'interno e/o chi altro forse dal esterno, non a scelto a caso Annapaola Porzio. Metaforicamente parlando, se lei fosse una signora intensa ed autoritaria e che mena tosto, ossia, un commissario di governo che a polso e senza paura di fronte ad una gang mista di politici corrotti con alcuni dei quali pure collusi con la mafia, potrebbe essere la persona adatta per mettere a posto l'amministrazione civile del Italia su TLT come governo civile, e, non più come Stato pseudo-sovrano. Se dopo si trattasse di una signora intensa ed autoritaria anche in senso letterale e per le faccende quotidiane della vita, ancor meglio, tuttavia,per ora io questo non lo so.
Dalla primavera del 2015 fino al 27 gennaio la Garuffi ha agito in modo furbo per proteggersi anche dalle pressioni da parte del PD colluso con la mafia? Beh, la Garuffi non aveva tutti i torti!
Cosa può significare la parola "permanente" presso i l dipartimento degli USA? Inoltre, che dire delal preoccupante non informazione sul TLT di presso all'ONU e suoi siti?
Il dipartimento di Stato Americano ha intenzione di bloccare la liberazione del TLT dalla occupazione italiana? Molti stati potranno opporsi al lavoro da dietro alle quinte del dipartimento americano? Inoltre, da oltre un mese, riferito a metà dicembre 2015, c'è già n collegamento di alcuni gruppi ed associazioni commerciali degli Stati Uniti con la stessa Rappresentanza di Stato, I.P.R., che è diventata attiva dal 26 ottobre 2015 per quanto riguarda la raccolta delle deleghe? Se il governo Obama, ed eventualmente, quello del suo successore, continuerà ad opporsi alla liberazione di Trieste dalla prigionia italiana, il vero movimento di Trieste Libera ed i paesi firmatari che hanno interesse per la liberazione e riattivazione del porto franco internazionale di Trieste dovrebbero farsi venire a mente il film “10 secondi per fuggire”, un film del 1975 diretto da Tom Gries e interpretato da Charles Bronson, Robert Duvall e Jill Ireland - Jay Wagner viene ingiustamente condannato a 28 anni di prigione per omicidio in un penitenziario messicano. La moglie con l'aiuto di un aviatore tenta per tre volte di farlo evadere dal carcere e farlo uscire dal Messico.” Vogliamo liberare Trieste dalla ingiusta prigionia scavando prima una galleria e poi subito un altra galleria, e intanto, gli anni che passano, oppure, vogliamo far atterrare un elicottero nel punto nevralgico ed aiutare Trieste a fuggire in dieci secondi? Con la prima opzione, molto probabilmente, si verifica prima il grido di pace e sicurezza, la grande tribolazione ed il crollo di tutto il sistema politico ed economico, e, perfino con la scomparsa degli USA, dell'Italia e degli stessi poteri forti. Si, ci vuole un qualche cosa di audace, ma, pur sempre nella legalità, inoltre, non basta la legge e la legalità, ma, ci vole anche la “spada” per punire e/o per far ritirare il trasgressore impenitente. (Se una forza maggiore costringesse il governo italiano a mettere le cose a posto, dopo pochissimo tempo, l'Italia cercherebbe di nuovo di comportarsi in modo truffaldino cercando di non violare in modo palese il trattato di pace, e quindi, sarebbe molto meglio che l'Italia fosse costretta ad andarsene per sempre, come dire, il lupo può cambiare il pelo ma rimarrà sempre un lupo, anche se di fatto, le altre nazioni non è che siano poi tanto meglio dell'Italia, tuttavia, solo per fare un esempio, la repubblica Ceca e l'Ungheria, molto probabilmente hanno una politica e governo migliori rispetto a quelli dell'Italia.)
NOTA: Ci sono tanti interessi di mezzo inoltre l'Italia è diventato da molti decenni dopo gli anni 50 un paese rappresentato dalle Nazioni Unite, e quindi, uno potrebbe chiedersi: anche se l'Italia ha violato il trattato di pace del 1947 per quanto riguarda il TLT, merita rovinare il rapporto con una intera nazione, l'Italia, solo per rimettere a posto la questione di Trieste ed il suo porto franco internazionale ormai quasi del tutto morto? Al limite anche, si, in quando non è che l'Italia se la sentirebbe di interrompere i rapporti commerciali con altri paesi della “comunità internazionale” solo per esser stata disciplinata con tanto di “spada” per aver violato il TLT.
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Gelletti Aldo:
Trieste, Free Territory of Trieste | Territorio Libero di Trieste
E-mail:
aldo.gelletti@yahoo.it
Facebook: Aldo
Gelletti
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Psychological
identity or psychological profile from September 11, 2001 at the
possible but uncertain New World Order, in fulfillment of 1°
Thessalonians 5: 3, and, the gradual but rapid collapse of the entire
political economic system, to the complete destruction, just as, the
Twin Towers on September 11, 2001 during the controlled demolition
with the nano-thermite at each floor. Events or problems and
reactions and solutions to the false but official worldwide cry of
"Peace and security" by the United Nations representing
many states, however, as the United Nations under the thumb of the
US-UK and under the thumb of the international Jewish bankers. But,
probably of that type and between which parts could be the last war
that will favor the introduction of the New World Order, perhaps,
corresponding to the last war of role between the king of the north
and the king of the south as described in Bible Daniel Prophecy? | Le
verità nascoste dall'11 settembre 2001 al possibile ma incerto Nuovo
Ordine Mondiale, in adempimento di 1° Tessalonicesi 5: 3, e, il
graduale ma rapido collasso dell'intero sistema politico ed economico
fino alla completa distruzione, proprio, come le Torri Gemelle l'11
settembre 2001 durante la demolizione controllata con la nano termite
ad ogni piano. Gli eventi o i problemi e le reazioni e le soluzioni
fino al falso ma ufficiale grido di “Pace e sicurezza” mondiale
da parte delle Nazioni Unite in rappresentanza di molti stati,
tuttavia, essendo l'ONU succube degli USA-GB e dei banchieri
internazionali ebrei. Ma, probabilmente di che tipo e tra quali parti
potrebbe essere l'ultima guerra che favorirà l'introduzione del
Nuovo Ordine Mondiale, forse, corrispondente all'ultima guerra di
ruolo tra il re del nord ed il re del sud come descritte nelle
profezie bibliche di Daniele?
.
-The
translation was made with Google translator and I partially correct,
and therefore, is not so much a quality translation, too, for as I
have set phrases in Italian. In the first seven
post with pictures, I have put before the comment and then the
photos.
-La
traduzione è stata fatta con Google traduttore e la ho parzialmente
corretta, e quindi, non è tanto una traduzione di qualità, anche,
per come io ho impostato le frasi in italiano. Nei
primi post con le foto, io ho messo prima il commento e poi le foto.
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Oltre ai fondamentali, Allegato VI, Allegato VII, Allegato VIII, vi sono altri articoli ed allegati del Trattato di Pace con l’Italia da tenere in considerazione, qui nella versione in italiano. (Seguono alcuni estratti da questa pagina): - Allegato X, ARTICOLO 5: “Il Territorio Libero non sarà tenuto a fornire alcun contributo per il Servizio del Debito Pubblico Italiano” - Allegato X, ARTICOLO 18: “Malgrado il trasferimento di sovranità e malgrado tutti i cambiamenti di cittadinanza che ne deriveranno, i cittadini del Territorio Libero continueranno a godere in Italia di tutti i diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica” - Allegato X, ARTICOLO 8: “L’Italia sarà tenuta ad assicurare il pagamento delle pensioni civili o militari acquisite” — Anche se non trapela da decenni nei media locali, cio’ che è scritto in questa pagina è legge sul nostro territorio. Ricordiamo che la versione in italiano non ha alcun valore legale. Trattato di pace: Articoli dalla parte principale del Trattato - ARTICOLO 21: È costituito in forza del presente Trattato il Territorio Libero di Trieste, consistente dell’area che giace fra il mare Adriatico ed i confini definiti negli articoli 4 e 22 del presente Trattato. Il Territorio Libero di Trieste è riconosciuto dalle Potenze Alleate ed Associate e dall’Italia, le quali convengono, che la sua integrità e indipendenza saranno assicurate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito, cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato. Dal momento in cui la sovranità italiana sulla predetta zona avrà cessato d’esistere il Territorio Libero di Trieste sarà governato in conformità di uno Strumento per il regime provvisorio, redatto dal Consiglio dei Ministri degli Esteri e approvato dal Consiglio di Sicurezza. Detto Strumento resterà in vigore fino alla data che il Consiglio di Sicurezza determinerà per l’entrata in vigore dello Statuto Permanente, che dovrà essere stato da esso Consiglio approvato. A decorrere da tale data, il Territorio Libero sarà governato secondo le disposizioni dello Statuto Permanente. I testi dello Statuto permanente e dello Strumento per il regime provvisorio sono contenuti negli Allegati VI e VII. - Il Territorio Libero di Trieste non sarà considerato come territorio ceduto, ai sensi dell’articolo 19 e dell’Allegato XIV del presente Trattato. L’Italia e la Jugoslavia s’impegnano a dare al Territorio Libero di Trieste, le garanzie di cui all’Allegato IX. ARTICOLO 22: La frontiera fra Jugoslavia ed il Territorio Libero di Trieste sarà fissata come segue: Il confine parte da un punto situato sulla linea di demarcazione amministrativa che separa le province di Gorizia e di Trieste, a circa 2 chilometri a nord-est del villaggio di S. Giovanni e a circa mezzo chilometro a nord-ovest di quota 208, che costituisce il punto d’incontro delle frontiere della Jugoslavia, dell’Italia e del Territorio Libero di Trieste; segue la detta linea di demarcazione fino a Monte Lanaro (quota 546); continua a sud-est fino a Monte Cocusso (quota 672) passando per le quote 461, Meducia (quota 475), Monte dei Pini (quota 476) e quota 407, che taglia la Strada Nazionale n. 58, che va da Trieste a Sesana, a circa 3,3 chilometri a sud-ovest di detta città e lasciando ad est i villaggi di Vogliano e di Orle e a circa 0,4 chilometri ad ovest, il villaggio di Zolla. Da Monte Cocusso, la linea, continuando in direzione sud-est lascia ad ovest il villaggio di Grozzana, raggiunge il Monte Goli (quota 621), poi, proseguendo verso sud-ovest, taglia la strada tra Trieste e Cosina alla quota 455 e la linea ferroviaria alla quota 485; passa per le quote 416 e 326, lasciando i villaggi di Beca e Castel in territorio jugoslavo, taglia la strada tra Ospo e Gabrovizza d’Istria a circa 100 metri a sud-est di Ospo; taglia poi il fiume Risana e la strada fra Villa Decani e Risano ad un punto a circa 350 metri ad ovest di Risano, lasciando in territorio jugoslavo il villaggio di Rosario e la strada tra Risano e San Sergio. Da questo punto la linea procede fino al crocevia situato a circa 1 chilometro a nord-est della quota 362, passando per le quote 285 e 354. Da qui, la linea prosegue fino ad un punto a circa mezzo chilometro ad est del villaggio di Cernova, tagliando il fiume Dragogna a circa 1 chilometro a nord di detto villaggio, lasciando ad ovest i villaggi di Bucciai e Truscolo e ad est il villaggio di Tersecco; di qui, procede in direzione di sud-ovest a sud-est della strada che congiunge i villaggi di Cernova e Chervoi, lasciando questa strada a 0,8 chilometri a est del villaggio di Cucciani; prosegue poi in direzione generale di sud, sud-ovest, passando a circa 0,4 chilometri ad est del monte Braico e a circa 0,4 chilometri ad ovest del villaggio di Sterna Filaria, lasciando ad oriente la strada che va da detto villaggio a Piemonte, passando a circa 0,4 chilometri ad ovest della città di Piemonte e a circa mezzo chilometro ad est della città di Castagna e raggiungendo il fiume Quieto ad un punto a 1,6 chilometri circa, a sud-ovest della città di Castagna. Da qui il tracciato segue il canale principale rettificato del Quieto fino alla foce, e, passando attraverso Porta del Quieto, raggiunge il mare aperto, seguendo una linea ad eguale distanza dalla costa del Territorio Libero di Trieste e da quella della Jugoslavia. La carta alla quale la descrizione presente si riferisce, fa parte dell’Allegato I. ARTICOLO 78: In caso non l’abbia già fatto, l’Italia ristabilirà tutti i legittimi diritti ed interessi delle Nazioni Unite e dei loro cittadini in Italia, quali esistevano alla data del 10 giugno 1940 e restituirà ad esse e ai loro cittadini, tutti i beni ad essi appartenenti, nello stato in cui attualmente si trovano. Il Governo italiano restituirà tutti i beni, diritti ed interessi di cui al presente articolo, liberi da ogni vincolo o gravame di qualsiasi natura, a cui possano essere stati assoggettati per effetto della guerra e senza che la restituzione dia luogo alla percezione di qualsiasi somma da parte del Governo italiano. Il Governo italiano annullerà tutti i provvedimenti, compresi quelli di requisizione, di sequestro o di controllo, che siano stati adottati nei riguardi dei beni delle Nazioni Unite tra il 10 giugno 1940 e la data di entrata in vigore del presente Trattato. Nel caso in cui i beni non siano restituiti entro 6 mesi dall’entrata in vigore del presente Trattato, dovrà essere presentata istanza alle autorità italiane nel termine di 12 mesi dall’entrata in vigore del presente Trattato, salvo il caso in cui il richiedente sia in grado di dimostrare che gli era impossibile di presentare la propria istanza entro il termine suddetto. Il Governo italiano annullerà i trasferimenti riguardanti beni, diritti e interessi di qualsiasi natura appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite, quando tali trasferimenti siano stati effettuati con violenza o costrizione da parte di Governi dell’Asse o di loro organi, durante la guerra. a) Il Governo italiano sarà responsabile della rimessa in ottimo stato dei beni restituiti a cittadini delle Nazioni Unite, ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo. Nei casi in cui i beni non possano essere restituiti o in cui, per effetto della guerra, un cittadino delle Nazioni Unite abbia subito una perdita, a seguito di lesioni o danno arrecato ad un bene in Italia, egli riceverà dal Governo italiano, a titolo d’indennità, una somma di lire, fino alla concorrenza di due terzi della somma necessaria, alla data del pagamento, per l’acquisto di un bene equivalente o per compensare la perdita subita. In nessun caso i cittadini delle Nazioni Unite potranno avere, in materia d’indennità, un trattamento meno favorevole di quello accordato ai cittadini italiani. b) I cittadini delle Nazioni Unite, che posseggono direttamente o indirettamente partecipazioni in società o associazioni che non abbiano la nazionalità di una delle Nazioni Unite, secondo la definizione data al paragrafo 9 a) del presente articolo, ma che abbiano subito una perdita, a seguito di lesione o danno arrecato a beni in Italia, saranno indennizzati ai sensi della linea a) di cui sopra. Tale indennità sarà calcolata in funzione della perdita totale o del danno subito dalla società o associazione e il suo ammontare, rispetto alla perdita o al danno subito, sarà nella medesima proporzione intercorrente tra la quota di partecipazione posseduta da detti cittadini nella società o associazione od associazione stessa. c) L’indennità sarà versata, al netto da ogni imposta, tassa o altra forma d’imposizione fiscale. Tale indennità potrà essere liberamente spesa in Italia, ma sarà sottoposta alle disposizioni, che siano in vigore in Italia in materia di controllo dei cambi. d) Il Governo italiano accorderà ai cittadini delle Nazioni Unite un’indennità in lire, nella stessa misura prevista alla linea a), per compensare le perdite o i danni risultanti dall’applicazione di speciali provvedimenti, adottati durante la guerra nei confronti dei loro beni, che non si applicavano invece ai beni italiani. - Il presente alinea non si applica ai casi di lucro cessante. Tutte le spese ragionevoli a cui darà luogo in Italia la procedura di esame delle domande, compresa la determinazione dell’ammontare delle perdite e dei danni, saranno a carico del Governo italiano. I cittadini delle Nazioni Unite ed i loro beni saranno esentati da ogni imposta, tassa, o contributo di carattere straordinario a cui il Governo italiano o altra autorità italiana abbia sottoposto i loro capitali in Italia nel periodo compreso tra il 3 settembre 1943 e la data di entrata in vigore del presente Trattato, allo scopo specifico di coprire spese risultanti dalla guerra o per far fronte al costo
delle forze di occupazione e delle riparazioni da pagarsi ad una qualsiasi delle Nazioni Unite. Tutte le somme, che siano state a detto titolo percepite, dovranno essere restituite. Nonostante i trasferimenti territoriali, a cui si provvede con il presente Trattato, l’Italia continuerà ad essere responsabile per le perdite o i danni subiti durante la guerra dai beni appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite nei territori ceduti o nel Territorio Libero di Trieste. Gli obblighi contenuti nei paragrafi 3, 4, 5 e 6 del presente articolo saranno egualmente a carico del Governo italiano, rispetto ai beni appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite nei territori ceduti o nel Territorio Libero di Trieste, ma soltanto nella misura in cui ciò non sia in contrasto con le disposizioni del paragrafo 14 dell’Allegato X e del paragrafo 14 dell’Allegato XIV del presente Trattato. - Il proprietario dei beni di cui trattasi e il Governo italiano potranno concludere tra loro accordi in sostituzione delle disposizioni del presente articolo. a) L’espressione «cittadini delle Nazioni Unite» si applica alle persone fisiche, che siano cittadini di una qualsiasi delle Nazioni Unite ed alle società o associazioni costituite secondo le leggi di una delle Nazioni Unite alla data dell’entrata in vigore del presente Trattato, a condizione che esse già possedessero tale qualità il 3 settembre 1943, alla data cioè dell’Armistizio con l’Italia. L’espressione «cittadini delle Nazioni Unite» si applica anche a tutte le persone fisiche e alle società o associazioni, che, ai sensi della legislazione in vigore in Italia durante la guerra, siano state considerate come nemiche. - Allegato IX. Disposizioni tecniche relative al TLT a) ALIMENTAZIONE D’ACQUA DELLA REGIONE NORD-OVEST DELL’ISTRIA. La Jugoslavia continuerà ad alimentare la regione del nord-ovest dell’Istria che è situata all’interno delle frontiere del Territorio Libero di Trieste con acqua proveniente dalla sorgente di S.Giovanni di Pinguente a mezzo del sistema di alimentazione del Quieto e con acqua proveniente dalla sorgente di S.Maria del Risano a mezzo del sistema di alimentazione del Risiano senza che le quantità d’acqua fornite possano oltrepassare sensibilmente quelle che erano messe normalmente a disposizione della regione; quest’acqua sarà fornita secondo il volume ed il quantitativo che il Territorio Libero potrà domandare, rimanendo comunque nei limiti imposti dalle condizioni naturali. La Jugoslavia assicurerà la manutenzione delle canalizzazioni, dei serbatoi, delle pompe, dei dispositivi di purificazione e delle altre installazioni che si trovano in territorio jugoslavo e che potrà essere necessaria per soddisfare a tali obblighi. Una deroga temporanea ai precitati obblighi dovrà essere accordata alla Jugoslavia per permetterle di effettuare le riparazioni necessarie alle installazioni d’alimentazione danneggiate per fatti di guerra. Il Territorio Libero pagherà per l’acqua così fornita un prezzo conveniente che rappresenti la sua partecipazione, valutata proporzionalmente secondo la quantità d’acqua consumata dal Territorio Libero, all’ammontare totale delle spese di esercizio e di mantenimento del sistema di alimentazione del Quieto e del Risano. Nel caso in cui il Territorio Libero avesse bisogno in avvenire di forniture supplementari d’acqua, la Jugoslavia s’impegna a studiare la questione con le autorità del Territorio Libero ed a prendere d’accordo con esse i provvedimenti convenienti che saranno necessari per soddisfare tali bisogni. b) FORNITURE DI CORRENTE ELETTRICA. La Jugoslavia e l’Italia manterranno l’alimentazione attuale di energia elettrica del Territorio Libero di Trieste fornendo a questo Territorio l’elettricità nelle quantità ed alla cadenza corrispondenti ai suoi bisogni. Le quantità di energia fornite non dovranno necessariamente sorpassare sensibilmente all’inizio quelle che erano normalmente messe a disposizione della regione inclusa nel Territorio Libero, ma l’Italia e la Jugoslavia forniranno, a richiesta del Territorio Libero, quantità di energia che andranno aumentando con i suoi bisogni, a condizione che ogni domanda eccedente il 20 per cento della quantità fornita normalmente al Territorio Libero dalle diverse fonti d’alimentazione faccia oggetto di un accordo tra i Governi interessati. Il prezzo che la Jugoslavia o l’Italia fattureranno e che il Territorio Libero pagherà per la corrente fornitagli non sarà superiore al prezzo pagato in Jugoslavia o in Italia per forniture di quantità analoghe d’elettricità di origine idraulica prodotta dalle stesse fonti di corrente situate in territorio jugoslavo o italiano. La Jugoslavia, l’Italia e il Territorio Libero si scambieranno in modo permanente informazioni relative al deflusso ed all’importanza delle riserve d’acqua, come pure alla produzione di corrente elettrica interessante le centrali che alimentano l’ex-distretto italiano della Venezia Giulia, affinché ognuna delle tre parti sia in grado di fissare i propri bisogni. La Jugoslavia, l’Italia e il Territorio Libero conserveranno in buono stato di funzionamento tutte le centrali elettriche, le linee di trasmissione, le sottostazioni ed altre installazioni necessarie per assicurare l’alimentazione continua dell’ex distretto italiano della Venezia Giulia con corrente elettrica. La Jugoslavia dovrà garantire che le installazioni di produzione di energia attuali e future dell’Isonzo (Soca), saranno esercite in modo che le quantità d’acqua di cui l’Italia potrà aver bisogno periodicamente per irrigare la regione compresa tra Gorizia e la costa dell’Adriatico a sud-ovest di questa città, possano essere prelevate dall’Isonzo (Soca). L’Italia non potrà rivendicare il diritto di usare l’acqua dell’Isonzo (Soca) in più grande quantità o in condizioni più favorevoli di quanto abbia fatto abitualmente in passato. La Jugoslavia, l’Italia ed il Territorio Libero dovranno negoziare in comune una convenzione accettabile da tutte le parti e conforme alle disposizioni sopra riportate allo scopo di conservare l’esercizio della rete elettrica che serve l’ex distretto italiano della Venezia Giulia. Una Commissione mista nella quale i tre Governi saranno rappresentati su di un piede di eguaglianza verrà istituita per sorvegliare l’esecuzione degli obblighi derivanti dalla disposizioni dei paragrafi dal’1) al 5) di cui sopra. Al termine di un periodo di 10 anni dalla data di entrata in vigore del presente Trattato, la Jugoslavia, l’Italia ed il Territorio Libero sottoporranno a nuovo esame le disposizioni che precedono, tenendo conto delle condizioni che esisteranno a quel momento, allo scopo di determinare quali di tali obblighi non siano più necessari e di apportarvi quelle modifiche, soppressioni od aggiunte per cui le parti interessate potranno convenire. Tutte le divergenze che potranno sorgere in seguito a questo esame saranno regolate secondo la procedura indicata all’art. 87 del presente Trattato. c) DISPOSIZIONI TENDENTI A FACILITARE GLI SCAMBI DI FRONTIERA. Nel mese seguente all’entrata in vigore del presente Trattato saranno intavolati negoziati tra la Jugoslavia e il Territorio Libero di Trieste e tra l’Italia e il Territorio Libero di Trieste per concludere degli accordi che abbiano lo scopo di facilitare, da una parte all’altra della frontiera tra il Territorio Libero e le regioni limitrofe jugoslave e italiane, il traffico dei generi alimentari e delle merci di altre categorie che hanno formato normalmente oggetto di scambi locali tra dette regioni, a condizione che si tratti di generi o di merci raccolte, prodotte o manufatte nei territori rispettivi. Questi scambi potranno essere facilitati con misure appropriate, in particolare esonerando dai diritti e dalle tasse di dogana e da tutte le tasse di esportazione e di importazione i prodotti in questione, fino a concorrenza delle quantità o dei valori fissati di comune accordo quando tali scambi hanno carattere locale. - Allegato X. Disposizioni economico-finanziarie (TLT). ARTICOLO 1. Il Territorio Libero di Trieste riceverà senza pagamento i beni italiani statali o parastatali situati nel Territorio Libero. Ai sensi del presente allegato, sono considerati come beni statali o parastatali: i beni e le proprietà dello Stato italiano, delle collettività pubbliche locali, delle istituzioni pubbliche e delle società ed associazioni che sono proprietà pubblica così come i beni e le proprietà che abbiano appartenuto al partito fascista o ad organizzazioni ausiliare di tale partito. ARTICOLO 2. Tutti i trasferimenti dei beni italiani statali o parastatali ai sensi del paragrafo 1 di cui sopra che siano stati effettuati dopo il 3 settembre 1943 saranno considerati come nulli e non avvenuti. Tuttavia questa disposizione non si applicherà alle operazioni legali corrispondenti all’attività corrente degli organismi di Stato o parastatali nei limiti in cui si tratti della vendita in condizioni normali, di merci che tali organismi producono o vendono abitualmente in esecuzione di accordi commerciali normali e nel corso normale di attività amministrative di carattere pubblico. ARTICOLO 3. I cavi sottomarini appartenenti allo Sato italiano o ad organizzazioni parastatali italiane saranno sottoposti alle disposizioni del paragrafo 1 per quanto riguarda le installazioni terminali e le parti dei cavi trovantisi nelle acque territoriali del Territorio Libero. ARTICOLO 4. L’Italia consegnerà al Territorio Libero tutti gli archivi e tutti i documenti appropriati presentanti un carattere amministrativo od un interesse storico e riferentisi al Territorio Libero od a beni trasferiti in esecuzione del paragrafo 1 del presente allegato. Il Territorio Libero consegnerà alla Jugoslavia tutti i documenti aventi il medesimo carattere e lo stesso interesse che si riferiscono al territorio ceduto alla Jugoslavia in esecuzione del presente
Trattato e consegnerà all’Italia tutti i documenti dello stesso carattere o interesse che si riferiscono al territorio italiano e che possono trovarsi nel Territorio Libero. La Jugoslavia si dichiara pronta a consegnare al Territorio Libero tutti gli archivi e tutti i documenti di carattere amministrativo che si riferiscono all’amministrazione del Territorio Libero e necessari a tale solo scopo, del genere di quelli che erano abitualmente conservati prima del 3 settembre 1943 dalle autorità locali, dalla giurisdizione delle quali dipendeva la regione che fa attualmente parte del Territorio Libero. ARTICOLO 5. Il Territorio Libero non sarà tenuto a fornire alcun contributo per il Servizio del Debito Pubblico Italiano, ma dovrà assumere gli obblighi dello Stato Italiano nei riguardi i portatori di titoli di tale Debito che saranno, sia persone fisiche che conserveranno la loro residenza nel Territorio Libero, sia persone morali che vi conserveranno la loro sede sociale od il loro principale stabilimento, nei limiti in cui tali obbligazioni corrisponderanno alla parte di tale Debito di cui i titoli sono stati emessi prima del 10 giugno 1940 e che è imputabile ai lavori pubblici o ai servizi amministrativi civili di cui detto Territorio ha beneficiato, ma che non è imputabile né direttamente né indirettamente a scopi militari. Qualsiasi giustificazione circa l’origine di tali titoli potrà essere domandata ai loro portatori. L’Italia ed il Territorio Libero determineranno attraverso accordi la parte del Debito Pubblico Italiano cui si riferisce il presente paragrafo ed i metodi da applicarsi per l’esecuzione di queste disposizioni. ARTICOLO 6: Il regime futuro dei debiti esteri garantiti da privilegi gravanti sui beni o reddito del Territorio Libero sarà determinato da nuovi accordi che saranno conclusi fra le parti interessate. ARTICOLO 7: L’Italia ed il Territorio Libero regoleranno mediante accordi speciali le condizioni in cui gli obblighi degli organismi italiani di assicurazioni sociali pubbliche o private, così come una parte proporzionale delle riserve accumulate da detti organismi, verranno trasferiti ad organismi analoghi del Territorio Libero. Analoghi accordi conclusi tra il Territorio Libero e l’Italia così come tra il Territorio Libero e la Jugoslavia, regoleranno anche gli obblighi degli organismi di assicurazione sociale pubblici o privati la cui sede sociale trovasi nel Territorio Libero, nei riguardi dei titolari di polizze o di iscritti residenti rispettivamente in Italia o su di un territorio ceduto alla Jugoslavia in esecuzione del presente Trattato. Il Territorio Libero e la Jugoslavia regoleranno parimenti attraverso accordi analoghi gli obblighi degli organismi di assicurazione sociale pubblici o privati, la cui sede sociale si trovi nel territorio ceduto alla Jugoslavia in esecuzione al presente Trattato, nei riguardi dei titolari di polizze o di iscritti che risiedano nel Territorio Libero. ARTICOLO 8: L’Italia sarà tenuta ad assicurare il pagamento delle pensioni civili o militari acquisite alla data di entrata in vigore del presente Trattato al servizio dello Stato italiano o di collettività pubbliche italiane, municipali o locali, da persone che – in virtù del presente Trattato – acquistano la cittadinanza del Territorio Libero; tale obbligo si estende ai diritti a pensione non ancora maturati. L’Italia ed il Territorio Libero regoleranno attraverso accordi le condizioni in cui tali obblighi verranno soddisfatti. ARTICOLO 9: I beni, diritti ed interessi dei cittadini italiani che hanno stabilito il loro domicilio nel Territorio Libero dopo il 10 giugno 1940 e quelli delle persone che optano per la cittadinanza italiana in virtù delle disposizioni dello Statuto del Territorio Libero di Trieste saranno per un periodo di tre anni dall’entrata in vigore del presente Trattato, rispettati nella medesima misura dei beni, diritti ed interessi dei cittadini del Territorio Libero in generale, a condizione che la loro acquisizione sia stata legale. I beni, diritti ed interessi degli altri sudditi italiani e quelli delle persone morali di nazionalità italiana che sono situati nel Territorio Libero, purchè la loro acquisizione sia stata legale non verranno sottoposti che a quelle misure che venissero eventualmente ad essere applicate in modo generale ai beni delle persone fisiche e morali di nazionalità straniera. ARTICOLO 10: Le persone che opteranno per la cittadinanza italiana e che stabiliranno la loro residenza in Italia, dopo pagamento dei loro debiti e delle tasse che gravassero sopra di loro nel Territorio Libero, saranno autorizzate a portare con loro i propri beni mobili ed a trasferire i fondi che posseggono a condizione che questi beni e questi fondi siano stati acquisiti legalmente. Il trasferimento dei beni non verrà colpito da alcun diritto di esportazione o di importazione. Tali persone saranno autorizzate, inoltre a vendere i loro beni mobili ed immobili nelle medesime condizioni dei sudditi del Territorio Libero. Il trasferimento dei beni in Italia si effettuerà in condizioni che non siano in contrasto con la Costituzione del Territorio Libero e nei modi che verranno fissati attraverso un accordo fra l’Italia ed il Territorio Libero. Pure attraverso accordi verranno stabiliti le condizioni ed i termini entro i quali verrà effettuato il trasferimento dei fondi, ivi compreso il prodotto delle vendite. ARTICOLO 11. I beni, diritti ed interessi esistenti in Italia alla data d’entrata in vigore del presente Trattato che appartenevano ad ex cittadini italiani, residenti nel Territorio Libero e divenuti cittadini del Territorio Libero in virtù del presente Trattato, saranno rispettati dall’Italia nella medesima misura che i beni, diritti ed interessi dei cittadini italiani in generale e ciò per un periodo di tre anni dall’entrata in vigore del presente Trattato. Tali persone saranno autorizzate ad effettuare il trasferimento e la liquidazione dei loro beni, diritti ed interessi nelle condizioni previste al paragrafo 10 di cui sopra. ARTICOLO 12: Le società costituite conformemente alla legislazione italiana e la cui sede sociale è situata nel Territorio Libero, che desiderano trasferire la loro sede sociale in Italia o in Jugoslavia, dovranno egualmente essere trattate conformemente alle disposizioni del paragrafo 10 di questo allegato, a condizione che più del 50 per cento del capitale della società appartenga a persone residenti normalmente fuori del Territorio Libero od a persone che trasferiscano il oro domicilio in Italia od in Jugoslavia. ARTICOLO 13: I debiti delle persone residenti in Italia o sul territorio ceduto alla Jugoslavia verso le persone residenti nel Territorio Libero o quelli delle persone residenti nel Territorio Libero verso persone residenti in Italia o su di un terreno ceduto alla Jugoslavia, non saranno compromessi dalla cessione. L’Italia, la Jugoslavia ed il Territorio Libero s’impegnano a facilitare il regolamento di tali obblighi. Ai fini del presente paragrafo il termine “persone” si applica alle persone morali. ARTICOLO 14: I beni situati nel Territorio Libero, appartenenti ad una qualunque delle Nazioni Unite od ai suoi sudditi e che non fossero ancora liberati dal sequestro o da misure di controllo alle quali fossero stati sottoposti dall’Italia o che non fossero stati restituiti ai loro proprietari, saranno restituiti nelle condizioni nelle quali si trovano attualmente. ARTICOLO 15: L’Italia restituirà i beni che sono stati illegalmente asportati dal Territorio Libero dopo il 3 settembre 1943 e portati in Italia, l’esecuzione di tale obbligo sarà regolata dai paragrafi 2, 3, 4, 5 e 6 dell’articolo 75, salvo per quanto riguarda i beni facenti oggetto di altre disposizioni del presente allegato. Le disposizioni dei paragrafi 1, 2, 5 e 6 dell’articolo 75, si applicheranno alla restituzione da parte del Territorio Libero dei beni asportati durante la guerra dal Territorio di una qualunque delle Nazioni Unite. ARTICOLO 16: Entro il più breve termine possibile l’Italia restituirà al Territorio Libero qualsiasi nave in possesso dello Stato o di sudditi italiani che, al 3 settembre 1943, apparteneva a persone fisiche residenti nel Territorio Libero e che acquistano la cittadinanza del Territorio Libero in virtù del Presente Trattato, o a persone morali di nazionalità italiana che hanno e che conserveranno la loro sede sociale nel Territorio Libero, eccezion fatta delle navi che hanno formato oggetto di una vendita effettuata in buona fede. ARTICOLO 17: Fra l’Italia ed il Territorio Libero, così come tra la Jugoslavia ed il Territorio Libero, verranno conclusi accordi per ripartire in modo giusto ed equo i beni di qualsiasi collettività pubblica locale esistente ed il cui territorio si trovi diviso da una frontiera stabilita in virtù del presente Trattato e per assicurare la continuazione a favore degli abitanti di quelli fra i servizi comunali che non sono espressamente indicati da altre disposizioni del Trattato. Analoghi accordi saranno conclusi per dividere in modo giusto ed equo il rotabile ed altro materiale ferroviario così come l’attrezzatura dei bacini e dei porti ed i battelli destinati al loro servizio; altri accordi regoleranno parimenti qualsiasi altra questione di ordine economico che rimanga in sospeso e che non sia stata contemplata dal presente allegato. ARTICOLO 18: Malgrado il trasferimento di sovranità e malgrado tutti i cambiamenti di cittadinanza che ne deriveranno, i cittadini del Territorio Libero continueranno a godere in Italia di tutti i diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica cui potevano aver diritto sotto il regime della legislazione in vigore in Italia al memento del trasferimento. Il Territorio Libero riconoscerà i diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica che esistevano nel Territorio Libero sotto il
regime delle leggi italiane in vigore al momento del trasferimento o che dovranno essere ristabiliti o restituiti in conformità alla parte A dell’allegato XV del presente Trattato, e darà effetto a tali diritti. Tali diritti resteranno in vigore nel Territorio Libero per il periodo nel quale sarebbero rimasti in vigore sotto il regime delle leggi italiane. ARTICOLO 19: Qualsiasi controversia che potesse sorgere per l’esecuzione delle disposizioni del presente allegato sarà regolata nei modi previsti dall’art. 83 del presente Trattato. ARTICOLO 20: I paragrafi 1, 3 e 5 dell’articolo 76, l’articolo 77, il paragrafo 3 dell’articolo 78, l’articolo 81, la parte A dell’allegato XV, l’allegato XVI e la parte B dell’allegato XVII si applicheranno al Territorio Libero di Trieste nello stesso modo che in Italia.
Trattato di Pace con l'Italia | Allegato VI | Statuto permanente del Territorio Libero di Trieste. Statuto permanente del Territorio Libero di Trieste: Anche se non trapela da decenni nei media locali, cio’ che è scritto in questa pagina è legge sul nostro territorio. Ricordiamo che la versione in italiano non ha alcun valore legale. - ARTICOLO 1: Estensione del Territorio Libero. Il Territorio Libero di Trieste sarà delimitato dalle frontiere che sono descritte agli articoli 4 e 22 del presente Trattato ed il cui tracciato verrà stabilito conformemente all’ articolo 5 del Trattato. ARTICOLO 2: Integrità ed indipendenza. Il Consiglio di Sicurezza dell’ Organizzazione delle Nazioni Unite assicura l’integrità e l’ indipendenza del Territorio Libero. Questa responsabilità implica che esso ha il compito: a) Di far osservare le disposizioni dello Statuto Permanente specie per quanto riguarda la protezione dei diritti fondamentali dell’ uomo. b) Di mantenere l’ ordine e la sicurezza nel Territorio Libero. ARTICOLO 3: Demilitarizzazione e neutralità. Il Territorio Libero sarà demilitarizzato e dichiarato neutrale. Nessuna forza armata sarà autorizzata nel Territorio Libero, salvo in seguito ad istruzioni del Consiglio di Sicurezza. Le formazioni, gli esercizi e le attività paramilitari saranno proibite entro i confini del Territorio Libero. Il Governo del Territorio Libero non concluderà né negozierà accordi o convenzioni militari con alcuno Stato. ARTICOLO 4: Diritti dell’ Uomo e Libertà Fondamentali. La Costituzione del Territorio Libero assicurerà tutte le persone sottoposte alla giurisdizione del Territorio Libero, senza distinzione di origine etnica, di sesso, di lingua o religione, il godimento dei diritti dell’ uomo e delle libertà fondamentali, particolarmente della libertà di culto, delle libertà di lingua, della libertà di espressione del pensiero con la parole e con gli scritti, della libertà di insegnamento, di riunione e di associazione. I cittadini del Territorio Libero avranno la garanzia di eguali condizioni di ammissioni alle funzioni pubbliche. ARTICOLO 5: Diritti Civili e Politici. Nessuna delle persone che abbiano acquistato la cittadinanza del Territorio Libero sarà privata dei suoi diritti civili e politici se non in base ad una decisione giudiziaria o per infrazione alle leggi penali del Territorio Libero. ARTICOLO 6: Cittadinanza: I cittadini italiani che al 10 giugno 1940 erano domiciliati entro i confini costituenti il Territorio Libero ed i loro figli nati dopo tale data diventeranno cittadini di origine del Territorio Libero e godranno della pienezza dei diritti civili e politici. Divenendo cittadini del Territorio Libero, essi perderanno la loro cittadinanza italiana. Tuttavia, il Governo del Territorio Libero, prescriverà che le persone di cui al paragrafo 1), aventi più di 18 anni (e le persone sposate che abbiano o non abbiano raggiunto tale età) e le cui lingua d’ uso è l’ italiano, avranno il diritto di optare per la nazionalità italiana entro un termine di sei mesi a partire dalla data di entrata in vigore della Costituzione, secondo le condizioni che saranno stabilite da questa. Tutte le persone che eserciteranno tale diritto di opzione verranno considerate come aventi acquisito nuovamente la nazionalità italiana. La opzione del marito non implicherà quella della moglie. Tuttavia l’ opzione del padre, o, se il padre è deceduto, quella della madre implicherà automaticamente l’ opzione di tutti i figli non coniugati aventi meno di 18 anni. Il Territorio Libero potrà esigere dalle persone che abbiano esercitato il loro diritto di opzione, che esse trasferiscano la loro residenza in Italia entro un anno dalla data in cui l’ opposizione sarà esercitata. Le condizioni di acquisto della cittadinanza da parte delle persone non qualificate per ottenere la cittadinanza di origine saranno determinate dall’ Assemblea Costituente del territorio Libero ed iscritte nella Costituzione. Tuttavia, tali condizioni dovranno interdire l’ acquisto della cittadinanza da parte delle persone che hanno appartenuto all’ antica polizia fascista (O.V.R.A.) che non saranno state riabilitate dalle autorità competenti, in particolare dalle Autorità militari alleate che avevano l’ incarico di amministrare il Territorio in questione. ARTICOLO 7: Lingue Ufficiali: Le lingue ufficiali nel Territorio Libero saranno l’ italiano e lo sloveno. La Costituzione determinerà le circostanze nelle quali il croato potrà essere impiegato come terza lingua ufficiale. ARTICOLO 8: Bandiera e Stemma: Il Territorio Libero avrà la sua bandiera ed il suo stemma. La sua bandiera sarà la bandiera tradizionale della Città di Trieste ed il suo stemma quello storico di quest’ ultima. ARTICOLO 9: Organi del Governo. Per il Governo del territorio Libero sarà previsto un Governatore, un Consiglio di Governo, un assemblea Popolare eletta dal popolo del territorio Libero ed un Corpo Giudiziario. I loro poteri rispettivi saranno esercitati conformemente alle disposizioni del presente Statuto e della Costituzione del Territorio Libero. ARTICOLO 10: Costituzione: La Costituzione del Territorio Libero sarà stabilita conformemente ai principi democratici ed adottata da un’ Assemblea Costituente con la maggioranza dei due terzi dei suffragi espressi. La Costituzione dovrà essere conforme alle disposizioni del presente Statuto. Essa non entrerà in vigore prime dell’ applicazione delo Statuto. Se il Governatore ritiene che una qualunque disposizione della Costituzione proposta dall’ Assemblea Costituente, od un emendamento che venisse successivamente apportato alla Costituzione siano in contrasto con lo Statuto, potrà opporsi alla loro entrata in vigore sotto riserva di riferirne al Consiglio di Sicurezza se l’ Assemblea non condivide le sue vedute e non accetta le sue raccomandazioni. ARTICOLO 11: Nomina del Governatore. Il Governatore sarà nominato dal Consiglio di Sicurezza sopo consultazione con i Governi jugoslavo ed italiano. Esso non dovrà essere cittadino né della Jugoslavia né dell’ Italia, né del Territorio Libero. Esso sarà nominato per un periodo di cinque anni ed il suo mandato potrà essere rinnovato. I suoi emolumenti e le sue indennità saranno a carico delle Nazioni Unite. Il Governatore potrà autorizzare una persona di sua scelta ad esercitare le sue funzioni quando dovrà assentarsi momentaneamente o quando non si troverà in grado, temporaneamente, di adempiere alle sue funzioni. Se il Consiglio di Sicurezza considera che il Governatore è venuto meno ai doveri della sua carica, potrà sospenderlo e, sotto riserva delle appropriate garanzie di inchiesta e della facoltà per il Governatore di essere udito, potrà revocarlo. In caso di sospensione, di revocazione, di incapacità o di decesso del Governatore, il Consiglio di Sicurezza potrà designare o nominare un’ altra persona che adempierà alle funzioni di Governatore Provvisorio fino a che il Governatore non sia più nell’ impossibilità di adempiere le sue funzioni o fin quando un nuovo Governatore non sia stato nominato. ARTICOLO 12: Potere Legislativo: Il potere Legislativo sarà esercitato da un’ Assemblea popolare costituita di una sola Camera, eletta sulla base della rappresentanza proporzionale dai cittadini dei due sessi del Territorio Libero. Le elezioni dell’ Assemblea si faranno con suffragio universale, uguale per tutti, diretto e segreto. ARTICOLO 13: Consiglio di Governo: Con riserva alle responsabilità assegnate al Governatore ai termini del presente Statuto, il Consiglio di Governo formato dall’ Assemblea popolare è responsabile davanti ad essa. Il Governatore avrà il diritto di assistere a tutte le sedute del Consiglio di Governo. Esso potrà esprimere le sue vedute su qualunque questione che implchi le sue responsabilità. Quando le questioni relative alle responsabilità della loro carica verranno esaminate dal Consiglio di Governo, il Direttore della Sicurezza ed il Direttore del Porto Franco saranno invitati ad assistere alle sedute del Consiglio e ad esporvi i loro punti di vista. ARTICOLO 14: Esercizio del Potere Giudiziario. Il Potere Giudiziario nel Territorio Libero sarà esercitato da Tribunali istituiti conformemente alla Costituzione ed alle Leggi del territorio Libero. ARTICOLO 15: Libertà ed Indipendenza del Potere Giudiziario. La Costituzione del Territorio Libero dovrà garantire la libertà e l’ indipendenza completa del Potere Giudiziario e prevede un’ istanza d’ appello. ARTICOLO 16: Nomina dei Magistrati. Il Governatore nominerà i Magistrati scegliendoli fra i candidati proposti dal Consiglio di Governo o fra altre persone, dopo consultazioni del Consiglio di Governo, a meno che la Costituzione non preveda un altro sistema di nomina alle funzioni giudiziarie ? Sotto riserva delle garanzie che saranno date dalla Costituzione, il Governatore potrà revocare i Magistrati se la loro condotta è incompatibile con le loro funzioni giudiziarie. L’ Assemblea popolare, con un voto a maggioranza dei due terzi dei suffrragi espressi, potrà invitare il Governatore a procedere ad un’ inchiesta su qualsiasi accusa sporta contro un menbro della magistratura. Tale accusa, se si rivela fondata, potrà comportare la sospensione o la revoca dell’ interessato. ARTICOLO 17: Responsabilità del Governatore davanti al Consiglio di Sicurezza. Il Governatore, nella sua qualità di Rappresentante del Consiglio di Sicurezza, avrà la responsabilità di sorvegliare l’ applicazione del presente Statuto, specie per quanto riguarda la protezione dei diritti fondamentali dell’ uomo, e di assicurare il mantenimento dell’ ordine pubblico e della sicurezza da parte del Governo del Territorio Libero, conformemente al presente Statuto, alla Costituzione ed alle leggi del Territorio Libero. Il Governatore presenterà al Consiglio di Sicurezza dei rapporti annuali sull’ applicazione
dello Statuto e sull’ esercizio delle sue funzioni. ARTICOLO 18: Diritti dell’ Assemblea: L’ Assemblea popolare avrà il diritto di procedere all’ esame o alla discussione di qualsiasi questione concernente gli interessi del Territorio Libero. ARTICOLO 19. Legislazione. L’ iniziativa in materia legislativa appartiene ai membri dell’ Assemblea Popolare, al Consiglio di Governo e cosi pure al Governatore, per le questioni che, a suo avviso, concernono le responsabilità del Consiglio di Sicurezza, quali sono definite all’ articolo 2 del presente Statuto. Nessuna legge potrà entrare in vigore prima di essere stata promulgata. La promulgazione delle leggi avrà luogo conformemente alle disposizioni dell Costituzione del Territorio Libero. Prima di essere promulgata, qualsiasi legge adottata dal’ Assemblea dovrà essere presentata al Governatore. Se il Governatore ritiene che tale legge è contraria al presente Statuto, potrà, entro i dieci giorni che seguiranno alla presentazione che gliene è stata fatta, tinviarla all’ Assemblea con le sue informazioni e raccomandazioni. Se il Governatore non rinvia detta legge entro i dieci giorni fissati, o egli informa l’ Assemblea entro lo stesso termine che la legge non richiama da parte sua alcuna osservazione o raccomandazione, la legge sarà promulgata immediatamente. Se l’ Assemblea si rifiuta di ritirare la legge che le è stata rinviata dal Governatore o di modificarla conformemente alle osservazioni o raccomandazioni del Governatore, questi, a meno che non sia pronto a ritirare le sue osservazioni e raccomandazioni – ed in tal caso la legge sarà promulgata senza ritardo – sottoporrà immediatamente la questione al Consiglio di Sicurezza. Il Governatore trasmetterà egualmente senza ritardo al Consiglio di Sicurezza qualsiasi comunicazione che l’ Assemblea potesse desiderare far pervenire al Consiglio a tale riguardo. Le leggi che saranno state sottoposte al Consiglio di Sicurezza in virtù delle disposizioni del paragrafo precedente non saranno promulgate che su istruzioni del Consiglio di Sicurezza. ARTICOLO 20: Diritti del governatore in materia di misure amministrative. Il Governatore può domandare al Consiglio di Governo di sospendere l’ applicazione delle misure amministrative che, a suo avviso, sono incompatibili con le sue proprie responsabilità, quali sono definite dal presente Statuto (controllo dell’ applicazione dello Statuto, mantenimento dell’ ordine pubblico e della sicurezza; rispetto dei diritti dell’ uomo). In caso di obiezione da parte del Consiglio di Governo il Governatore può sospendere l’ applicazione di queste misure amministrative ed il Governatore o il Consiglio di Governo possono sottoporre al Consiglio di Sicurezza l’ insieme della questione perchè prenda una decisione in proposito. Quando le sue responsabilità, quali (?) sono definite dallo Statuto, sono in giuoco, il Governatore può proporre al Consiglio di Governo di adottare qualsiasi misura di ordine amministrativo. Se il Consigli di Governo non accetta tale proposta, il Governatore può, senza pregiudizio delle disposizioni dell’ articolo 22 del presente Statuto, sottoporre la questione al Consiglio di Sicurezza per una decisione. ARTICOLO 21: Bilancio: Il Consiglio di Governo sarà incaricato di preparare il progetto di bilancio del Territorio Libero, che comprenderà le previcioni di entrate e di spese, e di sottoporre tale progetto all’ Assemblea popolare. Nel caso in cui un esercizio finanziario incominciasse senza che il bilancio sia stato debitamente adottato dall’ Assemblea, le disposizioni relative all’ esercizio precedente saranno applicate al nuovo esercizio finanziario, fino a che il nuovo bilancio sia stato votato. ARTICOLO 22: Poteri speciali del Governatore. Al fine di essere in grado di far fronte alle sue responsabilità verso il Consiglio di Sicurezza, conformemente al presente Statuto, il Governatore può, nei casi che a suo giudizio presentino un carattere di estrema urgenza e che minacciano l’ indipendenza o l’ integrità del Territorio Libero, l’ ordine pubblico od il rispetto dei diritti dell’ uomo, ordinare direttamente e far eseguire misure appropriate, sotto riserva di indirizzare immediatamente al Consiglio di Sicurezza un rapporto a tale riguardo. In tale caso, il Governatore può, se o ritiene necessario, assumere la direzione dei servizi di sicurezza. L’ Assemblea popolare può indirizzare una petizione al Consiglio di Sicurezza nei riguardi di qualsiasi atto compiuto dal Governatore nell’ esercizio di quelli dei suoi poteri che sono descritti nel paragrafo 1 del presente articolo. ARTICOLO 23: Diritto di grazia e di commutazione della pena. Il diritto di grazie e di commutazione della pena apparterrà al Governatore e sarà esercitato da lui conformemente alle disposizioni che saranno iscritte nella Costituzione. ARTICOLO 24: Relazioni estere. Il Governatore veglierà a che la condotta dei rapporti con l’ estero del territorio Libero sia conforme alle disposizioni dello Statuto, della Costituzione e delle leggi del territorio Libero. A tal fine, il Governatore avrà il potere di opporsi all’ entrata in vigore di Trattati o di Accordi interessanti rapporti con l’ estero che a suo avviso sono in contraddizione con lo Statuto, con la Costituzione o con le leggi del Territorio Libero. I Trattati o gli Accordi, cosi come gli exequatur e gli incarichi consolari saranno firmati congiuntamente dal Governatore e da un rappresentante del consiglio di Governo. Il territorio Libero può o potrà essere parte contraente nelle convenzioni internazionali, o dovenire membro di organizzazioni internazionali a condizione che lo scopo di tali convenzioni o di tali organizzazioni sia di regolare questioni economiche, tecniche, culturali, sociali, o relative alla sanità pubblica. Qualsiasi unione economica o associazione di carattere esclusivo con qualsiasi Stato è incompatibile con lo Statuto del Territorio Libero. Il territorio Libero riconoscerà il pieno valore del Trattato di Pace con l’ Italia e darà effetto alle disposizioni di tale Trattato che gli sono applicabili. Il Territorio Libero riconoscerà egualmente il pieno valore degli altri accordi o convenzioni che sono stati o che saranno conclusi dalle Potenze Alleate ed Associate per il ristabilimento della pace. ARTICOLO 25: Indipendenza del Governatore e del suo personale: Nel compimento dei loro doveri il Governatore ed il suo personale non solleciteranno o non accetteranno istruzioni da alcun Governo né da alcuna altra autorità, ad eccezione del consiglio di Sicurezza. ARTICOLO 26: Nomina e revoca dei funzionari amministrativi. Le nomine alle funzioni pubbliche nel Territorio Libero saranno fatte tenendo conto esclusivamente delle capacità professionali, della competenza e dell’ integrità dei candidati. I funzionari degli organi amministrativi non saranno revocati che per incompetenza o colpa grave e la revoca non sarà pronunciata che sotto riserva delle appropriate garanzie d’ inchiesta e della facoltà per l’ interessato di essere sentito. Tali garanzie saranno fissate dalla Legge. ARTICOLO 27: Direttore della Sicurezza. - 1. Il Consiglio di Governo sottopone al Governatore una lista di candidati per il posto di Direttore della Sicurezza. La nomina del Direttore è fatta dal Governatore che lo sceglie fra I candidati che gli sono stati presentati o anche da altre persone, dopo aver consultato il Consiglio di Governo. Esso può anche revocare il Direttore della Sicurezza dopo consultazione col Consiglio di Governo. - 2. Il Direttore della pubblica Sicurezza non dovrà essere ne cittadino jugoslavo ne cittadino italiano. - 3. Il Direttore della Sicurezza dipenderà normalmente dall’immediata autorità del Consiglio del Governo dal quale riceverà le istruzioni sulle questioni di sua competenza. - 4. Il Governatore deve: (a) ricevere regolarmente dei rapporti del Direttore della Sicurezza e conferire con esso su tutte le questioni che sono di sua competenza. (b) Essere messo al corrente dal Consiglio di Governo delle istruzioni che questo dà al Direttore della Sicurezza e può esprimere il suo parere al loro riguardo. ARTICOLO 28: Forza di polizia - 1. Per mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza conformemente allo Statuto, alla Costituzione ed alle leggi del Territorio Libero, il Governo del Territorio Libero avrà il diritto di mantenere una forza di polizia e dei servizi di sicurezza. - 2. I membri della polizia e dei servizi di sicurezza saranno reclutati dal Direttore della Sicurezza e possono essere da lui revocati. ARTICOLO 29 - Governo locale: La Costituzione del Territorio Libero dovrà prevedere la creazione di Organi di Governo locale sulla base della rappresentanza proporzionale e secondo principi democratici, in particolar modo quello del suffragio universale, uguale per tutti, diretto e segreto. ARTICOLO 30: Sistema monetario: Il Territorio Libero avrà un proprio sistema monetario. ARTICOLO 31: Ferrovie. Senza pregiudizio dei suoi diritti di proprietà sulle ferrovie all’interno delle sue frontiere e del suo controllo sulla loro amministrazione, il Territorio Libero potrà negoziare con la Jugoslavia e con l’Italia degli accordi allo scopo di assicurare l’esercizio efficiente ed economico delle sue ferrovie. Tali accordi stabiliranno la responsabilità dell’esercizio delle ferrovie rispettivamente in direzione della Jugoslavia e dell’Italia, cosi come l’esercizio del capolinea di Trieste e delle sezioni comuni a tutte le linee. In quest ultimo caso l’esercizio potrà essere assicurato da una commissione speciale composta di rappresentanti del Territorio Libero, della Jugoslavia e dell’Italia sotto la presidenza del rappresentante del Territorio Libero. ARTICOLO 32. Aviazione commerciale: - 1. Saranno accordati gli diritti all’aviazione commerciale internazionale, agli aeromobili commerciali immatricolati nel territorio di una qualunque nazione
facente parte delle Nazioni Unite che garantisce gli stessi diritti sul proprio territorio a aeromobili registrati nel Territorio Libero, specie nel diritto di atteraggio per rifornimento e di riparazioni, di poter sorvolare il Territorio Libero senza scalo e di utilizzare per scopi di traffico gli aeroporti che saranno designati dalle autorità competenti del Territorio Libero. - 2. Tali diritti non saranno sottoposti a restrizioni diverse da quelle che sono imposte sulla base della non discriminazione dalle leggi e dai regolamenti in vigore nel Territorio Libero e nei paesi interessati o che risultano dal carattere speciale del Territorio Libero, nella sua qualità di territorio neutrale e demilitarizzato. ARTICOLO 33: Registrazioni di navi: 1. Il Territorio Libero è autorizzato ad aprire registri per la immatricolazzione di navi e galleggianti appartenenti sia al Governo del Territorio Libero sia a persone fisiche o ad organizzazioni domiciliate nel Territorio Libero. - 2. Su domanda della Cecoslovacchia e della Confederazione Elvetica il Territorio Libero aprirà dei registri speciali per le navi e gallegianti cecoslovacchi ed elvetici. Dopo la conclusione del Trattato di Pace con l’Ungheria e del Trattato ristabilente l’indipendenza dell’Austria rispettivamente il Territorio Libero aprirà nelle stesse condizioni, dei registri marittimi speciali per le navi e galleggianti ungheresi ed austriaci. Navi e galleggianti iscritti in tali registri batteranno la bandiera dei rispettivi paesi. - 3. Dando effetto alle disposizioni di cui sopra, e sotto riserva di qualsiasi convenzione internazionale che a tale riguardo venisse ad essere conclusa con la partecipazione del Governo del Territorio Libero, questo potrà stabilire le condizioni concernenti l’immatricolazione, il mantenimento o la radiazione dai registri atte ad impedire tutti gli abusi cui dessero luogo le facilitazioni cosi concesse. In particolar modo per quanto per quanto riguarda le navi e galleggianti immatricolati conformemente al paragrafo 1 di cui sopra, l’immatricolazione sarà limitata alle navi e galleggianti gestiti dal Territorio Libero che servono regolarmente ai bisogni ed agli interessi del Territorio Libero. Nel caso delle navi e galleggianti immatricolati in conformità al paragrafo 2 di cui sopra, l’immatricolazione sarà limitata alle navi e galleggianti aventi Trieste come base e che servano in maniera regolare e permanente ai bisogni dei loro rispettivi paesi attraverso il porto di Trieste. ARTICOLO 34: Porto Libero. Sarà creato un Porto Libero nel Territorio Libero che sarà amministrato sulla base di uno Strumento internazionale stabilito dal Consiglio dei Ministri degli Esteri, approvato dal Consiglio di Sicurezza, ed è allegato al presente Trattato (Allegato VIII). Il Governo del Territorio Libero metterà in vigore la legislazione necessaria e prenderà tutte le misure utili per dare effetto alle disposizioni di tale Strumento. ARTICOLO 35. Libertà di transito. La libertà di transito sarà assicurata in conformità alle usuali convenzioni internazionali dal Territorio Libero e dagli stati attraverso il cui territorio si effettua il transito di merci trasportate via ferrovia fra il Porto Libero e gli stati che serve, senza alcuna discriminazione e senza diritti di tasse di dogana o costi altri che quelli imposti per i servizi resi. ARTICOLO 36: Interpretazione dello Statuto. Ad eccezione dei casi per i quali un’altra procedura è espressamente prevista da un articolo del presente Statuto, qualsiasi controversia relativa all’interpretazione od all’esecuzione dello Statuto che non sarà risolta tramite negoziato diretto ed a meno che le parti non convengano fra di loro per un altro sistema di regolamento, sarà sottoposta, alla domanda dell’una o dell’altra delle parti, ad una Commissione composta di un rappresentante di ciascuna delle parti e di un terzo membro scelto di comune accordo fra le due parti fra i sudditi di un terzo Paese. In mancanza di accord fra le parti, entro il termine di un mese, per la designazione del terzo membro l’una o l’altra parte potrà domandare al Segretario Generale delle Nazioni Unite di procedere a tale designazione. La decisione della maggioranza dei membri della Commissione sarà considerata come decisione della Commissione ed accettata dalle parti come definitiva ed obbligatoria. ARTICOLO 37: Modifica dello Statuto. Il presente Statuto costituisce lo Statuto Permanente del Territorio Libero sotto riserva di qualunque modifica che il Consiglio di Sicurezza potrà apportarvi ulteriormente. L’Assemblea popolare, in seguito ad un voto espresso con maggioranza di due terzi dei suffragi, potrà indirizzare delle petizioni al Consiglio di Sicurezza.
Trattato di Pace con l'Italia | Allegato VII | Strumento per il regime provvisorio nel Territorio Libero di Trieste. (Ricordiamo che la versione in italiano, (di tutti gli allegati), non ha alcun valore legale, click qui per leggere l’originale in inglese). Le disposizioni del presente Strumento si applicheranno all’amministrazione del Territorio Libero di Trieste nell’attesa della messa in applicazione dello Statuto permanente. ARTICOLO 1: Il Governatore entrerà in funzione nel Territorio Libero il più presto possibile dopo l’entrata in vigore del presente Trattato di Pace. Fino all’entrata in funzione del Governatore, il Territorio Libero continuerà ad essere amministrato dai comandi militari alleati operanti ciascuno nella loro rispettiva zona. ARTICOLO 2: Non appena sarà entrato in funzione nel Territorio Libero, il Governatore avrà il potere di costituire un Consiglio Provvisorio di Governo di sceglierà i membri, dopo consultazione con i Governi jugoslavo e italiano, fra le persone domiciliate nel Territorio Libero. Il Governatore avrà il diritto di modificare la composizione del Consiglio Provvisorio di Governo ogni volta che lo giudicherà necessario. Il Governatore ed il Consiglio Provvisorio di Governo eserciteranno le loro funzioni nel modo prescritto dalle disposizioni dello Statuto Permanente, man mano che tali disposizioni si riveleranno applicabili ed in quanto quelle del presente Strumento non vi si sostituiscano. Parimenti tutte le altre disposizioni dello Statuto Permanente saranno applicabili durante la durata del regime provvisorio a mano mano che dette disposizioni si riveleranno applicabili ed in quanto quelle del presente Strumento non vi si sostituiscano. Nei suoi atti il Governatore sarà guidato soprattutto dalla preoccupazione dei bisogni e del benessere della popolazione. ARTICOLO 3: La sede del Governo sarà stabilita a Trieste. Il Governatore indirizzerà i suoi rapporti direttamente al Presidente del Consiglio di Sicurezza e per suo tramite, fornirà al Consiglio tutte le informazioni necessarie sull’amministrazione del Territorio Libero. ARTICOLO 4: Il primo dovere del Governatore sarà quello di vegliare al mantenimento dell’ordine pubblico e della sicurezza. Esso nominerà a titolo provvisorio, un Direttore della Sicurezza che organizzerà le forze di polizia ed i servizi di Sicurezza. ARTICOLO 5. a) A partire dall’entrata in vigore del presente Trattato l’effettivo delle truppe stanziate nel Territorio Libero non sorpasserà 5000 uomini per il Regno Unito, 5000 uomini per gli Stati Uniti d’America e 5000 uomini per la Jugoslavia. b) Queste truppe saranno poste a disposizione del Governatore durante un periodo di 90 giorni a partire dall’entrata in funzione del Governatore nel Territorio Libero. Dal termine di detto periodo queste truppe cesseranno di essere a disposizione del Governatore e verranno ritirate dal Territorio in un termine complementare di 45 giorni a meno che il Governatore non avvisi il Consiglio di Sicurezza che egli stima necessario, nell’interesse del Territorio, di mantenere queste truppe in tutto o in parte. In questa ultima ipotesi le truppe richieste dal Governatore saranno mantenute durante 45 giorni al massimo dopo che il Governatore avrà avvertito il Consiglio di Sicurezza che l’ordine interno del Territorio può essere assicurato a mezzo di servizi di sicurezza senza l’aiuto di truppe straniere. c) Le operazioni di sgombero previste al paragrafo b) dovranno effettuarsi in modo da conservare per quanto possibile la proporzione prevista al paragrafo a) tra le truppe delle tre Potenze interessate. ARTICOLO 6: Il Governatore avrà diritto in qualsiasi momento di domandare aiuto ai Comandi in capo di questi contingenti e tale aiuto gli verrà dato senza ritardo. In tutti i casi in cui ciò sia possibile il Governatore consulterà i Comandanti militari interessati prima di dare istruzioni, ma non si immischierà nei provvedimenti di ordine militar presi nei riguardi delle forze armate durante l’esecuzione delle sue istruzioni. Ogni Comandante in capo ha il diritto di riferire, con rapporto, al proprio Governo circa le istruzioni che egli riceverà dal Governatore, informando il Governatore del contenuto dei suoi rapporti. Il Governo interessato avrà il diritto di rifiutare che le sue truppe partecipino all’operazione in parola ed informerà il Consiglio di Sicurezza del suo fifiuto. ARTICOLO 7: Le disposizioni concernenti i luoghi di accantonamento, l’amministrazione e l’approvvigionamento dei contingenti militari forniti dal Regno Unito, dagli Stati Uniti d’America e dalla Jugoslavia saranno fissate con accordi tra il Governatore ed i Comandanti in capo di questi contingenti. ARTICOLO 8: Il Governatore avrà l’incarico di organizzare, in consultazione con il Consiglio Provvisorio di Governo, le elezioni dei membri dell’Assemblea Costituente secondo le condizioni prescritte dallo Statuto per le elezioni all’Assemblea popolare. Le elezioni avranno luogo al più tardi quattro mesi dopo l’entrata in funzione del Governatore. Nel caso che fosse tecnicamente impossibile di procedere alle elezioni nel detto termine il Governatore riferirà al consiglio di Sicurezza. ARTICOLO 9: Il Governatore fisserà il bilancio provvisorio ed i programmi provvisori di esportazione ed importazione in consultazione con il Consiglio Provvisorio di Governo ed egli si assicurerà che provvedimenti appropriati siano presi dal Consiglio di Governo per la gestione finanziaria del Territorio Libero. ARTICOLO 10: Le leggi ed i regolamenti esistenti rimarranno in vigore a meno che non siano abrogati o la loro applicazione non sia sospesa dal Governatore e fino a che essi siano in vigore. Il Governatore avrà il diritto di modificare le leggi ed i regolamenti esistenti e di emanare nuove leggi e nuovi regolamenti modificati, queste nuove leggi e nuovi regolamenti come pure gli atti del Governatore che abrogano leggi e regolamenti o sospendono la loro applicazione saranno validi a meno che non siano modificati, rinviati o sostituiti con decisioni dell’Assemblea popolare o del Consiglio di Governo agenti nei loro ambiti rispettivi dopo l’entrata in vigore della Costituzione e fino a quando essi siano in vigore. ARTICOLO 11. Fino a quando sia stabilito un regime monetario separato per il Territorio Libero, la lira italiana continuerà ad essere la moneta legale nel Territorio Libero. Il Governo Italiano fornirà al Territorio Libero i mezzi di cambio estero e gli strumenti monetari ad esso necessari a condizioni che non saranno meno favorevoli di quelle applicate in Italia. L’Italia e il Territorio Libero concluderanno un accordo per rendere effettive le disposizioni sopra indicate e per fissare ogni regolamento che si renda necessario tra i due Governi.
Trattato di pace. Articoli dalla parte principale del Trattato: ARTICOLO 21: - 1. È costituito in forza del presente Trattato il Territorio Libero di Trieste, consistente dell’area che giace fra il mare Adriatico ed i confini definiti negli articoli 4 e 22 del presente Trattato. Il Territorio Libero di Trieste è riconosciuto dalle Potenze Alleate ed Associate e dall’Italia, le quali convengono, che la sua integrità e indipendenza saranno assicurate dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. - 2. La sovranità italiana sulla zona costituente il Territorio Libero di Trieste, così come esso è sopra definito, cesserà con l’entrata in vigore del presente Trattato. - 3. Dal momento in cui la sovranità italiana sulla predetta zona avrà cessato d’esistere il Territorio Libero di Trieste sarà governato in conformità di uno Strumento per il regime provvisorio, redatto dal Consiglio dei Ministri degli Esteri e approvato dal Consiglio di Sicurezza. Detto Strumento resterà in vigore fino alla data che il Consiglio di Sicurezza determinerà per l’entrata in vigore dello Statuto Permanente, che dovrà essere stato da esso Consiglio approvato. A decorrere da tale data, il Territorio Libero sarà govemato secondo le disposizioni dello Statuto Permanente. I testi dello Statuto permanente e dello Strumento per il regime provvisorio sono contenuti negli Allegati VI e VII. - 4. Il Territorio Libero di Trieste non sarà considerato come territorio ceduto, ai sensi dell’articolo 19 e dell’Allegato XIV del presente Trattato. - 5. L’Italia e la Jugoslavia s’impegnano a dare al Territorio Libero di Trieste, le garanzie di cui all’Allegato IX. ARTICOLO 22: La frontiera fra Jugoslavia ed il Territorio Libero di Trieste sarà fissata come segue: - 1. Il confine parte da un punto situato sulla linea di demarcazione amministrativa che separa le province di Gorizia e di Trieste, a circa 2 chilometri a nord-est del villaggio di S. Giovanni e a circa mezzo chilometro a nord-ovest di quota 208, che costituisce il punto d’incontro delle frontiere della Jugoslavia, dell’Italia e del Territorio Libero di Trieste; segue la detta linea di demarcazione fino a Monte Lanaro (quota 546); continua a sud-est fino a Monte Cocusso (quota 672) passando per le quote 461, Meducia (quota 475), Monte dei Pini (quota 476) e quota 407, che taglia la Strada Nazionale n. 58, che va da Trieste a Sesana, a circa 3,3 chilometri a sud-ovest di detta città e lasciando ad est i villaggi di Vogliano e di Orle e a circa 0,4 chilometri ad ovest, il villaggio di Zolla. - 2. Da Monte Cocusso, la linea, continuando in direzione sud-est lascia ad ovest il villaggio di Grozzana, raggiunge il Monte Goli (quota 621), poi, proseguendo verso sud-ovest, taglia la strada tra Trieste e Cosina alla quota 455 e la linea ferroviaria alla quota 485; passa per le quote 416 e 326, lasciando i villaggi di Beca e Castel in territorio jugoslavo, taglia la strada tra Ospo e Gabrovizza d’Istria a circa 100 metri a sud-est di Ospo; taglia poi il fiume Risana e la strada fra Villa Decani e Risano ad un punto a circa 350 metri ad ovest di Risano, lasciando in territorio jugoslavo il villaggio di Rosario e la strada tra Risano e San Sergio. Da questo punto la linea procede fino al crocevia situato a circa 1 chilometro a nord-est della quota 362, passando per le quote 285 e 354. - 3. Da qui, la linea prosegue fino ad un punto a circa mezzo chilometro ad est del villaggio di Cernova, tagliando il fiume Dragogna a circa 1 chilometro a nord di detto villaggio, lasciando ad ovest i villaggi di Bucciai e Truscolo e ad est il villaggio di Tersecco; di qui, procede in direzione di sud-ovest a sud-est della strada che congiunge i villaggi di Cernova e Chervoi, lasciando questa strada a 0,8 chilometri a est del villaggio di Cucciani; prosegue poi in direzione generale di sud, sud-ovest, passando a circa 0,4 chilometri ad est del monte Braico e a circa 0,4 chilometri ad ovest del villaggio di Sterna Filaria, lasciando ad oriente la strada che va da detto villaggio a Piemonte, passando a circa 0,4 chilometri ad ovest della città di Piemonte e a circa mezzo chilometro ad est della città di Castagna e raggiungendo il fiume Quieto ad un punto a 1,6 chilometri circa, a sud-ovest della città di Castagna. - 4. Da qui il tracciato segue il canale principale rettificato del Quieto fino alla foce, e, passando attraverso Porta del Quieto, raggiunge il mare aperto, seguendo una linea ad eguale distanza dalla costa del Territorio Libero di Trieste e da quella della Jugoslavia. La carta alla quale la descrizione presente si riferisce, fa parte dell’Allegato I. ARTICOLO 78 - 1. In caso non l’abbia già fatto, l’Italia ristabilirà tutti i legittimi diritti ed interessi delle Nazioni Unite e dei loro cittadini in Italia, quali esistevano alla data del 10 giugno 1940 e restituirà ad esse e ai loro cittadini, tutti i beni ad essi appartenenti, nello stato in cui attualmente si trovano. - 2. Il Governo italiano restituirà tutti i beni, diritti ed interessi di cui al presente articolo, liberi da ogni vincolo o gravame di qualsiasi natura, a cui possano essere stati assoggettati per effetto della guerra e senza che la restituzione dia luogo alla percezione di qualsiasi somma da parte del Governo italiano. Il Governo italiano annullerà tutti i provvedimenti, compresi quelli di requisizione, di sequestro o di controllo, che siano stati adottati nei riguardi dei beni delle Nazioni Unite tra il 10 giugno 1940 e la data di entrata in vigore del presente. Trattato. Nel caso in cui i beni non siano restituiti entro 6 mesi dall’entrata in vigore del presente Trattato, dovrà essere presentata istanza alle autorità italiane nel termine di 12 mesi dall’entrata in vigore del presente Trattato, salvo il caso in cui il richiedente sia in grado di dimostrare che gli era impossibile di presentare la propria istanza entro il termine suddetto. - 3. Il Governo italiano annullerà i trasferimenti riguardanti beni, diritti e interessi di qualsiasi natura appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite, quando tali trasferimenti siano stati effettuati con violenza o costrizione da parte di Governi dell’Asse o di loro organi, durante la guerra. - 4. a) Il Governo italiano sarà responsabile della rimessa in ottimo stato dei beni restituiti a cittadini delle Nazioni Unite, ai sensi del paragrafo 1 del presente articolo. Nei casi in cui i beni non possano essere restituiti o in cui, per effetto della guerra, un cittadino delle Nazioni Unite abbia subito una perdita, a seguito di lesioni o danno arrecato ad un bene in Italia, egli riceverà dal Governo italiano, a titolo d’indennità, una somma di lire, fino alla concorrenza di due terzi della somma necessaria, alla data del pagamento, per l’acquisto di un bene equivalente o per compensare la perdita subita. In nessun caso i cittadini delle Nazioni Unite potranno avere, in materia d’indennità, un trattamento meno favorevole di quello accordato ai cittadini italiani. b) I cittadini delle Nazioni Unite, che posseggono direttamente o indirettamente partecipazioni in società o associazioni che non abbiano la nazionalità di una delle Nazioni Unite, secondo la definizione data al paragrafo 9 a) del presente articolo, ma che abbiano subito una perdita, a seguito di lesione o danno arrecato a beni in Italia, saranno indennizzati ai sensi della linea a) di cui sopra. Tale indennità sarà calcolata in funzione della perdita totale o del danno subito dalla società o associazione e il suo ammontare, rispetto alla perdita o al danno subito, sarà nella medesima proporzione intercorrente tra la quota di partecipazione posseduta da detti cittadini nella società o associazione od associazione stessa. c) L’indennità sarà versata, al netto da ogni imposta, tassa o altra forma d’imposizione fiscale. Tale indennità potrà essere liberamente spesa in Italia, ma sarà sottoposta alle disposizioni, che siano in vigore in Italia in materia di controllo dei cambi. d) Il Governo italiano accorderà ai cittadini delle Nazioni Unite un’indennità in lire, nella stessa misura prevista alla linea a), per compensare le perdite o i danni risultanti dall’applicazione di speciali provvedimenti, adottati durante la guerra nei confronti dei loro beni, che non si applicavano invece ai beni italiani. Il presente alinea non si applica ai casi di lucro cessante. - 5. Tutte le spese ragionevoli a cui darà luogo in Italia la procedura di esame delle domande, compresa la determinazione dell’ammontare delle perdite e dei danni, saranno a carico del Governo italiano. - 6. I cittadini delle Nazioni Unite ed i loro beni saranno esentati da ogni imposta, tassa, o contributo di carattere straordinario a cui il Governo italiano o altra autorità italiana abbia sottoposto i loro capitali in Italia nel periodo compreso tra il 3 settembre 1943 e la data di entrata in vigore del presente Trattato, allo scopo specifico di coprire spese risultanti dalla guerra o per far fronte al costo delle forze di occupazione e delle riparazioni da pagarsi ad una qualsiasi delle Nazioni Unite. Tutte le somme, che siano state a detto titolo percepite, dovranno essere restituite. - 7. Nonostante i trasferimenti territoriali, a cui si provvede con il presente Trattato, l’Italia continuerà ad essere responsabile per le perdite o i danni subiti durante la guerra dai beni appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite nei territori ceduti o nel Territorio Libero di Trieste. Gli obblighi contenuti nei paragrafi 3, 4, 5 e 6 del presente articolo saranno egualmente a carico del Governo italiano, rispetto ai beni appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite nei territori ceduti o nel Territorio Libero di Trieste, ma soltanto nella misura in cui ciò non sia in contrasto con le disposizioni del paragrafo 14 dell’Allegato X e del paragrafo 14 dell’Allegato XIV del presente Trattato. - 8. Il proprietario
dei beni di cui trattasi e il Governo italiano potranno concludere tra loro accordi in sostituzione delle disposizioni del presente articolo. a) L’espressione «cittadini delle Nazioni Unite» si applica alle persone fisiche, che siano cittadini di una qualsiasi delle Nazioni Unite ed alle società o associazioni costituite secondo le leggi di una delle Nazioni Unite alla data dell’entrata in vigore del presente Trattato, a condizione ch’esse già possedessero tale qualità il 3 settembre 1943, alla data cioè dell’Armistizio con l’Italia. L’espressione «cittadini delle Nazioni Unite» si applica anche a tutte le persone fisiche e alle società o associazioni, che, ai sensi della legislazione in vigore in Italia durante la guerra, siano state considerate come nemiche. Allegato IX: Disposizioni tecniche relative al TLT: a) ALIMENTAZIONE D’ACQUA DELLA REGIONE NORD-OVEST DELL’ISTRIA. La Jugoslavia continuerà ad alimentare la regione del nord-ovest dell’Istria che è situata all’interno delle frontiere del Territorio Libero di Trieste con acqua proveniente dalla sorgente di S.Giovanni di Pinguente a mezzo del sistema di alimentazione del Quieto e con acqua proveniente dalla sorgente di S.Maria del Risano a mezzo del sistema di alimentazione del Risiano senza che le quantità d’acqua fornite possano oltrepassare sensibilmente quelle che erano messe normalmente a disposizione della regione; quest’acqua sarà fornita secondo il volume ed il quantitativo che il Territorio Libero potrà domandare, rimanendo comunque nei limiti imposti dalle condizioni naturali. La Jugoslavia assicurerà la manutenzione delle canalizzazioni, dei serbatoi, delle pompe, dei dispositivi di purificazione e delle altre installazioni che si trovano in territorio jugoslavo e che potrà essere necessaria per soddisfare a tali obblighi. Una deroga temporanea ai precitati obblighi dovrà essere accordata alla Jugoslavia per permetterle di effettuare le riparazioni necessarie alle installazioni d’alimentazione danneggiate per fatti di guerra. Il Territorio Libero pagherà per l’acqua così fornita un prezzo conveniente che rappresenti la sua partecipazione, valutata proporzionalmente secondo la quantità d’acqua consumata dal Territorio Libero, all’ammontare totale delle spese di esercizio e di mantenimento del sistema di alimentazione del Quieto e del Risano. Nel caso in cui il Territorio Libero avesse bisogno in avvenire di forniture supplementari d’acqua, la Jugoslavia s’impegna a studiare la questione con le autorità del Territorio Libero ed a prendere d’accordo con esse i provvedimenti convenienti che saranno necessari per soddisfare tali bisogni. b) FORNITURE DI CORRENTE ELETTRICA: - 1. La Jugoslavia e l’Italia manterranno l’alimentazione attuale di energia elettrica del Territorio Libero di Trieste fornendo a questo Territorio l’elettricità nelle quantità ed alla cadenza corrispondenti ai suoi bisogni. Le quantità di energia fornite non dovranno necessariamente sorpassare sensibilmente all’inizio quelle che erano normalmente messe a disposizione della regione inclusa nel Territorio Libero, ma l’Italia e la Jugoslavia forniranno, a richiesta del Territorio Libero, quantità di energia che andranno aumentando con i suoi bisogni, a condizione che ogni domanda eccedente il 20 per cento della quantità fornita normalmente al Territorio Libero dalle diverse fonti d’alimentazione faccia oggetto di un accordo tra i Governi interessati. - 2. Il prezzo che la Jugoslavia o l’Italia fattureranno e che il Territorio Libero pagherà per la corrente fornitagli non sarà superiore al prezzo pagato in Jugoslavia o in Italia per forniture di quantità analoghe d’elettricità di origine idraulica prodotta dalle stesse fonti di corrente situate in territorio jugoslavo o italiano. - 3. La Jugoslavia, l’Italia e il Territorio Libero si scambieranno in modo permanente informazioni relative al deflusso ed all’importanza delle riserve d’acqua, come pure alla produzione di corrente elettrica interessante le centrali che alimentano l’ex-distretto italiano della Venezia Giulia, affinchè ognuna delle tre parti sia in grado di fissare i propri bisogni. - 4. La Jugoslavia, l’Italia e il Territorio Libero conserveranno in buono stato di funzionamento tutte le centrali elettriche, le linee di trasmissione, le sottostazioni ed altre installazioni necessarie per assicurare l’alimentazione continua dell’ex distretto italiano della Venezia Giulia con corrente elettrica. - 5. La Jugoslavia dovrà garantire che le installazioni di produzione di energia attuali e future dell’Isonzo (Soca), saranno esercite in modo che le quantità d’acqua di cui l’Italia potrà aver bisogno periodicamente per irrigare la regione compresa tra Gorizia e la costa dell’Adriatico a sud-ovest di questa città, possano essere prelevate dall’Isonzo (Soca). L’Italia non potrà rivendicare il diritto di usare l’acqua dell’Isonzo (Soca) in più grande quantità o in condizioni più favorevoli di quanto abbia fatto abitualmente in passato. - 6. La Jugoslavia, l’Italia ed il Territorio Libero dovranno negoziare in comune una convenzione accettabile da tutte le parti e conforme alle disposizioni sopra riportate allo scopo di conservare l’esercizio della rete elettrica che serve l’ex distretto italiano della Venezia Giulia. Una Commissione mista nella quale i tre Governi saranno rappresentati su di un piede di eguaglianza verrà istituita per sorvegliare l’esecuzione degli obblighi derivanti dalla disposizioni dei paragrafi dall’1) al 5) di cui sopra. - 7. Al termine di un periodo di 10 anni dalla data di entrata in vigore del presente Trattato, la Jugoslavia, l’Italia ed il Territorio Libero sottoporranno a nuovo esame le disposizioni che precedono, tenendo conto delle condizioni che esisteranno a quel momento, allo scopo di determinare quali di tali obblighi non siano più necessari e di apportarvi quelle modifiche, soppressioni od aggiunte per cui le parti interessate potranno convenire. Tutte le divergenze che potranno sorgere in seguito a questo esame saranno regolate secondo la procedura indicata all’art. 87 del presente Trattato. c) DISPOSIZIONI TENDENTI A FACILITARE GLI SCAMBI DI FRONTIERA: Nel mese seguente all’entrata in vigore del presente Trattato saranno intavolati negoziati tra la Jugoslavia e il Territorio Libero di Trieste e tra l’Italia e il Territorio Libero di Trieste per concludere degli accordi che abbiano lo scopo di facilitare, da una parte all’altra della frontiera tra il Territorio Libero e le regioni limitrofe jugoslave e italiane, il traffico dei generi alimentari e delle merci di altre categorie che hanno formato normalmente oggetto di scambi locali tra dette regioni, a condizione che si tratti di generi o di merci raccolte, prodotte o manufatte nei territori rispettivi. Questi scambi potranno essere facilitati con misure appropriate, in particolare esonerando dai diritti e dalle tasse di dogana e da tutte le tasse di esportazione e di importazione i prodotti in questione, fino a concorrenza delle quantità o dei valori fissati di comune accordo quando tali scambi hanno carattere locale. Allegato X: Disposizioni economico-finanziarie (TLT). ARTICOLO 1: Il Territorio Libero di Trieste riceverà senza pagamento i beni italiani statali o parastatali situati nel Territorio Libero. Ai sensi del presente allegato, sono considerati come beni statali o parastatali: i beni e le proprietà dello Stato italiano, delle collettività pubbliche locali, delle istituzioni pubbliche e delle società ed associazioni che sono proprietà pubblica così come i beni e le proprietà che abbiano appartenuto al partito fascista o ad organizzazioni ausiliare di tale partito. ARTICOLO 2: Tutti i trasferimenti dei beni italiani statali o parastatali ai sensi del paragrafo 1 di cui sopra che siano stati effettuati dopo il 3 settembre 1943 saranno considerati come nulli e non avvenuti. Tuttavia questa disposizione non si applicherà alle operazioni legali corrispondenti all’attività corrente degli organismi di Stato o parastatali nei limiti in cui si tratti della vendita in condizioni normali, di merci che tali organismi producono o vendono abitualmente in esecuzione di accordi commerciali normali e nel corso normale di attività amministrative di carattere pubblico. ARTICOLO 3: I cavi sottomarini appartenenti allo Sato italiano o ad organizzazioni parastatali italiane saranno sottoposti alle disposizioni del paragrafo 1 per quanto riguarda le installazioni terminali e le parti dei cavi trovantisi nelle acque territoriali del Territorio Libero. ARTICOLO 4: L’Italia consegnerà al Territorio Libero tutti gli archivi e tutti i documenti appropriati presentanti un carattere amministrativo od un interesse storico e riferentisi al Territorio Libero od a beni trasferiti in esecuzione del paragrafo 1 del presente allegato. Il Territorio Libero consegnerà alla Jugoslavia tutti i documenti aventi il medesimo carattere e lo stesso interesse che si riferiscono al territorio ceduto alla Jugoslavia in esecuzione del presente Trattato e consegnerà all’Italia tutti i documenti dello stesso carattere o interesse che si riferiscono al territorio italiano e che possono trovarsi nel Territorio Libero. La Jugoslavia si dichiara pronta a consegnare al Territorio Libero tutti gli archivi e tutti i documenti di carattere amministrativo che si riferiscono all’amministrazione del Territorio Libero e necessari a tale solo scopo, del genere di quelli che erano abitualmente conservati prima del 3 settembre 1943 dalle autorità locali, dalla giurisdizione delle quali dipendeva la regione che fa attualmente parte del Territorio Libero. ARTICOLO 5: Il Territorio Libero non sarà tenuto a fornire alcun contributo per il Servizio del Debito Pubblico Italiano, ma dovrà assumere gli obblighi dello Stato Italiano nei riguardi i portatori di titoli di tale Debito che saranno, sia persone fisiche
che conserveranno la loro residenza nel Territorio Libero, sia persone morali che vi conserveranno la loro sede sociale od il loro principale stabilimento, nei limiti in cui tali obbligazioni corrisponderanno alla parte di tale Debito di cui i titoli sono stati emessi prima del 10 giugno 1940 e che è imputabile ai lavori pubblici o ai servizi amministrativi civili di cui detto Territorio ha beneficiato, ma che non è imputabile né direttamente né indirettamente a scopi militari. Qualsiasi giustificazione circa l’origine di tali titoli potrà essere domandata ai loro portatori. L’Italia ed il Territorio Libero determineranno attraverso accordi la parte del Debito Pubblico Italiano cui si riferisce il presente paragrafo ed i metodi da applicarsi per l’esecuzione di queste disposizioni. ARTICOLO 6: Il regime futuro dei debiti esteri garantiti da privilegi gravanti sui beni o reddito del Territorio Libero sarà determinato da nuovi accordi che saranno conclusi fra le parti interessate. ARTICOLO 7: L’Italia ed il Territorio Libero regoleranno mediante accordi speciali le condizioni in cui gli obblighi degli organismi italiani di assicurazioni sociali pubbliche o private, così come una parte proporzionale delle riserve accumulate da detti organismi, verranno trasferiti ad organismi analoghi del Territorio Libero. Analoghi accordi conclusi tra il Territorio Libero e l’Italia così come tra il Territorio Libero e la Jugoslavia, regoleranno anche gli obblighi degli organismi di assicurazione sociale pubblici o privati la cui sede sociale trovasi nel Territorio Libero, nei riguardi dei titolari di polizze o di iscritti residenti rispettivamente in Italia o su di un territorio ceduto alla Jugoslavia in esecuzione del presente Trattato. Il Territorio Libero e la Jugoslavia regoleranno parimenti attraverso accordi analoghi gli obblighi degli organismi di assicurazione sociale pubblici o privati, la cui sede sociale si trovi nel territorio ceduto alla Jugoslavia in esecuzione al presente Trattato, nei riguardi dei titolari di polizze o di iscritti che risiedano nel Territorio Libero. ARTICOLO 8: L’Italia sarà tenuta ad assicurare il pagamento delle pensioni civili o militari acquisite alla data di entrata in vigore del presente Trattato al servizio dello Stato italiano o di collettività pubbliche italiane, municipali o locali, da persone che – in virtù del presente Trattato – acquistano la cittadinanza del Territorio Libero; tale obbligo si estende ai diritti a pensione non ancora maturati. L’Italia ed il Territorio Libero regoleranno attraverso accordi le condizioni in cui tali obblighi verranno soddisfatti. ARTICOLO 9: I beni, diritti ed interessi dei cittadini italiani che hanno stabilito il loro domicilio nel Territorio Libero dopo il 10 giugno 1940 e quelli delle persone che optano per la cittadinanza italiana in virtù delle disposizioni dello Statuto del Territorio Libero di Trieste saranno per un periodo di tre anni dall’entrata in vigore del presente Trattato, rispettati nella medesima misura dei beni, diritti ed interessi dei cittadini del Territorio Libero in generale, a condizione che la loro acquisizione sia stata legale. I beni, diritti ed interessi degli altri sudditi italiani e quelli delle persone morali di nazionalità italiana che sono situati nel Territorio Libero, purchè la loro acquisizione sia stata legale non verranno sottoposti che a quelle misure che venissero eventualmente ad essere applicate in modo generale ai beni delle persone fisiche e morali di nazionalità straniera. ARTICOLO 10: Le persone che opteranno per la cittadinanza italiana e che stabiliranno la loro residenza in Italia, dopo pagamento dei loro debiti e delle tasse che gravassero sopra di loro nel Territorio Libero, saranno autorizzate a portare con loro i propri beni mobili ed a trasferire i fondi che posseggono a condizione che questi beni e questi fondi siano stati acquisiti legalmente. Il trasferimento dei beni non verrà colpito da alcun diritto di esportazione o di importazione. Tali persone saranno autorizzate, inoltre a vendere i loro beni mobili ed immobili nelle medesime condizioni dei sudditi del Territorio Libero. Il trasferimento dei beni in Italia si effettuerà in condizioni che non siano in contrasto con la Costituzione del Territorio Libero e nei modi che verranno fissati attraverso un accordo fra l’Italia ed il Territorio Libero. Pure attraverso accordi verranno stabiliti le condizioni ed i termini entro i quali verrà effettuato il trasferimento dei fondi, ivi compreso il prodotto delle vendite. ARTICOLO 11: I beni, diritti ed interessi esistenti in Italia alla data d’entrata in vigore del presente Trattato che appartenevano ad ex cittadini italiani, residenti nel Territorio Libero e divenuti cittadini del Territorio Libero in virtù del presente Trattato, saranno rispettati dall’Italia nella medesima misura che i beni, diritti ed interessi dei cittadini italiani in generale e ciò per un periodo di tre anni dall’entrata in vigore del presente Trattato. Tali persone saranno autorizzate ad effettuare il trasferimento e la liquidazione dei loro beni, diritti ed interessi nelle condizioni previste al paragrafo 10 di cui sopra. ARTICOLO 12: Le società costituite conformemente alla legislazione italiana e la cui sede sociale è situata nel Territorio Libero, che desiderano trasferire la loro sede sociale in Italia o in Jugoslavia, dovranno egualmente essere trattate conformemente alle disposizioni del paragrafo 10 di questo allegato, a condizione che più del 50 per cento del capitale della società appartenga a persone residenti normalmente fuori del Territorio Libero od a persone che trasferiscano il oro domicilio in Italia od in Jugoslavia. ARTICOLO 13: I debiti delle persone residenti in Italia o sul territorio ceduto alla Jugoslavia verso le persone residenti nel Territorio Libero o quelli delle persone residenti nel Territorio Libero verso persone residenti in Italia o su di un terreno ceduto alla Jugoslavia, non saranno compromessi dalla cessione. L’Italia, la Jugoslavia ed il Territorio Libero s’impegnano a facilitare il regolamento di tali obblighi. Ai fini del presente paragrafo il termine “persone” si applica alle persone morali. ARTICOLO 14: I beni situati nel Territorio Libero, appartenenti ad una qualunque delle Nazioni Unite od ai suoi sudditi e che non fossero ancora liberati dal sequestro o da misure di controllo alle quali fossero stati sottoposti dall’Italia o che non fossero stati restituiti ai loro proprietari, saranno restituiti nelle condizioni nelle quali si trovano attualmente. ARTICOLO 15: L’Italia restituirà i beni che sono stati illegalmente asportati dal Territorio Libero dopo il 3 settembre 1943 e portati in Italia, l’esecuzione di tale obbligo sarà regolata dai paragrafi 2, 3, 4, 5 e 6 dell’articolo 75, salvo per quanto riguarda i beni facenti oggetto di altre disposizioni del presente allegato. Le disposizioni dei paragrafi 1, 2, 5 e 6 dell’articolo 75, si applicheranno alla restituzione da parte del Territorio Libero dei beni asportati durante la guerra dal Territorio di una qualunque delle Nazioni Unite. ARTICOLO 16: Entro il più breve termine possibile l’Italia restituirà al Territorio Libero qualsiasi nave in possesso dello Stato o di sudditi italiani che, al 3 settembre 1943, apparteneva a persone fisiche residenti nel Territorio Libero e che acquistano la cittadinanza del Territorio Libero in virtù del Presente Trattato, o a persone morali di nazionalità italiana che hanno e che conserveranno la loro sede sociale nel Territorio Libero, eccezion fatta delle navi che hanno formato oggetto di una vendita effettuata in buona fede. ARTICOLO 17: Fra l’Italia ed il Territorio Libero, così come tra la Jugoslavia ed il Territorio Libero, verranno conclusi accordi per ripartire in modo giusto ed equo i beni di qualsiasi collettività pubblica locale esistente ed il cui territorio si trovi diviso da una frontiera stabilita in virtù del presente Trattato e per assicurare la continuazione a favore degli abitanti di quelli fra i servizi comunali che non sono espressamente indicati da altre disposizioni del Trattato. Analoghi accordi saranno conclusi per dividere in modo giusto ed equo il rotabile ed altro materiale ferroviario così come l’attrezzatura dei bacini e dei porti ed i battelli destinati al loro servizio; altri accordi regoleranno parimenti qualsiasi altra questione di ordine economico che rimanga in sospeso e che non sia stata contemplata dal presente allegato. ARTICOLO 18: Malgrado il trasferimento di sovranità e malgrado tutti i cambiamenti di cittadinanza che ne deriveranno, i cittadini del Territorio Libero continueranno a godere in Italia di tutti i diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica cui potevano aver diritto sotto il regime della legislazione in vigore in Italia al memento del trasferimento. Il Territorio Libero riconoscerà i diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica che esistevano nel Territorio Libero sotto il regime delle leggi italiane in vigore al momento del trasferimento o che dovranno essere ristabiliti o restituiti in conformità alla parte A dell’allegato XV del presente Trattato, e darà effetto a tali diritti. Tali diritti resteranno in vigore nel Territorio Libero per il periodo nel quale sarebbero rimasti in vigore sotto il regime delle leggi italiane. ARTICOLO 19: Qualsiasi controversia che potesse sorgere per l’esecuzione delle disposizioni del presente allegato sarà regolata nei modi previsti dall’art. 83 del presente Trattato. ARTICOLO 20: I paragrafi 1, 3 e 5 dell’articolo 76, l’articolo 77, il paragrafo 3 dell’articolo 78, l’articolo 81, la parte A dell’allegato XV, l’allegato XVI e la parte B dell’allegato XVII si applicheranno al Territorio Libero di Trieste nello stesso modo che in Italia.
L’allegato VIII al Trattato di Pace di Parigi. Trattato di pace fra l’Italia e le Potenze Alleate ed Associate. (Trattato adottato a Parigi il 10 febbraio 1947). Allegato VIII: Strumento per il PORTO LIBERO DI TRIESTE: Articolo 1 - 1. Al fine di garantire che il porto e le vie di transito di Trieste siano accessibili in termini uguali per tutto il commercio internazionale e della Yugoslavia, Italia e degli stati dell’Europa Centrale come consuetudine negli altri porti liberi nel mondo: (a) Ci sarà un porto extra doganale nel Territorio Libero Di Trieste (TLT) entro i limiti previsti o stabiliti in accordo con l’articolo 3 del presente Strumento. (b) Le merci che passeranno nel Porto Libero Di Trieste godranno della libertà di transito come stipulato dall’articolo 16 del presente Strumento. 2. Il regime internazionale del Porto Libero sarà regolato dalle condizioni del presente Strumento. Articolo 2 - 1. Il Porto Libero è conformato ed amministrato come azienda di Stato del TLT, avente tutti gli attributi di persona giuridica ed operante in accordo alle condizioni di questo Strumento. - 2. Tutte le proprietà statali e parastatali italiane nei limiti del Porto Libero, in accordo con le condizioni del presente trattato, che passeranno al TLT, saranno trasferiti, senza pagamento, al Porto Libero. Articolo 3 - 1. L’area del Porto Libero include il territorio e le installazioni delle zone franche del porto di Trieste entro i limiti dei confini del 1939. - 2. Stabilire zone giuridiche esclusive di qualsiasi Stato è incompatibile con lo statuto del TLT e del Porto Libero. - 3. Al fine, comunque, di soddisfare i bisogni del traffico marittimo yugoslavo e italiano nell’Adriatico, il Direttore del Porto Libero su richiesta dei Governi Yugoslavo e Italiano e con simultaneo avviso alla Commissione Internazionale prevista nel seguente articolo 21, può riservare a navi mercantili battenti bandiere dei rispettivi due Stati l’esclusivo uso di spazi entro certe parti del area del Porto Libero. - 4. In caso di necessità di dover incrementare l’area del Porto Libero tale allargamento può essere fatto su proposta del Direttore del Porto Libero con la decisione del Consiglio di Governo e con l’approvazione dell’Assemblea Popolare. Articolo 4: Se non diversamente previsto dal presente Strumento, le leggi e regolamentazioni in vigore nel TLT saranno applicabili a persone e proprietà nei confini del Porto Libero e le autorità responsabili per l’applicazione nel TLT possono esercitare la loro funzione entro i limiti del Porto Libero. Articolo 5 - 1. A navi mercantili e merci di tutti i paesi è permesso l’accesso senza restrizioni al Porto Libero sia per il carico che lo scarico, sia per merci in transito che merci destinate al TLT. - 2. In relazione all’importazione o esportazione o transito nel Porto Libero, le autorità del TLT non possono pretendere su tali merci dazi o pagamenti altri che quelli derivanti dai servizi resi. - 3. Comunque, nei riguardi di merci importate tramite il Porto Libero per consumo nel TLT o esportate da questo territorio tramite il Porto Libero, sarà applicata l’appropriata legislazione e regolamentazione in vigore nel TLT. Articolo 6. Il magazzinaggio, lo stockaggio, l’ispezione, lo smistamento, l’imballaggio ed il riconfezionamento e simili attività che vengono elaborate come da consuetudine nelle zone libere del Porto di Trieste devono essere permesse nel Porto Libero sotto la regolamentazione stabilita dal Direttore del Porto Libero. Articolo 7 - 1. Il Direttore del Porto Libero può anche permettere l’elaborazione di merci nel Porto Libero. - 2. Sono concesse attività manifatturiere nel Porto Libero a quelle imprese che esistevano nelle zone libere del porto di Trieste precedentemente all’entrata in vigore del presente Strumento. Su proposta del direttore del Porto Libero, il Consiglio di Governo può permettere nuove imprese manifatturiere nei limiti del Porto Libero. Articolo 8 - Ispezioni delle autorità del TLT possono essere permesse nel Porto Libero per estendere la neccessità di rinforzare la dogana e altre regolamentazioni del TLT per la prevenzione del contrabbando. Articolo 9 - 1. Alle autorità del TLT sarà riconosciuto il diritto di fissare e imporre tasse portuali nel Porto Libero. - 2. Il Direttore del Porto Libero fissa tutti i prezzi per l’uso delle attrezzature e dei servizi del Porto Libero. Tali prezzi devono essere ragionevoli e relazionati ai costi per operazioni, amministrazione, manutenzione e sviluppo del Porto Libero. Articolo 10. Nel fissare e imporre nel Porto Libero tasse portuali e altri prezzi come da articolo 9, come anche dalle condizioni per i servizi e attrezzature del Porto Libero, non devono sussistere discriminazioni rispetto alla nazionalità delle navi, dei proprietari di merci o di altre ragioni. Articolo 11. Il passaggio di tutte le persone dentro o fuori dl’area del Porto Libero sarà soggetto alle regolamentazioni stabilite dalle autorità del TLT. Queste regolamentazioni, comunque, devono essere stabilite in maniera di non impedire eccessivamente il passaggio per o dal Porto Libero di persone di nazionalità di qualsiasi Stato che sia impegnato in qualsiasi attività legittima nell’area del Porto Libero. Articolo 12. Le regole e leggi interne applicate nel Porto Libero e similmente i listini dei prezzi imposti nel Porto Libero devono essere resi pubblici. Articolo 13. Il traffico ed il commercio di piccolo cabotaggio entro il TLT possono essere esercitati in accordo con le regole emesse dalle autorità del TLT, poichè le condizioni del presente Strumento non pregiudicano l’imposizione a queste autorità di qualsiasi restrizione in questo ambito. Articolo 14. Nei confini del Porto Libero, le misure per la salvaguardia della salute e per combattere malattie di animali o vegetali riguardo a navi e carichi sarà applicata dalle autorità del TLT. Articolo 15. Sarà dovere delle autorità del TLT fornire il Porto Libero di acqua, gas, elettricità, mezzi di comunicazione, depuratori e altri servizi pubblici e anche di assicurare pubblica sicurezza e vigili del fuoco. Articolo 16. - 1. La libertà di transito deve essere, in accordo con i consueti accordi internazionali, garantita dal TLT e dagli Stati i cui territori vengono attraversati da merci trasportate via ferrovia tra il Porto Libero e gli Stati serviti, senza alcuna discriminazione ed esenti da tasse doganali o altri costi oltre a quelli per i servizi resi. - 2. Il TLT e gli Stati che si sono assunti l’obbligo del presente Strumento attraverso i quali territori passa in transito il traffico in entrambe le direzioni, faranno tutto ciò che è in loro potere per fornire le migliori facilitazioni possibili, dando la massima attenzione alla movimentazione delle merci più rapida ed efficiente, ad un prezzo ragionevole e senza applicare al movimento delle merci verso e dal Porto Libero nessuna misura discriminatoria riguardo a tariffe, servizi, tasse, sanità, polizia o altra regola. - 3. Gli Stati che si sono assunti l’obbligo del presente Strumento non prenderanno misure riguardanti regole o tariffe che artificiosamente potrebbero dirottare il traffico dal Porto Libero a beneficio di altri porti marittimi. Le misure prese dal Governo Yugoslavo per fornire traffico ai porti della Yugoslavia meridionale non sono considerate come un dirottamento artificioso del traffico. Articolo 17. Il TLT e gli Stati che si sono assunti l’obbligo del presente Strumento dovranno, nei loro rispettivi territori e in termini non discriminatori e in accordo con i consueti accordi internazionali, garantire libertà di comunicazione postale, telegrafica e telefonica tra l’area del Porto Libero e tutti i paesi che creano comunicazione originata da o per l’area del Porto Libero. Articolo 18 - 1. L’amministrazione del Porto Libero sarà guidata dal Direttore del Porto Libero che lo rappresenta in qualità di personalità giuridica. Il Consiglio del Governo dovrà sottoporre al Governatore una lista di candidati qualificati per il posto di Direttore del Porto Libero. Il Governatore incaricherà il Direttore scelto tra i candidati a lui presentati dopo essersi consultato con il Consiglio del Governo. In caso di disaccordo la questione sarà sottoposta al Consiglio di Sicurezza. Il Governatore ha la facoltà di dimettere il Direttore su richiesta della Commissione Internazionale o del Consiglio di Governo. - 2. Il Direttore non deve essere cittadino Yugoslavo o Italiano. - 3. Tutti gli altri impiegati del Porto Libero saranno assunti dal Direttore. In tutte le assunzioni di personale la preferenza deve essere data a cittadini del TLT. Articolo 19. In quanto soggetto alle condizioni del presente Strumento, il Direttore del Porto Libero prende tutte le ragionevoli e necessarie misure per l’amministrazione, le operazioni, il mantenimento e lo sviluppo del Porto Libero come un efficente porto adeguato per l’immediata movimentazione di tutto il traffico di questo porto. In particolare, il Direttore è responsabile per l’esecuzione di tutti i tipi di lavori portuali nel Porto Libero, dirige le operazioni delle istallazioni portuali e altre attrezzature portuali, stabilisce, in accordo con la legislazione del TLT, le condizioni di lavoro nel Porto Libero, e sovrintende all’esecuzione nel Porto Libero di ordini e regole delle autorità del TLT riguardo alla navigazione. Articolo 20 - 1. Il Direttore del Porto Libero puo emmettere tali regolamenti e leggi interne se lo considera necessario, nell’esercizio delle sue funzioni come prescritto dall’articolo precedente. - 2. Il fondo autonomo del Porto Libero viene preparato dal Direttore e sarà approvato ed applicato in accordo con la legislazione che è stabilita dall’assemblea popolare del TLT. - 3. Il Direttore del Porto Libero sottoporrà un rapporto annuale delle operazioni del Porto Libero al Governatore
e al Consiglio di Governo del TLT. Una copia del rapporto deve essere trasmessa alla Commissione Internazionale. Articolo 21 - 1. Sarà stabilita una Commissione Internazionale del Porto Libero, d’ora in poi chiamata “La Commissione Internazionale”, che consiste in un rappresentante del TLT e dei seguenti Stati: Francia, Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord, Unione delle repubbliche Socialiste sovietiche, Stati Uniti d’America, Repubblica Federale Popolare di Yugoslavia, Italia, Cecoslovacchia, Polonia, Svizzera, Austria e Ungheria, che provvederà affinchè questi Stati si assumano gli obblighi del presente Strumento. - 2. Il rappresentante del TLT sarà il presidente permanente della Commissione Internazionale. Nell’eventualità di parità di voto, il voto dato dal presidente sarà decisivo. Articolo 22. La Commissione Internazionale avrà la propria sede nel Porto Libero. I suoi uffici ed attività saranno esenti dalla giurisdizione locale. I membri e funzionari della Commissione Internazionale godranno nel TLT di quei privilegi ed immunità necessari all’esercizio delle loro funzioni. La Commissione Internazionale deciderà sul proprio segretariato, procedure e fondo. Le spese comuni della Commissione Internazionale saranno divise fra gli stati membri in maniera equa come accordato da loro tramite la Commissione Internazionale. Articolo 23. La Commissione Internazionale avrà il diritto di investigare e considerare tutte le materie relative alle operazioni, uso, ed amministrazione del Porto Libero o gli aspetti tecnici di transito tra il Porto Libero e gli Stati che serve, inclusa l’unificazione delle modalità di attuazione delle procedure. La Commissione Internazionale agisce su propria iniziativa o su questioni portate alla sua attenzione da qualsisi Stato o dal TLT o dal Direttore del Porto Libero. La Commissione Internazionale comunicherà il suo punto di vista e le raccomandazioni su tali questioni allo Stato o gli Stati riguardanti, o al TLT, o al Direttore del Porto Libero. Queste raccomandazioni devono essere prese in considerazione e le necessarie misure devono essere applicate. Dovessero il TLT o lo Stato o gli Stati coinvolti giudicare, comunque, che tali misure fossero inconsistenti riguardo alle condizioni del presente Strumento, il contenuto su richiesta del TLT o di qualsisi Stato sarà trattato come previsto nell’articolo 24 sottostante. Articolo 24. Ogni disputa riguardante l’interpretazione o l’esecuzione del presente Strumento, non risolta con negoziato diretto, sarà, a meno che le parti concordino reciprocamente su altra interpretazione, riferita su richiesta delle parti della controversia a una Commissione composta da un rappresentante di ciascuna parte ed un terzo membro scelto con accordo reciproco di nazionalità di un terzo paese. Non dovessero le due parti accordarsi sulla nomina del terzo membro entro il periodo di un mese, può essere richiesto da entrambi al Segretario-Generale delle Nazioni Unite di fare una sua nomina. La decisione presa della maggioranza dei membri della Commissione sarà la decisione della Commissione, e verrà accettata dalle parti come definitiva e vincolante. Articolo 25. Le proposte per emendamenti al presente Strumento possono essere presentate al Consiglio di Sicurezza tramite il Consiglio di Governo del TLT o da tre o più Stati rappresentati nella Commissione Internazionale. Ogni emendamento approvato dal Consiglio di Sicurezza entrerà in atto alla data stabilita dal Consiglio di Sicurezza. Articolo 26. Per gli scopi del presente Strumento, si considererà che uno Stato abbia ratificato le regole dello stesso, qualora faccia parte del trattato di pace con l’Italia o abbia a sua volta notificato al Governo della Repubblica di Francia l’assunzione di questi obblighi.
ANNEX
EIGHT - FTT: permanent Statute of the Free Territory of Trieste:
Although not leaked for decades in the local media, what 'is written
on this page is law in our country. Recall that the version in
Italian has no legal value.
ALLEGATO
OTTAVO - TLT: Statuto permanente del Territorio Libero di Trieste:
Anche se non trapela da decenni nei media locali, cio’ che è
scritto in questa pagina è legge
sul nostro territorio. Ricordiamo che la versione in italiano non ha
alcun valore legale. ARTICOLO 1:
Estensione del Territorio Libero. Il Territorio Libero di Trieste
sarà delimitato dalle frontiere che sono descritte agli articoli 4 e
22 del presente Trattato ed il cui tracciato verrà stabilito
conformemente all’ articolo 5 del Trattato.
ARTICOLO 2: Integrità
ed indipendenza. Il Consiglio di Sicurezza dell’ Organizzazione
delle Nazioni Unite assicura l’integrità e l’ indipendenza del
Territorio Libero. Questa responsabilità implica che esso ha il
compito: a)
Di far osservare le disposizioni dello Statuto Permanente specie per
quanto riguarda la protezione dei diritti fondamentali dell’ uomo.
b)
Di mantenere l’ ordine e la sicurezza nel Territorio Libero.
ARTICOLO 3:
Demilitarizzazione e neutralità. 1-Il Territorio Libero sarà
demilitarizzato e dichiarato neutrale. 2-Nessuna forza armata sarà
autorizzata nel Territorio Libero, salvo in seguito ad istruzioni del
Consiglio di Sicurezza. 3-Le formazioni, gli esercizi e le attività
paramilitari saranno proibite entro i confini del Territorio Libero.
4-Il Governo del Territorio Libero non concluderà né negozierà
accordi o convenzioni militari con alcuno Stato. ARTICOLO 4: Diritti
dell’ Uomo e Libertà Fondamentali. La Costituzione del Territorio
Libero assicurerà tutte le persone sottoposte alla giurisdizione del
Territorio Libero, senza distinzione di origine etnica, di sesso, di
lingua o religione, il godimento dei diritti dell’ uomo e delle
libertà fondamentali, particolarmente della libertà di culto, delle
libertà di lingua, della libertà di espressione del pensiero con la
parole e con gli scritti, della libertà di insegnamento, di riunione
e di associazione. I cittadini del Territorio Libero avranno la
garanzia di eguali condizioni di ammissioni alle funzioni pubbliche.
ARTICOLO 5: Diritti
Civili e Politici. Nessuna delle persone che abbiano acquistato la
cittadinanza del Territorio Libero sarà privata dei suoi diritti
civili e politici se non in base ad una decisione giudiziaria o per
infrazione alle leggi penali del Territorio Libero.
ARTICOLO 6:
Cittadinanza. 1-I cittadini italiani che al 10 giugno 1940 erano
domiciliati entro i confini costituenti il Territorio Libero ed i
loro figli nati dopo tale data diventeranno cittadini di origine del
Territorio Libero e godranno della pienezza dei diritti civili e
politici. Divenendo cittadini del Territorio Libero, essi perderanno
la loro cittadinanza italiana. 2-Tuttavia, il Governo del Territorio
Libero, prescriverà che le persone di cui al paragrafo 1), aventi
più di 18 anni (e le persone sposate che abbiano o non abbiano
raggiunto tale età) e le cui lingua d’ uso è l’ italiano,
avranno il diritto di optare per la nazionalità italiana entro un
termine di sei mesi a partire dalla data di entrata in vigore della
Costituzione, secondo le condizioni che saranno stabilite da questa.
Tutte le persone che eserciteranno tale diritto di opzione verranno
considerate come aventi acquisito nuovamente la nazionalità
italiana. La opzione del marito non implicherà quella della moglie.
Tuttavia l’ opzione del padre, o, se il padre è deceduto, quella
della madre implicherà automaticamente l’ opzione di tutti i figli
non coniugati aventi meno di 18 anni. 3-Il Territorio Libero potrà
esigere dalle persone che abbiano esercitato il loro diritto di
opzione, che esse trasferiscano la loro residenza in Italia entro un
anno dalla data in cui l’ opposizione sarà esercitata. 4-Le
condizioni di acquisto della cittadinanza da parte delle persone non
qualificate per ottenere la cittadinanza di origine saranno
determinate dall’ Assemblea Costituente del territorio Libero ed
iscritte nella Costituzione. Tuttavia, tali condizioni dovranno
interdire l’ acquisto della cittadinanza da parte delle persone che
hanno appartenuto all’ antica polizia fascista (O.V.R.A.) che non
saranno state riabilitate dalle autorità competenti, in particolare
dalle Autorità militari alleate che avevano l’ incarico di
amministrare il Territorio in questione.
ARTICOLO 7: Lingue
Ufficiali. Le lingue ufficiali nel Territorio Libero saranno l’
italiano e lo sloveno. La Costituzione determinerà le circostanze
nelle quali il croato potrà essere impiegato come terza lingua
ufficiale.
ARTICOLO 8: Bandiera
e Stemma. Il Territorio Libero avrà la sua bandiera ed il suo
stemma. La sua bandiera sarà la bandiera tradizionale della Città
di Trieste ed il suo stemma quello storico di quest’ ultima.
ARTICOLO 9: Organi
del Governo. Per il Governo del territorio Libero sarà previsto un
Governatore, un Consiglio di Governo, un assemblea Popolare eletta
dal popolo del territorio Libero ed un Corpo Giudiziario. I loro
poteri rispettivi saranno esercitati conformemente alle disposizioni
del presente Statuto e della Costituzione del Territorio Libero.
ARTICOLO 10:
Costituzione. 1-La Costituzione del Territorio Libero sarà stabilita
conformemente ai principi democratici ed adottata da un’ Assemblea
Costituente con la maggioranza dei due terzi dei suffragi espressi.
La Costituzione dovrà essere conforme alle disposizioni del presente
Statuto. Essa non entrerà in vigore prime dell’ applicazione delo
Statuto. 2-Se il Governatore ritiene che una qualunque disposizione
della Costituzione proposta dall’ Assemblea Costituente, od un
emendamento che venisse successivamente apportato alla Costituzione
siano in contrasto con lo Statuto, potrà opporsi alla loro entrata
in vigore sotto riserva di riferirne al Consiglio di Sicurezza se l’
Assemblea non condivide le sue vedute e non accetta le sue
raccomandazioni. ARTICOLO 11: Nomina del Governatore. 1-Il
Governatore sarà nominato dal Consiglio di Sicurezza sopo
consultazione con i Governi jugoslavo ed italiano. Esso non dovrà
essere cittadino né della Jugoslavia né dell’ Italia, né del
Territorio Libero. Esso sarà nominato per un periodo di cinque anni
ed il suo mandato potrà essere rinnovato. I suoi emolumenti e le sue
indennità saranno a carico delle Nazioni Unite. 2-Il Governatore
potrà autorizzare una persona di sua scelta ad esercitare le sue
funzioni quando dovrà assentarsi momentaneamente o quando non si
troverà in grado, temporaneamente, di adempiere alle sue funzioni.
3-Se il Consiglio di Sicurezza considera che il Governatore è venuto
meno ai doveri della sua carica, potrà sospenderlo e, sotto riserva
delle appropriate garanzie di inchiesta e della facoltà per il
Governatore di essere udito, potrà revocarlo. In caso di
sospensione, di revocazione, di incapacità o di decesso del
Governatore, il Consiglio di Sicurezza potrà designare o nominare
un’ altra persona che adempierà alle funzioni di Governatore
Provvisorio fino a che il Governatore non sia più nell’
impossibilità di adempiere le sue funzioni o fin quando un nuovo
Governatore non sia stato nominato. ARTICOLO 12: Potere Legislativo.
Il potere Legislativo sarà esercitato da un’ Assemblea popolare
costituita di una sola Camera, eletta sulla base della rappresentanza
proporzionale dai cittadini dei due sessi del Territorio Libero. Le
elezioni dell’ Assemblea si faranno con suffragio universale,
uguale per tutti, diretto e segreto.
ARTICOLO 13:
Consiglio di Governo. 1-Con riserva alle responsabilità assegnate al
Governatore ai termini del presente Statuto, il Consiglio di Governo
formato dall’ Assemblea popolare è responsabile davanti ad essa.
2-Il Governatore avrà il diritto di assistere a tutte le sedute del
Consiglio di Governo. Esso potrà esprimere le sue vedute su
qualunque questione che implchi le sue responsabilità. 3-Quando le
questioni relative alle responsabilità della loro carica verranno
esaminate dal Consiglio di Governo, il Direttore della Sicurezza ed
il Direttore del Porto Franco saranno invitati ad assistere alle
sedute del Consiglio e ad esporvi i loro punti di vista. ARTICOLO 14:
Esercizio del Potere Giudiziario. Il Potere Giudiziario nel
Territorio Libero sarà esercitato da Tribunali istituiti
conformemente alla Costituzione ed alle Leggi del territorio Libero.
ARTICOLO 15: Libertà
ed Indipendenza del Potere Giudiziario. La Costituzione del
Territorio Libero dovrà garantire la libertà e l’ indipendenza
completa del Potere Giudiziario e prevede un’istanza d’ appello.
ARTICOLO 16: Nomina
dei Magistrati. 1-Il Governatore nominerà i Magistrati scegliendoli
fra i candidati proposti dal Consiglio di Governo o fra altre
persone, dopo consultazioni del Consiglio di Governo, a meno che la
Costituzione non preveda un altro sistema di nomina alle funzioni
giudiziarie ? Sotto riserva delle garanzie che saranno date dalla
Costituzione, il Governatore potrà revocare i Magistrati se la loro
condotta è incompatibile con le loro funzioni giudiziarie. 2-L’
Assemblea popolare, con un voto a maggioranza dei due terzi dei
suffrragi espressi, potrà invitare il Governatore a procedere ad un’
inchiesta su qualsiasi accusa sporta contro un menbro della
magistratura. Tale accusa, se si rivela fondata, potrà comportare la
sospensione o la revoca dell’ interessato. ARTICOLO 17:
Responsabilità del Governatore davanti al Consiglio di Sicurezza.
1-Il Governatore, nella sua qualità di Rappresentante del Consiglio
di Sicurezza, avrà la responsabilità di sorvegliare l’
applicazione del presente Statuto, specie per quanto riguarda la
protezione dei diritti fondamentali dell’ uomo, e di assicurare il
mantenimento dell’ ordine pubblico e della sicurezza da parte del
Governo del Territorio Libero, conformemente al presente Statuto,
alla Costituzione ed alle leggi del Territorio Libero. 2-Il
Governatore presenterà al Consiglio di Sicurezza dei rapporti
annuali sull’ applicazione dello Statuto e sull’ esercizio delle
sue funzioni. ARTICOLO 18: Diritti dell’ Assemblea. L’ Assemblea
popolare avrà il diritto di procedere all’ esame o alla
discussione di qualsiasi questione concernente gli interessi del
Territorio Libero.
ARTICOLO 19:
Legislazione. 1-L’ iniziativa in materia legislativa appartiene ai
membri dell’ Assemblea Popolare, al Consiglio di Governo e cosi
pure al Governatore, per le questioni che, a suo avviso, concernono
le responsabilità del Consiglio di Sicurezza, quali sono definite
all’ articolo 2 del presente Statuto. 2-Nessuna legge potrà
entrare in vigore prima di essere stata promulgata. La promulgazione
delle leggi avrà luogo conformemente alle disposizioni dell
Costituzione del Territorio Libero. 3-Prima di essere promulgata,
qualsiasi legge adottata dal’ Assemblea dovrà essere presentata al
Governatore. 4-Se il Governatore ritiene che tale legge è contraria
al presente Statuto, potrà, entro i dieci giorni che seguiranno alla
presentazione che gliene è stata fatta, tinviarla all’ Assemblea
con le sue informazioni e raccomandazioni. Se il Governatore non
rinvia detta legge entro i dieci giorni fissati, o egli informa l’
Assemblea entro lo stesso termine che la legge non richiama da parte
sua alcuna osservazione o raccomandazione, la legge sarà promulgata
immediatamente. 5-Se l’ Assemblea si rifiuta di ritirare la legge
che le è stata rinviata dal Governatore o di modificarla
conformemente alle osservazioni o raccomandazioni del Governatore,
questi, a meno che non sia pronto a ritirare le sue osservazioni e
raccomandazioni – ed in tal caso la legge sarà promulgata senza
ritardo – sottoporrà immediatamente la questione al Consiglio di
Sicurezza. Il Governatore trasmetterà egualmente senza ritardo al
Consiglio di Sicurezza qualsiasi comunicazione che l’ Assemblea
potesse desiderare far pervenire al Consiglio a tale riguardo. 6-Le
leggi che saranno state sottoposte al Consiglio di Sicurezza in virtù
delle disposizioni del paragrafo precedente non saranno promulgate
che su istruzioni del Consiglio di Sicurezza. ARTICOLO 20: Diritti
del governatore in materia di misure amministrative. 1-Il Governatore
può domandare al Consiglio di Governo di sospendere l’
applicazione delle misure amministrative che, a suo avviso, sono
incompatibili con le sue proprie responsabilità, quali sono definite
dal presente Statuto (controllo dell’ applicazione dello Statuto,
mantenimento dell’ ordine pubblico e della sicurezza; rispetto dei
diritti dell’ uomo). In caso di obiezione da parte del Consiglio di
Governo il Governatore può sospendere l’ applicazione di queste
misure amministrative ed il Governatore o il Consiglio di Governo
possono sottoporre al Consiglio di Sicurezza l’ insieme della
questione perchè prenda una decisione in proposito. 2-Quando le sue
responsabilità, quali (?) sono definite dallo Statuto, sono in
giuoco, il Governatore può proporre al Consiglio di Governo di
adottare qualsiasi misura di ordine amministrativo. Se il Consigli di
Governo non accetta tale proposta, il Governatore può, senza
pregiudizio delle disposizioni dell’ articolo 22 del presente
Statuto, sottoporre la questione al Consiglio di Sicurezza per una
decisione. ARTICOLO 21: Bilancio. 1-Il Consiglio di Governo sarà
incaricato di preparare il progetto di bilancio del Territorio
Libero, che comprenderà le previcioni di entrate e di spese, e di
sottoporre tale progetto all’Assemblea popolare. 2-Nel caso in cui
un esercizio finanziario incominciasse senza che il bilancio sia
stato debitamente adottato dall’ Assemblea, le disposizioni
relative all’ esercizio precedente saranno applicate al nuovo
esercizio finanziario, fino a che il nuovo bilancio sia stato votato.
ARTICOLO 22: Poteri speciali del Governatore. 1-Al fine di essere in
grado di far fronte alle sue responsabilità verso il Consiglio di
Sicurezza, conformemente al presente Statuto, il Governatore può,
nei casi che a suo giudizio presentino un carattere di estrema
urgenza e che minacciano l’ indipendenza o l’ integrità del
Territorio Libero, l’ ordine pubblico od il rispetto dei diritti
dell’ uomo, ordinare direttamente e far eseguire misure
appropriate, sotto riserva di indirizzare immediatamente al Consiglio
di Sicurezza un rapporto a tale riguardo. In tale caso, il
Governatore può, se o ritiene necessario, assumere la direzione dei
servizi di sicurezza. 2-L’ Assemblea popolare può indirizzare una
petizione al Consiglio di Sicurezza nei riguardi di qualsiasi atto
compiuto dal Governatore nell’ esercizio di quelli dei suoi poteri
che sono descritti nel paragrafo 1 del presente articolo. ARTICOLO
23: Diritto di grazia e di commutazione della pena. Il diritto di
grazie e di commutazione della pena apparterrà al Governatore e sarà
esercitato da lui conformemente alle disposizioni che saranno
iscritte nella Costituzione.
ARTICOLO 24:
Relazioni estere. 1-Il Governatore veglierà a che la condotta dei
rapporti con l’ estero del territorio Libero sia conforme alle
disposizioni dello Statuto, della Costituzione e delle leggi del
territorio Libero. A tal fine, il Governatore avrà il potere di
opporsi all’ entrata in vigore di Trattati o di Accordi
interessanti rapporti con l’ estero che a suo avviso sono in
contraddizione con lo Statuto, con la Costituzione o con le leggi del
Territorio Libero. 2-I Trattati o gli Accordi, cosi come gli
exequatur e gli incarichi consolari saranno firmati congiuntamente
dal Governatore e da un rappresentante del consiglio di Governo. 3-Il
territorio Libero può o potrà essere parte contraente nelle
convenzioni internazionali, o dovenire membro di organizzazioni
internazionali a condizione che lo scopo di tali convenzioni o di
tali organizzazioni sia di regolare questioni economiche, tecniche,
culturali, sociali, o relative alla sanità pubblica. 4-Qualsiasi
unione economica o associazione di carattere esclusivo con qualsiasi
Stato è incompatibile con lo Statuto del Territorio Libero. 5-Il
territorio Libero riconoscerà il pieno valore del Trattato di Pace
con l’ Italia e darà effetto alle disposizioni di tale Trattato
che gli sono applicabili. Il Territorio Libero riconoscerà
egualmente il pieno valore degli altri accordi o convenzioni che sono
stati o che saranno conclusi dalle Potenze Alleate ed Associate per
il ristabilimento della pace. ARTICOLO 25: Indipendenza del
Governatore e del suo personale. Nel compimento dei loro doveri il
Governatore ed il suo personale non solleciteranno o non accetteranno
istruzioni da alcun Governo né da alcuna altra autorità, ad
eccezione del consiglio di Sicurezza.
ARTICOLO 26: Nomina e
revoca dei funzionari amministrativi. 1-Le nomine alle funzioni
pubbliche nel Territorio Libero saranno fatte tenendo conto
esclusivamente delle capacità professionali, della competenza e
dell’ integrità dei candidati. 2-I funzionari degli organi
amministrativi non saranno revocati che per incompetenza o colpa
grave e la revoca non sarà pronunciata che sotto riserva delle
appropriate garanzie d’ inchiesta e della facoltà per l’
interessato di essere sentito. Tali garanzie saranno fissate dalla
Legge. ARTICOLO 27: Direttore della Sicurezza. 1-Il Consiglio di
Governo sottopone al Governatore una lista di candidati per il posto
di Direttore della Sicurezza. La nomina del Direttore è fatta dal
Governatore che lo sceglie fra I candidati che gli sono stati
presentati o anche da altre persone, dopo aver consultato il
Consiglio di Governo. Esso può anche revocare il Direttore della
Sicurezza dopo consultazione col Consiglio di Governo. 2-Il Direttore
della pubblica Sicurezza non dovrà essere ne cittadino jugoslavo ne
cittadino italiano. 3-Il Direttore della Sicurezza dipenderà
normalmente dall’immediata autorità del Consiglio del Governo dal
quale riceverà le istruzioni sulle questioni di sua competenza. 4-Il
Governatore deve: (a) ricevere regolarmente dei rapporti del
Direttore della Sicurezza e conferire con esso su tutte le questioni
che sono di sua competenza. (b) Essere messo al corrente dal
Consiglio di Governo delle istruzioni che questo dà al Direttore
della Sicurezza e può esprimere il suo parere al loro riguardo.
ARTICOLO 28: Forza di
polizia. 1-Per mantenere l’ordine pubblico e la sicurezza
conformemente allo Statuto, alla Costituzione ed alle leggi del
Territorio Libero, il Governo del Territorio Libero avrà il diritto
di mantenere una forza di polizia e dei servizi di sicurezza. 2-I
membri della polizia e dei servizi di sicurezza saranno reclutati dal
Direttore della Sicurezza e possono essere da lui revocati.
ARTICOLO 29: Governo
locale. La Costituzione del Territorio Libero dovrà prevedere la
creazione di Organi di Governo locale sulla base della rappresentanza
proporzionale e secondo principi democratici, in particolar modo
quello del suffragio universale, uguale per tutti, diretto e segreto.
ARTICOLO 30: Sistema
monetario. Il Territorio Libero avrà un proprio sistema monetario.
ARTICOLO 31:
Ferrovie. Senza pregiudizio dei suoi diritti di proprietà sulle
ferrovie all’interno delle sue frontiere e del suo controllo sulla
loro amministrazione, il Territorio Libero potrà negoziare con la
Jugoslavia e con l’Italia degli accordi allo scopo di assicurare
l’esercizio efficiente ed economico delle sue ferrovie. Tali
accordi stabiliranno la responsabilità dell’esercizio delle
ferrovie rispettivamente in direzione della Jugoslavia e dell’Italia,
cosi come l’esercizio del capolinea di Trieste e delle sezioni
comuni a tutte le linee. In quest ultimo caso l’esercizio potrà
essere assicurato da una commissione speciale composta di
rappresentanti del Territorio Libero, della Jugoslavia e dell’Italia
sotto la presidenza del rappresentante del Territorio Libero.
ARTICOLO 32:
Aviazione commerciale. 1-Saranno accordati gli diritti all’aviazione
commerciale internazionale, agli aeromobili commerciali immatricolati
nel territorio di una qualunque nazione facente parte delle Nazioni
Unite che garantisce gli stessi diritti sul proprio territorio a
aeromobili registrati nel Territorio Libero, specie nel diritto di
atteraggio per rifornimento e di riparazioni, di poter sorvolare il
Territorio Libero senza scalo e di utilizzare per scopi di traffico
gli aeroporti che saranno designati dalle autorità competenti del
Territorio Libero. 2-Tali diritti non saranno sottoposti a
restrizioni diverse da quelle che sono imposte sulla base della non
discriminazione dalle leggi e dai regolamenti in vigore nel
Territorio Libero e nei paesi interessati o che risultano dal
carattere speciale del Territorio Libero, nella sua qualità di
territorio neutrale e demilitarizzato.
ARTICOLO 33:
Registrazioni di navi. Il Territorio Libero è autorizzato ad aprire
registri per la immatricolazzione di navi e galleggianti appartenenti
sia al Governo del Territorio Libero sia a persone fisiche o ad
organizzazioni domiciliate nel Territorio Libero. 2-Su domanda della
Cecoslovacchia e della Confederazione Elvetica il Territorio Libero
aprirà dei registri speciali per le navi e gallegianti cecoslovacchi
ed elvetici. Dopo la conclusione del Trattato di Pace con l’Ungheria
e del Trattato ristabilente l’indipendenza dell’Austria
rispettivamente il Territorio Libero aprirà nelle stesse condizioni,
dei registri marittimi speciali per le navi e galleggianti ungheresi
ed austriaci. Navi e galleggianti iscritti in tali registri
batteranno la bandiera dei rispettivi paesi. 3-Dando effetto alle
disposizioni di cui sopra, e sotto riserva di qualsiasi convenzione
internazionale che a tale riguardo venisse ad essere conclusa con la
partecipazione del Governo del Territorio Libero, questo potrà
stabilire le condizioni concernenti l’immatricolazione, il
mantenimento o la radiazione dai registri atte ad impedire tutti gli
abusi cui dessero luogo le facilitazioni cosi concesse. In particolar
modo per quanto per quanto riguarda le navi e galleggianti
immatricolati conformemente al paragrafo 1 di cui sopra,
l’immatricolazione sarà limitata alle navi e galleggianti gestiti
dal Territorio Libero che servono regolarmente ai bisogni ed agli
interessi del Territorio Libero. Nel caso delle navi e galleggianti
immatricolati in conformità al paragrafo 2 di cui sopra,
l’immatricolazione sarà limitata alle navi e galleggianti aventi
Trieste come base e che servano in maniera regolare e permanente ai
bisogni dei loro rispettivi paesi attraverso il porto di Trieste.
ARTICOLO 34: Porto
Libero. Sarà creato un Porto Libero nel Territorio Libero che sarà
amministrato sulla base di uno Strumento internazionale stabilito dal
Consiglio dei Ministri degli Esteri, approvato dal Consiglio di
Sicurezza, ed è allegato al presente Trattato (Allegato VIII). Il
Governo del Territorio Libero metterà in vigore la legislazione
necessaria e prenderà tutte le misure utili per dare effetto alle
disposizioni di tale Strumento.
ARTICOLO 35: Libertà
di transito. La libertà di transito sarà assicurata in conformità
alle usuali convenzioni internazionali dal Territorio Libero e dagli
stati attraverso il cui territorio si effettua il transito di merci
trasportate via ferrovia fra il Porto Libero e gli stati che serve,
senza alcuna discriminazione e senza diritti di tasse di dogana o
costi altri che quelli imposti per i servizi resi.
ARTICOLO 36:
Interpretazione dello Statuto. Ad eccezione dei casi per i quali
un’altra procedura è espressamente prevista da un articolo del
presente Statuto, qualsiasi controversia relativa all’interpretazione
od all’esecuzione dello Statuto che non sarà risolta tramite
negoziato diretto ed a meno che le parti non convengano fra di loro
per un altro sistema di regolamento, sarà sottoposta, alla domanda
dell’una o dell’altra delle parti, ad una Commissione composta di
un rappresentante di ciascuna delle parti e di un terzo membro scelto
di comune accordo fra le due parti fra i sudditi di un terzo Paese.
In mancanza di accord fra le parti, entro il termine di un mese, per
la designazione del terzo membro l’una o l’altra parte potrà
domandare al Segretario Generale delle Nazioni Unite di procedere a
tale designazione. La decisione della maggioranza dei membri della
Commissione sarà considerata come decisione della Commissione ed
accettata dalle parti come definitiva ed obbligatoria.
ARTICOLO 37: Modifica
dello Statuto. Il presente Statuto costituisce lo Statuto Permanente
del Territorio Libero sotto riserva di qualunque modifica che il
Consiglio di Sicurezza potrà apportarvi ulteriormente. L’Assemblea
popolare, in seguito ad un voto espresso con maggioranza di due terzi
dei suffragi, potrà indirizzare delle petizioni al Consiglio di
Sicurezza.
ARTICOLO 38: Entrata
in vigore dello Statuto. Il presente Statuto entra in vigore nella
data che sarà determinata dal Consiglio di Sicurezza
dell’Organizzazione delle Nazioni Unite.
(Codice del diritto d'autore - www.ubertazzi.it – 789 - b) Testo inglese. 56.1). Treaty of Peace between Italy and the Allied and Associated Powers, done in Paris on february 10, 1947. The Union of Soviet Socialist Republics, the United Kingdom of Great Britain and northern Ireland, the United States of America, China, France, Australia, Belgium, the Byelorussian Soviet Socialist Republic, Brazil, Canada, Czechoslovakia, Ethiopia, Greece, India, the Netherlands, New Zealand, Poland, the Ukrainian Soviet Socialist Republic, the Union of South Africa, and the People’s Federal Republic of Yugoslavia, hereinafter referred to as “the Allied and Associated Powers” of the one part, and Italy, on the other part: Whereas Italy under the Fascist regime became a party to the Tripartite Pact with Germany and Japan, undertook a war of aggression and thereby provoked a state of war with all the Allied and Associated Powers and with other United Nations, and bears her share of responsibility for the war; and Whereas in consequence of the victories of the Allied forces, and with the assistance of the democratic elements of the Italian people, the Fascist regime in Italy was overthrown on July 25 1943, and Italy, having surrendered unconditionally, signed terms of Armistice on September 3 and 29 of the same year; and Whereas after the said Armistice Italian armed forces, both of the Government and of the Resistance Movement, took an active part in the war against Germany, and Italy declared war on Germany as from October 13 1943, and thereby became a co-belligerent against Germany; and Whereas the Allied and Associated Powers and Italy are desirous of concluding a treaty of peace which, in conformity with the principles of justice, will settle questions still outstanding as a result of the events herein before recited and will form the basis of friendly relations between them, thereby enabling the Allied and Associated Powers to support Italy’s application to become a member of the United Nations and also to adhere to any convention concluded under the auspices of the United Nations; Have therefore agreed to declare the cessation of the state of war and for this purpose to conclude the present Treaty of Peace, and have accorded the following articles. SECTION IX – BILATERAL TREATIES 44. - 1. Each Allied or Associated Power will notify Italy, within a period of six months from the coming into force of the present Treaty, which of its pre-war bilateral treaties with Italy it desires to keep in force or revive. Any provisions not in conformity with the present Treaty shall, however, be deleted from the above-mentioned treaties. - 2. All such treaties so notified shall be registered with the Secretariat of the United Nations in accordance with Article 102 of the Charter of the United Nations. - 3. All such treaties not so notified shall be regarded as abrogated. PART VII: PROPERTY RIGHTS AND INTERESTS ECTION IUNITEDN ATIONS PROPERTY IN ITALY 78. - 1. In so far as Italy has not already done so, Italy shall restore all legal rights and interests in Italy of the United Nations and their nationals as they existed on June 10/1940, and shall return all property in Italy of the United Nations and their nationals as it now exist. - 2. The Italian Government undertakes that all property, rights and interests passing under this Article shall be restored free of all encumbrances and charges of any kind to which they may have become subject as a result of the war and without the imposition of any charges by the Italian Government in connection with their return. The Italian Government shall nullify all measures, including seizures, sequestration or control, taken by it against United Nations property between June 10, 1940, and the coming into force of the present Treaty. In cases where the property has not been returned within six months from the coming into force of the present Treaty, application shall be made to the Italian authorities not later than twelve months from the coming into force of the present. (Codice del diritto d'autore - www.ubertazzi.it – 790). Treaty, except in cases in which the claimant is able to show that he could not file his application within this period. - 3. The Italian Government shall invalidate transfers involving property, rights and interests of any description belonging to United Nations nationals, where such transfers resulted from force or duress exerted by Axis Governments or their agencies during the war. (a) The Italian Government shall be responsible for the restoration to complete good order of the property returned to United Nations nationals under paragraph 1 of this Article. In cases where property can not be returned or where, as a result of the war, a United Nations national has suffered a loss by reason of injury or damage to property in Italy, he shall receive from the Italian Government compensation in lire to the extent of two-thirds of the sum necessary, at the date of payment, to purchase similar property or to make good the loss suffered. In no event shall United Nations nationals receive less favourable treatment with respect to compensation that Italy accorded to Italian nationals. (b) United Nations nationals who hold, directly or indirectly, ownership interests in corporations or associations which are not United Nations nationals within the meaning of paragraph 9 (a) of this Article, but which have suffered a loss by reason of injury or damage to property in Italy, shall receive compensation in accordance with sub-paragraph (a) above. This compensation shall be calculated on the basis of the total loss or damage suffered by the corporation or association and shall bear the same proportion to such loss or damage as the beneficial interests of such nationals in the corporation or association bear to the total capital thereof. (c) Compensation shall be paid free of any levies, taxes or other charges. It shall be freely usable in Italy but shall be subject to the foreign exchange control regulations which may be in force in Italy from time to time. (d) The Italian Government shall grant United Nations nationals an indemnity in lire at the same rate as provided in sub-paragraph (a) above to compensate them for the loss or damage due to special measures applied to their property during the war, and which were not applicable to Italian property. This sub-paragraph does not apply to a loss of profit. - 5. All reasonable expenses incurred in Italy in establishing claims, including the assessment of loss or damage, shall be borne by the Italian Government. - 6. United Nations nationals and their property shall be exempted from any exceptional taxes, levies or imposts imposed on their capital assets in Italy by the Italian Government or any Italian authority between September 3, 1943, and the coming into force of the present Treaty for the specific purpose of meeting charges arising out of the war or of meeting the costs of occupying forces or of reparation payable to any of the United Nations. Any sums which have been so paid shall be refunded. - 7. Notwithstanding the territorial transfers provided in the present Treaty, Italy shall continue to be responsible for loss or damage sustained during the war by property in ceded territory or in the Free Territory of Trieste belonging to United Nations nationals. The obligations contained in paragraphs 3, 4, 5 and 6 of this Article shall also rest on the Italian Government in regard to property in ceded territory and in the Free Territory of Trieste of United Nations nationals except in so far as this would conflict with the provisions of paragraph 14 of Annex X and paragraph 14 of Annex XIV of the present Treaty. - 8. The owner of the property concerned and the Italian Government may agree upon arrangements in lieu of the provisions of this Article. - 9. As used in this Article: (a) “United Nations nationals” means individuals who are nationals of any of the United Nations, or corporations or associations organised under the laws of any of the United Nations, at the coming into force of the present Treaty, provided that the said individuals, corporations or associations also had this status on September 3, 1943, the date of the Armistice with Italy. The term “United Nations nationals” also includes all individuals, corporations or associations which, under the laws in force in Italy during the war, have been treated as enemy; (Codice del diritto d'autore - www.ubertazzi.it 791). (b) “Owner” means the United Nations nationals, as defined in sub-paragraph. (a) above, who is entitled to the property in question, and includes a successor of the owner, provided that the successor is also a United Nations national as defined in sub-paragraph (a). If the successor has purchased the property in its damaged state, the transferor shall retain his rights to compensation under this Article, without prejudice to obligations between the transferor and the purchaser under domestic law; (c) “Property” means all movable or immovable property, whether tangible or intangible, including industrial, literary and artistic property, as well as all rights or interests of any kind in property. Without prejudice to the generality of the foregoing provisions, the property of the United Nations and their nationals includes all seagoing and river vessels, together with their gear and equipment, which were either owned by United Nations or their nationals, or registered in the territory of one of the United Nations, or sailed under the flag of one of the United Nations and which, after June 10, 1940, while in Italian waters, or after they had been forcibly brought into Italian waters, either were placed under the control of the Italian authorities as enemy property or ceased to be at the free disposal in Italy of the United Nations or their nationals, as a result of measures of control taken by the Italian authorities in relation to the existence of a state of war between members of the United Nations and Germany. 56.2. ANNEXE XV SPECIAL PROVISIONS RELATING TO CERTAIN KINDS OF PROPERTY. A. INDUSTRIAL, INTELLECTUAL, AND ARTISTIC PROPERTY – 1. (a) A period of one year from the coming into force of the present Treaty shall be accorded to the Allied and Associated Powers and their nationals without extension fees or other penalty of any short in order to enable to accomplish all necessary acts for the obtaining or preserving in Italy of rights in industrial, literary and artistic property which were not capable of accomplishment owing to the existence of a state of war. (b) Allied and Associated Powers or their nationals who had duly applied in the territory of any Allied or Associated Power for a patent or registration of a utility model not earlier than twelve months before the outbreak of the war with Italy or during the war, or for the registration of an industrial design or model or trademark not earlier than six months before the outbreak of the war with Italy or during the war, shall be entitled within twelve months after the coming into force of the present Treaty to apply for corresponding rights in Italy, with a right of priority based upon the previous filling of the application in the territory of that Allied or Associated Power. (c) Each of the Allied and Associated Powers and its nationals shall be accorded a period of one year from the coming into force of the present Treaty during which they may institute proceedings in Italy against those natural or juridical persons who are a11eged illegally to have infringed their rights in industrial, literary or artistic property between the date of the outbreak of the war and the coming into force of the present Treaty. - 2. A period from the outbreak of the war until a date eighteen months after the coming into force of the present Treaty shall be excluded in determining the time within which a patent must be worked or a design or trademark used. - 3. The period from the outbreak of the war until the coming into force of the present Treaty shall be excluded from the normal term of rights in industrial, literary and artistic property which were in force in Italy at the outbreak of the war or which are recognised or established under part A of this Annex, and belong to any of the Allied and Associated Powers or their nationals. Consequently, the normal duration of such rights shall be deemed to be automatically extended in Italy for a further term corresponding to the period so excluded. - 4. The foregoing provisions concerning the rights in Italy of the Allied and Associated Powers and their nationals shall apply equally to the rights in the territories of the Allied and Associated Powers of Italy and its nationals. Nothing, however, in these provisions shall entitle Italy or its nationals to more favourable treatment in the territory of any of the Allied and Associated Powers than is accorded by such Power in like cases to other United Nations or their nationals, nor shall Italy be required thereby to accorded to any of the Allied and Associated Powers or its nationals more favourable treatment than Italy or its nationals receive in the territory of such Power in regard to the matters dealt with in the foregoing provisions. - 5. Third parties in the territories of any of the Allied and Associated Powers of Italy who, before the coming into force of the present Treaty, had bona fide acquired industrial, literary or artistic property rights conflicting with rights restored under part A of this Annex or with rights obtained with the priority provided there under, or had bona fide manufactured, published, reproduced, used or sold the subject matter of such rights, shall be permitted, without any liability for infringement, to continue to exercise such rights and to continue or to resume such manufacture, publication, reproduction, use or sale which had been bona fide acquired or commenced. In Italy, such permission shall take the form of a non exclusive license granted on terms and conditions to be mutually agreed by the parties thereto or, in default of agreement, to be fixed by the Conciliation Commission established under Article 83 of the present Treaty. In the territories of each of the Allied and Associated Powers, however, bona fide third parties shall receive such protection as is accorded under similar circumstances to bona fide third parties whose rights are in conflict with those of the nationals of other Allied and Associated Powers. - 6. Nothing in part A of this Annex shall be construed to entitle Italy or in nationals to any patent or utility model rights in the territory of any of the Allied and Associated Powers with respect to inventions, relating to any article listed by name in the definition of war material contained in Annex XIII of the present Treaty, made, or upon which applications were filed, by Italy, or any of its nationals, in Italy or in the territory of any other of the Axis Powers, or in any territory occupied by the Axis forces, during the time when such territory was under the control of the forces or authorities of the Axis Powers. - 7. Italy shall likewise extend the benefits of the foregoing provisions of this Annex to United Nations, other Allied or Associated Powers, whose diplomatic relations with Italy have been broken off during the war and which undertake to extend to Italy the benefits accorded to Italy under the said provisions. - 8. Nothing in part A of this Annex shall be understood to conflict with Articles 78, 79 and 81 of the present Treatty.
Trattato di pace tra l'Italia e le Potenze alleate e associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. Storia: il trattato ed i suoi allegati sono stati firmati a Parigi il 10 febbraio 1947, sono stati ratificati dall’Italia in base al decreto legislativo del capo provvisorio dello stato 28 novembre 1947 n. 1430 emanato in forza della legge 2 agosto 1947 n. 811, sono entrati in vigore in Italia il 16 settembre 1947, e vi sono ancora in vigore. Paesi aderenti: Australia, Belgio, Bielorussia, Brasile, Canada,Cecoslovacchia, Cina, Etiopia, Francia, Grecia, Gran Bretagna, India, Jugoslavia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Russia, Stati Uniti, Sudafrica, Ucraina da una parte e Italia dall’altra. Altre notizie: le lingue ufficiali sono l’italiano, il francese, l’inglese il russo; i testi qui pubblicati sono ripresi da UNTS (United Nations Treaties Series) 49, pp. 3 e ss.; le notizie qui fornite sono tratte dalla banca dati ITRA (trattati internazionali) della Camera dei deputati. a) Testo italiano 56.1. Trattato di pace tra l'Italia e le Potenze alleate e associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. L’Unione delle Repubbliche Sovietiche Socialiste, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, gli Stati Uniti d’America, la Cina, la Francia, l’Australia, il Belgio, la Repubblica Sovietica Socialista di Bielorussia, il Brasile, il Canada, la Cecoslovacchia, l’Etipia, la Grecia, l’India, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Polonia, la Repubblica Sovietica Socialista d’Ucraina, l’Unione del Sud Africa, la Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia, in appresso designate “le Potenze Alleate ed Associate” da una parte e l’Italia dall’altra parte Premesso che l’Italia sotto il regime fascista ha partecipato al Patto tripartito con la Germania ed il Giappone, ha intrapreso una guerra di aggressione, ed ha in tal modo provocato uno stato di guerra con tutte le Potenze Alleate ed Associate e con altre fra le Nazioni Unite e che ad essa spetta la sua parte di responsabilità della guerra; e Premesso che a seguito delle vittorie delle Forze alleate e con l’aiuto degli elementi democratici del popolo italiano, il regime fascista venne rovesciato il 25 luglio 1943 e l’Italia, essendosi arresa senza condizioni, firmò i patti di armistizio del 3 e 29 settembre del medesimo anno; e Premesso che dopo l’armistizio suddetto Forze Armate italiane, sia quelle governative che quelle appartenenti al Movimento della Resistenza, preseto parte attiva alla guerra alla Germania alla data del 13 ottobre 1943 e così divenne cobelligerante nella guerra contro la Germania stessa; e Premesso che le Potenze Alleate ed Associate e l’Italia dsiderano concludere un trattato di pace che, conformemente ai principi di giustizia, regoli le questioni che ancora sono pendenti a seguito degli avvenimenti di cui nelle premesse che precedono, e che costituisca la base di amichevoli relazioni fra di esse, permettendo così alle Potenze Alleate e Associate di appoggiare le domande che l’Italia presenterà per entrare a far parte delle Nazioni Unite ed anche per aderire a qualsiasi convenzione stipulata sotto gli auspici delle predette Nazioni Unite; hanno pertanto convenuto di dichiarire la cessazione dello stato di guerra e di concludere a tal fine il predetto Trattato di pace ed hanno di conseguenza nominato i plenipotenziarii sottoscritti, i quali dopo aver constato i loro pieni poteri, che vennero trovati in buona e debita forma, hanno concordato le condizioni seguenti: SEZIONE IX: TRATTATI BILATERALI 44. 1) Ciascuna delle Potenze Alleate o Associate notificher à all’Italia, in un termine di sei mesi a partire dall’entrata in vigore del presente trattato, quali dei trattati bilaterali anteriori alla guerra da essa conclusi con l’Italia desideri mantenere o rimettere in vigore. Saranno soppresse tuttavia quelle disposizioni dei trattati in questione che nonsiano conformi col presente trattato; 2) tutti i trattati di tale natura che saranno stati oggetto di tale notifica saranno registrati saranno registrati presso il Segretario dell’O.N.U. in conformità dell’art. 102 della Carta delle Nazioni Unite; 3) tutti i trattati che non siano stati oggetto di tale notifica saranno considerati abrogati. PARTE VII BENI - DIRITTI E INTERESSI - SEZIONI I - BENI DELLE NAZIONI UNITE IN ITALIA - 78 - 1) In quanto non l’abbia ancora fatto, l’Italia reintegrerà tutti i diritti e gli interessi legali delle Nazioni Unite e dei loro cittadini in Italia, quali esistevano al 10 giugno 1940, e restituir à a queste Nazioni e ai loro cittadini tutti i beni loro appartenenti situati in Italia, nello stato in cui attualmente si trovano. - 2) Il Governo italiano s’impegna a restituire tutti i beni, diritti, interessi contemplati nel presente articolo, esenti da qualsiasi onere e ipoteca di cui avrebbero potuto essere gravati per fatto della guerra, e senza che la restituzione dia luogo alla percezione di alcuna somma da parte del Governo italiano. Il Governo italiano annullerà tutte le misure, comprese quelle di confisca, sequestro, o di controllo, da esso prese nei riguardi dei beni delle Nazioni Unite tra il 10 giugno 1940 e la data di entrata in vigore del presente Trattato. Nel caso il cui il bene non sia stato restituite entro sei mesi a cominciare dalla data di entrata in vigore del presente Trattato, la domanda dovrà essere presentata alle autorità italiane entro un termine massimo di dodici mesi a partire dalla stessa data, salvo il caso in cui il richiedente sia in grado di stabilire l’impossibilità di presentare la domanda entro un tale termine. - 3) Il Governo italiano s’impegna a annullare i trasferimenti fatti su beni, diritti, interessi di qualsiasi natura appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite, quado questi trasferimenti risultino da misure di forza o di costrizione prese durante a guerra dai Governi delle Potenze dell’Asse o dei loro organi. - 4) d) Il Governo italiano accorderà ai cittadini delle Nazioni Unite una indennit à in lire nella stessa proporzione di quella prevista al capoverso a), per compensare le perdite e i danni che risultano dalle misure speciali prese durante la guerra nei riguardi dei loro beni e che non contemplavano beni italiani. Questo capoverso non si appliac al nucleo cessante. - 8) Il proprietario dei beni i questione e il Governo italiano potranno concludere gli accordi che si sostituiscano alle disposizioni del presente articolo. - 9) Ai fini del presente articolo: a) L’espressione “cittadini delle Nazioni Unite” si applica alle persone fisiche che sono cittadine di una qualsiasi delle Nazioni Unite, come pure alle società o associazioni costituite sotto il regime delle leggi di una delle Nazioni Unite al momento dell’entrata in vigore del presente Trattato, a condizione che dette persone fisiche, societ à o associazioni abbiano già possedute questo status alla data dell’armistizio con l’Italia. L’espressione “cittadini delle Nazioni Unite” comprende ugualmente tutte le persone fisiche e le società o associazioni che, ai termini della legislazione in vigore in Italia durante la guerra, sono state trattate come nemiche. b) Il termine “proprietario” designa il cittadino di una delle Nazioni Unite, quale definito al capoverso a) sopra detto, che ha un titolo legittimo al bene in questione, e si applica al successore del proprietario, alla condizione che questo successore sia anche cittadino di una delle Nazioni Unite ai sensi del capoverso a). Se il successore ha comprato il bene quando questo era già danneggiato, il venditore conserver à i suoi diritti all’indennizzo risultante dal presente articolo, senza gli obblighi esistenti tra il venditore e l’acquirente, in virtù della legislazione interna, ne vengano modificati. c) Il termine “beni” indica tutti i beni mobiliari o immobiliari, corporali o incorporali, compresi i diritti di propriet à industriale, letteraria e artistica, come pure tutti i diritti o interessi di qualsiasi natura inerenti ai beni. Senza pregiudizio delle delle disposizioni generali che precedono, i beni delle Nazioni Unite e dei loro cittadini comprendono tutti i navigli marittimi e di navigazione interna con le loro installazioni ed equipaggiamento che appartenevano alle Nazioni Unite ed ai loro cittadini oppure erano registrate nel territorio di una delle Nazioni Unite o navigavano battendo bandiera di una delle Nazioni Unite, ed i quali dopo il 10 giugno 1940, si siano trovati nelle acque italiane o vi siano stati condotti per forza, furono sottomessi al controllo dell’autorità italiana in quanto beni nemici, o cessarono di essere in Italia a disposizione delle Nazioni Unite o dei loro cittadini per il fatto che le autorità italiane presero misure di controllo in relazione con l’esistenza di uno stato di guerra tra alcune Nazioni Unite e la Germania. 56.2. Allegato XV. DISPOSIZIONI SPECIALI RIGUARDANTI TALUNE CATEGORIE DI BENI - A) PROPRIETÀ LETTERARIA ED ARTISTICA - 1 - a) Un termine di un anno, a partire dall’entrata in vigore del presente trattato, sarà concesso alle Potenze Alleate od Associate o ai loro cittadini – senza pagamento di diritto di proroga o di qualsiasi altra penalità – allo scopo di permetter loro di adempiere a tutte le formalità necessarie per ottenere o confermare in Italia diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica e che non abbiano potuto essere espletate causa l’esistenza dello Stato di guerra; b) le Potenze Alleate ed Associate o i loro cittadini, i quali nel territorio di una qualsiasi delle potenze Alleate o Associate stesse abbiano fatto domanda per ottenere sia un brevetto o la registrazione di un modello almeno 12 mesi prima dell’inizio della guerra con l’Italia o durante tale guerra; sia la registrazione di un disegno industriale, di un modello, o di un marchio di fabbrica almeno sei mesi prima dell’inizio della guerra con l’Italiao durante la guerra stessa, avranno diritto – entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente Trattato – di chiedere i diritti corrispondenti, in Italia, con priorità fondata sul deposito della domanda nel territorio di quella Potenza Alleata o Associata; c) a partire dalla data di entrata in vigore del presente Trattato, a ciascuna Potenza Alleata ed Associata o ai suoi cittadini, sarà concesso un termine di un anno per perseguire legalmente le persone colpevoli di illegale interferenza nei loro diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica, fra la data di apertura delle ostilità e l’entrata in vigore del presente Trattato. - 2. Nella determinazione del periodo durante il quale un brevetto avrebbe dovuto essere sfruttato o un modello o marchio di fabbrica utilizzato, non sar à tenuto conto del periodo compreso fra l’ininio delle ostilità e lo scadere del diciottesimo mese dall’entrata in vigore dal presente Trattato. - 3. Nel calcolo della normale durata di validità dei diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica in vigore in Italia all’apertura delle ostilità o che saranno riconosciuti o stabiliti nelle condizioni previste dal presente allegato e che appartenevano ad una delle Potenze Alleate ed Associate o ai suoi cittadini, non sarà tenuto conto del periodo compreso tra l’apertura delle ostilità e l’entrata in vigore del presente Trattato. Di conseguenza, la normale durata di validità di tali diritti sarà considerata come automaticamente prolungata, in Italia, di un nuovo periodo pari a quello escluso dal calcolo suddetto. 4. Le disposizioni precedenti riguardanti i diritti delle Potenze Alleate ed Associate o dei loro cittadini dovranno ugualmente applicarsi ai diritti dell’Italia e dei suoi cittadini nel territorio delle Potenze Alleate ed Associate. Tuttavia nessuna di queste disposizioni dovrà avere per effetto di dare all’Italia o ai suoi cittadini il diritto a un trattamento più favorevole, sul territorio di una delle Potenze Alleate ed Associate o ai suoi cittadini un trattamento più favorevole di quello di quello di cui l’Italia e i suoi cittadini godono sul territorio di questa Potenza, relativamente alle questioni contemplate nelle precedenti disposizioni. 5. I terzi, residenti in una qualsiasi delle Potenze Alleate ed Associate o nel territorio italiano; i quali, prima dell’entrata in vigore del presente Trattato, abbiano in buona fede acquistato i diritti di propriet à industriale trovatisi in opposizione coi diritti ristabiliti in forza del presente allegato o con diritti ottenuti grazie ad una priorità rivendicata in forza delle presenti disposizione; o che, in buona fede, abbiamo fabbricato, utilizzato o venduto l’oggetto di questi diritti, saranno autorizzati a continuare nell’esercizio dei diritti acquisiti in buona fede ed a proseguire o riprendere la fabbricazione, l’utilizzazione o la vendita che avevano iniziato in buona fede, senza essere esposti ad alcun perseguimento legale. L’autorizzazione sarà data, in Italia, sotto forma di licenza senza esclusivtà, concessa a condizioni da stabilirsi mediante accordo fra le parti interessate, o, mancando l’accordo, dalla Commissione di conciliazione costituita in virtù dell’art. 83 del presente Trattato. Tuttavia, nei territori delle Potenze Alleate ed Associate, i terzi in buona fede beneficeranno della protezione accordata, negli stessi casi, ai terzi in buona fede i cui diritti siano in contrasto con quelli di cittadini di altre Potenze Alleate ed Associate. 6. Nessuna delle disposizioni del presente allegato dovrà essere interpretata nel senso di dare all’Italia o ai suoi cittadini, nel territorio di una qualsiasi Potenza Alleata ed Associata, diritti a brevetti o modelli, per invenzioni relative a qualsiasi articolo espressamente citato come “materiale bellico” nella definizione di cui nell’allegato XIII del presente Trattato; invenzioni che siano state fatte o riguardo alle quali siano state depositate domande di registrazione dall’Italia o dai suoi cittadini, in Italia o nel territorio di un’altra potenza dell’Asse o in territorio occupato dalle forze dell’Asse, durante il periodo in cui il luogo in questione si trovava sotto il controllo delle forze o autorità nemiche. - 7. L’Italia accorderà ugualmente il beneficio delle disposizioni di cui alla sezione A del presente Trattato alle Nazioni Unite, diverse dalle Potenze Alleate o Associate, i cui rapporti diplomatici con l’Italia siano stati rotti durante la guerra che si impegneranno ad accordare all’Italia i vantaggi che ad essa conferiscono le predette disposizioni. - 8. Nessuna disposizione della Parte A del presente allegato deve intendersi come contraria agli artt. 79, 80, 81 del presente Trattato.
Territorio libero di Trieste - Memorandum d'intesa fra i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia, Londra, 5 ottobre 1954: "MEMORANDUM DI LONDRA": In vista del fatto che è stata constatata l'impossibilità di tradurre in atto le clausole del Trattato di pace con l'Italia relative al Territorio Libero di Trieste, i Governi del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia hanno mantenuto dalla fine della guerra occupazione e Governo militare nelle Zone A e B del Territorio. Quando il Trattato fu firmato non era mai stato inteso che queste responsabilità dovessero essere altro che temporanee e i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Jugoslavia, quali paesi principalmente interessati, si sono recentemente consultati tra loro per esaminare la maniera migliore per mettere fine all'attuale insoddisfacente situazione. A seguito di che essi si sono messi d'accordo sulle seguenti misure di carattere pratico. Non appena il presente Memorandum d'intesa sarà stato parafato e le rettifiche alla linea di demarcazíone da esso previste saranno state eseguite, i Governi del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia porranno termine al Governo militare nelle Zone A e B del Territorio. I Governi del Regno Unito e degli Stati Uniti ritireranno le loro Forze Armate dalla zona a nord della nuova linea di demarcazione e cederanno l'Amministrazione di tale zona al Governo italiano. I Governi italiano e jugoslavo estenderanno immediatamente la loro Amministrazione civile sulla zona per la quale avranno la responsabilità. Le rettifiche della linea di demarcazione, di cui al paragrafo 2, verranno eseguite in conformità con la carta di cui all'Allegato I. Una demarcazione preliminare sarà eseguita da rappresentanti del Governo Militare Alleato e del Governo Militare jugoslavo non appena il presente Memorandum d'intesa sarà stato parafato e in ogni caso entro tre settimane dalla data della parafatura. I Governi italiano e jugoslavo nomineranno immediatamente una Commissione di demarcazione con il compito di stabilire una più precisa determinazione della linea di demarcazione, in conformità con la carta di cui all'Allegato I. I Governi italiano e jugoslavo concordano di dare esecuzione allo Statuto speciale contenuto nell'Allegato II. Il Governo italiano si impegna a mantenere il Porto Franco a Trieste in armonia con le disposizioni degli articoli da 1 a 20 dell'Allegato VIII del Trattato di pace con l'Italia. I Governi italiano e jugoslavo convengono di non intraprendere alcuna azione giudiziaria o amministrativa diretta a sottoporre a procedimenti o discriminazioni la persona o i beni di qualsiasi residente nelle zone che vengono sottoposte alla loro amministrazione civile in base al presente Memorandum d'intesa per passate attività politiche connesse con la soluzione del problema del Territorio Libero di Trieste. I Governi italiano e jugoslavo convengono di aprire negoziati entro un periodo di due mesi dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa allo scopo di raggiungere prontamente un accordo che regoli il traffico locale e che comprenda facilitazioni per il movimento dei residenti nelle zone límitrofe, per terra e per mare, attraverso la linea di demarcazione, per normali attività commerciali e di altro genere nonché per i trasporti e le comunicazioni. Quest'accordo riguarderà Trieste e l'area adiacente. In attesa della conclusione del predetto accordo le competenti autorità, ciascuna per quanto le concerne, prenderanno misure appropriate allo scopo di facilitare il traffico locale. Per il periodo di un anno a partire dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa le persone già residenti (" pertinenti ") e nelle zone che vengono sotto l'Amministrazione civile dell'Italia o della Jugoslavia saranno libere di farvi ritorno. Le persone che ritorneranno, così come quelle che vi abbiano già fatto ritorno, godranno degli stessi diritti degli altri residenti in tali zone. I loro beni ed averi saranno a loro disposizione, secondo le leggi in vigore, salvo che essi li abbiano alienati nel frattempo. Per un periodo di due anni dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa le persone già residenti nell'una o nell'altra delle predette zone e che non intendono di ritornarvi, e le persone ivi attualmente residenti le quali decidano, entro un anno dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa, di abbandonare tale residenza, avranno facoltà di trasferire i loro beni mobili ed i loro fondi. Nessun diritto d'esportazione o di importazione o tassa di qualsiasi altro genere verrà imposto in relazione con il trasferimento di tali beni. Le somme derivanti dalla vendita dei beni delle persone, ovunque residenti, che entro due anni dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa abbiano deciso di alienare i propri beni mobili e immobili, saranno depositate in conti speciali presso le Banche nazionali d'Italia o di Jugoslavia. Il saldo tra questi due conti sarà liquidato dai due Governi al termine del periodo di due anni. I Governi italiano e jugoslavo, senza pregiudizio dell'esecuzione immediata delle norme contenute nel presente paragrafo, si impegnano a concludere un accordo dettagliato entro sei mesi dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa. Il presente Memorandum d'intesa verrà comunicato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Londra, 5 ottobre 1954: È una carta geografica con i confini, che sono quelli attuali. ALLEGATO II - STATUTO SPECIALE - Considerando che è intenzione comune del Governo italiano e del Governo jugoslavo di assicurare i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali senza distinzione di razza, di sesso, di lingua e di religione nelle zone che, in base alle disposizioni del presente Memorandum d'intesa, vengono sotto la loro amministrazione, viene convenuto quanto segue: Nell'amministrazione delle rispettive zone le autorità italiane e jugoslave si conformeranno ai principi della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, in maniera che tutti gli abitanti delle due zone possano, senza discriminazione, avere il pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali stabiliti nella predetta Dichiarazione. Gli appartenenti al gruppo etnico jugoslavo nella zona amministrata dall'Italia e gli appartenenti al gruppo etnico italiano nella zona amministrata dalla Jugoslavia godranno della parità dei diritti e di trattamento con gli altri abitanti delle due zone. Questa parità implica che essi godranno: della uguaglianza con gli altri cittadini riguardo ai diritti politici e civili, nonché agli altri diritti dell'uomo e libertà fondamentali garantiti dall'art. 1; di ugualí diritti nel conseguimento e nell'esercizio dei pubblici servizi, funzioni, professioni ed onori; della uguaglianza di accesso agli uffici pubblici ed amministrativi; a questo riguardo le amministrazioni italiana e jugoslava saranno guidate dal principio di facilitare, rispettivamente al gruppo etnico jugoslavo ed al gruppo etnico italiano sotto la loro amministrazione, una equa rappresentanza nelle cariche amministrative e specialmente in quei campi, quali l'Ispettorato delle scuole, in cui gli interessi di tali abitanti sono particolarmente in causa; dell'uguaglianza di trattamento nell'esercizio dei loro mestieri o professioni, nell'agricoltura, nel commercio, nell'industria o in ogni altro campo, e nell'organizzare e dirigere associazioni e organismi economici per questo scopo. Tale uguaglianza di trattamento riguarderà anche la tassazione. A questo riguardo coloro che esercitano attualmente un mestiere od una professione e non posseggono il diploma o certificato prescritto per l'esercizio di tale attività, avranno quattro anni di tempo dalla data della parafatura del presente Memorandum d'intesa per conseguire il necessario diploma o certificato. Ai predetti non verrà impedito l'esercizio del loro mestiere o professione in conseguenza della mancanza dei prescritti titoli, salvo che essi abbiano omesso di conseguirli nel predetto termine di quattro anni; dell'eguaglianza di trattamento nell'uso delle lingue come è precisato al successivo articolo 5; uguaglianza con gli altri cittadini nel settore dell'assistenza sociale e delle pensioni (indennità malattia, pensioni vecchiaia e invalidità, incluse invalidità causate dalla guerra e pensioni ai congiunti dei caduti in guerra). L'incitamento all'odio nazionale e razziale nelle due zone è proibito e qualsiasi atto del genere sarà punito. Il carattere etnico ed il libero sviluppo culturale del gruppo etnico jugoslavo nella zona amministrata dall'Italia e del gruppo etnico italiano nella zona amministrata dalla Jugoslavia saranno salvaguardati: essi avranno diritto ad una loro propria stampa nella lingua materna; le organizzazioni educative, culturali, sociali e sportive di entrambi i gruppi avranno libertà di funzionamento in conformità con le leggi in vigore. A tali organizzazioni sarà concesso un trattamento pari a quello accordato ad altre organizzazioni corrispondenti nelle loro rispettive zone specialmente per quanto concerne l'uso di edifici pubblici, la radio e l'assistenza a carico di fondi pubblici; e le autorità italiane e jugoslave si adopereranno altresí per assicurare a tali organizzazioni il mantenimento delle stesse facilitazioni di cui godono ora, o di altre equivalenti; ad entrambi i gruppi saranno concessi asili d'infanzia, scuole elementari, secondarie e professionali con insegnamento nella lingua materna. Tali scuole saranno conservate in tutte le località della zona amministrata dall'Italia dove vi siano fanciulli appartenenti al gruppo etnico jugoslavo, ed in tutte le località della zona amministrata dalla Jugoslavia dove vi siano fanciulli appartenenti al gruppo etnico italiano. I Governi italiano e jugoslavo convengono di conservare le scuole esistenti, secondo l'elenco allegato, e che sono destinate ai gruppi etnici delle zone sotto la loro rispettiva amministrazione. Essi si consulteranno nella Commissione mista di cui all'ultimo articolo del presente Statuto prima di chiudere una di dette scuole. Dette scuole godranno di parità di trattamento con le altre scuole dello stesso tipo nelle zone amministrate rispettivamente dall'Italia e dalla Jugoslavia per quanto concerne l'assegnazione di libri di testo, di edifici e di altri mezzi materiali, nonché il numero e la posizione degli insegnanti ed il riconoscimento dei titoli di studio. Le Autorità italiane e jugoslave si adopereranno per assicurare che l'insegnamento in tali scuole venga impartito da insegnanti della stessa lingua madre degli alunni. Le autorità italiane e jugoslave promuoveranno sollecitamente quelle disposizioni giuridiche che possano rendersi necessarie affinché l'organizzazione permanente di tali scuole sia regolata in conformità con le disposizioni che precedono. Gli insegnanti di lingua italiana che alla data della parafatura del presente Memorandum d'intesa prestano servizio come insegnanti nell'organizzazione scolastica della zona amministrata dalla Jugoslavia e gli insegnanti di lingua slovena che alla stessa data prestano servizio come insegnanti nell'organizzazione scolastica della zona amministrata dall'Italia non saranno rimossi dai loro posti per il motivo che non dispongono dei prescritti diplomi di abilitazione. Questa disposizione eccezionale non dovrà valere come precedente o essere invocata come applicabíle ad altri casi all'infuori di quelli relativi alle categorie sopra specificate. Nel quadro delle leggi in vigore le autorità jugoslave e italiane faranno quanto ragionevolmente possibile per dare ai predetti insegnanti la opportunità, come previsto nel precedente articolo 2 (d), di conseguire il medesimo status del personale insegnante di ruolo. I programmi scolastici delle scuole sopra menzionate non dovranno essere di ostacolo al carattere nazionale degli alunni. Gli appartenenti al gruppo etnico jugoslavo nella zona amministrata dall'Italia e gli appartenenti al gruppo etnico italiano nella zona amministrata dalla Jugoslavia saranno liberi di usare la loro lingua nei loro rapporti personali ed ufficiali con le autorità amministrative e giudiziarie delle due zone. Essi avranno il diritto di ricevere risposta nella loro stessa lingua da parte delle autorità; nelle risposte verbali, direttamente o per il tramite di un interprete; nella corrispondenza, almeno una traduzione delle risposte dovrà essere fornita dalle Autorità. Gli atti pubblici concernenti gli appartenenti ai due gruppi etnici, comprese le sentenze dei Tribunali, saranno accompagnati da una traduzione nella rispettiva lingua. Lo stesso principio si applicherà agli avvisi ufficiali, alle pubbliche ordinanze ed alle pubblicazioni ufficiali. Nella zona sotto l'amministrazione italiana le iscrizioni sugli enti pubblici ed i nomi delle località e delle strade saranno nella lingua del gruppo etnico jugoslavo, oltre che nella lingua dell'Autorità amministratrice, in quei distretti elettorali del Comune di Trieste e negli altri Comuni nei quali gli appartenenti al detto gruppo etnico costituiscono un elemento rilevante (almeno un quarto) della popolazione; nei Comuni della zona sotto amministrazione jugoslava, dove gli appartenenti al gruppo etnico italiano costituiscono un elemento rilevante (almeno un quarto) della popolazione, tali iscrizioni e tali nomi saranno in italiano, oltre che nella lingua della Autorità Amministratrice. Lo sviluppo economico della popolazione etnicamente jugoslava nella zona amministrata dall'Italia e della popolazione etnicamente italiana nella zona amministrata dalla Jugoslavia, sarà assicurato senza discriminazione e con un'equa ripartizione dei mezzi finanziari disponibili. Nessun mutamento dovrebbe essere apportato alle circoscrizioni delle unità amministrative fondamentali, nelle zone che vengono rispettivamente sotto l'amministrazione civile dell'Italia e della Jugoslavia, con l'intento di arrecare pregiudizio alla composizione etnica delle unità stesse. Una speciale Commissione mista italo-jugoslava verrà istituita con compiti di assistenza e consultazione sui problemi relativi alla protezione del gruppo etnico jugoslavo nella zona sotto amministrazione italiana e del gruppo etnico italiano nella zona sotto amministrazione jugoslava. La Commissione esaminerà altresí i reclami e le questioni sollevate da individui appartenenti ai rispettivi gruppi etnici in merito alla esecuzione del presente Statuto. I Governi italiano e jugoslavo faciliteranno le visite di tale Commissione alle zone sotto la loro amministrazione e accorderanno ogni agevolazione per l'assolvimento dei suoi compiti. I due Governi si impegnano a negoziare immediatamente un particolareggiato regolamento relativo al funzionamento della Commissione. Londra, 5 ottobre 1954. VLADIMIR VELEBIT - MANLIO BROSIO - I PROTOCOLLI AGGIUNTIVI - Porto franco - Lettera dell'Ambasciatore d'Italia a Londra all'Ambasciatore di Jugoslavia: In vista della inapplicabilità delle disposizioni dell'Allegato VIII del Trattato di pace con l'Italia relative ad un regime internazionale del Porto Franco di Trieste ed in relazione all'art. 5 del Memorandum d'intesa parafato oggi, il Governo italiano invita il Suo Governo a partecipare con altri Governi interessati ad una riunione in data prossima per consultarsi circa la elaborazione delle misure necessarie per applicare nel quadro della situazione esistente gli articoli da 1 a 20 dell'Allegato VIII del Trattato di pace con l'Italia allo scopo di assicurare il più ampio uso possibile del Porto Franco in armonia con le necessità del commercio internazionale. Nelle more delle sopramenzionate consultazioni, il Governo italiano emanerà norme preliminari per regolare l'amministrazione del Porto Franco. Sedi culturali: Lettera dell'Ambasciatore d'Italia a Londra all'Ambasciatore Jugoslavia: Il mio Governo desidera informarLa che, nell'assumere l'amministrazione della zona per la quale sarà responsabile in base alle disposizioni del Memorandum d'intesa parafato oggi a Londra, esso renderà disponibile una casa in Roíano o in altro sobborgo da essere adibita a sede culturale per la comunità slovena di Trieste e metterà altresì a disposizione i fondi per la costruzione e l'arredamento di una nuova sede culturale in via Petronio. P, confermato che anche la " Narodni Dom " a San Giovanni è disponibile per essere adibita a sede culturale. È inteso dal mio Governo che per parte sua il Governo jugoslavo è disposto a prendere in favorevole considerazione le richieste fatte da organizzazioni culturali italiane per ottenere ulteriori locali per le loro attività culturali nella zona che viene sotto l'amministrazione jugoslava. Risposta dell'Ambasciatore di Jugoslavia a Londra all'Ambasciatore d'Italia: Desidero ringraziarLa per la Sua lettera del 5 ottobre 1954 relativa alle sedi da mettere a disposizione di organizzazioni culturali slovene in Trieste e nei suoi sobborghi e di informarLa che il Governo jugoslavo è pronto a prendere in favorevole considerazione richieste di organizzazioni culturali italiane intese ad ottenere ulteriori locali per le loro attività culturali nella zona che viene sotto l'amminístrazione jugoslava. Uffici per lo svolgimento delle funzioni consolari Lettera dell'Ambasciatore d'Italia a Londra all'Ambascíatore di Jugoslavia: Ho l'onore di riferirmi al Memorandum d'intesa parafato oggi a Londra e di chiedere se il Suo Governo è d'accordo a che il mio Governo apra un Ufficio in Capodistria per lo svolgimento delle funzioni consolari nei riguardi del territorio che verrà sotto l'amministrazione jugoslava in base alle disposizioni del Memorandum sopra menzionato. Nel caso che il Suo Governo sia d'accordo il mio Governo si propone di nominare un Console a capo di tale Ufficio. Sono in grado di dichiarare che il mio Governo, per parte sua, è pronto ad approvare la conversione della rappresentanza jugoslava a Trieste in un Ufficio per lo svolgimento delle funzioni consolari nei riguardi del territorio che verrà sotto l'amministrazione italiana ai termini del Memorandum d'intesa. Risposta dell'Ambasciatore di Jugoslavia a Londra all'Ambasciatore d'Italia: Ho l'onore di accusare ricevuta della Sua lettera in data odierna e di ringraziarLa per la proposta del Suo Governo relativa alla rappresentanza del Governo jugoslavo in Trieste. Il mio Governo si propone di nominare un Console Generale come Capo della sua rappresentanza a Trieste. Il mio Governo è d'accordo, da parte sua, per l'apertura da parte del Suo Governo di un Ufficio in Capodistria per lo svolgimento delle funzioni consolari nei riguardi del territorio che verrà sotto l'amministrazione jugoslava. Trapasso dei poteri. Lettere identiche dirette dal Signor Harrison e dal Signor Thompson all'Ambasciatore d'Italia a Londra: Il mio Governo si riferisce alla decisione contenuta nel Memorandum d'intesa del 5 ottobre 1954 tra i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e Jugoslavia, in base alle disposizioni del quale la responsabilità per la zona del Territorio Libero di Trieste amministrata dal Governo Militare del Regno Unito e degli Stati Uniti sarà da questo lasciata ed assunta dal Governo italiano. Per assicurare che la cessazione del Governo Militare e l'assunzione dell'amministrazione da parte dell'Italia, come pure il ritiro delle truppe del Regno Unito e degli Stati Uniti e l'entrata delle truppe italiane abbiano luogo in maniera sollecita e indisturbata, si propone che il Governo italiano designi un suo rappresentante per incontrarsi ad una data prossima con il Comandante della zona anglo-americana al fine di stabilire le misure del caso. Il mio Governo spera di essere in grado di eseguire tali misure entro un mese dalla data della parafatura del Memorandum d'intesa. Lettere identiche dell'Ambasciatore d'Italia a Londra al Signor Harrison e al Signor Thompson: Ho il piacere di accusare ricevuta ecc. ecc. Il mio Governo ha designato il Generale di Divisione Edmondo De Renzi quale suo rappresentante per incontrarsi con il Comandante della zona anglo-americana del Territorio Libero di Trieste per stabilire gli accordi relativi al cambio di amministrazione in quella zona del Territorio Libero di Trieste la cui responsabilità sarà assunta dall'Italia. Resta inteso che non appena le rettifiche della linea di demarcazione saranno state eseguite, avrà luogo l'ingresso delle truppe italiane, nel momento indicato in detti accordi e simultaneamente con il ritiro definitivo delle forze armate britanniche ed americane e l'assunzione della responsabilità da parte dell'Italia. Liste delle scuole esistenti menzionate nell'articolo 4 (c) dell'Allegato II (Statuto Speciale) del Memorandum d'intesa: I. - 1. Scuole slovene attualmente in funzione nella zona che viene sotto l'amministrazione dell'Italia in base al Memorandum d'intesa. - a. ASILI INFANTILI - i. Municipio di Trieste: Barcola, Gretta via S. Fortunato, San Giovanni, San Giacomo, Servola, San Sabba, Longera, Basovizza, Trebiciano, Villa Opicina, S. Croce, Prosecco; - ii. Comune di Duino-Aurisina: Malchina, Aurisina, Duino; - iii. Comune di Sgonico: Sgonico, Gabrovizza; - iv. Comune di Monrupino: Monrupino; e) Comune di San Dorligo della Valle: San Dorligo della Valle, Bagnoli della Rosandra, Sant'Antonio in Bosco, Domio. - b. SCUOLE ELEMENTARI - i. Municipio di Trieste: San Giacomo, via S. Francesco, Via Donadoni, Servola, Cattinara, Roiano, Sant'Anna, San Giovanni, Barcola, Villa Opicina, Prosecco, Santa Croce, Trebiciano, Gropada, Basovizza; - ii. Comune di Duino-Aurisina: Aurisina, Sistiana, Duino, San Giovanni di Duino, Medeazza, Ceroglie, Malchina, Slivia, San Pelagio; - iii. Comune di Sgonico: Sales, Sgonico, Gabrovizza; - iv. Comune di Monrupino: Monrupino; - v. Comune di San Dorligo della Valle: San Dorligo della Valle, Bagnoli della Rosandra, Sant'Antonio in Bosco, San Giuseppe della Chiusa, Domio, Caresana, Pese; - vi. Comune di Muggia: Stramare, Santa Barbara. - c. SCUOLE E CORSI PROFESSIONALI - i. Municipio di Trieste: Scuola professionale industriale a Roiano, Scuola professionale industriale a San Giovanni, Corso professionale industriale a San Giovanni, Corso professionale industriale a Villa Opicina (2 anni), Corso professionale commerciale a Prosecco (2 anni), Corso professionale commerciale a Cattinara (2 anni), Corso professionale a Santa Croce; - ii. Comune di Duino-Aurisina: Corso professionale industriale ad Aurisina (2 anni); - iii. Comune di Sgonico: Sales, Sgonico, Gabrovizza; - iv. Comune di Monrupino: Monrupino; - v. Comune di San Dorligo della Valle: Corso professionale industriale a San Dorligo della Valle (2 anni). I sopramenzionati corsi professionali saranno cambiati in scuole professionali in base alla legge italiana. - d. SCUOLE SECONDARIE - Trieste: Scuola media inferiore, via delle Scuole Nuove, San Giacomo; Liceo scientifico con sezione classica, via Lazzaretto Vecchio 9; Istituto magistrale, piazzale Gioberti, San Giovanni; Istituto tecnico commerciale, piazzale Gioberti, San Giovanni. - 2. Scuole italiane attualmente in funzione nella zona che viene sotto l'amministrazione della Jugoslavia in base al Memorandum d'intesa. - a. ASILI INFANTILI - i. Capodistria. - ii. Classi italiane negli asili infantili in: Isola d'Istria, Pirano, Buie, Sicciole, Cittanova, Umago. - b. SCUOLE ELEMENTARI - i. Umago, Verteneglio, Castagna, Cittanova, Capodistria, Pirano, Santa Lucia, Sicciole, Buie, Grisignano, Momiano, San Nicolò, Isola d'Istria, Prade, Semedella, Strugnano. - c. SCUOLE PROFESSIONALI - i. Capodistria, Isola d'Istria, Sicciole, Buie, Umago, Cittanova, sezione italiana della Scuola professionale triennale di artigianato femminile a Capodistria. - d. SCUOLE SECONDARIE - i. Capodistria: Scuola media inferiore e Ginnasio-Liceo classico " C. Combi. " (8 anni); - ii. Pirano: Ginnasio-Liceo scientifico (8 anni); - iii. Isola d'Istria: Scuola tecnica commerciale (2 anni).
PERCHE’ EQUITALIA E’ FUORILEGGE A TRIESTE Il 29 dicembre 2011 ho contestato alla società Equitalia Nord SpA una richiesta di pagamento di cartella derivante da spese giudiziarie eccependo la “nullità assoluta dell’atto per mancanza di giurisdizione dello Stato Italiano nella zona A del Territorio Libero di Trieste”. L’udienza relativa, dove sarò difeso dall’avv. Livio Bernot di Gorizia, si terrà presso il Giudice di Pace di Trieste (data per ora indicativa 5 marzo 2012). In base all’articolo 5 ALLEGATO X del Trattato di Pace del 1947 “Il Territorio Libero di Trieste è esente dal pagamento del debito pubblico italiano...” con conseguente impossibilità da parte del Governo italiano che ne ha l’amministrazione di imporre il pagamento di tasse, imposte, contributi, sanzioni in base alle proprie leggi e a favore di se stesso. La cartella di pagamento da me impugnata è stata emessa in forza del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, ovvero di legge delle Repubblica Italiana sulla riscossione delle imposte non applicabile al di fuori del territorio nazionale e nei confronti di cittadini di altro Stato. Tale fatto costituisce violazione del Trattato di Pace (art. 21, art. 5 ALLEGATO X) firmato dall’Italia il 10 febbraio 1947 a Parigi e attuato nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo C.P.S. n. 1430 del 28 novembre 1947, e recepito nella Costituzione in vigore dal 1 gennaio 1948 all’art. 10. Il riscossore, ovvero la società Equitalia Nord SpA, si trova ad operare in un uno Stato estero quale il Territorio Libero di Trieste in virtù di un mandato ricevuto dalla Repubblica Italiana la quale non ha su tale territorio alcuna sovranità. Tale fatto costituisce violazione del Trattato di Pace (art. 21, art. 5 ALLEGATO X) firmato dall’Italia il 10 febbraio 1947 a Parigi e attuato nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo C.P.S. n. 1430 del 28 novembre 1947, e recepito nella Costituzione in vigore dal 1 gennaio 1948 all’art. 10. Il caso verrà sollevato ora anche a livello internazionale. La questione fiscale è ovviamente importantissima per i destini di Trieste e provincia sottoposte dal 1954 ad una illegittima occupazione da parte italiana che ne ha distrutto la ricchezza principale rappresentata dal Porto Franco Internazionale, saccheggiato il territorio ridotto a discarica di Stato, e che ha privato dei loro diritti fondamentali i cittadini dell’ex primo porto asburgico.
Il Trattato di Osimo, firmato da Italia e Jugoslavia nel 1975 (effettivo dal 1977), oggi non ha alcun valore. Il movimento Trieste Libera si è però procurato la versione registrata unilateralmente dall’Italia alle Nazioni Unite nel 1987 (ben 10 anni dopo la firma). Questa versione include una “pagina zero” molto interessante: una nota del Segretariato delle Nazioni Unite, nella quale possiamo notare come le stesse Nazioni Unite prendono atto dell’esistenza di quest’accordo bilaterale, ma non implicano assolutamente che questo documento possa andare a modificare il Trattato di Pace o la 16esima Risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Va anche ricordato, in ogni caso, come il “trattato” di Osimo non nomini mai un eventuale cambio di sovranità nel Territorio Libero di Trieste. Non è avvenuto quindi alcun cambio di sovranità o di confini del Territorio Libero; solamente il principio di un’amministrazione (illegalmente) militare ed assolutamente temporanea. Segue la trascrizione della “pagina zero” ufficiale (grassetto di TL). TRADUZIONE NON UFFICIALE (versione originale in inglese e francese) Nota del Segretariato: Ai termini dell’articolo 102 dello Statuto delle Nazioni Unite ogni trattato e ogni accordo internazionale concluso da un Membro delle Nazioni Unite dopo l’entrata in vigore dello Statuto sara’, il piu’ presto possibile, registrato col Segretariato e da questo pubblicato. Inoltre, nessuna parte contraente di un trattato o di accordo internazionale soggetto a registrazione e che non sia stato registrato potra’ chiamare in causa quel trattato o quell’accordo davanti a un organismo delle Nazioni Unite. Per mezzo della sua risoluzione 97(1), l’Assemblea Generale ha adottato un regolamento destinato a mettere in applicazione l’Art. 102 dello Statuto (vedasi testo del regolamento, vol. 859, p. IX). I termini “trattato” e “accordo internazionale” non sono stati definiti ne’ nello Statuto ne’ nei regolamenti, e il Segretariato segue il principio di attenersi alla posizione adottata a questo riguardo dallo Stato Membro che ha presentato lo strumento per la registrazione che, per quel che riguarda quella parte, lo strumento e’ un trattato o un accordo internazionale ai sensi dell’Art. 102. La registrazione di uno strumento presentata da uno Stato Membro, percio’, non implica un giudizio del Segretariato sulla natura dello strumento, lo status della parte o altre questioni simili. Il Segretariato considera dunque che la sua azione non conferisce ad alcuno strumento lo status di trattato o di accordo internazionale se non possiede gia’ quello status e non conferisce alla parte uno status che altrimenti non avrebbe. A parte l'errata interpretazione che la politica italiana ha voluto dare al così detto trattato (bilaterale) di Osimo, ossia, come se con questo trattato fosse stata versata la sovranità dell'Italia sul TLT facendolo così sparire; alcune persone sulla zona di confine tra la zona A e la zona B, (amministrate da due Stati diversi, l'Italia per la zona A e la Jugoslavia di allora per la zona B), hanno perso parte o tutto il loro terreno che comunque era situato nel Territorio libero.
(Incredibile a pensarci, ma, quanta truffa e cose irregolari che ha fatto lo Stato italiano nei confronti di Trieste ed il suo territorio, ma anche, nei confronti dei paesi firmatari, tuttavia, anche, nei confronti di quasi tutti i cittadini italiani, naturalmente): TRATTATO (di Osimo) tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia. Le parti contraenti Convinte che la cooperazione pacifica e le relazioni di buon vicinato fra i due Paesi ed i loro popoli corrispondono agli interessi essenziali dei due Stati, Considerando che gli accordi che esse hanno concluso finora hanno creato condizioni favorevoli allo sviluppo ulteriore ed all'intensificazione delle relazioni reciproche, Convinte che la uguaglianza fra Stati, la rinuncia all'impiego della forza ed il rispetto conseguente della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'inviolabilità delle frontiere, il regolamento pacifico delle controversie, la non ingerenza negli affari interni degli altri Stati, il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà, unitamente all'applicazione in buona fede di ogni obbligo internazionale, rappresentano la base della salvaguardia della pace e della sicurezza internazionale e dello sviluppo delle relazioni amichevoli e della cooperazione fra gli Stati. Confermando la loro lealtà al principio della protezione, la più ampia possibile dei cittadini appartenenti ai gruppi etnici che deriva dalle loro Costituzioni e dai loro ordinamenti interni e che ciascuna delle due parti realizza in maniera autonoma, ispirandosi anche ai princìpi della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale e dei Patti Universali dei Diritti dell'Uomo, della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale e dei patti Universali dei Diritti dell'Uomo. Animate dal desiderio di manifestare, attraverso il presente trattato, l'intenzione comune di intensificare, nell'interesse dei due Paesi, i rapporti esistenti di buon vicinato e di cooperazione pacifica, Convinte parimenti che ciò contribuirà al rafforzamento della pace e della sicurezza in Europa, Hanno convenuto quanto segue: ARTICOLO 1: La frontiera tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, per la parte che non è indicata come tale nel trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, è descritta nel testo di cui all'Allegato I e tracciata sulla carta di cui all'Allegato II del presente trattato. In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà fede il testo. ARTICOLO 2: La frontiera fra i due Stati nel Golfo di Trieste è descritta nel testo di cui all'Allegato III e tracciata sulla carta di cui all'Allegato IV del presente trattato. In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà fede il testo. ARTICOLO 3. La cittadinanza delle persone che alla data del 10 giugno 1940 erano cittadini italiani ed avevano la loro residenza permanente sul territorio di cui all'articolo 21 del Trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, come pure la cittadinanza dei loro discendenti, nati dopo il 10 giugno 1940, è regolata rispettivamente dalla Legge dell'una o dell'altra delle Parti, a seconda che la residenza delle suddette persone al momento dell'entrata in vigore del presente Trattato si trovi nel territorio dell'una o dell'altra delle Parti. Le persone che fanno parte del gruppo etnico italiano e le persone che fanno parte del gruppo etnico jugoslavo, alle quali si applicano le disposizioni del comma precedente, hanno facoltà di trasferirsi rispettivamente nel territorio italiano e nel territorio jugoslavo, alle condizioni previste dallo scambio di lettere di cui all'Allegato VI del presente Trattato. Per quanto riguarda le famiglie, verrà tenuto conto della volontà di ciascuno dei coniugi e, nel caso in cui questa fosse coincidente, non sarà tenuto conto dell'eventuale diversa appartenenza etnica dell'uno o dell'altro coniuge. I figli minori seguiranno l'uno o l'altro dei loro genitori, in conformità con la normativa di diritto privato, applicabile in materia di separazione, nel territorio dove i genitori hanno la loro residenza permanente al momento dell'entrata in vigore del presente Trattato. ARTICOLO 4: I due governi concluderanno, al più presto possibile, un Accordo relativo ad un indennizzo globale e forfettario che sia equo ed accettabile dalle due Parti, dei beni, diritti ed interessi delle persone fisiche e giuridiche italiane, situati nella parte del territorio indicata all'articolo 21 del Trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, compresa nelle frontiere della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, che hanno fatto oggetto di misure di nazionalizzazione o di esproprio o di altri provvedimenti restrittivi da parte delle Autorità militari, civili o locali jugoslave, a partire dalla data dell'ingresso delle Forze Armate Jugoslave nel suddetto territorio. A tale fine i due governi inizieranno negoziati entro il termine di due mesi a partire dalla data dell'entrata in vigore del presente Trattato. Nel corso di questi negoziati i due governi esamineranno con spirito favorevole la possibilità di lasciare, in un certo numero di casi, gli aventi diritto che faranno domanda entro un termine da stabilire, la libera disponibilità dei beni immobili sopra menzionati, i quali siano già stati affidati in uso o in amministrazione ai membri vicini della famiglia del titolare, o in casi simili. ARTICOLO 5: Al fine di regolare la materia delle assicurazioni sociali e delle pensioni di vecchiaia delle persone indicate all'articolo 3 del presente Trattato, le due parti concluderanno appena possibile un accordo relativo alle questioni che, secondo il Protocollo Generale del 14 novembre 1957, non sono già regolate dall'Accordo stipulato fra di esse in pari data. A questo fine i due Governi inizieranno negoziati entro un termine di due mesi a partire dalla data dell'entrata in vigore del presente Trattato. Fino alla conclusione dell'Accordo previsto al primo paragrafo di questo articolo, la salvaguardia degli interessi delle persone che attualmente godono di assicurazioni sociali e di pensioni di vecchiaia e che rientrano nel novero di quelle indicate all'articolo 3 del presente Trattato, è assicurata dalle misure che figurano all'Allegato IX del presente Trattato. ARTICOLO 6: Le due parti confermano la loro volontà di sviluppare ulteriormente la loro cooperazione economica con l'obiettivo, in particolare del miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni di frontiera dei due Paesi. A questo fine esse hanno simultaneamente stipulato un Accordo sullo sviluppo della cooperazione economica. ARTICOLO 7: Alla data dell'entrata in vigore del presente Trattato il Memorandum d'intesa di Londra del 5 ottobre 1954 e i suoi allegati cessano di avere effetto nelle relazioni tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia. Ciascuna parte ne darà comunicazione al Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord, al Governo degli Stati Uniti d'America ed al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, entro un termine di trenta giorni a partire dall'entrata in vigore del presente Trattato. ARTICOLO 8: Al momento in cui cessa di avere effetto lo Statuto Speciale allegato al Memorandum d'intesa di Londra del 5 ottobre 1954, ciascuna parte dichiara che essa manterrà in vigore le misure interne già adottate in applicazione dello Statuto suddetto e che essa assicurerà, nell'ambito del suo diritto interno al mantenimento del livello di protezione dei membri dei due gruppi etnici rispettivi previsto dalle norme dello Statuto Speciale decaduto. ARTICOLO 9: Il presente Trattato sarà ratificato appena possibile ed entrerà in vigore alla data dello scambio degli strumenti di ratifica simultaneamente con l'Accordo firmato in data odierna, riguardante lo sviluppo della cooperazione economica fra i due Paesi. Lo scambio degli strumenti di ratifica avrà luogo a Belgrado. Fatto a Osimo (Ancona) il 10 novembre 1975 in due originali in lingua francese. Per il Governo della Repubblica Italiana: M. Rumor. Per il Governo della R. S. F. di Jugoslavia: M. Minic.
(Codice del diritto d'autore - www.ubertazzi.it – 789 - b) Testo inglese. 56.1). Treaty of Peace between Italy and the Allied and Associated Powers, done in Paris on february 10, 1947. The Union of Soviet Socialist Republics, the United Kingdom of Great Britain and northern Ireland, the United States of America, China, France, Australia, Belgium, the Byelorussian Soviet Socialist Republic, Brazil, Canada, Czechoslovakia, Ethiopia, Greece, India, the Netherlands, New Zealand, Poland, the Ukrainian Soviet Socialist Republic, the Union of South Africa, and the People’s Federal Republic of Yugoslavia, hereinafter referred to as “the Allied and Associated Powers” of the one part, and Italy, on the other part: Whereas Italy under the Fascist regime became a party to the Tripartite Pact with Germany and Japan, undertook a war of aggression and thereby provoked a state of war with all the Allied and Associated Powers and with other United Nations, and bears her share of responsibility for the war; and Whereas in consequence of the victories of the Allied forces, and with the assistance of the democratic elements of the Italian people, the Fascist regime in Italy was overthrown on July 25 1943, and Italy, having surrendered unconditionally, signed terms of Armistice on September 3 and 29 of the same year; and Whereas after the said Armistice Italian armed forces, both of the Government and of the Resistance Movement, took an active part in the war against Germany, and Italy declared war on Germany as from October 13 1943, and thereby became a co-belligerent against Germany; and Whereas the Allied and Associated Powers and Italy are desirous of concluding a treaty of peace which, in conformity with the principles of justice, will settle questions still outstanding as a result of the events herein before recited and will form the basis of friendly relations between them, thereby enabling the Allied and Associated Powers to support Italy’s application to become a member of the United Nations and also to adhere to any convention concluded under the auspices of the United Nations; Have therefore agreed to declare the cessation of the state of war and for this purpose to conclude the present Treaty of Peace, and have accorded the following articles. SECTION IX – BILATERAL TREATIES 44. - 1. Each Allied or Associated Power will notify Italy, within a period of six months from the coming into force of the present Treaty, which of its pre-war bilateral treaties with Italy it desires to keep in force or revive. Any provisions not in conformity with the present Treaty shall, however, be deleted from the above-mentioned treaties. - 2. All such treaties so notified shall be registered with the Secretariat of the United Nations in accordance with Article 102 of the Charter of the United Nations. - 3. All such treaties not so notified shall be regarded as abrogated. PART VII: PROPERTY RIGHTS AND INTERESTS ECTION IUNITEDN ATIONS PROPERTY IN ITALY 78. - 1. In so far as Italy has not already done so, Italy shall restore all legal rights and interests in Italy of the United Nations and their nationals as they existed on June 10/1940, and shall return all property in Italy of the United Nations and their nationals as it now exist. - 2. The Italian Government undertakes that all property, rights and interests passing under this Article shall be restored free of all encumbrances and charges of any kind to which they may have become subject as a result of the war and without the imposition of any charges by the Italian Government in connection with their return. The Italian Government shall nullify all measures, including seizures, sequestration or control, taken by it against United Nations property between June 10, 1940, and the coming into force of the present Treaty. In cases where the property has not been returned within six months from the coming into force of the present Treaty, application shall be made to the Italian authorities not later than twelve months from the coming into force of the present. (Codice del diritto d'autore - www.ubertazzi.it – 790). Treaty, except in cases in which the claimant is able to show that he could not file his application within this period. - 3. The Italian Government shall invalidate transfers involving property, rights and interests of any description belonging to United Nations nationals, where such transfers resulted from force or duress exerted by Axis Governments or their agencies during the war. (a) The Italian Government shall be responsible for the restoration to complete good order of the property returned to United Nations nationals under paragraph 1 of this Article. In cases where property can not be returned or where, as a result of the war, a United Nations national has suffered a loss by reason of injury or damage to property in Italy, he shall receive from the Italian Government compensation in lire to the extent of two-thirds of the sum necessary, at the date of payment, to purchase similar property or to make good the loss suffered. In no event shall United Nations nationals receive less favourable treatment with respect to compensation that Italy accorded to Italian nationals. (b) United Nations nationals who hold, directly or indirectly, ownership interests in corporations or associations which are not United Nations nationals within the meaning of paragraph 9 (a) of this Article, but which have suffered a loss by reason of injury or damage to property in Italy, shall receive compensation in accordance with sub-paragraph (a) above. This compensation shall be calculated on the basis of the total loss or damage suffered by the corporation or association and shall bear the same proportion to such loss or damage as the beneficial interests of such nationals in the corporation or association bear to the total capital thereof. (c) Compensation shall be paid free of any levies, taxes or other charges. It shall be freely usable in Italy but shall be subject to the foreign exchange control regulations which may be in force in Italy from time to time. (d) The Italian Government shall grant United Nations nationals an indemnity in lire at the same rate as provided in sub-paragraph (a) above to compensate them for the loss or damage due to special measures applied to their property during the war, and which were not applicable to Italian property. This sub-paragraph does not apply to a loss of profit. - 5. All reasonable expenses incurred in Italy in establishing claims, including the assessment of loss or damage, shall be borne by the Italian Government. - 6. United Nations nationals and their property shall be exempted from any exceptional taxes, levies or imposts imposed on their capital assets in Italy by the Italian Government or any Italian authority between September 3, 1943, and the coming into force of the present Treaty for the specific purpose of meeting charges arising out of the war or of meeting the costs of occupying forces or of reparation payable to any of the United Nations. Any sums which have been so paid shall be refunded. - 7. Notwithstanding the territorial transfers provided in the present Treaty, Italy shall continue to be responsible for loss or damage sustained during the war by property in ceded territory or in the Free Territory of Trieste belonging to United Nations nationals. The obligations contained in paragraphs 3, 4, 5 and 6 of this Article shall also rest on the Italian Government in regard to property in ceded territory and in the Free Territory of Trieste of United Nations nationals except in so far as this would conflict with the provisions of paragraph 14 of Annex X and paragraph 14 of Annex XIV of the present Treaty. - 8. The owner of the property concerned and the Italian Government may agree upon arrangements in lieu of the provisions of this Article. - 9. As used in this Article: (a) “United Nations nationals” means individuals who are nationals of any of the United Nations, or corporations or associations organised under the laws of any of the United Nations, at the coming into force of the present Treaty, provided that the said individuals, corporations or associations also had this status on September 3, 1943, the date of the Armistice with Italy. The term “United Nations nationals” also includes all individuals, corporations or associations which, under the laws in force in Italy during the war, have been treated as enemy; (Codice del diritto d'autore - www.ubertazzi.it 791). (b) “Owner” means the United Nations nationals, as defined in sub-paragraph. (a) above, who is entitled to the property in question, and includes a successor of the owner, provided that the successor is also a United Nations national as defined in sub-paragraph (a). If the successor has purchased the property in its damaged state, the transferor shall retain his rights to compensation under this Article, without prejudice to obligations between the transferor and the purchaser under domestic law; (c) “Property” means all movable or immovable property, whether tangible or intangible, including industrial, literary and artistic property, as well as all rights or interests of any kind in property. Without prejudice to the generality of the foregoing provisions, the property of the United Nations and their nationals includes all seagoing and river vessels, together with their gear and equipment, which were either owned by United Nations or their nationals, or registered in the territory of one of the United Nations, or sailed under the flag of one of the United Nations and which, after June 10, 1940, while in Italian waters, or after they had been forcibly brought into Italian waters, either were placed under the control of the Italian authorities as enemy property or ceased to be at the free disposal in Italy of the United Nations or their nationals, as a result of measures of control taken by the Italian authorities in relation to the existence of a state of war between members of the United Nations and Germany. 56.2. ANNEXE XV SPECIAL PROVISIONS RELATING TO CERTAIN KINDS OF PROPERTY. A. INDUSTRIAL, INTELLECTUAL, AND ARTISTIC PROPERTY – 1. (a) A period of one year from the coming into force of the present Treaty shall be accorded to the Allied and Associated Powers and their nationals without extension fees or other penalty of any short in order to enable to accomplish all necessary acts for the obtaining or preserving in Italy of rights in industrial, literary and artistic property which were not capable of accomplishment owing to the existence of a state of war. (b) Allied and Associated Powers or their nationals who had duly applied in the territory of any Allied or Associated Power for a patent or registration of a utility model not earlier than twelve months before the outbreak of the war with Italy or during the war, or for the registration of an industrial design or model or trademark not earlier than six months before the outbreak of the war with Italy or during the war, shall be entitled within twelve months after the coming into force of the present Treaty to apply for corresponding rights in Italy, with a right of priority based upon the previous filling of the application in the territory of that Allied or Associated Power. (c) Each of the Allied and Associated Powers and its nationals shall be accorded a period of one year from the coming into force of the present Treaty during which they may institute proceedings in Italy against those natural or juridical persons who are a11eged illegally to have infringed their rights in industrial, literary or artistic property between the date of the outbreak of the war and the coming into force of the present Treaty. - 2. A period from the outbreak of the war until a date eighteen months after the coming into force of the present Treaty shall be excluded in determining the time within which a patent must be worked or a design or trademark used. - 3. The period from the outbreak of the war until the coming into force of the present Treaty shall be excluded from the normal term of rights in industrial, literary and artistic property which were in force in Italy at the outbreak of the war or which are recognised or established under part A of this Annex, and belong to any of the Allied and Associated Powers or their nationals. Consequently, the normal duration of such rights shall be deemed to be automatically extended in Italy for a further term corresponding to the period so excluded. - 4. The foregoing provisions concerning the rights in Italy of the Allied and Associated Powers and their nationals shall apply equally to the rights in the territories of the Allied and Associated Powers of Italy and its nationals. Nothing, however, in these provisions shall entitle Italy or its nationals to more favourable treatment in the territory of any of the Allied and Associated Powers than is accorded by such Power in like cases to other United Nations or their nationals, nor shall Italy be required thereby to accorded to any of the Allied and Associated Powers or its nationals more favourable treatment than Italy or its nationals receive in the territory of such Power in regard to the matters dealt with in the foregoing provisions. - 5. Third parties in the territories of any of the Allied and Associated Powers of Italy who, before the coming into force of the present Treaty, had bona fide acquired industrial, literary or artistic property rights conflicting with rights restored under part A of this Annex or with rights obtained with the priority provided there under, or had bona fide manufactured, published, reproduced, used or sold the subject matter of such rights, shall be permitted, without any liability for infringement, to continue to exercise such rights and to continue or to resume such manufacture, publication, reproduction, use or sale which had been bona fide acquired or commenced. In Italy, such permission shall take the form of a non exclusive license granted on terms and conditions to be mutually agreed by the parties thereto or, in default of agreement, to be fixed by the Conciliation Commission established under Article 83 of the present Treaty. In the territories of each of the Allied and Associated Powers, however, bona fide third parties shall receive such protection as is accorded under similar circumstances to bona fide third parties whose rights are in conflict with those of the nationals of other Allied and Associated Powers. - 6. Nothing in part A of this Annex shall be construed to entitle Italy or in nationals to any patent or utility model rights in the territory of any of the Allied and Associated Powers with respect to inventions, relating to any article listed by name in the definition of war material contained in Annex XIII of the present Treaty, made, or upon which applications were filed, by Italy, or any of its nationals, in Italy or in the territory of any other of the Axis Powers, or in any territory occupied by the Axis forces, during the time when such territory was under the control of the forces or authorities of the Axis Powers. - 7. Italy shall likewise extend the benefits of the foregoing provisions of this Annex to United Nations, other Allied or Associated Powers, whose diplomatic relations with Italy have been broken off during the war and which undertake to extend to Italy the benefits accorded to Italy under the said provisions. - 8. Nothing in part A of this Annex shall be understood to conflict with Articles 78, 79 and 81 of the present Treatty.
Trattato di pace tra l'Italia e le Potenze alleate e associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. Storia: il trattato ed i suoi allegati sono stati firmati a Parigi il 10 febbraio 1947, sono stati ratificati dall’Italia in base al decreto legislativo del capo provvisorio dello stato 28 novembre 1947 n. 1430 emanato in forza della legge 2 agosto 1947 n. 811, sono entrati in vigore in Italia il 16 settembre 1947, e vi sono ancora in vigore. Paesi aderenti: Australia, Belgio, Bielorussia, Brasile, Canada,Cecoslovacchia, Cina, Etiopia, Francia, Grecia, Gran Bretagna, India, Jugoslavia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Polonia, Russia, Stati Uniti, Sudafrica, Ucraina da una parte e Italia dall’altra. Altre notizie: le lingue ufficiali sono l’italiano, il francese, l’inglese il russo; i testi qui pubblicati sono ripresi da UNTS (United Nations Treaties Series) 49, pp. 3 e ss.; le notizie qui fornite sono tratte dalla banca dati ITRA (trattati internazionali) della Camera dei deputati. a) Testo italiano 56.1. Trattato di pace tra l'Italia e le Potenze alleate e associate, firmato a Parigi il 10 febbraio 1947. L’Unione delle Repubbliche Sovietiche Socialiste, il Regno Unito di Gran Bretagna ed Irlanda del Nord, gli Stati Uniti d’America, la Cina, la Francia, l’Australia, il Belgio, la Repubblica Sovietica Socialista di Bielorussia, il Brasile, il Canada, la Cecoslovacchia, l’Etipia, la Grecia, l’India, i Paesi Bassi, la Nuova Zelanda, la Polonia, la Repubblica Sovietica Socialista d’Ucraina, l’Unione del Sud Africa, la Repubblica Federale Popolare di Jugoslavia, in appresso designate “le Potenze Alleate ed Associate” da una parte e l’Italia dall’altra parte Premesso che l’Italia sotto il regime fascista ha partecipato al Patto tripartito con la Germania ed il Giappone, ha intrapreso una guerra di aggressione, ed ha in tal modo provocato uno stato di guerra con tutte le Potenze Alleate ed Associate e con altre fra le Nazioni Unite e che ad essa spetta la sua parte di responsabilità della guerra; e Premesso che a seguito delle vittorie delle Forze alleate e con l’aiuto degli elementi democratici del popolo italiano, il regime fascista venne rovesciato il 25 luglio 1943 e l’Italia, essendosi arresa senza condizioni, firmò i patti di armistizio del 3 e 29 settembre del medesimo anno; e Premesso che dopo l’armistizio suddetto Forze Armate italiane, sia quelle governative che quelle appartenenti al Movimento della Resistenza, preseto parte attiva alla guerra alla Germania alla data del 13 ottobre 1943 e così divenne cobelligerante nella guerra contro la Germania stessa; e Premesso che le Potenze Alleate ed Associate e l’Italia dsiderano concludere un trattato di pace che, conformemente ai principi di giustizia, regoli le questioni che ancora sono pendenti a seguito degli avvenimenti di cui nelle premesse che precedono, e che costituisca la base di amichevoli relazioni fra di esse, permettendo così alle Potenze Alleate e Associate di appoggiare le domande che l’Italia presenterà per entrare a far parte delle Nazioni Unite ed anche per aderire a qualsiasi convenzione stipulata sotto gli auspici delle predette Nazioni Unite; hanno pertanto convenuto di dichiarire la cessazione dello stato di guerra e di concludere a tal fine il predetto Trattato di pace ed hanno di conseguenza nominato i plenipotenziarii sottoscritti, i quali dopo aver constato i loro pieni poteri, che vennero trovati in buona e debita forma, hanno concordato le condizioni seguenti: SEZIONE IX: TRATTATI BILATERALI 44. 1) Ciascuna delle Potenze Alleate o Associate notificher à all’Italia, in un termine di sei mesi a partire dall’entrata in vigore del presente trattato, quali dei trattati bilaterali anteriori alla guerra da essa conclusi con l’Italia desideri mantenere o rimettere in vigore. Saranno soppresse tuttavia quelle disposizioni dei trattati in questione che nonsiano conformi col presente trattato; 2) tutti i trattati di tale natura che saranno stati oggetto di tale notifica saranno registrati saranno registrati presso il Segretario dell’O.N.U. in conformità dell’art. 102 della Carta delle Nazioni Unite; 3) tutti i trattati che non siano stati oggetto di tale notifica saranno considerati abrogati. PARTE VII BENI - DIRITTI E INTERESSI - SEZIONI I - BENI DELLE NAZIONI UNITE IN ITALIA - 78 - 1) In quanto non l’abbia ancora fatto, l’Italia reintegrerà tutti i diritti e gli interessi legali delle Nazioni Unite e dei loro cittadini in Italia, quali esistevano al 10 giugno 1940, e restituir à a queste Nazioni e ai loro cittadini tutti i beni loro appartenenti situati in Italia, nello stato in cui attualmente si trovano. - 2) Il Governo italiano s’impegna a restituire tutti i beni, diritti, interessi contemplati nel presente articolo, esenti da qualsiasi onere e ipoteca di cui avrebbero potuto essere gravati per fatto della guerra, e senza che la restituzione dia luogo alla percezione di alcuna somma da parte del Governo italiano. Il Governo italiano annullerà tutte le misure, comprese quelle di confisca, sequestro, o di controllo, da esso prese nei riguardi dei beni delle Nazioni Unite tra il 10 giugno 1940 e la data di entrata in vigore del presente Trattato. Nel caso il cui il bene non sia stato restituite entro sei mesi a cominciare dalla data di entrata in vigore del presente Trattato, la domanda dovrà essere presentata alle autorità italiane entro un termine massimo di dodici mesi a partire dalla stessa data, salvo il caso in cui il richiedente sia in grado di stabilire l’impossibilità di presentare la domanda entro un tale termine. - 3) Il Governo italiano s’impegna a annullare i trasferimenti fatti su beni, diritti, interessi di qualsiasi natura appartenenti a cittadini delle Nazioni Unite, quado questi trasferimenti risultino da misure di forza o di costrizione prese durante a guerra dai Governi delle Potenze dell’Asse o dei loro organi. - 4) d) Il Governo italiano accorderà ai cittadini delle Nazioni Unite una indennit à in lire nella stessa proporzione di quella prevista al capoverso a), per compensare le perdite e i danni che risultano dalle misure speciali prese durante la guerra nei riguardi dei loro beni e che non contemplavano beni italiani. Questo capoverso non si appliac al nucleo cessante. - 8) Il proprietario dei beni i questione e il Governo italiano potranno concludere gli accordi che si sostituiscano alle disposizioni del presente articolo. - 9) Ai fini del presente articolo: a) L’espressione “cittadini delle Nazioni Unite” si applica alle persone fisiche che sono cittadine di una qualsiasi delle Nazioni Unite, come pure alle società o associazioni costituite sotto il regime delle leggi di una delle Nazioni Unite al momento dell’entrata in vigore del presente Trattato, a condizione che dette persone fisiche, societ à o associazioni abbiano già possedute questo status alla data dell’armistizio con l’Italia. L’espressione “cittadini delle Nazioni Unite” comprende ugualmente tutte le persone fisiche e le società o associazioni che, ai termini della legislazione in vigore in Italia durante la guerra, sono state trattate come nemiche. b) Il termine “proprietario” designa il cittadino di una delle Nazioni Unite, quale definito al capoverso a) sopra detto, che ha un titolo legittimo al bene in questione, e si applica al successore del proprietario, alla condizione che questo successore sia anche cittadino di una delle Nazioni Unite ai sensi del capoverso a). Se il successore ha comprato il bene quando questo era già danneggiato, il venditore conserver à i suoi diritti all’indennizzo risultante dal presente articolo, senza gli obblighi esistenti tra il venditore e l’acquirente, in virtù della legislazione interna, ne vengano modificati. c) Il termine “beni” indica tutti i beni mobiliari o immobiliari, corporali o incorporali, compresi i diritti di propriet à industriale, letteraria e artistica, come pure tutti i diritti o interessi di qualsiasi natura inerenti ai beni. Senza pregiudizio delle delle disposizioni generali che precedono, i beni delle Nazioni Unite e dei loro cittadini comprendono tutti i navigli marittimi e di navigazione interna con le loro installazioni ed equipaggiamento che appartenevano alle Nazioni Unite ed ai loro cittadini oppure erano registrate nel territorio di una delle Nazioni Unite o navigavano battendo bandiera di una delle Nazioni Unite, ed i quali dopo il 10 giugno 1940, si siano trovati nelle acque italiane o vi siano stati condotti per forza, furono sottomessi al controllo dell’autorità italiana in quanto beni nemici, o cessarono di essere in Italia a disposizione delle Nazioni Unite o dei loro cittadini per il fatto che le autorità italiane presero misure di controllo in relazione con l’esistenza di uno stato di guerra tra alcune Nazioni Unite e la Germania. 56.2. Allegato XV. DISPOSIZIONI SPECIALI RIGUARDANTI TALUNE CATEGORIE DI BENI - A) PROPRIETÀ LETTERARIA ED ARTISTICA - 1 - a) Un termine di un anno, a partire dall’entrata in vigore del presente trattato, sarà concesso alle Potenze Alleate od Associate o ai loro cittadini – senza pagamento di diritto di proroga o di qualsiasi altra penalità – allo scopo di permetter loro di adempiere a tutte le formalità necessarie per ottenere o confermare in Italia diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica e che non abbiano potuto essere espletate causa l’esistenza dello Stato di guerra; b) le Potenze Alleate ed Associate o i loro cittadini, i quali nel territorio di una qualsiasi delle potenze Alleate o Associate stesse abbiano fatto domanda per ottenere sia un brevetto o la registrazione di un modello almeno 12 mesi prima dell’inizio della guerra con l’Italia o durante tale guerra; sia la registrazione di un disegno industriale, di un modello, o di un marchio di fabbrica almeno sei mesi prima dell’inizio della guerra con l’Italiao durante la guerra stessa, avranno diritto – entro 12 mesi dall’entrata in vigore del presente Trattato – di chiedere i diritti corrispondenti, in Italia, con priorità fondata sul deposito della domanda nel territorio di quella Potenza Alleata o Associata; c) a partire dalla data di entrata in vigore del presente Trattato, a ciascuna Potenza Alleata ed Associata o ai suoi cittadini, sarà concesso un termine di un anno per perseguire legalmente le persone colpevoli di illegale interferenza nei loro diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica, fra la data di apertura delle ostilità e l’entrata in vigore del presente Trattato. - 2. Nella determinazione del periodo durante il quale un brevetto avrebbe dovuto essere sfruttato o un modello o marchio di fabbrica utilizzato, non sar à tenuto conto del periodo compreso fra l’ininio delle ostilità e lo scadere del diciottesimo mese dall’entrata in vigore dal presente Trattato. - 3. Nel calcolo della normale durata di validità dei diritti di proprietà industriale, letteraria ed artistica in vigore in Italia all’apertura delle ostilità o che saranno riconosciuti o stabiliti nelle condizioni previste dal presente allegato e che appartenevano ad una delle Potenze Alleate ed Associate o ai suoi cittadini, non sarà tenuto conto del periodo compreso tra l’apertura delle ostilità e l’entrata in vigore del presente Trattato. Di conseguenza, la normale durata di validità di tali diritti sarà considerata come automaticamente prolungata, in Italia, di un nuovo periodo pari a quello escluso dal calcolo suddetto. 4. Le disposizioni precedenti riguardanti i diritti delle Potenze Alleate ed Associate o dei loro cittadini dovranno ugualmente applicarsi ai diritti dell’Italia e dei suoi cittadini nel territorio delle Potenze Alleate ed Associate. Tuttavia nessuna di queste disposizioni dovrà avere per effetto di dare all’Italia o ai suoi cittadini il diritto a un trattamento più favorevole, sul territorio di una delle Potenze Alleate ed Associate o ai suoi cittadini un trattamento più favorevole di quello di quello di cui l’Italia e i suoi cittadini godono sul territorio di questa Potenza, relativamente alle questioni contemplate nelle precedenti disposizioni. 5. I terzi, residenti in una qualsiasi delle Potenze Alleate ed Associate o nel territorio italiano; i quali, prima dell’entrata in vigore del presente Trattato, abbiano in buona fede acquistato i diritti di propriet à industriale trovatisi in opposizione coi diritti ristabiliti in forza del presente allegato o con diritti ottenuti grazie ad una priorità rivendicata in forza delle presenti disposizione; o che, in buona fede, abbiamo fabbricato, utilizzato o venduto l’oggetto di questi diritti, saranno autorizzati a continuare nell’esercizio dei diritti acquisiti in buona fede ed a proseguire o riprendere la fabbricazione, l’utilizzazione o la vendita che avevano iniziato in buona fede, senza essere esposti ad alcun perseguimento legale. L’autorizzazione sarà data, in Italia, sotto forma di licenza senza esclusivtà, concessa a condizioni da stabilirsi mediante accordo fra le parti interessate, o, mancando l’accordo, dalla Commissione di conciliazione costituita in virtù dell’art. 83 del presente Trattato. Tuttavia, nei territori delle Potenze Alleate ed Associate, i terzi in buona fede beneficeranno della protezione accordata, negli stessi casi, ai terzi in buona fede i cui diritti siano in contrasto con quelli di cittadini di altre Potenze Alleate ed Associate. 6. Nessuna delle disposizioni del presente allegato dovrà essere interpretata nel senso di dare all’Italia o ai suoi cittadini, nel territorio di una qualsiasi Potenza Alleata ed Associata, diritti a brevetti o modelli, per invenzioni relative a qualsiasi articolo espressamente citato come “materiale bellico” nella definizione di cui nell’allegato XIII del presente Trattato; invenzioni che siano state fatte o riguardo alle quali siano state depositate domande di registrazione dall’Italia o dai suoi cittadini, in Italia o nel territorio di un’altra potenza dell’Asse o in territorio occupato dalle forze dell’Asse, durante il periodo in cui il luogo in questione si trovava sotto il controllo delle forze o autorità nemiche. - 7. L’Italia accorderà ugualmente il beneficio delle disposizioni di cui alla sezione A del presente Trattato alle Nazioni Unite, diverse dalle Potenze Alleate o Associate, i cui rapporti diplomatici con l’Italia siano stati rotti durante la guerra che si impegneranno ad accordare all’Italia i vantaggi che ad essa conferiscono le predette disposizioni. - 8. Nessuna disposizione della Parte A del presente allegato deve intendersi come contraria agli artt. 79, 80, 81 del presente Trattato.
Territorio libero di Trieste - Memorandum d'intesa fra i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia, Londra, 5 ottobre 1954: "MEMORANDUM DI LONDRA": In vista del fatto che è stata constatata l'impossibilità di tradurre in atto le clausole del Trattato di pace con l'Italia relative al Territorio Libero di Trieste, i Governi del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia hanno mantenuto dalla fine della guerra occupazione e Governo militare nelle Zone A e B del Territorio. Quando il Trattato fu firmato non era mai stato inteso che queste responsabilità dovessero essere altro che temporanee e i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e della Jugoslavia, quali paesi principalmente interessati, si sono recentemente consultati tra loro per esaminare la maniera migliore per mettere fine all'attuale insoddisfacente situazione. A seguito di che essi si sono messi d'accordo sulle seguenti misure di carattere pratico. Non appena il presente Memorandum d'intesa sarà stato parafato e le rettifiche alla linea di demarcazíone da esso previste saranno state eseguite, i Governi del Regno Unito, degli Stati Uniti e di Jugoslavia porranno termine al Governo militare nelle Zone A e B del Territorio. I Governi del Regno Unito e degli Stati Uniti ritireranno le loro Forze Armate dalla zona a nord della nuova linea di demarcazione e cederanno l'Amministrazione di tale zona al Governo italiano. I Governi italiano e jugoslavo estenderanno immediatamente la loro Amministrazione civile sulla zona per la quale avranno la responsabilità. Le rettifiche della linea di demarcazione, di cui al paragrafo 2, verranno eseguite in conformità con la carta di cui all'Allegato I. Una demarcazione preliminare sarà eseguita da rappresentanti del Governo Militare Alleato e del Governo Militare jugoslavo non appena il presente Memorandum d'intesa sarà stato parafato e in ogni caso entro tre settimane dalla data della parafatura. I Governi italiano e jugoslavo nomineranno immediatamente una Commissione di demarcazione con il compito di stabilire una più precisa determinazione della linea di demarcazione, in conformità con la carta di cui all'Allegato I. I Governi italiano e jugoslavo concordano di dare esecuzione allo Statuto speciale contenuto nell'Allegato II. Il Governo italiano si impegna a mantenere il Porto Franco a Trieste in armonia con le disposizioni degli articoli da 1 a 20 dell'Allegato VIII del Trattato di pace con l'Italia. I Governi italiano e jugoslavo convengono di non intraprendere alcuna azione giudiziaria o amministrativa diretta a sottoporre a procedimenti o discriminazioni la persona o i beni di qualsiasi residente nelle zone che vengono sottoposte alla loro amministrazione civile in base al presente Memorandum d'intesa per passate attività politiche connesse con la soluzione del problema del Territorio Libero di Trieste. I Governi italiano e jugoslavo convengono di aprire negoziati entro un periodo di due mesi dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa allo scopo di raggiungere prontamente un accordo che regoli il traffico locale e che comprenda facilitazioni per il movimento dei residenti nelle zone límitrofe, per terra e per mare, attraverso la linea di demarcazione, per normali attività commerciali e di altro genere nonché per i trasporti e le comunicazioni. Quest'accordo riguarderà Trieste e l'area adiacente. In attesa della conclusione del predetto accordo le competenti autorità, ciascuna per quanto le concerne, prenderanno misure appropriate allo scopo di facilitare il traffico locale. Per il periodo di un anno a partire dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa le persone già residenti (" pertinenti ") e nelle zone che vengono sotto l'Amministrazione civile dell'Italia o della Jugoslavia saranno libere di farvi ritorno. Le persone che ritorneranno, così come quelle che vi abbiano già fatto ritorno, godranno degli stessi diritti degli altri residenti in tali zone. I loro beni ed averi saranno a loro disposizione, secondo le leggi in vigore, salvo che essi li abbiano alienati nel frattempo. Per un periodo di due anni dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa le persone già residenti nell'una o nell'altra delle predette zone e che non intendono di ritornarvi, e le persone ivi attualmente residenti le quali decidano, entro un anno dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa, di abbandonare tale residenza, avranno facoltà di trasferire i loro beni mobili ed i loro fondi. Nessun diritto d'esportazione o di importazione o tassa di qualsiasi altro genere verrà imposto in relazione con il trasferimento di tali beni. Le somme derivanti dalla vendita dei beni delle persone, ovunque residenti, che entro due anni dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa abbiano deciso di alienare i propri beni mobili e immobili, saranno depositate in conti speciali presso le Banche nazionali d'Italia o di Jugoslavia. Il saldo tra questi due conti sarà liquidato dai due Governi al termine del periodo di due anni. I Governi italiano e jugoslavo, senza pregiudizio dell'esecuzione immediata delle norme contenute nel presente paragrafo, si impegnano a concludere un accordo dettagliato entro sei mesi dalla parafatura del presente Memorandum d'intesa. Il presente Memorandum d'intesa verrà comunicato al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite. Londra, 5 ottobre 1954: È una carta geografica con i confini, che sono quelli attuali. ALLEGATO II - STATUTO SPECIALE - Considerando che è intenzione comune del Governo italiano e del Governo jugoslavo di assicurare i diritti dell'uomo e le libertà fondamentali senza distinzione di razza, di sesso, di lingua e di religione nelle zone che, in base alle disposizioni del presente Memorandum d'intesa, vengono sotto la loro amministrazione, viene convenuto quanto segue: Nell'amministrazione delle rispettive zone le autorità italiane e jugoslave si conformeranno ai principi della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo adottata dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948, in maniera che tutti gli abitanti delle due zone possano, senza discriminazione, avere il pieno godimento dei diritti e delle libertà fondamentali stabiliti nella predetta Dichiarazione. Gli appartenenti al gruppo etnico jugoslavo nella zona amministrata dall'Italia e gli appartenenti al gruppo etnico italiano nella zona amministrata dalla Jugoslavia godranno della parità dei diritti e di trattamento con gli altri abitanti delle due zone. Questa parità implica che essi godranno: della uguaglianza con gli altri cittadini riguardo ai diritti politici e civili, nonché agli altri diritti dell'uomo e libertà fondamentali garantiti dall'art. 1; di ugualí diritti nel conseguimento e nell'esercizio dei pubblici servizi, funzioni, professioni ed onori; della uguaglianza di accesso agli uffici pubblici ed amministrativi; a questo riguardo le amministrazioni italiana e jugoslava saranno guidate dal principio di facilitare, rispettivamente al gruppo etnico jugoslavo ed al gruppo etnico italiano sotto la loro amministrazione, una equa rappresentanza nelle cariche amministrative e specialmente in quei campi, quali l'Ispettorato delle scuole, in cui gli interessi di tali abitanti sono particolarmente in causa; dell'uguaglianza di trattamento nell'esercizio dei loro mestieri o professioni, nell'agricoltura, nel commercio, nell'industria o in ogni altro campo, e nell'organizzare e dirigere associazioni e organismi economici per questo scopo. Tale uguaglianza di trattamento riguarderà anche la tassazione. A questo riguardo coloro che esercitano attualmente un mestiere od una professione e non posseggono il diploma o certificato prescritto per l'esercizio di tale attività, avranno quattro anni di tempo dalla data della parafatura del presente Memorandum d'intesa per conseguire il necessario diploma o certificato. Ai predetti non verrà impedito l'esercizio del loro mestiere o professione in conseguenza della mancanza dei prescritti titoli, salvo che essi abbiano omesso di conseguirli nel predetto termine di quattro anni; dell'eguaglianza di trattamento nell'uso delle lingue come è precisato al successivo articolo 5; uguaglianza con gli altri cittadini nel settore dell'assistenza sociale e delle pensioni (indennità malattia, pensioni vecchiaia e invalidità, incluse invalidità causate dalla guerra e pensioni ai congiunti dei caduti in guerra). L'incitamento all'odio nazionale e razziale nelle due zone è proibito e qualsiasi atto del genere sarà punito. Il carattere etnico ed il libero sviluppo culturale del gruppo etnico jugoslavo nella zona amministrata dall'Italia e del gruppo etnico italiano nella zona amministrata dalla Jugoslavia saranno salvaguardati: essi avranno diritto ad una loro propria stampa nella lingua materna; le organizzazioni educative, culturali, sociali e sportive di entrambi i gruppi avranno libertà di funzionamento in conformità con le leggi in vigore. A tali organizzazioni sarà concesso un trattamento pari a quello accordato ad altre organizzazioni corrispondenti nelle loro rispettive zone specialmente per quanto concerne l'uso di edifici pubblici, la radio e l'assistenza a carico di fondi pubblici; e le autorità italiane e jugoslave si adopereranno altresí per assicurare a tali organizzazioni il mantenimento delle stesse facilitazioni di cui godono ora, o di altre equivalenti; ad entrambi i gruppi saranno concessi asili d'infanzia, scuole elementari, secondarie e professionali con insegnamento nella lingua materna. Tali scuole saranno conservate in tutte le località della zona amministrata dall'Italia dove vi siano fanciulli appartenenti al gruppo etnico jugoslavo, ed in tutte le località della zona amministrata dalla Jugoslavia dove vi siano fanciulli appartenenti al gruppo etnico italiano. I Governi italiano e jugoslavo convengono di conservare le scuole esistenti, secondo l'elenco allegato, e che sono destinate ai gruppi etnici delle zone sotto la loro rispettiva amministrazione. Essi si consulteranno nella Commissione mista di cui all'ultimo articolo del presente Statuto prima di chiudere una di dette scuole. Dette scuole godranno di parità di trattamento con le altre scuole dello stesso tipo nelle zone amministrate rispettivamente dall'Italia e dalla Jugoslavia per quanto concerne l'assegnazione di libri di testo, di edifici e di altri mezzi materiali, nonché il numero e la posizione degli insegnanti ed il riconoscimento dei titoli di studio. Le Autorità italiane e jugoslave si adopereranno per assicurare che l'insegnamento in tali scuole venga impartito da insegnanti della stessa lingua madre degli alunni. Le autorità italiane e jugoslave promuoveranno sollecitamente quelle disposizioni giuridiche che possano rendersi necessarie affinché l'organizzazione permanente di tali scuole sia regolata in conformità con le disposizioni che precedono. Gli insegnanti di lingua italiana che alla data della parafatura del presente Memorandum d'intesa prestano servizio come insegnanti nell'organizzazione scolastica della zona amministrata dalla Jugoslavia e gli insegnanti di lingua slovena che alla stessa data prestano servizio come insegnanti nell'organizzazione scolastica della zona amministrata dall'Italia non saranno rimossi dai loro posti per il motivo che non dispongono dei prescritti diplomi di abilitazione. Questa disposizione eccezionale non dovrà valere come precedente o essere invocata come applicabíle ad altri casi all'infuori di quelli relativi alle categorie sopra specificate. Nel quadro delle leggi in vigore le autorità jugoslave e italiane faranno quanto ragionevolmente possibile per dare ai predetti insegnanti la opportunità, come previsto nel precedente articolo 2 (d), di conseguire il medesimo status del personale insegnante di ruolo. I programmi scolastici delle scuole sopra menzionate non dovranno essere di ostacolo al carattere nazionale degli alunni. Gli appartenenti al gruppo etnico jugoslavo nella zona amministrata dall'Italia e gli appartenenti al gruppo etnico italiano nella zona amministrata dalla Jugoslavia saranno liberi di usare la loro lingua nei loro rapporti personali ed ufficiali con le autorità amministrative e giudiziarie delle due zone. Essi avranno il diritto di ricevere risposta nella loro stessa lingua da parte delle autorità; nelle risposte verbali, direttamente o per il tramite di un interprete; nella corrispondenza, almeno una traduzione delle risposte dovrà essere fornita dalle Autorità. Gli atti pubblici concernenti gli appartenenti ai due gruppi etnici, comprese le sentenze dei Tribunali, saranno accompagnati da una traduzione nella rispettiva lingua. Lo stesso principio si applicherà agli avvisi ufficiali, alle pubbliche ordinanze ed alle pubblicazioni ufficiali. Nella zona sotto l'amministrazione italiana le iscrizioni sugli enti pubblici ed i nomi delle località e delle strade saranno nella lingua del gruppo etnico jugoslavo, oltre che nella lingua dell'Autorità amministratrice, in quei distretti elettorali del Comune di Trieste e negli altri Comuni nei quali gli appartenenti al detto gruppo etnico costituiscono un elemento rilevante (almeno un quarto) della popolazione; nei Comuni della zona sotto amministrazione jugoslava, dove gli appartenenti al gruppo etnico italiano costituiscono un elemento rilevante (almeno un quarto) della popolazione, tali iscrizioni e tali nomi saranno in italiano, oltre che nella lingua della Autorità Amministratrice. Lo sviluppo economico della popolazione etnicamente jugoslava nella zona amministrata dall'Italia e della popolazione etnicamente italiana nella zona amministrata dalla Jugoslavia, sarà assicurato senza discriminazione e con un'equa ripartizione dei mezzi finanziari disponibili. Nessun mutamento dovrebbe essere apportato alle circoscrizioni delle unità amministrative fondamentali, nelle zone che vengono rispettivamente sotto l'amministrazione civile dell'Italia e della Jugoslavia, con l'intento di arrecare pregiudizio alla composizione etnica delle unità stesse. Una speciale Commissione mista italo-jugoslava verrà istituita con compiti di assistenza e consultazione sui problemi relativi alla protezione del gruppo etnico jugoslavo nella zona sotto amministrazione italiana e del gruppo etnico italiano nella zona sotto amministrazione jugoslava. La Commissione esaminerà altresí i reclami e le questioni sollevate da individui appartenenti ai rispettivi gruppi etnici in merito alla esecuzione del presente Statuto. I Governi italiano e jugoslavo faciliteranno le visite di tale Commissione alle zone sotto la loro amministrazione e accorderanno ogni agevolazione per l'assolvimento dei suoi compiti. I due Governi si impegnano a negoziare immediatamente un particolareggiato regolamento relativo al funzionamento della Commissione. Londra, 5 ottobre 1954. VLADIMIR VELEBIT - MANLIO BROSIO - I PROTOCOLLI AGGIUNTIVI - Porto franco - Lettera dell'Ambasciatore d'Italia a Londra all'Ambasciatore di Jugoslavia: In vista della inapplicabilità delle disposizioni dell'Allegato VIII del Trattato di pace con l'Italia relative ad un regime internazionale del Porto Franco di Trieste ed in relazione all'art. 5 del Memorandum d'intesa parafato oggi, il Governo italiano invita il Suo Governo a partecipare con altri Governi interessati ad una riunione in data prossima per consultarsi circa la elaborazione delle misure necessarie per applicare nel quadro della situazione esistente gli articoli da 1 a 20 dell'Allegato VIII del Trattato di pace con l'Italia allo scopo di assicurare il più ampio uso possibile del Porto Franco in armonia con le necessità del commercio internazionale. Nelle more delle sopramenzionate consultazioni, il Governo italiano emanerà norme preliminari per regolare l'amministrazione del Porto Franco. Sedi culturali: Lettera dell'Ambasciatore d'Italia a Londra all'Ambasciatore Jugoslavia: Il mio Governo desidera informarLa che, nell'assumere l'amministrazione della zona per la quale sarà responsabile in base alle disposizioni del Memorandum d'intesa parafato oggi a Londra, esso renderà disponibile una casa in Roíano o in altro sobborgo da essere adibita a sede culturale per la comunità slovena di Trieste e metterà altresì a disposizione i fondi per la costruzione e l'arredamento di una nuova sede culturale in via Petronio. P, confermato che anche la " Narodni Dom " a San Giovanni è disponibile per essere adibita a sede culturale. È inteso dal mio Governo che per parte sua il Governo jugoslavo è disposto a prendere in favorevole considerazione le richieste fatte da organizzazioni culturali italiane per ottenere ulteriori locali per le loro attività culturali nella zona che viene sotto l'amministrazione jugoslava. Risposta dell'Ambasciatore di Jugoslavia a Londra all'Ambasciatore d'Italia: Desidero ringraziarLa per la Sua lettera del 5 ottobre 1954 relativa alle sedi da mettere a disposizione di organizzazioni culturali slovene in Trieste e nei suoi sobborghi e di informarLa che il Governo jugoslavo è pronto a prendere in favorevole considerazione richieste di organizzazioni culturali italiane intese ad ottenere ulteriori locali per le loro attività culturali nella zona che viene sotto l'amminístrazione jugoslava. Uffici per lo svolgimento delle funzioni consolari Lettera dell'Ambasciatore d'Italia a Londra all'Ambascíatore di Jugoslavia: Ho l'onore di riferirmi al Memorandum d'intesa parafato oggi a Londra e di chiedere se il Suo Governo è d'accordo a che il mio Governo apra un Ufficio in Capodistria per lo svolgimento delle funzioni consolari nei riguardi del territorio che verrà sotto l'amministrazione jugoslava in base alle disposizioni del Memorandum sopra menzionato. Nel caso che il Suo Governo sia d'accordo il mio Governo si propone di nominare un Console a capo di tale Ufficio. Sono in grado di dichiarare che il mio Governo, per parte sua, è pronto ad approvare la conversione della rappresentanza jugoslava a Trieste in un Ufficio per lo svolgimento delle funzioni consolari nei riguardi del territorio che verrà sotto l'amministrazione italiana ai termini del Memorandum d'intesa. Risposta dell'Ambasciatore di Jugoslavia a Londra all'Ambasciatore d'Italia: Ho l'onore di accusare ricevuta della Sua lettera in data odierna e di ringraziarLa per la proposta del Suo Governo relativa alla rappresentanza del Governo jugoslavo in Trieste. Il mio Governo si propone di nominare un Console Generale come Capo della sua rappresentanza a Trieste. Il mio Governo è d'accordo, da parte sua, per l'apertura da parte del Suo Governo di un Ufficio in Capodistria per lo svolgimento delle funzioni consolari nei riguardi del territorio che verrà sotto l'amministrazione jugoslava. Trapasso dei poteri. Lettere identiche dirette dal Signor Harrison e dal Signor Thompson all'Ambasciatore d'Italia a Londra: Il mio Governo si riferisce alla decisione contenuta nel Memorandum d'intesa del 5 ottobre 1954 tra i Governi d'Italia, del Regno Unito, degli Stati Uniti e Jugoslavia, in base alle disposizioni del quale la responsabilità per la zona del Territorio Libero di Trieste amministrata dal Governo Militare del Regno Unito e degli Stati Uniti sarà da questo lasciata ed assunta dal Governo italiano. Per assicurare che la cessazione del Governo Militare e l'assunzione dell'amministrazione da parte dell'Italia, come pure il ritiro delle truppe del Regno Unito e degli Stati Uniti e l'entrata delle truppe italiane abbiano luogo in maniera sollecita e indisturbata, si propone che il Governo italiano designi un suo rappresentante per incontrarsi ad una data prossima con il Comandante della zona anglo-americana al fine di stabilire le misure del caso. Il mio Governo spera di essere in grado di eseguire tali misure entro un mese dalla data della parafatura del Memorandum d'intesa. Lettere identiche dell'Ambasciatore d'Italia a Londra al Signor Harrison e al Signor Thompson: Ho il piacere di accusare ricevuta ecc. ecc. Il mio Governo ha designato il Generale di Divisione Edmondo De Renzi quale suo rappresentante per incontrarsi con il Comandante della zona anglo-americana del Territorio Libero di Trieste per stabilire gli accordi relativi al cambio di amministrazione in quella zona del Territorio Libero di Trieste la cui responsabilità sarà assunta dall'Italia. Resta inteso che non appena le rettifiche della linea di demarcazione saranno state eseguite, avrà luogo l'ingresso delle truppe italiane, nel momento indicato in detti accordi e simultaneamente con il ritiro definitivo delle forze armate britanniche ed americane e l'assunzione della responsabilità da parte dell'Italia. Liste delle scuole esistenti menzionate nell'articolo 4 (c) dell'Allegato II (Statuto Speciale) del Memorandum d'intesa: I. - 1. Scuole slovene attualmente in funzione nella zona che viene sotto l'amministrazione dell'Italia in base al Memorandum d'intesa. - a. ASILI INFANTILI - i. Municipio di Trieste: Barcola, Gretta via S. Fortunato, San Giovanni, San Giacomo, Servola, San Sabba, Longera, Basovizza, Trebiciano, Villa Opicina, S. Croce, Prosecco; - ii. Comune di Duino-Aurisina: Malchina, Aurisina, Duino; - iii. Comune di Sgonico: Sgonico, Gabrovizza; - iv. Comune di Monrupino: Monrupino; e) Comune di San Dorligo della Valle: San Dorligo della Valle, Bagnoli della Rosandra, Sant'Antonio in Bosco, Domio. - b. SCUOLE ELEMENTARI - i. Municipio di Trieste: San Giacomo, via S. Francesco, Via Donadoni, Servola, Cattinara, Roiano, Sant'Anna, San Giovanni, Barcola, Villa Opicina, Prosecco, Santa Croce, Trebiciano, Gropada, Basovizza; - ii. Comune di Duino-Aurisina: Aurisina, Sistiana, Duino, San Giovanni di Duino, Medeazza, Ceroglie, Malchina, Slivia, San Pelagio; - iii. Comune di Sgonico: Sales, Sgonico, Gabrovizza; - iv. Comune di Monrupino: Monrupino; - v. Comune di San Dorligo della Valle: San Dorligo della Valle, Bagnoli della Rosandra, Sant'Antonio in Bosco, San Giuseppe della Chiusa, Domio, Caresana, Pese; - vi. Comune di Muggia: Stramare, Santa Barbara. - c. SCUOLE E CORSI PROFESSIONALI - i. Municipio di Trieste: Scuola professionale industriale a Roiano, Scuola professionale industriale a San Giovanni, Corso professionale industriale a San Giovanni, Corso professionale industriale a Villa Opicina (2 anni), Corso professionale commerciale a Prosecco (2 anni), Corso professionale commerciale a Cattinara (2 anni), Corso professionale a Santa Croce; - ii. Comune di Duino-Aurisina: Corso professionale industriale ad Aurisina (2 anni); - iii. Comune di Sgonico: Sales, Sgonico, Gabrovizza; - iv. Comune di Monrupino: Monrupino; - v. Comune di San Dorligo della Valle: Corso professionale industriale a San Dorligo della Valle (2 anni). I sopramenzionati corsi professionali saranno cambiati in scuole professionali in base alla legge italiana. - d. SCUOLE SECONDARIE - Trieste: Scuola media inferiore, via delle Scuole Nuove, San Giacomo; Liceo scientifico con sezione classica, via Lazzaretto Vecchio 9; Istituto magistrale, piazzale Gioberti, San Giovanni; Istituto tecnico commerciale, piazzale Gioberti, San Giovanni. - 2. Scuole italiane attualmente in funzione nella zona che viene sotto l'amministrazione della Jugoslavia in base al Memorandum d'intesa. - a. ASILI INFANTILI - i. Capodistria. - ii. Classi italiane negli asili infantili in: Isola d'Istria, Pirano, Buie, Sicciole, Cittanova, Umago. - b. SCUOLE ELEMENTARI - i. Umago, Verteneglio, Castagna, Cittanova, Capodistria, Pirano, Santa Lucia, Sicciole, Buie, Grisignano, Momiano, San Nicolò, Isola d'Istria, Prade, Semedella, Strugnano. - c. SCUOLE PROFESSIONALI - i. Capodistria, Isola d'Istria, Sicciole, Buie, Umago, Cittanova, sezione italiana della Scuola professionale triennale di artigianato femminile a Capodistria. - d. SCUOLE SECONDARIE - i. Capodistria: Scuola media inferiore e Ginnasio-Liceo classico " C. Combi. " (8 anni); - ii. Pirano: Ginnasio-Liceo scientifico (8 anni); - iii. Isola d'Istria: Scuola tecnica commerciale (2 anni).
PERCHE’ EQUITALIA E’ FUORILEGGE A TRIESTE Il 29 dicembre 2011 ho contestato alla società Equitalia Nord SpA una richiesta di pagamento di cartella derivante da spese giudiziarie eccependo la “nullità assoluta dell’atto per mancanza di giurisdizione dello Stato Italiano nella zona A del Territorio Libero di Trieste”. L’udienza relativa, dove sarò difeso dall’avv. Livio Bernot di Gorizia, si terrà presso il Giudice di Pace di Trieste (data per ora indicativa 5 marzo 2012). In base all’articolo 5 ALLEGATO X del Trattato di Pace del 1947 “Il Territorio Libero di Trieste è esente dal pagamento del debito pubblico italiano...” con conseguente impossibilità da parte del Governo italiano che ne ha l’amministrazione di imporre il pagamento di tasse, imposte, contributi, sanzioni in base alle proprie leggi e a favore di se stesso. La cartella di pagamento da me impugnata è stata emessa in forza del D.P.R. 29 settembre 1973, n. 602, ovvero di legge delle Repubblica Italiana sulla riscossione delle imposte non applicabile al di fuori del territorio nazionale e nei confronti di cittadini di altro Stato. Tale fatto costituisce violazione del Trattato di Pace (art. 21, art. 5 ALLEGATO X) firmato dall’Italia il 10 febbraio 1947 a Parigi e attuato nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo C.P.S. n. 1430 del 28 novembre 1947, e recepito nella Costituzione in vigore dal 1 gennaio 1948 all’art. 10. Il riscossore, ovvero la società Equitalia Nord SpA, si trova ad operare in un uno Stato estero quale il Territorio Libero di Trieste in virtù di un mandato ricevuto dalla Repubblica Italiana la quale non ha su tale territorio alcuna sovranità. Tale fatto costituisce violazione del Trattato di Pace (art. 21, art. 5 ALLEGATO X) firmato dall’Italia il 10 febbraio 1947 a Parigi e attuato nell’ordinamento italiano con il Decreto Legislativo C.P.S. n. 1430 del 28 novembre 1947, e recepito nella Costituzione in vigore dal 1 gennaio 1948 all’art. 10. Il caso verrà sollevato ora anche a livello internazionale. La questione fiscale è ovviamente importantissima per i destini di Trieste e provincia sottoposte dal 1954 ad una illegittima occupazione da parte italiana che ne ha distrutto la ricchezza principale rappresentata dal Porto Franco Internazionale, saccheggiato il territorio ridotto a discarica di Stato, e che ha privato dei loro diritti fondamentali i cittadini dell’ex primo porto asburgico.
Il Trattato di Osimo, firmato da Italia e Jugoslavia nel 1975 (effettivo dal 1977), oggi non ha alcun valore. Il movimento Trieste Libera si è però procurato la versione registrata unilateralmente dall’Italia alle Nazioni Unite nel 1987 (ben 10 anni dopo la firma). Questa versione include una “pagina zero” molto interessante: una nota del Segretariato delle Nazioni Unite, nella quale possiamo notare come le stesse Nazioni Unite prendono atto dell’esistenza di quest’accordo bilaterale, ma non implicano assolutamente che questo documento possa andare a modificare il Trattato di Pace o la 16esima Risoluzione del Consiglio di Sicurezza. Va anche ricordato, in ogni caso, come il “trattato” di Osimo non nomini mai un eventuale cambio di sovranità nel Territorio Libero di Trieste. Non è avvenuto quindi alcun cambio di sovranità o di confini del Territorio Libero; solamente il principio di un’amministrazione (illegalmente) militare ed assolutamente temporanea. Segue la trascrizione della “pagina zero” ufficiale (grassetto di TL). TRADUZIONE NON UFFICIALE (versione originale in inglese e francese) Nota del Segretariato: Ai termini dell’articolo 102 dello Statuto delle Nazioni Unite ogni trattato e ogni accordo internazionale concluso da un Membro delle Nazioni Unite dopo l’entrata in vigore dello Statuto sara’, il piu’ presto possibile, registrato col Segretariato e da questo pubblicato. Inoltre, nessuna parte contraente di un trattato o di accordo internazionale soggetto a registrazione e che non sia stato registrato potra’ chiamare in causa quel trattato o quell’accordo davanti a un organismo delle Nazioni Unite. Per mezzo della sua risoluzione 97(1), l’Assemblea Generale ha adottato un regolamento destinato a mettere in applicazione l’Art. 102 dello Statuto (vedasi testo del regolamento, vol. 859, p. IX). I termini “trattato” e “accordo internazionale” non sono stati definiti ne’ nello Statuto ne’ nei regolamenti, e il Segretariato segue il principio di attenersi alla posizione adottata a questo riguardo dallo Stato Membro che ha presentato lo strumento per la registrazione che, per quel che riguarda quella parte, lo strumento e’ un trattato o un accordo internazionale ai sensi dell’Art. 102. La registrazione di uno strumento presentata da uno Stato Membro, percio’, non implica un giudizio del Segretariato sulla natura dello strumento, lo status della parte o altre questioni simili. Il Segretariato considera dunque che la sua azione non conferisce ad alcuno strumento lo status di trattato o di accordo internazionale se non possiede gia’ quello status e non conferisce alla parte uno status che altrimenti non avrebbe. A parte l'errata interpretazione che la politica italiana ha voluto dare al così detto trattato (bilaterale) di Osimo, ossia, come se con questo trattato fosse stata versata la sovranità dell'Italia sul TLT facendolo così sparire; alcune persone sulla zona di confine tra la zona A e la zona B, (amministrate da due Stati diversi, l'Italia per la zona A e la Jugoslavia di allora per la zona B), hanno perso parte o tutto il loro terreno che comunque era situato nel Territorio libero.
(Incredibile a pensarci, ma, quanta truffa e cose irregolari che ha fatto lo Stato italiano nei confronti di Trieste ed il suo territorio, ma anche, nei confronti dei paesi firmatari, tuttavia, anche, nei confronti di quasi tutti i cittadini italiani, naturalmente): TRATTATO (di Osimo) tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia. Le parti contraenti Convinte che la cooperazione pacifica e le relazioni di buon vicinato fra i due Paesi ed i loro popoli corrispondono agli interessi essenziali dei due Stati, Considerando che gli accordi che esse hanno concluso finora hanno creato condizioni favorevoli allo sviluppo ulteriore ed all'intensificazione delle relazioni reciproche, Convinte che la uguaglianza fra Stati, la rinuncia all'impiego della forza ed il rispetto conseguente della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'inviolabilità delle frontiere, il regolamento pacifico delle controversie, la non ingerenza negli affari interni degli altri Stati, il rispetto dei diritti fondamentali e delle libertà, unitamente all'applicazione in buona fede di ogni obbligo internazionale, rappresentano la base della salvaguardia della pace e della sicurezza internazionale e dello sviluppo delle relazioni amichevoli e della cooperazione fra gli Stati. Confermando la loro lealtà al principio della protezione, la più ampia possibile dei cittadini appartenenti ai gruppi etnici che deriva dalle loro Costituzioni e dai loro ordinamenti interni e che ciascuna delle due parti realizza in maniera autonoma, ispirandosi anche ai princìpi della Carta delle Nazioni Unite, della Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Uomo, della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale e dei Patti Universali dei Diritti dell'Uomo, della Convenzione sulla eliminazione di ogni forma di discriminazione razziale e dei patti Universali dei Diritti dell'Uomo. Animate dal desiderio di manifestare, attraverso il presente trattato, l'intenzione comune di intensificare, nell'interesse dei due Paesi, i rapporti esistenti di buon vicinato e di cooperazione pacifica, Convinte parimenti che ciò contribuirà al rafforzamento della pace e della sicurezza in Europa, Hanno convenuto quanto segue: ARTICOLO 1: La frontiera tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, per la parte che non è indicata come tale nel trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, è descritta nel testo di cui all'Allegato I e tracciata sulla carta di cui all'Allegato II del presente trattato. In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà fede il testo. ARTICOLO 2: La frontiera fra i due Stati nel Golfo di Trieste è descritta nel testo di cui all'Allegato III e tracciata sulla carta di cui all'Allegato IV del presente trattato. In caso di divergenza fra la descrizione della frontiera e carta, farà fede il testo. ARTICOLO 3. La cittadinanza delle persone che alla data del 10 giugno 1940 erano cittadini italiani ed avevano la loro residenza permanente sul territorio di cui all'articolo 21 del Trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, come pure la cittadinanza dei loro discendenti, nati dopo il 10 giugno 1940, è regolata rispettivamente dalla Legge dell'una o dell'altra delle Parti, a seconda che la residenza delle suddette persone al momento dell'entrata in vigore del presente Trattato si trovi nel territorio dell'una o dell'altra delle Parti. Le persone che fanno parte del gruppo etnico italiano e le persone che fanno parte del gruppo etnico jugoslavo, alle quali si applicano le disposizioni del comma precedente, hanno facoltà di trasferirsi rispettivamente nel territorio italiano e nel territorio jugoslavo, alle condizioni previste dallo scambio di lettere di cui all'Allegato VI del presente Trattato. Per quanto riguarda le famiglie, verrà tenuto conto della volontà di ciascuno dei coniugi e, nel caso in cui questa fosse coincidente, non sarà tenuto conto dell'eventuale diversa appartenenza etnica dell'uno o dell'altro coniuge. I figli minori seguiranno l'uno o l'altro dei loro genitori, in conformità con la normativa di diritto privato, applicabile in materia di separazione, nel territorio dove i genitori hanno la loro residenza permanente al momento dell'entrata in vigore del presente Trattato. ARTICOLO 4: I due governi concluderanno, al più presto possibile, un Accordo relativo ad un indennizzo globale e forfettario che sia equo ed accettabile dalle due Parti, dei beni, diritti ed interessi delle persone fisiche e giuridiche italiane, situati nella parte del territorio indicata all'articolo 21 del Trattato di Pace con l'Italia del 10 febbraio 1947, compresa nelle frontiere della Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia, che hanno fatto oggetto di misure di nazionalizzazione o di esproprio o di altri provvedimenti restrittivi da parte delle Autorità militari, civili o locali jugoslave, a partire dalla data dell'ingresso delle Forze Armate Jugoslave nel suddetto territorio. A tale fine i due governi inizieranno negoziati entro il termine di due mesi a partire dalla data dell'entrata in vigore del presente Trattato. Nel corso di questi negoziati i due governi esamineranno con spirito favorevole la possibilità di lasciare, in un certo numero di casi, gli aventi diritto che faranno domanda entro un termine da stabilire, la libera disponibilità dei beni immobili sopra menzionati, i quali siano già stati affidati in uso o in amministrazione ai membri vicini della famiglia del titolare, o in casi simili. ARTICOLO 5: Al fine di regolare la materia delle assicurazioni sociali e delle pensioni di vecchiaia delle persone indicate all'articolo 3 del presente Trattato, le due parti concluderanno appena possibile un accordo relativo alle questioni che, secondo il Protocollo Generale del 14 novembre 1957, non sono già regolate dall'Accordo stipulato fra di esse in pari data. A questo fine i due Governi inizieranno negoziati entro un termine di due mesi a partire dalla data dell'entrata in vigore del presente Trattato. Fino alla conclusione dell'Accordo previsto al primo paragrafo di questo articolo, la salvaguardia degli interessi delle persone che attualmente godono di assicurazioni sociali e di pensioni di vecchiaia e che rientrano nel novero di quelle indicate all'articolo 3 del presente Trattato, è assicurata dalle misure che figurano all'Allegato IX del presente Trattato. ARTICOLO 6: Le due parti confermano la loro volontà di sviluppare ulteriormente la loro cooperazione economica con l'obiettivo, in particolare del miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni di frontiera dei due Paesi. A questo fine esse hanno simultaneamente stipulato un Accordo sullo sviluppo della cooperazione economica. ARTICOLO 7: Alla data dell'entrata in vigore del presente Trattato il Memorandum d'intesa di Londra del 5 ottobre 1954 e i suoi allegati cessano di avere effetto nelle relazioni tra la Repubblica Italiana e la Repubblica Socialista Federativa di Jugoslavia. Ciascuna parte ne darà comunicazione al Governo del Regno Unito di Gran Bretagna e dell'Irlanda del Nord, al Governo degli Stati Uniti d'America ed al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, entro un termine di trenta giorni a partire dall'entrata in vigore del presente Trattato. ARTICOLO 8: Al momento in cui cessa di avere effetto lo Statuto Speciale allegato al Memorandum d'intesa di Londra del 5 ottobre 1954, ciascuna parte dichiara che essa manterrà in vigore le misure interne già adottate in applicazione dello Statuto suddetto e che essa assicurerà, nell'ambito del suo diritto interno al mantenimento del livello di protezione dei membri dei due gruppi etnici rispettivi previsto dalle norme dello Statuto Speciale decaduto. ARTICOLO 9: Il presente Trattato sarà ratificato appena possibile ed entrerà in vigore alla data dello scambio degli strumenti di ratifica simultaneamente con l'Accordo firmato in data odierna, riguardante lo sviluppo della cooperazione economica fra i due Paesi. Lo scambio degli strumenti di ratifica avrà luogo a Belgrado. Fatto a Osimo (Ancona) il 10 novembre 1975 in due originali in lingua francese. Per il Governo della Repubblica Italiana: M. Rumor. Per il Governo della R. S. F. di Jugoslavia: M. Minic.
-Wiston Churcil potrebbe aver proposto
la clausola del TLT da inserire nel trattato di pace del 1947, infatti, visto
che Trieste è stata sotto l’Italia soltanto per più di 20 anni sotto il
violento Stato fascista, perché Trieste avrebbe dovuto subire la sovranità e la
imposizione delle tasse da parte di uno Stato perdente? Probabilmente, il
premier inglese Wiston Churcil avrà anche capito che l’Italia nel corso degli
anni avrebbe continuato a far morire il porto internazionale di Trieste. Ora,
che la grande truffa legale è venuta fuori alla luce del sole, sarebbe giusto
che il truffaldino e mafioso Stato Italiano paghi le conseguenze, tornando al
TLT tutti i 200 miliardi di Euro, il complessivo danno e rapina dell’Italia al
TLT, ma, difficilmente la massoneria costringerà all’Italia di pagare l’intero
importo al TLT. E l’Italia se ne dovrà andare via a testa bassa, più qualche
eventuale risarcimento, sarà già abbastanza ok. NOTA: Tra le tasse, tra il
demanio depauperato, tra l'inquinamento, ecc. ecc, dal 1954 al 2015, l'Italia
ha causato circa 200 miliardi di Euro di danni al Territorio Libero di Trieste
e al porto franco internazionale di Trieste. NOTA: L'inceneritore illegale a Trieste
brucia di continuo i rifiuti della Campagna, e spesso, da questo inceneritore
esce anche diossina. Tutto questo, grazie ad una classe politica corrotta sia
della così detta sinistra che di destra. NOTA: Oggi di, subiamo l’influenza
della oligarchia internazionale camuffata in democrazia. Oggi di, anche gli
italiani subiscono la oligarchia camuffata in democrazia, inoltre, anche a
Trieste stiamo subendo le conseguenze per la corrotta oligarchia italiana che
ci ha invaso. A parte alcuni lavori e rinnovamenti necessari, perché ci sono
continui spostamenti dei reparti negli ospedali? Inoltre, quale è il principale
motivo per cui la oligarchia, in parte, desidera fare una città pedonale,
nonostante alcune demagogie e dissensi e incoerenze fin troppo palesi? Più
appalti, più tangenti per i politici di turno! NOTA: Ogni cosa è stata studiata
a tavolino per far dimenticare il TLT, anche i troppi dipendenti pubblici ed
agenti stipendiati dall'Italia o dal comune sotto l'Italia. NOTA: In che senso
la provincia di Trieste non esiste? Nella Costituzione della Repubblica Italiana sono previste le regioni, le province e i comuni, ma, se la provincia non è istituita a norma di legge ed approvata con firma del presidente della repubblica, quel territorio, nella
così detta provincia, se istituita illegalmente e di nascosto dal governatore o
prefetto italiano, per non violare il trattato di pace del 1947, in quel
territorio non c'è la sovranità italiana. E questo, non soltanto per le norme
internazionali generalmente riconosciute del trattato di pace del 1947 che
l'Italia doveva rispettare, e, come anche l'articolo 10 della Costituzione
Italiana impone allo stesso Stato italiano, ma anche, per le stesse norme
contenute nella Costituzione della Repubblica Italiana il Territorio Libero di Trieste non deve essere sottoposto alla sovranità da parte dello stato Italiano. NOTA:
(Autotutela): Essendo dei cittadini del TLT, quale è il modo corretto di
comportarsi, se si viene fermati da due agente di polizia o da due agenti dei carabinieri
o dalla guardia di finanza? E' giusto esibire i documenti, tuttavia, se
l'agente vuole fare una contravvenzione, come cittadini del TLT, gli si può
rispondere: lei è un agente armato in uno Stato straniero, inoltre, lei sta
applicando l'ordinamento giuridico italiano, non adeguato e/o non esteso al
TLT, e quindi, se io devo esibire un documento per ricevere una
contravvenzione, lei mi deve dare il suo nome e cognome, in quanto, pur
eseguendo gli ordini, lei sta violando le norme internazionali, contenute nel
trattato di pace del 1947, che l'Italia ha l'obbligo di rispettare: legge del
25/11/1952 numero 3054.
-The Treaty of Osimo, signed by Italy and Yugoslavia in 1975 (effective since 1977), today has no value.
Free movement Trieste was procured but the registered version
unilaterally from Italy to the United Nations in 1987 (10 years after
the signing). This version includes a "page zero" very
interesting: a note from the Secretariat of the United Nations, in
which we can see that the United Nations itself noted the existence
of this agreement bilaterally, but absolutely do not imply that this
document will go to change the Peace Treaty or the 16th resolution of
the Security Council. It should also be remembered, however, as the
"Treaty" of Osimo not ever appoint a possible change of
sovereignty in the Free Territory of Trieste. It did not happen then
any change of sovereignty or boundaries of the Free Territory; only
the beginning of an administration (illegal) military and absolutely
temporary. Following is the transcript of the "zero-page"
Official (bold TL). UNOFFICIAL TRANSLATION (original version in
English and French) Note by the Secretariat: According to Article 102
of the Charter of the United Nations every treaty and every
international agreement entered into by any Member of the United
Nations after the coming into force of the Statute will, the as soon
as possible, registered with the Secretariat and published by this.
Furthermore, no party to a treaty or international agreement subject
to registration which has not been registered and will call into
question the treaty or that agreement before a UN body. By means of
its resolution 97 (1), the General Assembly adopted a regulation
intended to put under the Art. 102 of the Charter (see text of the
Regulation, vol. 859, p. IX). The terms "treaty" and
"international agreement" have not been defined it 'in the
statute it' in the regulations, and the Secretariat follows the
principle to stick to the position adopted in this regard by the
Member State which presented the instrument for registration that,
with regard to that part, tool and 'a treaty or an international
agreement pursuant to Art. 102. The registration of an instrument
submitted by a Member State, therefore ', does not imply a judgment
by the Secretariat on the nature of the instrument, the status of the
party or other similar issues. The Secretariat therefore considers
that its action does not confer any tools to the status of treaty or
international agreement if it does not already have that status and
does not confer on the status that would not have otherwise.
-Il Trattato di Osimo, firmato da Italia e Jugoslavia nel 1975 (effettivo
dal 1977), oggi non ha alcun valore. Click
qui per leggere l’originale in inglese.
Il movimento Trieste Libera si è però procurato la versione
registrata unilateralmente dall’Italia alle Nazioni Unite nel 1987
(ben 10 anni dopo la firma). Questa versione include una “pagina
zero” molto interessante: una nota
del Segretariato delle Nazioni Unite,
nella quale possiamo notare come le stesse Nazioni Unite prendono
atto dell’esistenza di quest’accordo bilaterale, ma non implicano
assolutamente che questo documento possa andare a modificare il
Trattato
di Pace
o la 16esima
Risoluzione del Consiglio di Sicurezza.
Va anche ricordato, in ogni caso, come il “trattato” di Osimo non
nomini mai
un eventuale cambio
di sovranità
nel Territorio Libero di Trieste. Non è avvenuto quindi alcun cambio
di sovranità o di confini del Territorio Libero; solamente il
principio di un’amministrazione (illegalmente) militare ed
assolutamente temporanea. Segue la trascrizione della “pagina zero”
ufficiale (grassetto di TL). TRADUZIONE
NON UFFICIALE (versione
originale in inglese e francese)
Nota del Segretariato: Ai
termini dell’articolo 102 dello Statuto delle Nazioni Unite ogni
trattato e ogni accordo internazionale concluso da un Membro delle
Nazioni Unite dopo l’entrata in vigore dello Statuto sarà, il più
presto possibile, registrato col Segretariato e da questo pubblicato.
Inoltre, nessuna parte contraente di un trattato o di accordo
internazionale soggetto a registrazione e che non sia stato
registrato potrà chiamare in causa quel trattato o quell’accordo
davanti a un organismo delle Nazioni Unite. Per mezzo della sua
risoluzione 97(1), l’Assemblea Generale ha adottato un regolamento
destinato a mettere in applicazione l’Art. 102 dello Statuto
(vedasi testo del regolamento, vol. 859, p. IX). I termini “trattato”
e “accordo internazionale” non sono stati definiti ne’ nello
Statuto ne’ nei regolamenti, e il Segretariato segue il principio
di attenersi alla posizione adottata a questo riguardo dallo Stato
Membro che ha presentato lo strumento per la registrazione che, per
quel che riguarda quella parte, lo strumento e’ un trattato o un
accordo internazionale ai sensi dell’Art. 102. La registrazione di uno strumento presentata da uno Stato Membro, perciò, non implica un giudizio del Segretariato sulla natura dello strumento, lo status della parte o altre questioni
simili. Il Segretariato considera dunque che la sua azione non conferisce ad
alcuno strumento lo status di trattato o di accordo internazionale se
non possiede già quello status e non conferisce alla parte uno status che altrimenti non avrebbe.
NOTA:
Il trattato di Osimo bisogna leggerlo con molta attenzione, in
quanto, è stato fatto così nel tentativo di non violare in modo
palese il trattato di pace che l'Italia ha firmato nel 1947,
tuttavia, ai cittadini inesperti di Trieste il trattato di Osimo
probabilmente doveva apparire come: ufficiale cessazione del TLT e
versamento della sovranità italiana sulla zona A. La parola
permanente in riferimento al trattato di Osimo presso il Dipartimento
Americano può significare permanente riguardo alla linea di confine
fino a che sussiste la amministrazione civile italiana sulla zona A,
ma, per i cittadini di Trieste, tale ambiguo accordo probabilmente in
segreto tra Washington e Roma, doveva apparire come avvenuto e
definitivo versamento della sovranità italiana sulla ex zona A del
TLT. (Dopo tutto, la DC ha fatto guerra al comunismo apparentemente
pericoloso secondo la supervisione della CIA attraverso Gladio, ecc,
ecc, e quindi, potendo risultare l'Italia molto comoda come paese
NATO.)
-As
for the constitution of Japan and Germany, also Annex eighth relative
to the Free Territory of Trieste was made by the United States. (Many
people are slaves to power with US, UK and its propaganda and laws,
however, especially Italian politics has considered very
uncomfortable most of the rules of Zone A of the Free Territory of
Trieste.) NOTE:
"Thank you," especially the work done by Italy in the past
60 years: too many civil servants and salaried well insured with a
lot of pension, mentally ill well salaried just to give presence in
the workplace, many immigrants and exiles super advantage, Mixed
citizens who come from other Italian cities, etc., etc., and, thanks
to the lying propaganda and mass psychology on the part of Italian
politics, today, few residents in Trieste are able to take a stand
for the TLT, for Moreover, many senior citizens, having lived through
the violence hurt the TLT hidden by Italy, have a bad memory of the
TLT. An example: 53 in the 5 or 8 students of Trieste were killed by
snipers Italian, not English by snipers. "The oath of civil
servants" is done, in particular, in reference to the
fundamental principles of the Italian Republic, however, the Italian
Constitution imposes on Italy to comply with the peace treaty of
1947, and then, also Annex eighth regarding the TLT and the free port
of Trieste: Article 10 and 117. So if Roberto Cosolini sent an email
to the secret personnel director, and that some public employees,
threatening them with immediate dismissal and loss of pension if they
they were associated with the "Free Movement of Trieste - the
real one", this had been a real threat with a lot of promise or
only a threat of intimidation, is both a violation of the peace
treaty that the laws and constitution of the Italian Republic. Art.
35. (Oath of civil servants) 1. In Title IV of Legislative Decree 30
March 2001 n.165, as amended, Article 51 is premised on the
following: "Art. 50-bis. - (Oath of civil servants). - 1. On
first taking the public authorities referred to in Article 1,
paragraph 2, employees take an oath of allegiance. 2. The oath of
public servants referred to in paragraph 1 takes place at the time of
service socket in front of the office manager or his delegate,
according to the following formula: "I swear to be faithful to
the Republic, to faithfully observe the Constitution and the laws, to
fulfill the duties of my office in the interest of the Administration
and the public for the public good. " The refusal to take the
oath results in dismissal without notice. " 2. retains the
specific rules applicable to the oath of staff under public law
referred to in Article 3 of the Legislative Decree 30 March 2001
n.165, as amended. Art. 10 of the Italian Constitution: "The
Italian legal system conforms to the generally recognized rules of
international law. The legal status of foreigners is regulated by law
in conformity with international norms and treaties. The foreigner
who is denied his country in the effective exercise of the democratic
liberties guaranteed by the Italian Constitution has the right to
asylum in the Republic under the conditions established by law. It
does not allow the extradition of a foreigner for political offenses.
[3] "The peace treaty of 1947 is part of the generally
recognized norms of international law, of course. Art. 113 of the
Constitution of the Italian Republic:" Against acts of the
public administration is always permitted judicial protection of
rights and interests legitimate before the organs of ordinary or
administrative justice. Such judicial protection may not be excluded
or limited to particular kinds of appeal or for particular categories
of acts. The law determines which judicial bodies are empowered to
annul acts of public administration in the cases and with the effects
provided by law. " The TLT is an organ of administrative
jurisdiction.
-Come
per la costituzione del Giappone e della Germania, anche l'allegato
ottavo relativo al Territorio Libero di Trieste è stato fatto dagli
Stati Uniti. (Molte persone sono succubi per la potenza USA-GB e per
la sua propaganda e leggi, tuttavia, specialmente la politica
italiana ha considerato come molto scomode gran parte delle norme
della zona A del Territorio Libero di Trieste.) NOTA:
“Grazie” sopratutto al lavoro compiuto dall'Italia in questi
ultimi 60 anni: troppi dipendenti pubblici ben stipendiati ed
assicurati con tanto di pensione, malati mentali ben stipendiati solo
per dare presenza sul posto di lavoro, molti immigrati ed esuli super
avvantaggiati, cittadini misti che vengono da altre città italiane,
ecc, ecc, e, grazie alla propaganda menzognera e alla psicologia di
massa da parte della politica italiana, oggi di, pochi cittadini
residenti a Trieste sono in grado di prendere posizione a favore del
TLT, per giunta, molti cittadini anziani, avendo vissuto male il TLT
grazie alla violenza nascosta da parte dell'Italia, hanno un brutto
ricordo del TLT. Un esempio: nel 53 i 5 od 8 studenti di Trieste
furono uccisi dai cecchini italiani, non dai cecchini inglesi. “Il
giuramento dei dipendenti pubblici" viene fatto, in particolar
modo, in riferimento ai principi fondamentali della repubblica
italiana, tuttavia, la stessa Costituzione Italiana impone all'Italia
di rispettare il trattato di pace del 1947, e quindi, anche
l'allegato ottavo che riguarda il TLT ed il porto franco di Trieste:
articolo 10 e 117. Quindi, se Roberto Cosolini ha mandato una email
segreta al direttore del personale, e questo ad alcuni dipendenti
pubblici, minacciandoli di immediato licenziamento e perdita della
pensione nel caso che essi si fossero associati al "Movimento di
Trieste Libera – quello vero", questa fosse stata una minaccia
reale con tanto di promessa o soltanto una minaccia intimidatoria, è
sia una violazione del trattato di pace che delle leggi e
costituzione della stessa Repubblica Italiana. Art. 35. (Giuramento
dei dipendenti pubblici) 1. Nel titolo IV del
decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, e successive modificazioni,
all’articolo 51 è premesso il seguente: «Art. 50-bis.
– (Giuramento dei dipendenti pubblici). – 1.
All’atto della prima assunzione nelle amministrazioni pubbliche di
cui all’articolo 1, comma 2, i dipendenti prestano giuramento di
fedeltà. 2. Il
giuramento dei dipendenti pubblici di cui al comma 1 avviene al
momento della presa di servizio davanti al dirigente dell’ufficio o
a un suo delegato, secondo la formula seguente: “Giuro di essere
fedele alla Repubblica, di osservarne
lealmente la Costituzione e le leggi, di
adempiere ai doveri del mio ufficio nell’interesse
dell’Amministrazione e dei cittadini per il pubblico bene“. Il
rifiuto di prestare il giuramento comporta il licenziamento senza
preavviso». 2. Resta ferma la specifica disciplina prevista per il
giuramento del personale in regime di diritto pubblico di cui
all’articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n.165, e
successive modificazioni. Art.
10. della Costituzione della Repubblica italiana: “L'ordinamento
giuridico italiano si conforma alle norme del diritto internazionale
generalmente riconosciute. La condizione
giuridica dello straniero è regolata dalla legge in conformità
delle norme e dei trattati internazionali. Lo straniero, al quale sia
impedito nel suo paese l'effettivo esercizio delle libertà
democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha diritto
d'asilo nel territorio della Repubblica secondo le condizioni
stabilite dalla legge. Non è ammessa l'estradizione dello straniero
per reati politici. [3]"
Il trattato di pace del 1947 fa parte delle norme del diritto
internazionale generalmente riconosciuto, naturalmente. Art.
113. della
Costituzione della Repubblica italiana: “Contro
gli atti della pubblica amministrazione è sempre ammessa la tutela
giurisdizionale dei diritti e degli interessi legittimi dinanzi agli
organi di giurisdizione
ordinaria o amministrativa.
Tale tutela giurisdizionale non può essere esclusa o limitata a
particolari mezzi di impugnazione o per determinate categorie di
atti. La legge determina quali organi di giurisdizione possono
annullare gli atti della pubblica amministrazione nei casi e con gli
effetti previsti dalla legge stessa." Il TLT è un organo di
giurisdizione amministrativa.
-Because outside the
headquarters of the government commissioner is the Italian flag and
the European Union, but not that of the TLT and the United Nations?
Clear violation of the peace treaty of 1947 and violation of Article
10 of the Italian Constitution, also, the TLT is not part of Europe. NOTE: The
two documents, perhaps, the most important dished out by the true
movement of Free Trieste, headquartered in Piazza della Borsa 7, are:
the complaint sent to the commissioner of the government, to the UN
and to the 25 signatory countries, with the title: "Bill of
Rights of the citizens and of the Businesses in the Free Territory of
Trieste. "; and; the leaflet concerning the campaign on fiscal
disobedience to Italy, completely legal, with the title: "Stop
illegal fees Italian, begins the liberation of the Free Territory of
Trieste tax."
-Perché
davanti alla sede del commissario di governo c'è la bandiera
italiana ed Europea, ma, non quella del TLT e delle Nazioni Unite?
Violazione palese del trattato di pace del 1947 e violazione dello
stesso articolo 10 della Costituzione Italiana, inoltre, il TLT non
fa parte dell'Europa. NOTA: I due documenti,
forse, più importanti elargiti dal vero movimento di Trieste Libera
con sede in Piazza della Borsa 7, sono: la denuncia mandata al
commissario di governo, alle Nazioni Unite ed ai 25 paesi firmatari,
con il titolo: “Carta dei diritti del cittadini e delle imprese del
Free Territory of Trieste.”; e; il volantino inerente la campagna
sulla disubbidienza fiscale all'Italia del tutto legale, con il
titolo: “Basta tasse illegali italiane, inizia la liberazione
fiscale del Free Territory of Trieste". Per ricevere la carta dei diritti dei cittadini e delle imprese, bisogna prima aporre una firma presso la postazione del movimento con Roberto Giurastante oppure si può apore una firma presso la segreteria in piazza della Borsa 7, e dopo, si può ricevere tutti i nove fogli con la denuncia contro l'Italia al completo ed in perfetta forma dal punto di vista legale, e quindi, essendo la denuncia inataccabile da un qualsiasi avvocato del Divolo del PD. La denuncia contiene un resoconto legale e politico molto dettagliato di tutti gli abusi che l'italia ha compiuto nei confronti del Territorio Libero di Trieste, inoltre, c'è anche un resoconto storico, sociale e psicologico. color: black;">.”
-(An explanation in a
broad sense, to give an incentive and little hope to the citizens of
Trieste, well prepared, you are faced with a situation that seems a
long time ago, completely static, immovable and without hope. A
person encouraged psychologically intimate, later, is facilitated in
developing interest and desire to know the cause of the TLT): To ask the prefect
to be exempt from Italian taxes illegal, just put the copy of the
Bill of Rights, consisting of 9 pages, plus the payment of bills and
taxes with Italian as a percentage, or bulletins for the payment of
fees as the Italian TASI, the IMU, income tax, etc. Ccc., More,
copying bulletins not yet paid and possibly after the deadline, even
the prompt payment or intimidation, and perhaps more, the specific
request of predicting what citizens get from the prefect. To begin,
there are several hundred people who will make the request to the
prefect, as well as internationally, corresponds to the government
commissioner or governor of the TLT. If the government commissioner
acts not answer within a certain time or giving a negative answer, as
if it were in the role of prefect Italian, after a deadline, the
request is sent to hundreds of people in the form of complaint to the
United Nations and the International 25 countries that signed the
peace treaty of 1947. So, although the prefect does not respond,
there will be the same as the blatant violation of the peace treaty
of 1947
-(Una spiegazione in
senso lato, per dare un incentivo e piccola speranza ai cittadini di
Trieste, ben disposti, che si trovano di fronte ad una situazione che
sembra, ormai da tanto tempo, del tutto statica, inamovibile e senza
speranza. Una persona incoraggiata a livello psicologico ed intimo,
dopo, è più facilitata nel sviluppare interesse e desiderio di
conoscere la causa del TLT): Per chiedere al
prefetto di essere esonerati dalle tasse italiane illegali, basterà
porre la copia della carta dei diritti, composta da 9 pagine, più i
bollettini di pagamento con le tasse italiane in percentuale, o, i
bollettini per il pagamento delle tasse italiane come la TASI, l'IMU,
la tassa sul reddito, ecc. Ccc., più, la copia dei bollettini non
ancora pagato ed eventualmente dopo la scadenza, anche il sollecito o
intimidazione di pagamento, e forse, più, la richiesta specifica su
quello che il cittadino predicente ottenere dal prefetto. Per
iniziare, ci sono alcune centinaia di persone che faranno la
richiesta al prefetto, che a livello internazionale, corrisponde al
commissario di governo o governatore del TLT. Se il commissario di
governo agisce non rispondendo entro un certo tempo o dando una
risposta negativa, come se fosse nel ruolo di prefetto italiano, dopo
una scadenza, viene mandata la richiesta di centinaia di persone
sotto forma di denuncia internazionale alle Nazioni Unite ed ai 25
paesi firmatari del trattato di pace del 1947. Così, anche se il
prefetto non risponde, ci sarà lo stesso la violazione palese del
trattato di pace del 1947.
Carta dei diritti dei cittadini e delle imprese del Territorio Libero di Trieste
-Despite having with me the pictures of bill of rights divided into 9 pages, I would not have posted on the blog so that lawyers and other people can not use it to ambiguous personal interests against Italy, but, recognizing Italy for things thatThey come in handy. (Perhaps it would be better not even the lack of jurisdiction were to publish, for the same reasons, that is, people do not join the true movement of Trieste Free that, too, could make use of these cards but being in opposition to the true movement. of course, in one way or another, sooner or later, a card that should only be used in the right way and with the right conditions, become known to people not "worthy".)
-Pur avendo con me
le foto della carta dei diritti divisa in 9 pagine, io non la ho
pubblicate sul blog affinché avvocati ed altre persone ambigue non
possano usarla per interessi personali contro l'Italia, ma,
riconoscendo l'Italia per le cose che gli fanno comodo. (Forse,
sarebbe stato meglio che non pubblicassi neanche il difetto di
giurisdizione, per gli stessi motivi, ossia, persone non unite al
vero movimento di Trieste Libera che, per giunta, potrebbero fare uso
di queste carte ma essendo in opposizione al vero movimento.
Ovviamente, in un modo o nell'altro, prima o poi, una carta che
dovrebbe essere usata soltanto nel modo giusto e con le giuste
condizioni, diventa nota alle persone non "meritevoli".)
-Trieste,
June 18th, 2015. – Citizens and enterprises of the Free Territory
of Trieste – Territorio Libero di Trieste, established under
Resolution
16/1947 of the Security Council of the United Nations and with
the successive Treaty of Peace of Paris, entrusted since 1954 to the
Italian Government under provisional civil administration, do no
longer intend to pay the excessive taxes and enormous public debt of
the Republic of Italy «caused by the abnormous corruptions of the
Italian political and institutional system» and imposed to Trieste
without prior, regular extension of the Italian legislation on
taxation. This is stated in the act that the Free Trieste Movement
presented today (June 18th) during a press conference, after
notifying it on June 15th, 2015 to the Commissar of the Italian
Government who administers the Free Territory (Francesca Adelaide
Garufi) and, through her, to the head of the Italian Government
(Renzi) demanding, therefore, that the fiscal situation of Trieste is
regularized within 90 days, upon immediate precautionary suspension
of fiscal proceedings – even executive – and evictions deriving
from Italian laws which, as such, cannot be applied to the citizens,
residents and enterprise of Trieste. The regularization within 90
days, demanded by the Free Trieste Movement, does also include the
identification, by the provisional Italian authorities, of the
Italian laws uneforceable in Trieste (even under judgment No.
323/1965 of the Italian Supreme Court), to establish the financial
administration of the Free Territory separate from that of the State
of Italy and to obtain the respect of the specific international
obligations of the Republic of Italy. This general act, which is also
addressed to the presidents of the Security Council of the United
Nations and of the European Parliament will now found the individual
requests of the citizens and of the enterprises, on standard forms
that do as well contest the conflict of interests of the judicial
bodies of the State of Italy as for rulings on this matter and thus
demand a neutral judge. The current Free Territory of Trieste
consists in the capital city, Trieste, with the international Free
Port, and the five smaller municipalities in the surroundings - See
more at:
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-Trieste, 18 giugno,
2015 - I cittadini e le imprese del Territorio Libero di Trieste -
Territorio Libero di Trieste, istituita ai sensi della risoluzione
16/1947 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e con il
successivo trattato di pace di Parigi, affidati dal 1954 al governo
italiano sotto l'amministrazione civile provvisoria, non intendono
più pagare le tasse eccessive e l'enorme debito pubblico della
Repubblica di Italia «causato dalle abnormi corruzioni del sistema
politico-istituzionale italiano» e ha imposto a Trieste senza
preventiva, estensione regolare della legislazione italiana in
materia di tassazione. Questo è indicato nell'atto che la libera
circolazione di Trieste ha presentato oggi (18 giugno) nel corso di
una conferenza stampa, dopo averlo comunicato il 15 giugno 2015 per
il commissario del Governo italiano che amministra il Territorio
Libero (Francesca Adelaide Garufi) e, attraverso lei, il capo del
governo italiano (Renzi) chiedendo, quindi, che la situazione fiscale
di Trieste è regolarizzata entro 90 giorni, previa immediata
sospensione cautelare del procedimento fiscale - anche esecutivo - e
sfratti derivanti da leggi italiane che, in quanto tali, non può
essere applicata ai cittadini, residenti e imprese di Trieste. La
regolarizzazione entro 90 giorni, richiesto dal Movimento Libero di
Trieste, non comprende anche l'identificazione, da parte delle
autorità provvisorie italiane, delle leggi italiane non imposte con
coercizione a Trieste (anche sotto sentenza n 323/1965 della Corte di
Cassazione italiana), per stabilire l'amministrazione finanziaria del
Territorio Libero separato da quello dello Stato d'Italia e per
ottenere il rispetto degli obblighi internazionali specifici della
Repubblica d'Italia. Questo atto generale, che si rivolge anche ai
presidenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e del
Parlamento europeo sarà ora trovato le richieste individuali dei
cittadini e delle imprese, su moduli standard che pure contesta il
conflitto di interessi degli organi giudiziari dello Stato d'Italia
per le decisioni in materia e quindi richiedono un giudice neutrale.
L'attuale Territorio Libero di Trieste consiste nella capitale,
Trieste, con l'internazionale di Porto Franco, e cinque comuni più
piccoli nelle vicinanze - saperne di più visita:
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-NOTE:
Now, in June 2015, took note of the violation of the peace treaty of
1947 by Italy, not only the United Nations and the 25 countries that
signed the peace treaty of 1947, but also the European Union. (If an
insurance agency was "honest", anyway, you must pay the
insurance policy to be covered by any misfortune, and this, for a
cost that is often quite high. As for fiscal disobedience to Italy,
and, to be covered on a legal level, and, in order to obtain a
benefit immediately, running few or no risk, just pay only 20 euros
to register for the real movement of Trieste Free headquartered in
Piazza della Borsa 7. This is a phrase for many times repeated, in an
attempt to remove the doubt to people who may read, that the
independence of Via Roma 28 is a false movement supervised by PD,
however, also being Mario Comuzzi and Giorgio Marchesich of wrong-way
independence and employees to lists and Italian institutions). NOTE:
If subentrasse the TLT in full or if among the group of citizens, who
are at the forefront of the battle for their rights, there are also
civil servants and pensioners, can rest assured that their salary or
pension would increase by about 25 % thanks to the exemption from the
Italian tax illegal. (And yet, how many sheep there are who obey the
Italian political and / or who do not take place by the vicious
argument that there are too few citizens who take a stand. Even a
person who works and who is always busy, getting rid of any fears ,
may take place by fiscal disobedience, and possibly delegating some
practices to others. To take a position is not necessary that a very
busy person going to do propaganda to warn other people, just act to
assert their rights, after signing "The charters for citizens
and business", and, after receiving the paper "Free Trieste
to the commissioner of the government 90 days to regularize the tax
authorities in Trieste", and even better, after joining the
movement is in recognition the job done that to have full coverage to
legal: no more right, Equitalia not more). NOTE: (A right and duty of
every citizen of the TLT, since Italy has violated the peace treaty
of 1947 that the same rules and the Constitution of the Italian
Republic Italian): "The bill of rights of citizens and
enterprises of the Free Territory of Trieste "and" Free to
Trieste Government Commissioner 90 days to regularize the tax
authorities in Trieste ", two cards are sent to the prefect,
(for citizens to divert), with a fairly long maturity of 90 days :
from 15 June 2015 to 15 September 2015. This year is the last but
most crucial opportunity for all citizens of Trieste and
surroundings, to get rid permanently from Italy, because, the time is
ripe and it was never made a legal battle so targeted, in addition,
in complete separation from the lists Italian. NOTE: But, what they
want to do the real independence? Pay the right fees for the
maintenance and administration of the TLT, however, they refuse to
pay taxes, government debt and corruption of another State, Italy.
NOTE: The bill of rights of citizens and business, is a petition with
international value, and therefore, it is not just a job was done by
Roberto Giurstante, where appropriate, a lawyer Edoardo Longo, and,
by Giorgio Parovel. Being enrolled in the movement based in Piazza
della Borsa 7 will run no risk of being repossessed if you do the
right disobedience tax Italy, too, asking that he respected other
rights such as citizenship of the TLT, etc. Etc. The prefect of
Trieste, which in reality should serve as governor of the TLT also to
the citizens and companies of Trieste, will have 90 days to respond
and to give confirmation disobedience tax, which will be made by
several hundred citizens of Trieste or who work in the FTT and / or
who have a house in the FTT. After 15 September 2015, at the
international level will be fairy request it removed the Italian
administration, as, Italy has continued to act as sovereign to the
end, and in that, the Prefect has given no response until the end and
beyond that period. (The answer is not beyond the expiry of Garuffi
to AG, the substance of the province of Trieste that there is, in
fact, it is another clear violation of the trotting of peace, but
also, the same provisions of Italian law.)
-NOTA:
Ora, nel giugno 2015, ha preso atto della violazione del trattato di
pace del 1947 da parte dell'Italia, non soltanto le Nazioni Unite ed
i 25 paesi firmatari del trattato di pace del 1947, ma, anche la
Unione Europea. (Qualora una agenzia di assicurazione fosse “onesta”,
comunque sia, è necessario pagare la polizza di assicurazione per
esser coperti da eventuali disgrazie, e ciò, per un costo che spesso
è abbastanza alto. Per quanto riguarda la disubbidienza fiscale
all'Italia, e, per esser coperti a livello legale, e, per poter
ottenere subito un beneficio, correndo pochissimi o nessun rischio,
basta pagare solo i 20 Euro per iscriversi al vero movimento di
Trieste Libera con sede in Piazza della Borsa 7. Questa è una frase
per tante volte ripetuta, nel tentativo di togliere il dubbio alle
persone, che eventualmente leggono, sul fatto che gli indipendentisti
di via Roma 28 sono un falso movimento supervisionato dal PD,
tuttavia, essendo anche Mario Comuzzi e Giorgio Marchesich su vie
indipendentiste errate e dipendenti alle liste ed istituzioni
italiane). NOTA: Giorgio Marchesich non è cattivo, tuttavia, non è alla altezza come suo padre, inoltre, oggi di nella giunta comunale comanda solo il sindaco. Poi, c'è il fatto che non dobbiamo riconoscere la sovranità italiana e che l'Italia non vorrà mai mettere le cose a posto con il trattato di pace e le norme relative al TLT. NOTA: Se subentrasse il TLT per intero oppure se tra il
gruppo di cittadini, che fanno battaglia in prima linea per i propri
diritti, ci fossero anche i dipendenti pubblici ed i pensionati,
possono stare certi che i loro stipendio o pensione aumenterebbe
circa del 25% grazie all'esonero dalle illegali tasse italiane.
(Eppure, quante pecore ci sono che ubbidiscono alla politica italiana
e/o che non prendono posizione facendo il ragionamento vizioso sul
fatto che ci sono troppi pochi cittadini che prendono posizione.
Anche un individuo che lavora e che è sempre occupato, liberandosi
da eventuali timori, può prendere posizione facendo disubbidienza
fiscale, ed eventualmente, delegando alcune pratiche ad altre
persone. Per prendere posizione non è necessario che una persona
molto occupata vada a fare propaganda per avvertire altri cittadini,
basta agire per fare valere i propri diritti, dopo aver firmato “la
carte dei diritti dei cittadini e delle imprese”, e, dopo aver
ricevuto la carta “Trieste
Libera al commissario del governo: 90 giorni per regolarizzare il
fisco a Trieste“,
e ancor meglio, dopo essersi iscritta al movimento sia come
riconoscimento per il lavoro fatto che per avere completa copertura a
livello legale: non più Esatto, non più Equitalia). NOTA: (Un
diritto e dovere da parte di ogni cittadino del TLT, in quanto,
l'Italia ha violato sia il trattato di pace del 1947 che le stesse
norme italiane e Costituzione della Repubblica Italiana): “La carta
dei diritti dei cittadini e delle imprese del Free Territory of
Trieste” e “Trieste
Libera al commissario del governo: 90 giorni per regolarizzare il
fisco a Trieste”, sono
due carte mandate al prefetto, (per i cittadini da sviare), con una
scadenza ragionevolmente lunga di 90 giorni: dal 15 giugno 2015 al
15 settembre 2015. Questo anno è l'ultima ma più decisiva occasione
per tutti i cittadini di Trieste e dintorni, per liberarsi
definitivamente dall'Italia, in quanto, i tempi sono maturi e non è
mai stata fatta una battaglia legale così mirata, per giunta, in
completa separazione dalle liste italiane. NOTA: Ma, che cosa
vogliono fare i veri indipendentisti? Pagare le giuste tasse per il
mantenimento ed amministrazione del TLT, ma, si rifiutano di pagare
le tasse, il debito pubblico e la corruzione di un altro Stato,
l'Italia. NOTA: La carta dei diritti dei cittadini e delle imprese, è
una petizione con valore internazionale, e quindi, non essendo
rimasto un semplice lavoro compiuto da Roberto Giurstante,
eventualmente dal suo avvocato Edoardo Longo, e, da Giorgio Parovel.
Essendo iscritti al movimento con sede in piazza della Borsa 7 non si
corre alcun rischi di vedersi pignorati i bene se si fa la
disubbidienza fiscale all'Italia, per giunta, chiedendo di aver
rispettati altri diritti come la cittadinanza del TLT, ecc. Ecc. Il
prefetto di Trieste, che in realtà dovrebbe fungere da governatore
del TLT anche nei confronti dei cittadini ed imprese di Trieste, avrà
90 giorni per rispondere e per dare conferma alla disubbidienza
fiscale, che verrà fatta da alcune centinaia di cittadini di Trieste
o che lavorano nel TLT e/o che hanno una casa nel TLT. Dopo il 15
settembre del 2015, a livello internazionale verrà fata richiesta
che venga rimossa l'amministrazione italiana, in quanto, l'Italia
avrà continuato ad agire da sovrana fino alla fine, e in quanto, il
prefetto non avrà dato risposta fino alla fine ed oltre la scadenza.
(La non risposta oltre la scadenza della Garuffi ad A. G., sul merito
della provincia di Trieste che non esiste, di fatto, è un'altra
violazione palese del Trottato di pace, ma anche, delle stesse norme
della giurisprudenza italiana.)
Questa
è ultima carta rivolta al commissario di governo, del 15 giugno 2015, essa comprende anche il difetto di
giurisdizione, (un denuncia estesa a 15 uffici di varie
amministrazioni locali, comprese le 5 nel solo tribunale di Trieste),
di fatto, sotto la giurisdizione illegale dell'Italia qui a Trieste.
NOTA: Solo chi prende completa posizione essendo unito al vero
movimento ed essendo del tutto separato dalla politica e dalla
giustizia dell'Italia, ed avendo pagato una quota irrisoria per il
servizio, merita di ricevere l'ultima carta pubblicata dal movimento:
Al commissario pro tempore del Governo italiano. Dichiarazione di
obiezione fiscale motivata con richiesta di provvedimenti risolutivi
immediati dell'autorità amministrativa provvisoria del Free
Territory of Trieste. (Una amministrazione provvisoria che si è
subito trasformata in sovranità e che è durata ben 60, si, pur
essendo provvisoria.) NOTA: Ma, cosa potrebbe fare un testimone di
Geova residente a Trieste e/o che lavora a Trieste, per non pagare le
tasse italiane? Potrebbe ingaggiare il bravo e fedele avvocato
Edoardo Longo del tutto preparato e competente sul difetto di
giurisdizione e sulle leggi internazionali ed il trattato di pace che
proteggono il TLT e i suoi cittadini.
foto prima, seconda e ultima
NOTA: Se il porto di Trieste ritorna ad essere un porto franco internazionale, sarà facilitato sia il trasporto via terra che su rotaia. NOTA: La disubbidienza fiscale verrà fatta o può esser fatta, con il completo supporto del movimento, nel caso che, il cittadino sia disposto ad iscriversi al movimento, la carta segreta di 6 pagine, una sola quota di 20 Euro per il servizio, un foglio personale in cui si attesta le proprie richieste, e, tutti i bollettini contenenti le tasse italiane, nonché, tutte le altre richieste contenenti i difetti di giurisdizione e per ottenere dal prefetto i vari documenti come cittadini appartenenti al TLT: “Trieste Libera al Commissario del Governo: 90 giorni per regolarizzare il fisco a Trieste”, più, un foglio in cui la persona dichiara di voler essere esonerato dalle tasse italiane e/o da altre imposizioni da parte dello stato italiano, specificando i punti specifici di leggi che sono descritti sulla carta della conferenza stampa, (e qui, sarà inclusa ogni cosa che riguarda le autorità italiane, (compresa, l'asta della propria casa di abitazione che di solito avviene per decreto del Tribunale di Trieste oppure se si tratta di un esproprio coatto previsto dalla legge italiana per mezzo della banca che può agire senza bisogna di un processo, ma, essendo tutte procedure illegali causa il difetto di giurisdizione, non essendo Trieste una città italiana), più, tutte le bollette e bollettini contenti le tasse italiane in percentuale o per intero che si intende non pagare più. (Per paura, un cittadino potrebbe decidere di pagare con riserva, ma questo, corrisponderebbe a farsi prendere in giro dall'Italia, in quanto, la pratica di pagare con riserva potrebbe andare avanti anche per 100 anni). I cittadini che avranno fatto disubbidienza fiscale senza pagare le tasse alla scadenza e che avranno presentato, (la carta, il foglio in cui si dichiara, e, i bollettini o bollette di pagamento), in un periodo successivo molto vicino, e, sempre durante l'estate del 2015, potranno chiedere di ritorno tutte le tasse illegali pagate allo Stato Italiano. Il prefetto che attualmente è in francesca Garuffi non risponderà? La denuncia di tutte queste persone sarà mandata a livello internazionale, ossia, ai 25 paesi firmatari del trattato di pace del 1947, alle Nazioni Unite e alla Unione Europea. (E‘ meglio non pagare le tasse con riserva e chiedendo la restituzione, in quanto, ciò corrisponderebbe a continuare a farsi prendere in giro dallo Stato Italiano. Dopo, anche se la causa del TLT andasse a monte per i pochi cittadini che avranno preso posizione, coloro che avranno fatto disubbidienza fiscale potrebbero non dover più pagare le tasse italiane, salvo per le cose che si comprano, e quindi, non è detto che l’Italia possa fare una opera di repressione del tutto illegale, opprimendo i diritti anche di quelli che hanno preso posizione contro l’Italia facendo disubbidienza fiscale con un minimo di coraggio, oggi di, purtroppo assai raro da parte del cittadino italiano.
-The lawsuit by the TLT and the
free port of Trieste will have partial or total success? Partly depends on the
citizens of Trieste, but, other than that, by the end of September or beginning
of October 2015 should be pretty obvious if the TLT can dull having the law on
his behalf, or if it's useless because the Italian dictatorship that invaded us
for too long, and if necessary, any interest from the powers that be to
liberate Trieste. Here it comes to pollution load of about 200 caves in the
Karst region belonging to the TLT. However, many European funds for land
reclamation and clean-up, in fact, have been stolen by corrupt politicians and
criminals Italian. NOTE: Today's, summer of 2015, the gang of Cosolini want to
sell as soon as the entire port of Trieste to kill him as soon as possible,
despite the much dissent, but most of all, despite the violation of section
1947 peace? Probably Rome may have prompted the gang to face Cosolini die
completely and as soon as the international free port of Trieste, also
politicians as corrupt, Roberto Cosolini, Ettore Rosato and Francesco Russo,
can not do without good deals below bench, just like a drug addict usually can
not do without it and do not want to give up his drug dose, and often, even
knowing that this can bring death within a short time. Now we must wait to see
if the Italian occupation died by 2015 or no later than 2016. NOTE: To the
Italians who have been made poor and who can no longer pay taxes, often
foreclosed home, however, the Gypsies or foreigners who have a child and they
occupy an apartment in public housing, can stay without paying anything and without
the police will send them away by force. If a family of nomads with children is
introduced in a private house occupying it after, it may take more than one
month before the owner can return to his home through the legal system. We live
in a country, or, we are occupied by a country in terms of area in the TLT, in
which the state and the government is putting us against each other. NOTE: The
National TV of Italy, ie, Rai 1, Rai 2 and Rai 3, often can give the wrong
information or news according to the wishes of the government, and therefore,
the same information could be diametrically opposed between the nightly news
Rai and that of a local television, as, controlled by Italy even in the area of
Trieste
-La causa legale per il TLT ed i
porto franco di Trieste avrà parziale o totale successo? In parte dipende dai
cittadini di Trieste, ma, a parte questo, entro la fine di settembre o inizio
ottobre del 2015 dovrebbe essere abbastanza evidente se il TLT può spuntarla
avendo la legalità a suo favore, oppure, se è tutto inutile causa la dittatura
italiana che ci ha invaso da troppo tempo, ed eventualmente, nessun interesse
da parte dei poteri forti a far liberare Trieste. Qui si tratta di inquinamento
a carico di circa 200 grotte nel Carso appartenente al TLT., tuttavia, molti
fondi europei per opere di bonifica e di disinquinamento, di fatto, sono stati
rubati dai corrotti e delinquenti politici italiani. NOTA: Oggi di, estate del
2015, la gang di Cosolini vuole vendere al più presto l'intero porto franco di
Trieste per farlo morire al più presto, nonostante il tanto dissenso, ma
sopratutto, nonostante la violazione del tratto di pace del 1947? Probabilmente
Roma può aver sollecitato la gang di Cosolini affinché faccia morire del tutto
e al più presto il porto franco internazionale di Trieste, inoltre, i politici
corrotti come, Roberto Cosolini, Ettore Rosato e Francesco Russo, non possono
far a meno dei buoni affari sotto banco, proprio, come un drogato di solito non
può fare a meno e non vuole rinunciare alla sua dose di droga, e spesso, pur
sapendo che questo può portarlo alla morte in breve tempo. Adesso bisogna
aspettare per vedere se l'occupazione italiana muore entro il 2015 od al
massimo entro il 2016. NOTA: Agli italiani che sono stati resi poveri e che non
riescono più a pagare le tasse, spesso viene pignorata la casa, tuttavia, gli
zingari o stranieri che hanno un bambino e che occupano un appartamento di case
popolari, possono rimanere la senza pagare niente e senza che la polizia possa
mandarli via con la forza. Se una famiglia di nomadi con bambini si introduce
in una casa privata occupandola, dopo, può volerci anche più di un mese prima
che il proprietario possa ritornare nella sua casa attraverso le vie legali.
Viviamo in un paese, o, siamo occupati da un paese per quanto riguarda la zona
A del TLT, in cui lo Stato e il governo ci sta mettendo gli uni contro gli
altri. NOTA: La televisione nazionale dell'Italia, ossia, Rai 1, Rai 2 e Rai 3, spesso e volentieri
possono dare delle informazioni o notizie sbagliate secondo i voleri del
governo, e quindi, la stessa informazione potrebbe essere diametralmente
opposta tra il telegiornale della Rai e quello di una televisione locale, per
quanto, controllata dall'Italia anche nella zona di Trieste.
Tu hai una casa di tua proprietà per
viverci dentro, ma sei senza reddito? (Indifferentemente se hai voglia di
lavorare o se non puoi lavorare). Se vai dagli assistenti sociali ed affronti
tutta la burocrazia imposta dallo stato Italiano, se ti va bene a relazione
finita ed analizzata da dietro alle quinte, l'assistente sociale ti può
rispondere: se vuoi avere qualche (esiguo) aiuto devi prima vendere la casa. Di
fatto, molte persone che vivono in Italia, se vogliono ridurre le spese e
semplificarsi la vita, gli conviene vendere la casa di proprietà.
foto casa proprieta
NOTA: Dopo tutto quello che è accaduto
in 60 anni, se e quando subentrerà il riconoscimento a livello politico del
TLT, se si formerà due o più partiti politici, assolutamente, non dovrebbe
esserci nessuno dei politici italiani italiani corrotti che hanno fatto
politica, per tutti questi 60 anni, nella provincia fantasma di Trieste. La
maggior parte dei politici italiani non dovrebbe più poter esercitare la professione
di politico qui a Trieste, e, anche se molti di questi politici fossero da
sempre residenti a Trieste. Salvo i pochi politici onesti o quasi onesti e/o il
singolo esponenti politici che ha rifiutato i 5000 Euro a vita dal PD, se solo
fosse riuscito a far cadere questo ultimo più recidivo e pericoloso movimento
di Trieste Libera guidato da Roberto Giurastante. Inoltre, se il TLT avesse
ricevuto il riconoscimento politico e la vita democratica di questo piccolo
Stato fosse iniziata, avrebbe subito dovuto esser varata una severa legge sugli
appalti che, tra l'altro, questa legge avrebbe dovuto imporre ad ogni appalto
una completa trasparenza dei conti e di tutti i soldi sia ai cittadini che alla
finanza del TLT. Se alcuni dei corrotti politici italiani, come Roberto
Cosolini e Roberto Dipiazza, avessero potuto partecipare alla politica nel TLT
e se non fosse stata varata questa legge severa sugli appalti, molto
probabilmente la corruzione nella politica, locale del TLT, avrebbe potuto
risorgere immediatamente e ben presto spargersi a macchia d'olio presso tutto i
politici. Se la corruzione fosse risorta, contribuendo subito ad innalzare il
costo della vita, il novo governatore, all'inizio per quanto ben intenzionato,
sarebbe stato in grado di estirpare subito questa radice velenosa, alla
“Giannantonio Spotorno”? Inoltre, mordere le serpi velenose con veleno ancora
più velenoso, sia da Lobby Popolare in Italia che da Trieste Libera nel TLT,
viene inteso per fare guerra ai corrotti a fin di bene e per la giustizia.
NOTA: Un bus elettrico e le rotaie in via Mazzini, dopo, tolte via, un lavoro
che non demagogico che non doveva mai neanche iniziare, e, la pavimentazione
selvaggia ti tante strade e piazze con un cemento destinato a durare poco, e,
ora Cosolini spera di rendere via Mazzini pedonale per la tangente di un altro
appalto, per non parlare poi, di tutte le altre opere e costruzione di grandi
case da parte del comune, per incassare buone tangenti e nel tentativo di far
morire la Trieste austriaca e del TLT, ed inoltre, alcuni edifici costruiti
dagli americani che sono stati svenduti dall'Italia per prezzi stracciati.
foto borgo teresiano via mazzini
Pagando 20 Euro e firmando la “Conferma
di contribuzione di sostegno volontaria e di presa d'atto”, si può avere un
completo servizio per la disubbidienza fiscale, senza riceve più a casa nessun
bollettino che contiene in percentuale o al 100% le tasse italiane. (Se pochi
cittadini prendessero posizione, dopo, lo Stato Italiano potrebbe cercare di
sopraffarli in modo illegale, ma, essendo stata la colpa anche della
maggioranza dei cittadini che vivono e/o che lavorano a Trieste e dintorni, tuttavia,
le cento o più persone che parteciperanno alla disubbidienza fiscale potrebbero
anche godere della esenzione di pagare direttamente le tasse italiane, salvo
per i prodotti come la benzina. L'Italia potrebbe benissimo accontentarli, ma,
continuando a far pagare le tasse alla maggioranza dei cittadini che non
prenderà mai posizione. Dopo il 15 settembre, comunque, finirà gran parte della
campagna di informazione da parte di Trieste Libera.).NOTA:
L'Unione Europea non garantisce almeno mille Euro ad ogni cittadino che non
lavora o che non può lavorare? L'allegato ottavo non garantisce lavoro e
sussidi prima ai cittadini residenti di Trieste? Ma, nella provincia fantasma
di Trieste, la gang del PD non garantisce soltanto una buona sussistenza agli
immigrati e agli esuli, sopratutto, attraverso alcune forme di aiuto e pochi
soldi in liquido? L'odierno comune sotto il PD non favorisce le associazioni
facendo dividere le famiglie? Il comune non da un sussidio di circa 200 Euro ad
alcune persone bisognose? Il comune e la politica italiana non richede una
burocrazia esagerata a tutti i cittadini che fanno richiesta di aiuto? I furbi
ci sono stati tra i cittadini, ma, quanto ha rubato la corruzione nella
politica locale? Beh, io avrei dato qualcosa di importante ad una istiuzione,
tuttavia, non è stato considerata. Inoltre, secondo la Unione Europea e secondo
l'allaegato ottavo, io avrei diritto di un aiuto mensile in denaro che ammonta
sui 1000 Euro. Io pensavo di non pagare per questo anno le spese per il
riscaldamento e di non pagare per sempre l'assicurazione della casa pagata
dall'amministratore, non entro nei particolari. Potendo usufruire del diffetto
di giurisdizione, il tribunale di Trieste ed equitalia non mi può far mettere
all'asta la casa, inoltre, non avendo i 1000 Euro che mi spetterebbero per
dirtitto, e, visto che non ho reddito, io non pago più alcuna spesa per
l'amministratore stabili di casa mia, Se all'inizio del 2016 il mio amministratore
di stabili pretendesse a tutti i costi il pareggio dei conti da parte mia, io
potrei dennunciare l'Italia, per giunta, io potrei fare causa civile chiedendo
1 milione di Euro come risarcimento, anche per il danno emotivo e per il fatto
che lo Stato Italiano ha contribuito a farmi passare la voglia di vivere
facendomi quasi nemica anche la mia famiglia che in parte, ha subito una grossa
perdita anche per le troppe tasse illegali ed esasgerate che esige l'Italia.
Oggi di, finanziariamente ed economicamente parlando stiamo vivendo in un
periodo senza speranza e molto peggiore di quello del fascismo italiano negli
anni 20 e 30. (Il fascismo era violento ma c'era una speranza, ma, oggi di, in
Italia o sotto l'Italia, pur essendo una dittatura più morbida, in questi
ultimi due o tre anni si sono suicidate molto più di 500 persone). L'Italia in questi ultimi anni facendo la politica
delle troppe tasse, in continua crescita, a causato: i cittadini e le imprese
che vengono impoverite, i cittadini e le imprese che non possono più pagare le
tasse, i cittadini e le imprese che vengono espropriati dei loro beni, più,
oltre 80 imprenditori e alcuni cittadini che per l'esasperazione si sono
suicidati, ed alcuni, pure togliendo via la vita ad altre persone. Ma, non è finita,
oltre a far soffrire in schiavitù i cittadini italiani, l'Italia che ci ha
invaso qui a Trieste, essa non fa soltanto passare la voglia di vivere ad
alcuni cittadini di Trieste, (forse, alcuni più deboli dal punto di vista
psicologico e/o in circostanze troppo esasperate), ma, ci mette gli uni contro
gli altri causa i favoritismi alla immigrazione clandestina e le sempre più
tasse anche per mantenere gli immigrati ed i corrotti che lavorano dietro gli
immigrati. Questa zona del TLT dovrebbe essere demilitarizzata, eppure, il
corrotto Stato Italiano, ubbidiente ai poteri forti, ci sta sottoponendo alle
guerre morbide verso l'auto-sterminio della popolazione. Quindi, sia io che
tante altre persone, nel momento in cui riceviamo una intimidazione per una
tassa non pagata o una intimidazione od avviso di esproprio, ognuno di noi che
prende posizione nel modo giusto, potrebbe avvalersi del difetto di
giurisdizione e chiedere un risarcimento di almeno 1 milione di Euro attraverso
una causa civile. Probabilmente l'Italia non ci risarcirebbe mai, salvo che,
non fosse costretta da altre nazioni e dalle Nazioni Unite e dalla massoneria,
tuttavia, una notizia di questo genere se finisse sul giornale, Il Piccolo, e
su alcune televisioni, forse potrebbe suscitare i commenti e l'eventuale
appoggio da parte di alcuni capi di Stato o premier di una certa importanza?
Probabilmente, no, tuttavia, alcune persone potrebbero essere un poco
incuriosite e/o esser spinte a pensarci sopra in merito a tutti gli abusi che
qui a Trieste subiamo per mano dell'Italia. Forse, dopo, potrebbe innescarsi
una successiva sequenza di avvenimenti che, assieme a tutta la battaglia legale
e propaganda del vero movimento, potrebbe contribuire ad accelerare il
riconoscimento, non soltanto del porto franco internazionale di Trieste, ma
anche, quello del TLT come Stato a se che dovrebbe essere amministrato da un
altro governo oppure anche dalle stesse Nazioni Unite. Una denuncia di questo
tipo contro l'Italia, se fosse possibile da attuare, legalmente parlando,
potrebbe costituire da precedente per molte persone residenti a Trieste che non
hanno reddito, ma anche, potrebbe costituire da precedente per molti cittadini
italiani impoveriti dalle troppe tasse e rapinati dei loro eventuali beni di
proprietà, per non parlare poi, di tutti quelli che si sono tolti la vita per
colpa dello Stato Italiano e per le stesse famiglie che possono aver subito una
o più perdite. Ma fino a che punto è arrivata questa dittatura corrotta
camuffata in democrazia, e tanto da essere sotto certi aspetti, molto peggio
del fascismo? In questi ultimi tre o quattro anni quanti imprenditori e
cittadini si sono suicidati per la esasperazione dal punto di vista lavorativo
e finanziario? Circa 500 persone, o, di più? Beh, secondo il messaggio dato da
alcune psichiatrie e sopratutto dal modo di pensare comune, molto condizionato
dal volere dei poteri forti, chi si toglie la vita, ed eventualmente, quella
dei propri familiari od operatori del comune, per forza di cose doveva essere
pazzo, e quindi, anche in questo caso la corrotta politica italiana riesce a
mantenere un ceto grado di onorevolezza. Un precedente legale, collegato a
norme costituzionali e internazionali, se possibile, potrebbe esser utile per
far svegliare le menti di alcuni cittadini che non sono diventati ancora
irrimediabilmente deficienti e stupidi dal punto di vista politico? Inoltre, un
precedente di questo tipo, ossia, di chiedere un milione di Euro per persona
alla Stato Italiano, sia per la tentata rapina dei beni che per il danno morale
fino al suicidio, potrebbe essere utile per far parlare molto di più sia nel
bene che nel male sulla prospettiva legale del TLT come unica via d'uscita
dalla dittatura italiana? "Per principio, più si parla di una cosa, più può risorgere la cultura
e letteratura su quella cosa". NOTA: Tutte le leggi e
tasse italiane non sono state estese al Territorio Libero di Trieste, tuttavia,
vengono regolarmente pagate da quasi tutti i cittadini residenti e/o che
lavorano nel TLT. (Un certo Brunner negli anni 60 ricevette un cospicuo conto
in Svizzera, pur di non parlare in merito al difetto di giurisdizione. La tassa
da non pagare, in quanto, non estesa al TLT e/o al cittadini del TLT, fu
riconosciuta illegale, (dando ragione a Brunner), dalla stessa CORTE SUPREMA DI
CASSAZIONE con sentenza del 26 febbraio 1965, n. 323.)
NOTE: As that goes wrong for lack of citizens and entrepreneurs of Trieste that take place by fiscal disobedience, etc., etc., considering the judgment of 1965 in favor of Brunner and the fact that the store has Mirella twice won the lawsuit against the financial police, it is provable that all citizens who have made disobedience tax by 15 September relate forever left in peace by the Italian tax authorities, but, with the majority of citizens who continue to pay taxes illegal to Italy, except those few that after Sept. 15, probably will have to hire an international lawyer to be able to stop paying taxes, even though their right. However, how much apathy, no interest and no public confidence towards the cause of the TLT: I'm Italian, they say. NOTE: Although the fees in Italian Trieste and surroundings are out of jurisdiction, Italy returns only 10% of the fees paid to the municipality, including all the unfair taxes paid to Italy by companies working in the now dead Freeport International Trieste. But, some lady can say: no, I am Italian and I want to keep my culture! NOTE: Me say that if a / a Jehovah's Witness would do disobedience tax? Rightly, not wanting to be part of a movement that, from certain angles, is too interfered in politics under the rule of Satan, the Jehovah's Witness could hire a good lawyer and loyal as Edward Longo. He has complete jurisdiction on lack of jurisdiction by Italy in the TLT, namely, that the fees are made payable in Italian TLT, however, not being extended to the TLT.
1234567foto articolo foto brunner corte di cassazione
-The Small appeared the article that Vito Potenza was invited by a
Russian Embassy in Rome, however, this news is false. Probably it was
devised by the PD to mislead citizens who believe in Trieste Free so
you associate with the false independence with headquarters in Via
Roma 28. NOTE: Italy instead of encouraging the native citizens and
residents in Trieste, has encouraged immigrants and Exiles often so
shameful? Well, immigrants who have settled in Trieste have even
benefited from free up to university studies, and, until graduation.
Immigrants have been exempted from taxes and state-financed Italian,
weighing on taxpayers, not to mention all the bribes that are under
illegal immigration and all the facilities for immigrants, including
the expected votes in the election campaign. NOTE: In many parts of
Italy, but I do not know what is the situation in Trieste, some
individuals earn illegally due to collection, but in the end, the
whole collection is mixed, and then: more taxes for citizens, more
work for the citizens, but no benefit for the environment.
-(Vito Potenza potrebbe aver abbandonato il movimento con Giurastante e Parovl anche o sopratutto per il fatto che la strada separata e non finanziata dalla politica italiana può sembrare più lunga, stancante ed anche senza alcun aiuto finanziario dall'Italia. Nel aprile 2016 parlandogli su tre o quattro punti, Vito mi ha confermato si sentirsi stanco e stufo della questione per Trieste Libera essendo già passati cinque anni. L'Italia essendo nel torto marcio ma continuando a fare occupazione, spera proprio questo, che l'attuale vero movimento di Trieste Libera venga meno stancandosi, scoraggiandosi e per sfinimento. Essendoci la disputa ed un probabile controllo, io non posso dargli l'amicizia per dimostrarmi contrario alla sovranità italiana di fronte all'ONU.) Sul Piccolo è apparso l'articolo che Vito Potenza è stato invitato da una ambasciata russa a Roma, tuttavia, questa notizia è falsa.
Probabilmente è stata escogitata dal PD per sviare i cittadini che
credono in Trieste Libera affinché si associno con i falsi
indipendentisti con sede in via Roma 28.
NOTA: L'Italia invece di favorire i cittadini nativi e residenti a Trieste, ha favorito gli immigrati e gli esuli spesso in modo vergognoso? Beh, gli immigrati che si sono stabiliti a Trieste hanno perfino usufruito degli studi gratuiti fino all'università, e, fino al conseguimento della laurea. Gli immigrati sono stati esentati dalle tasse e finanziati dallo Stato Italiano, pesando sui contribuenti, per non parlare di tutta le tangenti che stanno sotto l'immigrazione clandestina e tutte le facilitazioni agli immigrati, compresi, i sperati più voti in campagna elettorale. NOTA: In molte parti d'Italia, ma io non so quale è la situazione a Trieste, alcuni individui guadagnano in modo illecito grazie alla raccolta differenziata, ma alla fine, tutta la raccolta differenziata viene mescolata, e quindi: sempre più tasse per i cittadini, più lavoro per i cittadini, ma, nessun beneficio per l'ambiente.
NOTA: L'Italia invece di favorire i cittadini nativi e residenti a Trieste, ha favorito gli immigrati e gli esuli spesso in modo vergognoso? Beh, gli immigrati che si sono stabiliti a Trieste hanno perfino usufruito degli studi gratuiti fino all'università, e, fino al conseguimento della laurea. Gli immigrati sono stati esentati dalle tasse e finanziati dallo Stato Italiano, pesando sui contribuenti, per non parlare di tutta le tangenti che stanno sotto l'immigrazione clandestina e tutte le facilitazioni agli immigrati, compresi, i sperati più voti in campagna elettorale. NOTA: In molte parti d'Italia, ma io non so quale è la situazione a Trieste, alcuni individui guadagnano in modo illecito grazie alla raccolta differenziata, ma alla fine, tutta la raccolta differenziata viene mescolata, e quindi: sempre più tasse per i cittadini, più lavoro per i cittadini, ma, nessun beneficio per l'ambiente.
-(Document
of the real movement): Why lot for the Free Territory of Trieste.
Come to inform you! "Because the Port of Trieste is the main
port of the Mediterranean? It should also be without his zone.
"1-Clearing the debt, (as the Peace Treaty of 1947). 2-Immediate
opening to international markets and to its investors. 3-Restoring a
state with reference to the best world models, (Hong-Kong -
Singapore). 4-Adjustment of pensions to the real cost of living.
5-Drastic reduction of bureaucracy and politics. 6-Increasing
purchasing power. 6-No limit to productivity, study and research.
7-Environmental protection and health. 9-Guaranteed minimum income
for residents. 10-Contributions, fees and taxes for the maintenance
of the Territory. My account: as the high freemasonry wants to
impoverish nations for more alleged control of the people, but, after
that it will be driven to revolt, also the view is so much
competition and given the conflict of interests of Italy against the
TLT a territory that is much smaller by comparison, the Illuminati
might not be interested in the political maneuvering to facilitate
the release of the TLT, in addition, since there is no need to shed
blood as the 11 September 2001 and since the matter within the law,
or at least, from the point of view of generally accepted
international standards
-(Documento
del vero movimento): Perché lotto per il Territorio Libero di
Trieste. Vieni ad informarti! “Perché il Porto di Trieste non è
il porto principale del Mediterraneo? Dovrebbe esserlo anche senza la
sua zona franca.” 1-Azzeramento del debito pubblico, (come dal
Trattato di Pace del 1947). 2-Apertura immediata ai mercati
internazionali e ai suoi investitori. 3-Ripristino di uno Stato con
riferimento ai migliori modelli mondiali, (Hong-Kong – Singapore).
4-Adeguamento delle pensioni al reale costo della vita. 5-Drastica
riduzione della burocrazia e della politica. 6-Aumento dei poteri di
acquisto. 6-Nessun limite alla produttività, allo studio e alla
ricerca. 7-Tutela dell'ambiente e della salute. 9-Reddito minimo
garantito per i cittadini residenti. 10-Contributi, tasse ed imposte
per il mantenimento del Territorio. Una mia considerazione: visto che
l'alta massoneria vuole impoverire le nazioni per un maggior presunto
controllo del popolo, ma, che dopo sarà spinto a ribellarsi,
inoltre, vista la tanta concorrenza e visto il conflitto di interessi
dell'Italia nei confronti del TLT che è un territorio molto più
piccolo al confronto, gli illuminati non potrebbero essere
interessati a manovrare la politica per favorire la liberazione del
TLT, inoltre, non essendoci bisogno di spargere sangue come l'11
settembre 2001 ed essendo la faccenda in piena legalità, o almeno,
dal punto di vista delle norme internazionali generalmente
riconosciute.
(Qui, anche se parlo del TLT, si tratta di un argomento connesso alla politica internazionale, e quindi, ho citato anche in merito all'abuso consistente nella irrorazione delle scie chimiche sopra vento e sopra un territorio che sdovrebbe essere demilitarizzato).
-Trieste doveva diventare uno dei cinque porti internazionali, ma,
questi 60 anni di somministrazione provvisoria si sono trasformati in
una provincia fantasma come se Trieste fosse diventata Italia. Per
circa seicento anni Trieste è stata sotto l'Austria, per circa venti
anni Trieste è stata sotto il fascismo italiano, per circa sette
anni Trieste è stata sotto l'amministrazione militare americana come
TLT, ma, dal 1954 al 2014 Trieste ha vissuto sempre di più la sua
vita sociale, commerciale e finanziaria, come se fosse una provincia
italiana istituita regolarmente dal presidente della repubblica, di
fatto, però, la provincia di Trieste, non è mai esistita. Fino al
giorno che la costituzione italiana non verrà cambiata, un
territorio deve essere istituito come provincia con procedura legale
firmata ed approvata dal presidente della repubblica, e solo dopo,
per essere considerato sotto la sovranità dello stato Italiano, ma,
nel 15 settembre del 1947 la provincia di Trieste ha cessato di
esistere con il trattato di pace che l'Italia come stato perdente ha
firmato accettando così il TLT.
-The port of Trieste
and the TLT was made almost entirely non-competitive, "thanks"
to the Italian occupation who wanted to encourage other Italian ports
but violating the peace treaty of 1947, however, the strategic
geographical position of Trieste remains such as therefore, some of
the 25 countries that signed the peace treaty of 1947 and the World
Bank, could still be very interested in the liberation of the free
port of Trieste.
-Il
porto franco di Trieste e il TLT è stato reso quasi del tutto non
competitivo, “grazie” alla occupazione italiana che ha voluto
favorire altri porti italiani ma violando il trattato di pace del
1947, tuttavia, la posizione geografica strategica di Trieste rimane
tale quale, quindi, alcuni dei 25 paesi firmatari del trattato di
pace del 1947 e la banca Mondiale, potrebbero ancora essere molto
interessati alla liberazione del porto franco di Trieste.
Il magistrato o meglio il pubblico ministero Federico Frezza. Una domanda in generale, riguardante la giustizia, la finanza, il sociale, ma, non solo: quando si fa delle critiche o quando si apre una denuncia, dovrebbero essere soppesati nello stesso modo ed a parità di gravità di reato, sia coloro che truffano le assicurazioni che le banche ed assicurazioni e politiche stesse che tuffano mediante decreto e mediante cottura a fuoco lento, tutti i cittadini in modo capillare e sul grande numero.
Senza entrare nei tanti e troppi dettagli su di lui, il pubblico
ministero Federico Frezza che, forse istigato dalla Stato italiano,
avrebbe voluto sottoporre il vero e scomodo movimento di Trieste Libera
ad una sorta di processo alla Sacco e Vanzetti.
NOTA:
In Italia, in Cina ed anche a Singapore, c'è troppo uno stato di
polizia, mentre, nei paesi del nord Europa il cittadino, anche se
scomodo, viene rispettato di più. A fine dicembre 2015 una donna che
è passata con tre semafori gialli e che non ha bevuto alcol è stata
fermata dai carabinieri? I carabinieri gli anno tolto le chiavi dal
cruscotto, la hanno tirata fuori ed hanno steso a terra la donna in
modo brutale? Inoltre, i carabinieri hanno portato la donna in
caserma e la hanno pestata? In ospedale al pronto soccorso la donna
ha raccontato l'accaduto? Per giunta, dietro a questa storia c'è il
corrotto pubblico ministero Federico Frezza. Questa donna, (non è
associata al vero movimento ma non ha fatto alcuna opposizione al
pubblico ufficiale), è venuta a parlare anche con R. G. e, per
concludere, a questa donna gli è stata anche oscurata la pagina
Facebook. C'è da chiedersi: l'uno o tre semafori gialli sono stati
un pretesto in quanto questa donna era diventata scomoda allo Stato
italiano e Federico Frezza ha delegato per farla pestare? (Da un
indagato pesantemente da Federico Frezza a me è giunta voce che
questo pubblico ministero ha perfino fatto pestare a morte dalla
polizia una persona, che forse poterebbe non essere la sola, e
quindi, ciò che è accaduto a questa donna, che naturalmente non
avrà testimoni, è cosa assolutamente normale, tuttavia, noi pur non
essendo in Italia. Tuttavia, c'è un'ultima possibilità da questa
vicenda, ossia, che dietro questa storia possa esserci una trappola
da parte di Federico Frezza per spingere alcuni associati al vero
movimento a commentare il fatto su Facebook, e così, se parte della
storia non fosse vera e distorta, dopo, Federico Frezza potrebbe
avere il pretesto per denunciare l'associato e per mettere cattiva
luce di riflesso di immagine al vero movimento di Trieste Libera, e,
affinché meno cittadini possibile si associno alla causa
internazionale a favore del TLT, come mai è stata fatta in tutti
questi 60 anni. Tra la censura e tutti i colpi bassi compiuti dallo
Stato italiano c'è ancora qualcuno che osa dire che l'Italia è uno
Stato democratico? La repubblica italiana bandisce il fascismo,
tuttavia, si comporta come uno Stato fascista che sotto certi aspetti
è peggio dello stato fascista italiano degli anni 20-30-40, inoltre,
ho sentito parlare di alcuni cittadini di vecchia data che provano
rammarico di aver combattuto contro i tedeschi, eppure, i tedeschi
sotto Hitler non erano per niente tenerei nei confronti dei civili.
Quasi, quasi, se Federico Frezza delegasse per farmi arrestare,
portare in prigione mediante un pretesto e dopo delegando per farmi
morire di una morte strana in prigione, lo stato italiano nel
uccidermi come scomodo potrebbe rischiare di farmi un mezzo favore
visto che oggi si vive ancor peggio che sotto il fascismo. Ma, per
che motivo anche io potrei essere a rischio? Perché sui miei blog e
su Facebook ho pubblicato tutto quello che so ed ho fatto molte
analisi e collegamenti di confronto anche sulla odierna corruzione in
Italia o sotto la occupazione in Italia, ma, siccome la corruzione è
terribilmente diramata proprio come i capillari nel circolo
sanguigno, la corruzione è diventata intoccabile! (Nell'attuale
contesto con i suoi modi di pensare, qualcuno potrebbe considerarmi
fuori di testa e delirante? Per me questo potrebbe avere i suoi pro e
contro).
La miglior cosa è presentarsi in
prefettura, in gruppo o da soli, andando al secondo piano, alla stanza 48. Se
entro il 15 settembre 2015, pochi cittadini residenti e/o che lavorano a
Trieste prendessero posizione contro lo Stato Italiano facendo la disubbidienza
fiscale, probabilmente, che cosa potrebbe accadere? Il porto franco internazionale di Trieste
potrebbe liberarsi lo stesso, ma, il TLT potrebbe rimanere sotto la dittatura
italiana, e quindi, molto probabilmente, come un certo Brunner, le centinaia di
cittadini di Trieste che avranno fatto disubbidienza fiscale potrebbero essere
esonerati come persone dal dover pagare le tasse illegali imposte dall'Italia,
mentre, tutti gli altri cittadini di Trieste, timorosi e senza un pizzico di
coraggio, potrebbero dover continuare a pagare le tasse all'Italia, oppure,
potrebbero continuare a subire alcune ingiustizie da parte di un altro stato
amministratore. Inoltre, se alcuni cittadini prendessero consapevolezza della
possibilità di fare disubbidienza fiscale, invece di cavarsela con 40 Euro per
dare un minimo di supporto al movimento, potrebbero dover pagare più di mille
Euro ad un avvocato internazionalista. E, alla fine, che il prefetto odierno
Francesca Adelaide Garuffi dia una risposta positiva o negativa, oppure, se il
governatore non desse una risposta, come probabilmente non farà, dopo, con la
ulteriore denuncia a livello internazionale, di cui le Nazioni Unite, la Unione
Europea e i 21-25 paesi firmatari del trattato di pace del 1047, ne sono già al
corrente, potrebbe essere scacco matto nei confronti dello Stato Italiano e del
governatore che non ha voluto adempiere il suo ruolo rispettando interamente il
le norme del trattato di pace. (Ma, la oligarchia secondaria che fa dittatura
in Italia, che trattamento avrebbe riservato alla Garuffi se si fosse
comportata rispettando tutte le norme del trattato di pace del 1947? Inoltre,
lo Stato Italiano che trattamento avrebbe ricevuto alla Garuffi se avesse
rispettato pienamente l'articolo 10 della Costituzione della Repubblica
Italiana?) NOTA: Si, non più tasse italiane non estese al TLT, ma, neanche
esagerate tasse locali per mano della corrotta politica locale del PD che
tutt'ora non riconosce e non rispetta il TLT e le sue norme. NOTA: Pur di fare
morire il porto franco internazionale di Trieste, e, pur di guadagnarci sopra
attraverso altre tangenti, cosa può anche tentare di fare la gang
delinquenziale del PD? Vendere a pezzi il porto franco di Trieste a tanti
compratori, anche di altre nazioni, purché, finisca di esistere il porto franco
internazionale di Trieste. Prendete coraggio ed affrettatevi, voi cittadini ed imprenditori di Trieste, il
2015 è un anno decisivo sia per la liberazione del porto franco internazionale
di Trieste e del TLT, che per la morte del porto franco internazionale, (e
forse, anche del TLT). Tuttavia, ci sono buone probabilità che il porto franco
ricominci a rivivere e a funzionare, non prestate attenzione e non fatevi
ingannare da tutto quello che ha scritto Il Piccolo, mentre, se troppo pochi
cittadini di Trieste prendessero parte alla disubbidienza fiscale e ad altri
difetti di giurisdizione, le centinaia di cittadini che avranno preso
posizione, probabilmente verranno lasciati in pace, mentre, il TLT potrebbe
anche rimanere sotto la dittatura oligarchica dello Stato Italiano. Se a voi
cittadini, la disubbidienza fiscale non vi interessa e se vi fa paura, accontentatevi
pure di poter continu8are ad andare a fare il bagno d'estate ai Topolini sulla
riviera di Barcola, e, continuando a dire in cuor vostro: tanto, io ho paura
perché ho una attività, inoltre, non si può fare niente! NOTA: Per i cittadini
di Trieste, servizi scadenti e con il conta gocce, inoltre, tante regole da
rispettare, mentre invece, i politici possono fare tutto quello che vogliono:
rendere parte della città pedonale mediante pavimentazione di un cemento
destinato a durare poco, incassando sotto banco le relative tangenti, e,
perfino vendere il porto franco internazionale con relative tangenti,
naturalmente. Se domani subentrasse il TLT in senso pieno, ed alcuni dipendenti
pubblici non meritevoli restassero a lavorare in comune, probabilmente e se
potrò farlo, io farò di tutto e di più per spingere il comune sotto il TLT a
fargli perdere il posto di lavoro ed affinché vadano a lavorare in Italia. I
cani ed i corrotti, che escano! (Il TLT al suo interno probabilmente avrà tutti
gli attuali comuni, ma, adattati alla legislazione del allegato ottavo).
-Part of the PD gang who rules in Trieste as well as Ettore Rosato above.
-But,
because I put the question of Trieste, the city where I live, in
matters of international politics? Why Trieste could be one of the 5
most important international ports and as being in itself.
-Ma,
perché ho messo la questione di Trieste, la città dove abito, negli
argomenti di politica internazionale? Perché Trieste potrebbe essere
uno dei 5 porti internazionali più importanti e come stati a se.
.
.
-Trieste enjoys a good backdrop deep enough for ships and a good location for trade with many states in the East and West.
-Trieste gode di un buon fondale sufficientemente profondo per le navi e di una buona posizione geografica per il commercio con tanti stati del Este ed Ovest.
-An local italian politician in autumn 2013 has even taken advantage of the reputation of Nino Benvenuti to say that the question of the TLT is a scam, but, without explaining why. That evening Nino Benvenuti thought only to boxing and his career as a boxer, and his good coach, when the salon Tergesteo made the promotion of his book with two other people who were on stage with him. It has been nearly two years since this mass psychology by this politician alongside Nino Benvenuti? I take it back to the surface, because, the other signatory States must understand that the people of Trieste have been brainwashed by the hand of fraudulent Italian politics, also, the same Italian politicians exploit any situation or event to fool citizens and to encourage them to think against their own interests. Yes, in theory, hazing in the barracks would have to have a limit, however, the delinquency on the part of Italian politics seems, really, who does not have a limit, moreover, the citizen must delegate to the politician's ability to think on the policy, the , as once said Pier Ferdinando Casini: "democracy" is always right on the "dictatorship"!
-Un politico
italiano locale nel autunno 2013 ha perfino sfruttato la notorietà
di Nino Benvenuti per dire che la questione del TLT è una truffa,
ma, senza spiegarne il perché. Quella sera Nino Benvenuti pensò
soltanto al pugilato e della sua carriera come pugile, e, del suo
bravo allenatore, quando al salone Tergesteo fece la promozione di un
suo libro assieme ad altre due persone che erano sul palco con lui.
Sono passati quasi due anni da questa psicologia di massa da parte di
questo politico al fianco di Nino Benvenuti? Io la faccio tornare a
galla, in quanto, anche gli altri Stati firmatari devono capire che i
cittadini di Trieste hanno subito il lavaggio del cervello per mano
della truffaldina politica italiana, inoltre, gli stessi politici
italiani sfruttano una qualsiasi situazione ed evento per ingannare i
cittadini e per spingerli a ragionare contro i loro stessi interessi.
Si, in teoria, il nonnismo nelle caserme avrebbe dovuto avere un
limite, tuttavia, la delinquenza da parte della politica italiana
sembra, proprio, che non abbia un limite, inoltre, il cittadino deve
delegare al politico la capacità di pensare sulla politica, tanto,
come disse un giorno Pier Ferdinando Casini: la “democrazia” ha
sempre ragione sulla “dittatura”!
-Already
for about two years in advance there was talk that Matteo Renzi,
Mayor of Florence, would become prime minister, and today, it has
become. Matteo Renzi has been purchased and insured the policy to
work and speak in order to remove all the sovereignty of the
Democratic Party. Today, applies full international dictatorship
regardless of the party that until a few years ago Italians
voted for the majority, in part, electoral fraud. Matteo Renzi
although it was bought by the Anglo-American neo-colonialism, (two
years ago we talked about the fact that Matteo Renzi could become
Prime Minister), after the story of corruption in the dam Mose, Renzi
could issue a decree retroactive effect since 2009 so that the
financial police could check in a widespread manner all contracts and
concessions granted by all the least common of the cities and towns
in Italy, and only if a work sponsored by the City was too expensive
and it was obvious corruption, the former mayor and/or current mayor
with their politicians in office, they would have just had to pay for
the damage of their own pockets for corruption being expelled forever
from politics even before undergoing the process. It would have been
a good deterrent against corruption and for nothing against the
business group comprising the so-called enlightened. Yes, corruption
controls everything and punishes the less dishonest in the name of
good business at the moment and short-term.
-Già
per circa due anni in anticipo si parlava che Matteo Renzi, il
sindaco di Firenze, sarebbe diventato premier, ed oggi, lo è
diventato. Anche Matteo Renzi è stato comprato ed assicurato alla
politica per lavorare e parlare in modo da togliere tutta la
sovranità al Partito Democratico. Oggi di, vige completa dittatura
internazionale qualsiasi sia il partito che fino a qualche anno fa
gli italiani votavano per maggioranza, a parte, i brogli
elettorali. Matteo Renzi pur essendo stato comprato dal neo
colonialismo anglo americano, (già da due anni si parlava sul fatto
che Matteo Renzi poteva diventare premier), dopo la vicenda di
corruzione sulla diga Mose, Renzi avrebbe potuto emanare un decreto
retroattivo valevole dal 2009, affinché la guardia di finanza
potesse controllare in modo capillare tutti gli appalti e concessioni
concesse da tutti i comuni almeno delle città medie e grandi in
Italia, e se un solo lavoro patrocinato dal comune fosse stato troppo
costoso e fosse evidente la corruzione, il precedente sindaco e/o
attuale sindaco con relativi politici di turno, avrebbero subito
dovuto pagare i danni di tasca propria essendo espulsi per corruzione
per sempre dalla politica anche prima di subire il processo. Sarebbe
stato un buon deterrente contro la corruzione e per niente contro il
gruppo di affari comprendente i così detti illuminati. Si, la
corruzione controlla tutto e punisce i meno disonesti nel nome dei
buoni affari sul momento ed a breve termine.
-If the cause of the FTT will be
successful here in Trieste we would not have a perfect state,
however, will be much better than in Italy and in the European
Union. (Does not matter, for what other reasons Putin came to
Rome and Trieste). The
much opposition and illegal low blows to MFT by the Italian local
politics of the Democratic Party today is a proof that this lawsuit
is very scary and it's very uncomfortable, in addition, the band of
Cosolini you do anything and everything to keep citizens the dark.
But,
given that Italy has received more than a refusal, because the United
Nations and the European Union have allowed Italy to act as sovereign
on the TLT? If
500 thousand people would take a stand in favor of freedom of Trieste
may be enough for up to six months for the release, being the
headquarters of the United Nations, all ok.
-Se
la causa del TLT avrà successo, qui a Trieste non avremmo uno stato
perfetto, tuttavia, sarà molto meglio che sotto l'Italia e nella
Unione Europea. (Indifferente, per quali altri motivi Putin è
venuto a Roma ed a Trieste). La
tanta opposizione e colpi bassi illegittimi al MTL da parte della
politica italiana locale del PD è una prova che oggi questa causa
legale fa molta paura ed è molto scomoda, inoltre, la combriccola di
Cosolini fa ti tutto e di più per tenere i cittadini all'oscuro. Ma,
visto che l'Italia ha ricevuto più di un rifiuto, perché le Nazioni
Unite e l'Unione Europea hanno permesso all'Italia di comportarsi
come sovrana sul TLT? Se 500
mila cittadini prendessero posizione a favore di Trieste libera
potrebbero bastare al massimo sei mesi per la liberazione, essendo in
sede della Nazioni Unite, tutto ok.
-Secondo
Francesco Russo la politica è più importante della legge, e quindi,
i buoni affari, per la politica e per la gente che conta, hanno
sempre la priorità sui diritti dei cittadini, in quanto, come
"giustamente" pensa la moglie di Ettore Rosato, il popolo
non è la crema che conta e la crema che conta può fare tutto quello
che vuole, seppure, nel limite acconsentito dai banchieri
internazionali ebrei, comunque, generalmente è per lo più ok per i
politici corrotti. I banchieri vogliono il Nuovo Ordine Mondiale e il
dominio del mondo, ma, non che i popoli siano trattati con giustizia
e rispetto, bensì, esasperati. E pensare che, un certo Denis mi
parlò bene di Francesco Russo.
-Often
in Italy what does not exist in practice exists, just that people are
not aware, while, what exists, but that it's not in politics, does
not exist. So if the "prefect" of Trieste said the TLT does
not exist, meaning since 1954, having her say, then the TLT does not
exist, period! Yes, these politicians and corrupt officials are
endless, from here you can see the upcoming scenario great
tribulation as described in Matthew 24: 21-22.
-Spesso
e volentieri in Italia ciò che non esiste in pratica esiste, basta
che i cittadini non ne siano al corrente, mentre, ciò che esiste, ma
che non fa comodo alla politica, non esiste. Quindi, se il "prefetto"
di Trieste ha detto che il TLT non esiste, intendendo fin dal 1954,
avendo lei voce in capitolo, allora il TLT non esiste, punto e basta!
Si, questi politici e ufficiali corrotti sono senza fine, anche da
qui si può scorgere l'imminente scenario da grande tribolazione come
descritta in Matteo 24: 21-22.
-The
Italian state is smart, because, Francesca Garuffi is in the role of
prefect Italian, to the present time, to the citizens and businesses
of Trieste, while internationally the Garuffi acts as a government
commissioner or governor of the Free Territory Trieste. However, it
is a whole gang and more parts in league, made from different roles;
in Italian politics, in the court of Trieste which acts as the
Italian court, other instructions, and, by the prefect himself, of
course.
-Lo
Stato italiano fa il furbo, in quanto, Francesca Garuffi è nel ruolo
di prefetto italiano, al tempo presente, nei confronti dei cittadini
e imprese di Trieste, mentre, a livello internazionale la Garuffi
funge da commissario di governo o di governatore del Territorio
Libero di Trieste. Comunque, si tratta di una intera gang e di più
parti in combutta, costituita da diversi ruoli; nella politica
italiana, nel tribunale di Trieste che funge da tribunale italiano,
da altre istruzioni, e, dal prefetto stesso, naturalmente.
NOTA: Il PD oltre a
violare in modo palese il trattato di pace del 1947, ma, con il
commissario di governo che non se la sente di firmare per dare l'ok
per trasferire il demanio del porto franco al comune di Trieste, che
cosa sta cercando di fare, nonostante la dennuncia mirata a livello
internazionale da parte del vero movimento di Trieste Libera? La gang
di Cosolini, la gang di Rosato, la gang di Russo, e, la gang del PD
locale, è andata in alcuni paesi firmatari del trattato di pace per
cercare di convincerli sul buon affare di un miliardo e mezzo di
Euro, e, come se fosse in armonia con gli interessi dei 25 paesi
firmatari che fin dal 1947 avevano il diritto di usare a pieno il
porto franco di Trieste. Ma, questa volta, la gang del PD, facente
parte della corrotta politica italiana, riuscirà ad abbindolare
anche i paesi firmatari? Si, proprio, come ha fatto per 60 anni con i
cittadini di Trieste non muniti di esercito e che in parte sono stati
fatti fuggire da Trieste in altri paesi e con altre persone che sono
venute a Trieste da lmolte città italiane ed estere? Gli esuli
vengono facilitati, inoltre, alcuni cittadini nativi di Trieste sono
ritornati, ma, gli esuli non sono per il TLT ed i pochi tornati dei
veri cittadini nativi di Trieste, più, qualche altro da sempre
residente a Trieste, non fa numero per far intervenire le Nazioni
Unite. Tuttavia, che dire della alta massoneria? Non potrebbe essere
interessata a liberare Trieste per dare più credibilità e potere
alle Nazioni Unite come portatrice di pace e sicurezza. NOTA: Il vero movimento di Trieste Libera probabilmente sarebbe giò decaduto se fosse stato scomodo alla alta massoneria ed alla potenza USA-UK, inoltre, la liberazione alla improvvisata di Trieste, e forse senza il bisogno dello sviluppo della procedura dopo l'ufficializzazione degli accreditamenti, potrebbe avvenire anche dopo le elezioni comunali ed a sindaco nei tre comuni della provincia italiana fantasma di Trieste, ossia, a fine giugno, in luglio o in agosto. NOTA:
Trieste riceve i rifiuti e i veleni dalla Campagna, avendo attecchito
qui la politica italiana collusa con la mafia grazie alla locale
classe politica corrotta e considerando anche che il TLT è il
immondezzaio e discarica dell'Italia. Ma, i cittadini devono
cominciare a sottoporsi alla differenziata pagando nuove tasse in
più, compresa, quella per i rifiuti che in realtà va ad alimentare
il fabbisogno della classe politica corrotta e di quelli che lavorano
in combutta con essa. (Qui si parla appositamente di combutta, non di
collaborazione, naturalmente.) NOTA: La raccolta differenziata qui a
Trieste viene fatta solo negli interessi di una azienda privata che è
subentrata alla ACEGAS per quanto riguarda i rifiuti, inoltre, i
cittadini devono pagare più tasse per i rifiuti, per giunta,
respirando i veleni che ci manda la Campagna. “E, beh, ma, la gang
del PD deve pur fare i buoni affari, inoltre, la politica è al di
sopra del diritto!” NOTA: I politici italiani dicono in un modo,
fanno in un altro modo e pensano in un altro modo diverso da quello
che dicono e che fanno. NOTA: Matteo Renzi funge un poco da bullo, sa
parlare bene e sa convincere gli stupidi in tematica di politica e
gli altri gli ubbidiscono. L'Italia funge da cestino europeo per gli
immigrati, mentre, il TLT funge da discarica per l'Italia.
Perchè c'è la bandiera italiana e quella europea, ma, non quella del TLT? Perchè l'Italia sta violando in modo palese il trattato di pace del 1947 che ha firmato come Stato perdente, inoltre, l'Italia sta violando lo stesso articolo 10 della Costituzione della Repubblica Italiana!
-From
social problem on human rights, we pass to the political and
financial: Well, since the evil plan of the Illuminati has to fulfill
to the apex, being also described some of the effects of this plan on
the Bible, evil for evil, criminal for criminal , the enlightened
could favor from behind the scenes the return of Trieste free, one
thing right and necessary according to the peace treaty of September
15, 1947. (Italy does not respond to reports of Roberto Giurastante,
because, if answering by law according to the peace treaty signed by
Italy, the state would give reason to the movement of Trieste free,
but if the state denies the existence of the free Territory of
Trieste could give rise an international scandal. the current
dictatorship of PD , bought by the bankers, trying to divide the
movement of the TLT, as partly succeeded, confusing and dividing
citizens residing in Trieste, that they fail to take a stand in favor
of thousands TLT also the Italian state is not responding complaints
of Roberto Giurastante hopes that the movement will end with the
passage of time due to lack of results and few resources, among other
things, dispersed due to continuous attacks and lawsuits to fight
them off. Obviously, knowing the peace treaty that international
bodies appear to be late in responding to the lack of jurisdiction by
Italy, however, behind the scenes there are several important things
and interest that are moving and maturing. The illuminated from
behind the scenes would: did one thing right, favored the interests
of 21 countries, but, by weighing a bit 'more the crisis of the
Italian peninsula and for the non-payment of taxes by a state that is
that was occupied for the return of a lot of work in the port of
Trieste that Italy has taken away in this city up to start from 1954.
the free movement of Trieste, the real one, could also denounce the
fact that Italy sends night and day, except Sunday, aircraft skiing
chemtrails, there being behind the scenes, the diabolical plan to
reduce the population in the world by promoting cancer and diseases
of the elderly. But, Trieste is another state that does not belong
either to the European Union, and therefore, Italy should not afford
to ski chemtrails also on the TLT and around.
-Dal
problema sociale riguardante i diritti umani, passiamo all'aspetto
politico e finanziario: Beh, visto che il piano diabolico degli
illuminati deve adempiere fino all'apice, essendo anche descritti
alcuni effetti di questo piano sulla Bibbia, diabolico per diabolico,
criminale per criminale, gli illuminati avrebbero potuto favorire da
dietro alle quinte il ritorno di Trieste libera, una cosa giusta e
doverosa secondo il trattato di pace del 15 settembre del 1947.
(L'Italia non risponde alle denunce di Roberto Giurastante, in
quanto, se rispondesse a norma di legge secondo il trattato di pace
firmato dall'Italia, lo stato darebbe ragione al movimento di Trieste
libera, ma, se lo stato negasse l'esistenza del territorio libero di
Trieste potrebbe far insorgere uno scandalo internazionale. L'attuale
dittatura del PD, comprata dai banchieri, cerca di dividere il
movimento del TLT, come in parte ci è riuscito, confondendo e
dividendo i cittadini residenti a Trieste, affinché essi non
riescano a prendere posizione a migliaia a favore del TLT, inoltre,
lo stato italiano non rispondendo alle denunce di Roberto Giurastante
spera che il movimento si esaurisca con il passare del tempo per
mancanza di risultati e poche risorse, tra l'altro, disperse a causa
dei continui attacchi e denunce legali per respingerli. Ovviamente,
pur conoscendo il trattato di pace che gli organi internazionali
sembrano tardare nel rispondere al difetto di giurisdizione da parte
dell'Italia, tuttavia, da dietro le quinte ci sono diverse cose
importanti e di interesse che si stanno muovendo e maturando. Gli
illuminati da dietro le quinte avrebbero: fatto una cosa giusta,
favorito gli interessi di 21 paesi, ma, facendo pesare un po' di più
la crisi su tutta la penisola italiana sia per il mancato pagamento
delle tasse da parte di uno stato che è stato occupato che per il
ritorno di tanto lavoro nel porto franco di Trieste che l'Italia ha
portato via a questa città fino ad iniziare dal lontano 1954. Il
movimento di Trieste libera, quello vero, potrebbe anche denunciare
l'Italia per il fatto che manda giorno e notte, salvo la domenica,
aerei a sciare le scie chimiche, essendoci da dietro le quinte, il
diabolico progetto di ridurre la popolazione a livello mondiale
favorendo il cancro e le malattie della terza età. Ma, Trieste è un
altro stato non appartenente neanche all'Unione Europea, e quindi,
l'Italia non dovrebbe permettersi di sciare scie chimiche anche sul
TLT e dintorni.
-Why
The toll for the highway ends in Italian Mofalcone? But, I've never
asked why not continue at least up to Trieste? We see you, an Italian
company that waives the toll of one Euro for each machine a southern
stretch of highway? Well, the music sounds a bit 'in an abnormally.
-Perché
il pedaggio per l'autostrada italiana finisce a Mofalcone? Ma, ve lo
siete mai chiesto perché non continua almeno fino a Trieste? Vi
vedete voi, una azienda italiana che rinuncia al pedaggio di un solo
Euro per ogni macchina sud un tratto di autostrada? Beh, la musica
suona un po' in un modo anomalo.
-Why
is the Stock Exchange building in Trieste, Trieste if only the
capital of a region, as it tells Italy? Or maybe, Trieste is the
capital of a state real, the TLT!
-Perché
c'è il palazzo della Borsa a Trieste, se Trieste è solo la capitale
di una regione, come ci dice l'Italia? O forse, Trieste è la
capitale di uno stato vero e proprio, il TLT!
-”Strange
to say”, but, after the coming of Vladimir Putin in Trieste, during
the government of Italian Enrico Letta, has never been set, the flag
of Italy. (Of course, this is a picture of the time).
-”Strano
a dirsi”, ma, dopo la venuta di Vladimir Putin a Trieste, durante
il governo italiano di Enrico Letta, non è mai più stata messa la
bandiera tricolore del Italia. (Naturalmente, questa è una foto
d'epoca).
-NOTE: A citizen since its inception a liability to the government debt for an amount of about 28 thousand. Blame the corrupt politics and the bank seigniorage. M, Which is the biggest injustice by Italy on all Italian citizens, and, even blackberries, the citizens and businesses of the Free Territory of Trieste, Which is still Recognized even by the United States of America? (Zone B has fallen in 92). The imposition of too many taxes and fees anche illegal in the TLT, Which impoverish the people and driving forces for companies to fail, and then, blackberries and more citizens who are no longer incendio pay the fees excessive and illegal for the TLT, and That then on, robbery of property remain to citizens and / or entrepreneur. A kind of slavery de hateful dictatorship as there has never been even under fascism, However violent and in alliance with Hitler That was.
-NOTA: Un cittadino
fin dalla sua nascita diventa debitore del debito pubblico per un
importo di circa 28 mila Euro. Colpa della politica corrotta e del
signoraggio bancario. M, quale è la più grossa ingiustizia da parte
dell'Italia su tutti i cittadini italiani, e, ancor più, sui
cittadini ed imprese del Territorio Libero di Trieste che, tutt'ora è
riconosciuto anche dagli stessi Stati Uniti d'America? (La zona B è
decaduta nel 92). L'imposizione di troppe tasse ed anche di tasse
illegali nel TLT, che impoveriscono i cittadini e che spingono le
imprese a fallire, e quindi, sempre più cittadini che non sono più
in grado di pagare le tasse eccessive e illegali per il TLT, e
quindi, relativa rapina dei beni immobili che rimangono al cittadino
e/o all'imprenditore. Una sorta di schiavitù de di odiosa dittatura
come non c'è mai stata neanche sotto il fascismo, per quanto
violento e in alleanza con Hitler che fosse.
-Roberto
Giurastante although not a native of Trieste, was able to replace the
lack of jurisdiction in the light of the sun after about 60 years,
although over time there has been some attempt by some movements to
liberate Trieste. Roberto Giurastante is one who perseveres and
hardly the corrupt PD able to do so, be overridden by exhaustion,
also, despite being the backbone of the movement, which is also
supported by G. P. Parovel, another good item, after obtaining a good
result in court despite the silence on the part of Italy, Roberto
Giurastante manages to remain humble, always speaking in the plural
in the name and on the merits of the whole movement. Some people
until very recently in the real movement, because of personal and
desire to prominence tried to trample Roberto, despite being the
backbone regarding lawsuits and complaints against Italy, however,
the evil and corrupt PD helped sift and refine the true movement of
Trieste free. Although some people have gone astray because of this
division fomented by the PD, now, within the true free movement of
Trieste were the best people. Obviously, in the future you may
experience other tests and improvements paid by the MTL.
-Roberto
Giurastante pur non essendo un triestino originario, è riuscito a
rimettere il difetto di giurisdizione alla luce del sole dopo circa
60 anni, anche se nel corso del tempo c'è stato qualche tentativo da
parte di alcuni movimenti per far liberare Trieste. Roberto
Giurastante è uno che persevera e difficilmente il corrotto PD
riuscirà a farlo venir meno per sfinimento, inoltre, pur essendo la
colonna portante del movimento, essendo anche affiancato da G. P.
Parovel, altro buon elemento, dopo l'ottenimento di un buon risultato
in tribunale, nonostante il silenzio da parte dell'Italia, Roberto
Giurastante riesce a mantenersi umile parlando sempre al plurale in
nome e nel merito di tutto il movimento. Alcune persone fino a poco
tempo fa dentro al vero movimento, per interessi personali e per
desiderio di prominenza hanno cercato di calpestare Roberto, pur
essendo la colonna portante per quanto riguarda le cause legali e le
denunce contro l'Italia, tuttavia, il malvagio e corrotto PD ha
contribuito a vagliare ed affinare il vero movimento di Trieste
libera. Anche se alcuni cittadini si sono sviati grazie a questa
divisione fomentata dal PD, ora, in seno al vero movimento di Trieste
libera sono rimaste le persone migliori. Ovviamente, in futuro
potrebbero verificarsi altre prove e miglioramenti a carico del MTL.
-NOTE: A general question concerning the justice and finance, and, not only the social: When you criticize or when you open a complaint should not be weighed in the same manner and with the same seriousness of the crime, and those who cheat the insurance that the same banks, the same insurance and the same policies that plunge all citizens in a widespread manner and on a large scale? (Copied and pasted): We publish the evidences that Italian judicial authorities protect the saboteurs of the Free Territory of Trieste and of its international Free Port. We obtained the documents proving that there are members of the Italian judicial system in the Free Territory of Trieste who are protecting an organization of people who are committing crimes to prevent both the Free Trieste Movement and our investigative newspaper, La Voce di Trieste, from contrasting and denouncing serious illegal actions and corruptions pursued by the Italian political system and its administrative bodies. These illegal actions and corruption have international relevance, as these do seriously damage not only the sovereign population of the Free Territory of Trieste, but also the interests and rights of the other States as for the international Free Port of Trieste. On December 28th, 2014, we published an analysis (you can read it here) about the actions of Italian secret services to sabotate the Free Territory of Trieste and its international Free Port, entrusted to the Italian Government under a trusteeship mandate. This analysis has already been read by more than 110.000 readers. Now (January 26th, 2015) we publish, both in Italian and English, a document that analyzes and demonstrates the way Italian authorities go as far as abusing of Judicial Authority in order to repress the ones standing in defense of the rights of the Free Territory of Trieste and of the rights of the other States as for the international Free Port. In brief: in Trieste, Italian authorities do assign all criminal investigations revolving on the Free Trieste Movement, as well as the illegal attacks against it, to one magistrate, who is openly hostile to the Movement and who protects the aggressors terminating Criminal Proceedings with no further investigations, or after investigations that had been deviated for this purpose. The document that we are publishing is an act of opposition to the termination of some of these legal proceedings, signed by the President of the Free Trieste Movement and by the director of La Voce di Trieste, it analyses all the elements of this scandal and has already been notified to Italian anti-corruption and anti-mafia authorities. The English version of the document has been sent to the Security Council of the United Nations, the direct guarantor of the Free Territory of Trieste, was well as to the Governments of its five Permanent Members: China, Russian Federation, France, United Kingdom, United States, as well as a requet of defense and assistence. NOTE: But, at least at the international level, there is still a little bit of justice? However, here in Trieste, there are also the interests of 21 countries! To read the 14 pages with evidence, you can copy and paste this title on the window of Google.
-Una domanda generica, riguardante la giustizia e la finanza, e, non soltanto il sociale: quando si fa delle critiche o quando si apre una denuncia, non dovrebbero essere soppesati nello stesso modo ed a parità di gravità di reato, sia coloro che truffano le assicurazioni che le stesse banche, le stesse assicurazioni e le stesse politiche che tuffano tutti i cittadini in modo capillare e su grande scala?
-However, in this respect, the municipality of Trieste seems to behave well, because, the administration Cosolini opposes the LNG terminal. However,
-Tuttavia, sotto questo aspetto, il comune di Trieste sembra comportarsi bene, in quanto, l'amministrazione Cosolini si oppone al rigassificatore.
-Tuttavia, sotto questo aspetto, il comune di Trieste sembra comportarsi bene, in quanto, l'amministrazione Cosolini si oppone al rigassificatore.
-
-The
movement based in Via Roma 28 Vito Potenza, is under the supervision
and financing of the party of the Italian PD. The apartment was
bought by the PD and the two secretaries are paid in half a day by
the PD; magnificent! NOTE:
The false movements of the TLT and probably the same work of Mario
Comuzzi, tend to bring the demands and hopes of the citizens of dead
ends, in addition, with any expenses, in addition, causing possible
damage to the real movement of Trieste and the Free same lawsuit TLT.
(So much so that, Italy and entities acting at his side, carry out
the maneuvers required for the liberation of the area B, a move that
may push the United Nations to close once and for all the legal
dispute to the TLT, namely, the total elimination of the TLT also
internationally. Other applications, however, may be converted into
equity in the electoral lists that Italian voceranno most likely not
even in favor of the so-called TLT but with recognition of Italian
sovereignty as presumably via more convenient and feasible, because,
just as an example, the candidate for mayor of Trieste must have an
election very rich and well-funded to be able to win.) What are some
of these "entities"? The movement with headquarters in Via
Roma 28 with Vito Potenza, "Triest NGO". NOTE: If the
northern part of the port of Trieste who must die goes to the
municipality and the gang of the Democratic Party, part of an overall
deal for a billion and a half euros of which Ndrangheta can use for
money laundering, and therefore, gang Cosolini has already received
10 million euro from the Calabrian mafia. However, the government
commissioner if he acts in the role of a prefect Italian and
signature for consent to transfer state property to the municipality
of the free port of Trieste, then Garuffi makes a clear violation of
the peace treaty of 1947 and the Constitution of the Italian
republic. Perhaps, all pantomime published on Small, who in recent
days has received five complaints, have also served to keep quiet the
'Ndrangheta that at least could rivolere back the money from the gang
of PD if the deal by a billion half will not start. The year 20015
and 2016 could be exploited to give more power to the United Nations,
so, if by 2015 or beginning of 2016 the United Nations intervened to
free Trieste from Italian occupation, such a maneuver would be:
legal, without bloodshed in the name good deals, and then, if it were
to start a sequence of events that give more power to the United
Nations, the secret project in favor of evil New World Order would
have been an advantage.
-Il
movimento con sede in via Roma 28 di Vito Potenza, è sotto la
supervisione e finanziamento del partito italiano del PD.
L'appartamento è stato comprato dal PD e le due segretarie vengono
pagate a mezza giornata dal PD; magnifico! NOTA:
I falsi movimenti del TLT e probabilmente la stessa opera di Mario
Comuzzi, tendono a portare le richieste e speranze dei cittadini su
binari morti, per giunta, con eventuali spese, in più, arrecando
possibili danni al vero movimento di Trieste Libera ed alla stessa
causa legale del TLT. (Tanto è vero che, l'Italia e gli enti che
agiscono al suo fianco, compiono delle manovre anche per la richiesta
della liberazione della zona B, una manovra che può spingere le
Nazioni Unite a chiudere una volte per tutte la disputa legale per il
TLT, ossia, con la eliminazione totale del TLT anche a livello
internazionale. Altre richieste, invece, possono essere convertite in
partecipazioni elettorali presso le liste italiane che molto
probabilmente nemmeno voceranno a favore del così detto TLT ma con
riconoscenza della sovranità italiana come via presumibilmente più
comoda e fattibile, in quanto, solo per fare un esempio, il candidato
a sindaco di Trieste deve avere una campagna elettorale molto ricca e
ben finanziata per poter vincere.) Quali sono alcuni di questi
“enti”? Il movimento con sede in via Roma 28 con Vito Potenza, il
“Triest NGO”. NOTA: Se la parte nord
del porto franco di Trieste che deve morire va al comune ed alla gang
del PD, parte un affare complessivo da un miliardo e mezzo di Euro su
cui Ndrangheta può usufruire per il riciclaggio del denaro sporco, e
quindi, la gang di Cosolini ha già ricevuto 10 milioni di euro dalla
mafia calabrese. Tuttavia, il commissario di governo se agisce nel
ruolo di un prefetto italiano e firma per dare il consenso per
trasferire il demanio del porto franco al comune di Trieste, allora
la Garuffi compie una violazione palese del trattato di pace del 1947
e della stessa Costituzione della Repubblica italiana. Forse, tutte
le pantomime pubblicate sul Piccolo, che in questi ultimi giorni ha
ricevuto cinque denunce, hanno servito anche per tenere tranquilla la
'Ndrangheta che come minimo potrebbe rivolere indietro i soldi dalla
gang del PD nel caso che l'affare da un miliardo e mezzo non parta.
L'anno 20015 e 2016 potrebbe essere sfruttati per dare più potere
alle Nazioni Unite, così, se entro il 2015 od inizio del 2016 le
Nazioni Unite intervenissero per liberare Trieste dalla occupazione
italiana, tale manovra sarebbe: legale, senza spargimento di sangue
nel nome dei buoni affari, e quindi, se fosse iniziata una sequenza
di avvenimenti che conferiscono sempre più potere alle Nazioni
Unite, il progetto segreto a favore del diabolico Nuovo ordine
Mondiale ne sarebbe stato avvantaggiato.
-(Document
of the real movement): Citizens of the Free Territory of Trieste. For
almost a year a group of false separatist attacks violently from
outside and inside the Trieste Free Movement, chaired by Roberto
Giurastante, groped to demolish it with the help of the Italian
power. It was already clear that they wanted to confuse, deceive and
exploit the people to build personal political careers. Now the
leaders of that group have officially stated that they stand in the
elections to get Italian offices and positions in the Italian
political system corrupt and parasitic. This means betraying the
cause of the Free Territory of Trieste by accepting the sovereignty
nonexistent state of Italian Trieste, to get money in the armchairs
and Italian governments that oppress us and rob us. The Free Movement
Trieste that continues instead firmly the real battle for the Free
Territory of Trieste, complaint citizens the disgraceful betrayal of
that small group of Italian politicians.
-(Documento
del vero movimento): Ai cittadini del Territorio Libero di Trieste.
Da quasi un anno un gruppetto di falsi indipendentisti aggredisce
violentemente dall'esterno e dall'interno il Movimento Trieste
Libera, presieduto da Roberto Giurastante, per tentare di demolirlo
con l'aiuto del potere italiano. Era già evidente che volevano
confondere, ingannare e sfruttare la gente per costruirsi carriere
politiche personali. Adesso i capi di quel gruppetto hanno dichiarato
ufficialmente che si candideranno alle elezioni italiane per ottenere
cariche e posizioni nel sistema politico italiano corrotto e
parassita. Questo significa tradire la causa del Territorio Libero di
Trieste accettando la sovranità inesistente dello Stato Italiano su
Trieste, per ottenere poltrone e soldi nelle amministrazioni italiane
che ci opprimono e ci derubano. Il Movimento Trieste Libera che
continua invece con fermezza la vera battaglia per il Territorio
Libero di Trieste, denuncia ai cittadini il tradimento vergognoso di
quel gruppetto di politicanti all'italiana.
Giorgio Marchesich, probabilmente, anche lui comprato dall'italia:
-One
important thing to know is that: you can not think of facilitating
the cause of the Free Territory of Trieste by adhering to the lists
Italian or Italian establishing itself as the party planning to have
the easiest path, too, thanks to some financing. The TLT is another
state, and then, if you like the group you join or do you fund the
lists you have to obey Italian Italy also proves to recognize the
sovereignty of Italy, legally and politically speaking. However, the
Security Council of the United Nations in New York, saw the
fraudulent Italian politics, should not say: ok, the act is legal,
but the citizens of the TLT where are they?
-Una
cosa importante da sapere è che:
non si può pensare di facilitare la causa del territorio libero di
Trieste aderendo alle liste italiane o costituendosi come partito
italiano, probabilmente, pensando
di avere un percorso più facile, forse anche grazie a qualche
finanziamento. Ma, il TLT è un altro stato, e quindi, se tu come gruppo aderisci o ti
fai finanziare alle liste italiane devi ubbidire all'Italia, inoltre,
dimostri di riconoscere la sovranità dell'Italia, legalmente e
politicamente parlando. Comunque
sia, il
consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite a New York, visto la
truffaldina politica italiana, non dovrebbe dire: ok, l'atto legale
c'è, ma, i cittadini del TLT dove sono?
-The current good lawyer Edward Longo, probably he is one, so to speak, "with balls" and willing to face any adverse situation for the causes in Italy in defense of the TLT and Roberto Guirastante.
-L'attuale
bravo avvocato Edoardo Longo, probabilmente lui è uno, per così
dire, "con le palle" e disposto ad affrontare qualsiasi
situazione avversa per le cause in Italia in difesa del TLT e di
Roberto Guirastante.
NOTA: L'avvocato Nicola Sponza al servizio dell'Italia fin dall'inizio e che ha tradito il patrocinato di presso il vero movimento, per giunta, pretendendo un mucchio di soldi in più oltre al pattuito, ma, non avendoli ricevuti, essendo un avvocato ha ricevuto perfino 15 mila Euro da un benefattore che crede nella causa del TLT ma che si è sviato pensando di dare i 15 mila Euro a Sponza in quanto essendo un avvocato. Sponza ha fatto scena quasi muta dicendo solo di associarsi alla buona difesa fatta da E. L. ai 5 imputati del vero movimento, per giunta, l'avvocato Sponza si è tenuto per se quei 15 mila Euro e/o comunque non gli ha utilizzati per aiutare la causa legale internazionale per Trieste Libera per mano del vero movimento diventato tale dopo le scissioni. NOTA: L'avvocato Sponza Nicola ha tradito il vero movimento di
Trieste Libera. Prima Sponza ha chiesto 100 Euro al movimento, e dopo, per la
stessa difesa, appena abbandonata, Sponza ha chiesto circa 15 mila Euro, ovviamente, ricevendo battaglia legale. Sponza si è venduto al PD e ai falsi indipendentisti di via Roma 28? Probabilmente, si!
NOTA: I falsi indipendentisti di via Roma 28 parlano dei diritti umani presso le Nazioni Unite a Ginevra, ma, riconoscendo la sovranità italiana, e, apparendo questo modo di fare più comodo? Giorgio Marchesich pur di candidarsi a sindaco preferisce tradire la causa del TLT senza macchia dalle liste civiche politiche di ujn altro Stato invasore? I falsi indipendentisti sviano i cittadini su falsi binari senza alcun sbocco per la causa del TLT che dovrebbe essere completamente separata dalla politica Italiana. Inoltre, questi traditori con il loro modo di agire e di parlare che cosa dimostrano alle Nazioni Unite? A parte i nostri diritti, noi riconosciamo la sovranità da parte dell'Italia! NOTA: Lo Stato del TLT sta subendo degli abusi e delle violazioni dei diritti umani, tuttavia, sia ben chiaro, il TLT è uno Stato riconosciuto a livello legale e politico, anche se la maggioranza dei cittadini di Trieste ne può ancora essere inconsapevole e/o non avere le idee chiare in proposito
A
lawsuit on lack of jurisdiction, can protect the citizens who make
it, can help the cause for the TLT and make as ambassadors all
citizens who have made this lawsuit if you return and again through
the TLT. The exception to the jurisdiction of law presented by the
citizens of the Free Territory of Trieste is: The Italian government
trustee in the person of the president pro tempore of the board. The
prefect of Trieste as a representative of the Italian government
trustee with the request to provide for all subsequent acts and for
the following Italian Authorities in Trieste: the mayors of the
municipalities of the Free Territory of Trieste: the President of the
Court of Appeal of Trieste, the Attorney General of the Republic in
Trieste, the President of the Court in Trieste, the President of the
civil Court in Trieste, the President of the criminal Court of
Trieste, the President of GIP Section of the Court of Trieste, to the
Public Prosecutor in Trieste, the Chairman of the Administrative
Court (TAR) in Trieste, the Chairman of the Tax Court in Trieste, the
Judge Tavolare of Trieste, the Director of the Inland Revenue in
Trieste, the Director of the State Property Agency in Trieste, the
Director of the Land Agency in Trieste, to President of the cd
"Province of Trieste", the President of the cd Friuli
Venezia Giulia.
-The
prefect is or should be the most responsible in the territory, and,
in the case of Trieste, the prefect upgraded from time to time the
ghost province of Trieste with a non-constitutional procedure took
place only in the Free Territory of Trieste is not wanted at all
costs from politics Italian.
-Il
prefetto è o dovrebbe essere il maggiore responsabile nel
territorio, e, nel caso di Trieste, il prefetto aggiornava di volta
in volta la provincia fantasma di Trieste con una procedura non
costituzionale avvenuta soltanto nel territorio libero di Trieste non
voluto a tutti costi dalla politica italiana.
-But,
Who really transgressed, tax evaders in the TLT or Italy demanding
government taxes from another state?
-Ma,
chi ha veramente trasgredito, gli evasori fiscali nel TLT o l'Italia
esigendo le tasse governative da un altro stato?
-What
if a citizen resides in Monfalcone but works and / or has a company
in Trieste, or within the confines of the TLT? The citizen should pay
taxes on the house Italian unjust, however, the citizen does not have
to pay tax on income and / or profit of your company, in addition,
the citizen who works in Trieste and / or entrepreneur who is in
Trieste, should not It is required to make contributions to the
Italian institution of pensions, because, Trieste is not Italian, but
another state.
-Che
dire se un cittadino è residente a Monfalcone ma lavora e/o ha una
azienda a Trieste o entro i confini del TLT? Il cittadino dovrebbe
pagare le tasse italiane ingiuste sulla casa, tuttavia, il cittadino
non deve pagare la tassa sul reddito e/o sul utile della propria
azienda, inoltre, il cittadino che lavora a Trieste e/o che è
imprenditore a Trieste, non dovrebbe essere obbligato a versare i
contributi al istituto italiano delle pensioni, in quanto, Trieste
non è Italia, ma, un altro Stato.
-After
a quick look, I chose the photos that seemed to me the most
beautiful, respect, the patrol police and carabinieri. Generally I
tend to think well of the police and carabinieri, some are almost my
friends, also, I do not see evil Italy as a people, but the majority
of politicians who govern it. (In this state, if the cause is in
port, one day you could work for citizens and better working
conditions, but without being in the service of a policy strictly the
business and that fewer and fewer services, is changing constantly
removing and/or destroying. the TLT, if it becomes active, it will
need guardians of order).
-Dopo
uno sguardo veloce, io ho scelto le foto che mi sembravano più
belle, riguardo, la pattuglia della polizia e dei carabinieri.
Generalmente io tendo a pensare bene della polizia e dei carabinieri,
alcuni sono quasi miei amici, inoltre, io non vedo male l'Italia come
popolo, ma, la maggioranza dei politici che la governano. (In questo
stato, se la causa va in porto, un domani voi potreste lavorare per i
cittadini e con migliori condizioni di lavoro, ma, senza essere al
servizio di una politica strettamente affaristica e che da sempre
meno servizi, si, cambiando di continuo, togliendo e/o distruggendo.
Il TLT, se diventerà attivo, avrà bisogno di tutori del ordine).
-But,
what about the police and the police force that operates in Trieste?
You also policemen, carabinieri and financiers, if carried out the
orders of his superiors, but, knowing that these orders go against
the generally accepted international standards and against the norms
of the Constitution of the Italian Republic, both you and your
superiors violated the peace treaty of 1947 and the Constitution of
the Italian Republic. The political class central, regional and local
level, and the one that transgresses, and therefore, it would be fair
that you pay the consequences. NOTE: The corrupt state in collusion
with the Italian mafia has sold Italy as trash European immigrants,
while the TLT serves as a dumping ground for Italy. But, here
recently, Italy will gradually put away or kicked by the TLT?
-Ma, che dire in
merito ai poliziotti e del corpo di polizia che opera a Trieste?
Anche voi poliziotti, carabinieri e finanzieri, se eseguite gli
ordini dei superiori, ma, sapendo che questi ordini vanno contro le
norme internazionali generalmente riconosciute e contro le norme
della stessa Costituzione della Repubblica Italiana, sia voi che i
vostri superiori violate il trattato di pace del 1947 e la
Costituzione della Repubblica Italiana. La classe politica centrale,
regionale e locale, e quella che trasgredisce, e quindi, sarebbe
giusto che paghi le conseguenze. NOTA: Il corrotto Stato italiano
colluso con la mafia ha venduto l'Italia come cestino europeo per gli
immigrati, mentre, il TLT funge da discarica per l'Italia. Ma, da qui
a poco, l'Italia verrà mandata via gradualmente od a calci dal TLT?
-The
police officers, police, and, not only that, if they wanted to stay
in Trieste, and perhaps even doing the same job, being the brave and
honest people to the end, even within the law and to the Italian
constitution, and, if they gave allegiance to the TLT when Trieste
was released by the United Nations in early 2015 could remain,
moreover, having a higher salary and not overly taxed. (In this
state, if the cause is in port, one day you could work for citizens
and better working conditions, but without being in the service of a
policy strictly the business and that fewer and fewer services, is
changing constantly removing and/or destroying. the TLT, if it
becomes active, it will need guardians of order
-I
poliziotti, carabinieri, e, non solo, se avessero voluto rimanere a
Trieste, e forse, pure facendo lo stesso lavoro, essendo delle brave
ed oneste persone fino in fondo, anche in seno alla giurisprudenza e
alla costituzione italiana, e, se avessero dato fedeltà al TLT nel
caso Trieste venisse liberato dalle Nazioni Unite nei primi mesi del
2015 avrebbero potuto rimanere, per giunta, avendo uno stipendio più
alto e non esageratamente tassato. (In questo stato, se la causa va
in porto, un domani voi potreste lavorare per i cittadini e con
migliori condizioni di lavoro, ma, senza essere al servizio di una
politica strettamente affaristica e che da sempre meno servizi, si,
cambiando di continuo, togliendo e/o distruggendo. Il TLT, se
diventerà attivo, avrà bisogno di tutori del ordine).
-Because
of the unbridled luxury of politicians, as being the cream of the
company that matters most, the police and the police are working with
few resources, risking their lives, especially in some parts of
Italy, moreover, the agents have a salary relatively low. Separately,
what politicians say is that ordinary citizens to perhaps order.
-Per
colpa del lusso sfrenato dei politici, essendo come la crema della
società che conta di più, la polizia e i carabinieri si trovano a
lavorare con poche risorse, rischiando la vita specialmente in alcune
zone d'Italia, per giunta, gli agenti hanno uno stipendio
relativamente basso. A parte, quello che dicono i politici sia ai
cittadini comuni che alle forse dell'ordine.
-Italian
politicians, in general, can not care less about the city!
-Ai
politici italiani, in generale, non gli può interessare di meno del
cittadino!
222222
-Yes,
the province of Trieste is like the Dune Buggy red with yellow hood.
The thugs armed with the bike's chain had been ordered to deliver a
Dune Buggyai to the two who were going to get angry, yes, but later,
the two have proved insatiable.
-Si,
la provincia di Trieste è come la Dune Buggy rossa con cappotta
gialla. I teppisti con la moto armati di catena avevano ricevuto
l'ordine di consegnare una Dune Buggyai ai due che stavano per
arrabbiarsi, si, ma dopo, i due si sono dimostrati incontentabili.
-Incredible
or crazy enough, and yet, the ghosts are more real in the province of
Trieste, in that, the ghosts are usually the appearance of deceased
persons scam created by demonic forces, and therefore, while being
deceptive and to instill fear, ghosts exist while, the province of
Trieste, absolutely, no longer exists since September 15, 1947.
-Incredibile
o pazzesco a dirsi, eppure, i fantasmi sono più reali della
provincia di Trieste, in quanto, i fantasmi generalmente sono delle
sembianze truffa di persone defunte create da forze demoniache, e
quindi, pur essendo ingannevoli e per incutere paura, i fantasmi
esistono, mentre, la provincia di Trieste, assolutamente, non esiste
più dal 15 settembre 1947.
-The ghost province of Trieste was
established in 1963 by the prefect in a completely illegal, ie, not
in compliance with the Italian constitution and not in compliance
with the peace treaty of September 15, 1947 that Italy was losing as
signed.
-(Assolutamente,
non è uno sbaglio di stampa): La carta di identità plasticata
dell'Italia è illegale per lo stato di Trieste, in quanto, il
territorio italiano non comprende la provincia fantasma di Trieste,
ossia, la zona A:
-In
This post dedicated to international politics, I also talked about
the city I live in Trieste what should be one of five international
ports, only that from 1054 onwards, Italy began to invade making life
more and more citizens and trade as if it was Italy, but, mind you,
Trieste is not Italian. Yes, as you see, the province of Trieste,
just does not exist.
-In
questo post dedicato alla politica internazionale, io ho parlato
anche della città in cui vivo in quanto Trieste dovrebbe essere uno
dei 5 porti internazionali, solo che dal 1054 in poi, l'Italia ha
cominciato ad invaderlo facendolo vivere sempre di più ai cittadini
ed al commercio come se fosse Italia, ma, sia ben chiaro, Trieste non
è Italia. Si, come vedete, la provincia di Trieste, proprio, non
esiste.
-Rome,
but above all, some of the previous mayors of Trieste, and now,
Debora Serrancchiani and Ettore Rosato, Roberto Cosolini, have
gradually taken away working in Trieste, to kill the free port,
possibly before the end of the term single (or double) of Roberto
Cosolini, favoring personal interests for the five Italian ports
under the control of the three gangs.
-Roma,
ma sopratutto, alcuni dei sindaci di Trieste precedenti, ed ora,
Debora Serrancchiani ed Ettore Rosato, Robero Cosolini, hanno
gradualmente portato via lavoro a Trieste per far morire il porto
franco, possibilmente prima della fine della legislatura singola (o
doppia) di Roberto Cosolini, favorendo per interessi personali i
cinque porti italiani sotto il controllo delle tre mafie.
-But
the maneuver, now known internationally, it went up in smoke? NOTE:
(06/18/2015): The question on the international free port of Trieste
by now has already started, and then, the Italian town of Trieste and
Italian politics are about to lose control on the illegal port of
Trieste. But if the majority of the citizens of Trieste takes no
position may not have recognized their rights as citizens of the TLT.
And then, whether it remains the Italian administration or taking
over the administration of another state by 2015-2016, the majority
of citizens in institutions may have to pay the tax is not due for
another state.
-Ma,
la manovra, ormai nota a livello internazionale, è andata in fumo? NOTA: (18/06/2015): La questione sul porto franco
internazionale di Trieste ormai è già avviata, e quindi, il comune
italiano di Trieste e la politica italiana stanno per perdere il
controllo illegittimo sul porto di Trieste. Ma, se la maggioranza dei
cittadini di Trieste non prende posizione rischia di non aver
riconosciuti i propri diritti come cittadini del TLT. E quindi, sia
che resti l'amministrazione italiana o che subentri l'amministrazione
di un altro stato entro il 2015-2016, la maggioranza dei cittadini
istituzionalizzati rischia di dover pagare della tasse non dovute per
un altro stato.
(Testimonianza
da uno che lavora in porto): Samer a dato soldi sia ad
amministrazioni di destra che di sinistra per aggiudicarsi il lavoro
in porto, annullando la gara. Guerrieri a dato 10 milioni di Euro al
PD per poter avere più lavoro in porto: il traffico di navi turche e
per poter costruire: 4 milioni di Euro per la campagna di Debora
Saerracchiani, 3 milioni di Euro per Robero Cosolini, il sindaco di
Trieste, e suoi subordinati, 3 milioni di Euro a un terzo. Anche lui
del PD. Pacorini, Seracchiani, Russo, Rosato, Cosolini ed altri
elementi del PD, sono tutti corrotti, d'altronde, lo sono state anche
molte delle precedenti amministrazioni comunali e regionali. Il TAR
ha dato ragione alla Teseco, in quanto aveva vinto la gara di
appalto, ma, Matteo Renzi del PD, che è corrotto e che favorisce la
corruzione a favore del suo partito, ha dato il via ad un decreto
nella finanziaria per trasferire il demanio del porto franco di
Trieste al Comune. Questa legge di Renzio viola in modo totale il
trattato di pace del 15 settembre 1947, in quanto, elimina
definitivamente il porto franco di Trieste. “Il sistema a livello
locale, centrale e internazionale, ormai, è irrimediabilmente
corrotto e cospirato.”
-For jobs in the port that earn a lot of money, there are many politicians and former politicians who self-candidates!
-Per il lavori in porto che fruttano molti soldi, ci sono molti politici ed ex politici che si auto-candidano!
-The
Mafia? My goodness, fear! The
gang of Roberto Cosolini and Ettore Rosato of PD, the party straight
by definition, more than a year ago has received 10 million euros
from the 'Ndrangheta for money laundering through legal work, in
fact, there's half a deal worth about a billion and a half euros to
build civil and other things in the north of the port of Trieste. But
Roberto Cosolini reported to the Calabrian Mafia that the movement of
Trieste Free legal opposition has done, and now, in May-June of 2015
is also running a complaint at the international level that is
preventing Francesca Garuffi, the prefect of Trieste, to sign for
consent to transfer the state property of the free port to the
municipality. How can risk some components of Trieste Free? However,
people who participated in this complaint can be in many, also, if
the Mafia spedisse some opponents to express "dry for Venice",
chances are good that a possible action by the murderous mob against
the real movement, but not only, can intervene immediately to the
United Nations to free Trieste the Italian occupation, and therefore,
it would also be a big scandal at the international level, especially
for the fact that the same gang of PD, a ghost town in northern
Italy, It is colluding with the Mafia. In addition, if Ndrangheta
commissionasse someone to kill the columns of the real movement, and
not only, the Calabrian mafia would get back the money from the gang
of PD and / or permitted to launder money in the deal for a billion
and a half euros? Surely, NO. As a start, the Ndrangheta would be
easier and more beneficial to ask back the 10 million euros that gave
the gang Roberto Cosolini, which gang the PD did not provide
sufficient guarantees to the Calabrian Mafia on the success of the
operation, to transfer the state property common, which is necessary
to kick off the deal, not bad, for a billion and a half euros. Well,
if the work had already begun, but, if the deal had been discontinued
by some citizens of Trieste who wanted to exercise their rights,
then, probably the risk for those citizens would be greater, however,
it is, in Trieste Calabrian mafia is not at home.
-La
mafia? Mamma mia, paura! La gang di Roberto
Cosolini e di Ettore Rosato del PD, il Partito Dirittura per
antonomasia, più di un anno fa ha ricevuto 10 milioni di Euro dalla
'Ndrangheta per il riciclaggio del denaro sporco attraverso lavori
legali, infatti, c'è di mezzo un affare da circa un miliardo e mezzo
di Euro per costruire edilizia civile ed altre cose nella parte nord
del porto franco di Trieste. Ma, Roberto Cosolini ha riferito alla
mafia calabrese che il movimento di Trieste Libera ha fatto
opposizione legale, ed ora, nel maggio-giugno del 2015 è in corso
anche una denuncia a livello internazionale che sta impedendo a
Francesca Garuffi, il prefetto di Trieste, di firmare per dare il
consenso di trasferire il demanio del porto franco al comune. Quanto
possono rischiare alcuni componenti di Trieste Libera? Comunque sia,
le persone che hanno partecipato a questa denuncia possono essere in
tante, inoltre, se la mafia spedisse alcuni oppositori per espresso “
secchi per Venezia”, ci sono buone probabilità che una eventuale
azione omicida da parte della mafia contro il vero movimento, ma, non
solo, possa far subito intervenire le Nazioni Unite per liberare
Trieste dalla occupazione italiana, e quindi, sarebbe pure un grande
scandalo a livello internazionale, sopratutto per il fatto che la
stessa gang del PD, di un comune fantasma del nord Italia, è colluso
con la mafia. Inoltre, se Ndrangheta commissionasse qualcuno per
uccidesse le colonne del vero movimento, e, non solo, la mafia
calabrese otterrebbe indietro i soldi dalla gang del PD e/o il
permesso di riciclare il denaro sporco nel affare per un miliardo e
mezzo di Euro? Sicuramente, NO. Come inizio, per la Ndrangheta
sarebbe più facile e più vantaggioso chiedere indietro i 10 milioni
di Euro che ha dato alla gang di Roberto Cosolini, la quale gang del
PD non ha fornito sufficienti garanzie alla mafia calabrese sulla
riuscita della manovra, trasferire il demanio al comune, cosa
necessaria per dare il via all'affare, niente male, da un miliardo e
mezzo di Euro. Beh, se i lavori fossero già iniziati, ma, se
l'affare fosse stato interrotto da alcuni cittadini di Trieste che
avessero voluto fare valere i propri diritti, allora, probabilmente
il rischio per quei cittadini sarebbe stato maggiore, comunque sia, a
Trieste la mafia calabrese non è in casa.
-But
now, the 'Ndragheta wants back or take back the 10 million Euro?
-Ma
ora, la 'Ndragheta rivuole o vorrà indietro i 10 milioni di Euro?
-"Killed"
the port of Trieste, better if there was a large plant for the gas to
kill it altogether, the mafia with the agreement of local politicians
would build the great changing the physiognomy of the port.
-"Ucciso"
il porto franco di Trieste, meglio se ci fosse stato il grande
impianto per il gas per ucciderlo del tutto, la mafia con l'accordo
dei politici locali avrebbe costruito alla grande cambiando la
fisionomia del porto.
-Both
wild beautiful cement, as, has already been for the construction of
other super markets, but, being those already existing in excess.
-Tanto
bel cemento selvaggio, come, è già stato per la costruzione di
altri super mercati, ma, essendo quelli esistenti già in eccesso.
-Two
examples of two luxury hotels such as, perhaps, go bad or good to
Cosolini, will never be built in Trieste.
-Due
esempi di due Hotel lussuosi come, forse, vada male o bene a
Cosolini, non verranno mai costruiti a Trieste.
-If
this written so great, as seen in the Place de la Bourse, had been
affixed to a building in the south Udine or Rome with the name of the
city corresponding, you can be sure that in a short time at least the
pillars of the movement would end up in jail. So why here in Trieste
it did not happen anything yet? Separately, the many complaints
against Roberto Italy that many complaints against Roberto Italy,
here in Trieste, we are not under Italian sovereignty. The writing is
clear, large and beautiful in the sunlight!
-Se
questa scritta così in grande, come vista in piazza della Borsa,
fosse stata affissa sud un palazzo a Udine o a Roma con il nome della
città corrispondente, state pur certi che in breve tempo almeno le
colonne portanti del movimento sarebbero finite in galera. Quindi,
perché qui a Trieste non è accaduto ancora niente? A parte, le
tante denunce di Roberto contro l'Italia che le tante denunce
dell'Italia contro Roberto, qui a Trieste, non siamo sotto la
sovranità italiana. La scritta è chiara, bella in grande ed alla
luce del sole!
-A
new slogan of Trieste Free born before Equitalia: you are not fair
and we are not Italian.
-Un nuovo slogan di
Trieste Libera nato davanti ad Equitalia: voi non siete equi e noi
non siamo Italia
NOTA: La disubbidienza e separazione
dall'Italia comprende tantissime voci. Le varie voci verranno richieste
singolarmente al prefetto nel corso della estate del 2015 fino al 15 settembre.
Ovviamente ci sono tantissime altre voci che riguardano non soltanto i singoli
cittadini ma anche l'Intera città di Trieste, ma, per queste richieste potrebbe
volerci almeno una cospicua minoranza, essendoci già in vigore l'atto legale ed
esistenza del TLT.. I cittadini che prendono posizione potranno far richiesta
di molte voci a titolo personale durante questi tre mesi. “La carta dei diritti
dei cittadini e delle imprese del Territorio Libero di Trieste,” più, “Trieste Libera al commissario del governo:
90 giorni per regolarizzare il fisco a Trieste.”, sono due carte con valore
internazionale, e quindi, non essendo soltanto opera di Roberto Giurastante e
di Giorgio Parovel, questo secondo, essendo un bravo giornalista. NOTA; I vari
tipi di servizi, compresa la fornitura del gas, noi li dovremo ottenere
direttamente qui a Trieste, senza dover fare complicate manovre e7osenza dover ricorrere ai servizi di altri paesi per boicottare il fisco
illegale italiano che impera tutt'ora a Trieste presso la maggioranza dei
cittadini ignoranti e/o intimoriti dalle scadenza e dalle more imposte da un
altro Stato. NOTA: Pur non essendo stato previsto un governo fiduciario
italiano nello statuto del TLT, perché l'amministrazione militare americana ha
consegnato l'amministrazione del TLT al governo fiduciario italiano? (Ma che
dopo, ha permesso all'Italia di profittare per far passare di nascosto il TLT
sotto lo Stato Italiano.) C'era il problema della guerra fredda, i cittadini di
Trieste erano stati sotto la sovranità italiana per oltre 20 anni ed i
cittadini di Trieste parlavano in prevalenza la lingua italiana. Tuttavia, tra
i vari stati, l'Italia era lo Stato con i maggiori conflitti di interesse nel
amministrare il TLT ed un porto franco internazionale, inoltre, dobbiamo
ricordare che la politica italiana e truffaldina e vigliacca per antonomasia.
NOTA: Nel corso di 60 anni, non solo, i cittadini e le imprese del TLT hanno
pagato tantissime tasse ingiuste italiane, ma, l'Italia ha portato via
tantissimo lavoro a Trieste ed alcuni palazzi del demanio portuale e del TLT
sono stati venduti dall'Italia a prezzi stracciati. (Tuttavia, se domani
tornasse il TLT attivo come tra il 47 ed il 54, che cosa potrebbe accadere nei
confronti di queste svendite illecite da parte di uno Stato che in
amministratore si è trasformato in invasore?) NOTA: A parte il fatto su Salvini, un falso luminaio, tuttavia, una notizia fresca anche da parte del governo Renzi, il terzo governo non eletto dal popolo dopo il fallimento programmato del Monte dei Paschi di Siena e la scusa per un governo tecnico secondo i voleri dei poteri forti, ossia, i banchieri internazionali:
-Today's view of the targeted legal battle waged against Italy by the
movement of Trieste Free, par excellence which is the strategy of
Italian politics, the prefect in the role of Commissioner of
Government and the Italian court established in Trieste? Postpone as
much as possible the hearings and not give answers, hoping that
sooner or later the current real movement for Trieste Free runs out
to emotional exhaustion and / or economic, and hope that the United
Nations and the 21 countries that signed the peace treaty 1947 does
not come forward, having other more important things to worry about.
NOTE: People have many ways to go astray and to remain slaves of
Italian politics, I quote some example: not the TLT in Slovenia and
the Slavs; Slovenians vote for the Democratic Party as if it were a
party of the left, but do not take a stand for the TLT; etc, etc. In
fact, citizens native of Trieste, Italians resident in Trieste,
Slovenes and exiles living in Trieste, all together and united should
be, and, without divisions of intent to thoughts of right or left or
fascism. Meanwhile, thanks to the people divided and turned away in a
thousand ways, politicians and corrupt judges, do whatever they want.
-Oggi di,
vista la mirata battaglia legale mossa contro l'Italia da parte del
movimento di Trieste Libera, per antonomasia quale è la strategia
delle politica italiana, del prefetto nel ruolo di commissario di
governo e del tribunale italiano insediato a Trieste? Rimandare il
più possibile le udienze e non dare risposte, sperando che prima o
poi l'attuale vero movimento per Trieste Libera si esaurisca per
sfinimento emotivo e/o economico, e, sperando che le nazioni Unite ed
i 21 paesi firmatari del trattato di pace del 1947 non si facciano
avanti, avendo altre cose più importanti di cui preoccuparsi. NOTA:
La gente ha mille modi per sviarsi e per rimanere schiavi della
politica italiana, cito alcuni esempio: non il TLT sotto la Slovenia
e con gli slavi; gli sloveni votano per il PD come se fosse un
partito di sinistra, ma, non prendono posizione per il TLT; ecc, ecc.
Di fatto, i cittadini nativi di Trieste, gli italiani residenti a
Trieste, gli sloveni e gli esuli residenti a Trieste, tutti insieme
ed uniti dovrebbero essere, e, senza divisioni di intenti per
pensieri di destra o di sinistra o di fascismo. E intanto, grazie al
popolo diviso e sviato in mille modi, i politici e giudici corrotti,
fanno tutto quello che vogliono.
-The
port is badly damaged by the constant desire of Italy in the course
of 60 years, after so many false promises with endless divisions and
actions kept hid from the citizens of Trieste.
-Il
porto è mal ridotto per la costante volontà dell'Italia nel corso
di 60 anni, dopo tante false promesse con infinite divisioni ed
azioni tenute nascoste ai cittadini di Trieste.
zzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzzz
ddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddddd
ffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffffff
aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa
-Spesso
e volentieri, il Piccolo ha parlato a favore del movimento di via
Roma 28 quando il movimento di piazza della Borsa 7 ha conseguito un
buon risultato, mentre, quando il sovversivo movimento con sede in
via Roma 28 combina una brutta faccenda, il Piccolo di Trieste tende
a far credere ai cittadini che la colpa è del movimento del TLT con
sede in piazza della Borsa 7. Ma, perché tutto questo? Beh, la
ragione è ovvia, sviare e tenere all'oscuro il maggior numero di
cittadini residenti e che lavorano a Trieste, in quanto, il movimento
indipendentista di via Roma 28 è una creazione del PD che continuerà
ad ubbidire alla politica italiana, mentre, il movimento di piazza
della Borsa 7, essendo quello vero e più competente, è quello che
minaccia tutte le poltrone dei corrotti politici italiani che
continuano ad occupare un altro stato. Pure la polizia, carabinieri e
guardia di finanza, girano armati in un altro stato. I capi sono
collusi con la politica, tuttavia, alcuni poliziotti, carabinieri,
finanzieri ed agenti della DIGOS, sanno che il TLT esiste ed è un
altro stato, ed alcuni di questi, pure vi aderiscono.
(Tutte le
notizie sulla svendita del porto franco internazionale di Trieste e
sull'affare che sarebbe dovuto partire fra 15 giorni, in buona
parte, si tratta di informazioni false pubblicate sul “Il Piccolo”,
in quanto, è vero che la gang di Cosolini, pagata da Roma, vuole far
morire Trieste ubbidendo alla direttiva da Roma, tuttavia, causa la
denuncia portata a conoscenza dal vero movimento di Trieste Libera a
livello internazionale, il prefetto di Trieste, nel ruolo di
governatore, non ha ancora firmato il consenso per far trasferire il
demanio del porto franco al comune.) NOTA: Secondo una notizia su “Il
Piccolo”, il comune rinuncerebbe a fare via Mazzini pedonale per il
troppo dissenso, e quindi, se la notizia fosse vera, significherebbe:
un appalto in meno, una o duie tangenti in meno per i politici di
turno. (E, io lo scrivente di questo blog, non ho preso in giro
Roberto Cosolini per il fatto che ha fatto un tuffo a bomba,
completamente vestito, al bagno Ausonia, e, quando il giorno dopo è
venuta un poco di mareggiata per il vento da sud favorito nel
sollevare le onde. La dimostrazione in se poteva essere positiva,
ossia, di un sindaco vicino e amico dei cittadini, tuttavia, se
Roberto Cosolini è così corrotto in tutta la politica che fa, il
tuffo a bomba al bagno ausonia è stata una pantomima ed atto di
ipocrisia.) Come è possibile che il tram di Opicina si guasti di
continuo? Lavori eseguiti male di proposito da una azienda del sud
Italia, e quindi, continui lavori di riparazione e continue tangenti
per il politico di turno.
NOTA: Nonostante il dissenso di maggioranza, il comune sotto la dittatura finanziaria del PD e di Cosolini vuole rendere anche Via Mazzini come zona pedonale? Un lavoro sulle rive non sicuro per la circolazione, supervisionato da Illi, e stato rifatto dal successivo sindaco? Vogliono mettere la pavimentazione di breve durata in diverse vie del Borgo Teresiano. Per ogni lavoro, un appalto, e, per ogni appalto una o più tangenti per i politici di turno.
foto via mazzini
-The
Trieste Transport, joint stock company, is private only with regard
to employees. The company is at a loss, as I was told by a man who
works in the TT, but the company is under the ownership of the town
at 60%, and therefore, the municipality and / or region is the
largest supervisor. The service has fallen, the tickets cost more,
and then, if the corporation is the same loss, the fault is of
Italian politics that tends to die companies and / or forcing some
employers to go to work in other countries. So, if today many small
and medium-sized and large businesses fail, not only because of the
international Jewish bankers and / or the owners who want to make a
fraudulent bankrupt, but above all, the corrupt Italian politics,
with the exception of a few parliamentarians honest They do not text
and that their hands are tied. NOTE: What if the
current TT, private staff, the business has more and more expensive,
the service is falling, but, being also at a loss and being financed
by the municipality or region? In a country like Italy or under
Italian occupation, all the companies tend to be stifled for too many
and increasing taxes. Evidently there is a program to bring Italy
into depression and / or to the failure of the Italian state, also to
buy his goods at bargain prices. However, if the TT is under the
jurisdiction of the province, then the controller under which
authorities can give a fine?
-La
Trieste Trasporti, società per azioni, è privata solo per quanto
riguarda i dipendenti. La azienda è in perdita, secondo come mi è
stato riferito da un signore che lavora nella TT, ma, l'azienda è
sotto la proprietà del comune al 60%, e quindi, il comune e/o la
regione è il maggior supervisore. Il servizio è calato, i
biglietti costano di più, e quindi, se la società per azioni è lo
stesso in perdita, la colpa è della politica italiana che tende a
far morire le imprese e/o costringendo alcuni imprenditori ad andare
a lavorare in altri paesi. E quindi, se oggi molte piccole e medie e
grandi imprese falliscono, non è soltanto per colpa dei banchieri
internazionali ebrei e/o dei titolari che vogliono fare banca rotta
fraudolenta, ma sopratutto, della corrotta politica italiana, ad
eccezione di pochi parlamentari onesti che non fanno testo e che
hanno le mani legate. NOTA: Che dire se
l'attuale TT, privata per il personale, ha il biglietto sempre più
caro, il servizio che cala, ma, essendo pure in perdita ed essendo
finanziata dal comune o dalla regione? In un paese come l'Italia o
sotto l'occupazione italiana, tutte le imprese tendono ad essere
soffocate per le troppe e crescenti tasse. Evidentemente c'è un
programma per portare verso la depressione l'Italia e/o verso il
fallimento dello Stato italiano, anche per comprare i suoi beni a
prezzi stracciati. Comunque, se la TT è sotto la giurisdizione della
provincia, allora, il controllore sotto che autorità può dare la
multa?
NOTA: Ma, io cosa potrei dire ad un controllore non testimone di Geova? Assolutamente, la verità, ossia, che i fantasmi sono più reali della provincia di Trieste, in quanto, si tratta di forze demoniache che prendono le sembianze di persone defunte, mentre, la provincia di Trieste, proprio, non esiste del tutto. Chi sa, pur avendo espresso una profonda verità, il controllore potrebbe prendermi per matto ed allontanarsi subito da me senza neanche accertarsi se io ho il biglietto in regola. NOTA: (Aprile 2016) La Trieste Trasporti in questo ultimo anno contabilizzato ha avuto 6 milioni di utili, inoltre, essendo finanziata la TT dalla regione Friuli Venezia Giulia. Ma forse ancora oggi Roberto Cosolini potrebbe rispondere che i soldi non ci sono? Per giunta, i controllori che non chiedono il biglietto ai neri extracomunitari ed agli zingari? Per ora, almeno fino alla fine dell'estate 2016, io continuo a non pagare più il biglietto, senza andare in cerca di espormi, senza cercare di truccare il biglietto, (tra l'altro, coloro che lo fanno solo per imbrogliare non ci riescono). Io so di non essere del tutto nel giusto, in quanto, un servizio di solito è giusto pagarlo, tuttavia, per oltre metà è in torto anche l'azienda TT e l'Italia. Le tasse italiane non dovute, anche se per tante altre cose siamo ancora costretti a pagarle, è il principio fondamentale della mia opposizione. Probabilmente, nel non voler riparare la spingente del tram che aveva circa 100 anni ma nello spendere 11 milioni di Euro per mettere una spingente elettronica, più di qualche eprsona ci deve aver guadagnato con i soldi tangenziali, inoltre, come alcuni sanno, i lavori pubblici in Italia possono costare sette volte tanto rispetto che in Francia. Ma, come disse la Merkel: se non vi liberate di una classe politica corrotta, l'Italia non merita di ricevere finanziamenti Europei, e, anche se forse questi finanziamenti continuano lo stesso ad arrivare in una certa misura dall'Europa all'Italia.
-Pollution in Karst and in the free port of Trieste:
-L'inquinamento in Carso e nel porto franco di Trieste:
-L'inquinamento in Carso e nel porto franco di Trieste:
demanio e rigassificatore
-Demesne
of the free port of Trieste International, belonging to the 25
countries that signed the peace treaty of 1947, is an institution of
the FTT but is separated from the FTT.
-Demanio
del porto franco internazionale di Trieste, appartenente ai 25 paesi
firmatari del trattato di pace del 1947, è un ente del TLT ma è
separato dal TLT.
Ma, anche questa zona fa parte del demanio del TLT e quindi dovendo essere sotto la giurisdizione del ente porto:
Il sociale presso il demanio: nella fine di primavera ed inizio estate del 2015, oltre ai fortini della normalità, ci sono state delle battaglie e cattivi comportamenti da parte di alcuni bulli del Kosovo tra il quinto e il decimo Topolino? Io, pur vivendo male ed avendo i miei problemi, in aggiunta con disturbi di cuore, ma, senza rompere le palle a nessuno, alle 19:30 del 25 giugno 2015, essendoci stato il sole un poco coperto a causa dei tanti residuati delle scie chimiche, e, io anche per cercare di tenere d'occhio la mia roba appesa al terzo Topolino, ormai, senza quasi nessun bagnante, ho corso in modo morbido tra il terzo e quarto Topolino, e dopo, ho fatto una piccola nuotata. Ma, cosa mi è accaduto? Una signora, molto probabilmente, seguita dal manicomio, essendo di indole cattiva ma particolarmente stupida e deficiente, si è particolarmente irritata per avermi visto correre in avanti e in dietro tra il terso e il quarto Topolino. Io gli ho risposto male, ma lei, già sconcertata per vedermi correre ogni tanto a San Giovanni mi ha risposto che: mi avrebbe fatto pestare dalla mafia. E, quindi, le scie chimiche e lo smog e la corruzione nella politica, SI, ma, io non avrei neanche più il diritto di poter correre, anche se non inquino e anche se faccio pochissimo rumore. Questa signora era seduta vicino al quarto Topolino ed era vestita con una gonna bianca e una maglietta rossa molto appariscenti. Probabilmente era una mezza pazza, ma, nella remota possibilità,. Ma, che dire se veramente questa donna fosse stata veramente in contatto con la mafia oppure di appartenenza ad una famiglia di mafiosi? Forse avrei potuto dirgli: difficilmente la mafia lavorerebbe per adempiere le tue stupide richieste, comunque sia, vivi e lascia vivere. Alle 19:45 circa, questa signora dalla gonna bianca e maglietta rossa, particolarmente vistose, è salita sul Bus 36. Ma, almeno un certo grado di sicurezza e di controllo, il comune e la polizia municipale dovrebbe ancora essere in grado di garantire.
NOTE: In fact, the entire coast from
the port of Trieste to the border of the TLT to the small Italian town of
Monfalcone, is part of the state property of the International Free Port of
Trieste. Miramare Castle of Trieste should belong to citizens, not to the
corrupt local politics, and, as to private property located from Grignano to
Sistiana, probably were all built by the fascist period to the present day
under Italian sovereignty. If tomorrow subentrasse an active international free
port of Trieste and if it does expand, probably, should be enacted laws on how
to extend it and extend it up to where. Former bar-restaurant, "The Voice
of the Moon", is located on the demesne of the international free port of
Trieste, but much of the state property, including the 10 mice of Trieste were
occupied by the Italian, although Italy He was intended only as an
administrator in the TLT. All citizens and entrepreneurs of Trieste should not
pay any fee Italian, and then, a fortiori, all the bars and restaurants that
have been working to Barcola Grignano, would not have to pay taxes to Italy and
to issue a receipt, you just as Mirella, the shop that sells clothes and that
does not emit receipts. Twice the financial police made him close the store,
but, Mirella who sells clothes at prices even lower than the Chinese shops,
twice won the case in court. If citizens and businesses of Trieste are not
required to pay taxes to Italy, even more so, any businesses, and, all the bars
and restaurants on the coast should not pay taxes to Italy and should not issue
the docket. NOTE: By the end of 90 days maturity, and after the expiry of 90
days, in any case will CHECKMATE, not just that too few citizens take place by
fiscal disobedience, as the prefect Francesca Adelaide Garuffi should give us
reason putting in place all the tax authorities in the area of the TLT; or,
the Garuffi may reject our demands, but, in this case by committing blatant
violation of international standards; or, the Garuffi can not answer, but, in
this case will clear violation of the peace treaty of 1947, as soon after the
complaint is made to the international non-fulfillment of the eighth annexed by
the Garuffi. (Well, after all, perhaps it is better that this checkmate will be
resolved with the Italian prefect not to answer, and then, showing the governor
and the Italian government trust completely in default, and then, having to be
replaced with the government trustee another nation.)
NOTA: In effetti, tutto il litorale che
va dal porto di Trieste fino al confine del TLT verso la piccola città italiana
di Monfalcone, fa parte del demanio del Porto Franco Internazionale di Trieste.
Il castello di Miramare dovrebbe appartenere ai cittadini di Trieste, non alla
corrotta politica locale, e, in quanto alle proprietà private situate da
Grignano fino a Sistiana, probabilmente sono state tutte costruite dal periodo
fascista fino ai nostri giorni sotto la sovranità italiana. Se domani
subentrasse un attivo porto franco internazionale di Trieste e se questo si
espandesse, probabilmente, dovrebbero essere emanate delle leggi sul come
estenderlo e fino a dove estenderlo. L'ex bar-ristorante, “La voce della Luna”,
è sito sul demanio del porto franco internazionale di Trieste, ma, buona parte
del demanio, compresi i 10 topolini di Trieste sono stati occupati dallo Stato
Italiano, nonostante che l'Italia doveva fungere soltanto da amministratore nel
TLT. Tutti i cittadini e imprenditori di Trieste non dovrebbero pagare alcuna
tassa italiana, e quindi, a maggior ragione, tutti i bar e ristoranti che
lavorano da Barcola a Grignano, non sarebbero tenuti a pagare le tasse
all'Italia e ad emettere lo scontrino, si, proprio, come Mirella, il negozio
che vende vestiti e che non emette gli scontrini. Per due volte la guardia di
finanza gli ha fatto chiudere il negozio, ma, Mirella che vende vestiti a
prezzi ancora più bassi rispetto ai negozi dei cinesi, per due volte ha vinto
la causa in tribunale. Se i cittadini e imprese di Trieste non sono tenuti a
pagare le tasse all'Italia, a maggior ragione, tutti gli esercizi commerciali,
e, tutti i bar e ristoranti, sulla costa non dovrebbero pagare le tasse
all'Italia e non dovrebbero emettere lo scontrino di cassa. NOTA: Entro la fine
dei 90 giorni, alla scadenza, e dopo la scadenza dei 90 giorni, in ogni caso
sarà SCACCO MATTO, basta che non troppo pochi cittadini prendano posizione
facendo disubbidienza fiscale, in quanto, il prefetto Francesca Adelaide
Garuffi deve darci ragione mettendo a posto tutto il fisco nella zona del TLT;
oppure, la Garuffi può respingere le nostre richieste, ma, in tal caso
commettendo palese violazione delle norme internazionali; oppure, la Garuffi
può non rispondere, ma, anche in questo caso sarà violazione palese del
trattato di pace del 1947, in quanto, subito dopo verrà fatta la denuncia
internazionale per il non adempimento del allegato ottavo da parte della
Garuffi. (Beh, dopo tutto, forse è meglio che questo scacco matto si risolva
con il prefetto italiano che non da risposta, e quindi, mostrandosi il
governatore italiano ed il governo fiduciario del tutto inadempiente, e quindi,
dovendo essere sostituito con il governo fiduciario di un'altra nazione. )
NOTA: Io ho come la vaga impressione che la città gremisce sempre di più di gente cattiva, balorda, stupida. Individui che danno peso alle banalità fuori posto e/o alle cose che non esistono, ma, senza prestare la minima attenzione alle cose più importanti, e quindi, meritandosi la grande tribolazione non soltanto i poteri forti ed i corrotti politici in molte nazioni. (Comunque, Trieste è una città abbastanza tranquilla e molto meno piagata dalla criminalità rispetto alle grandi città statunitensi ed italiane o di altri paesi del medio oriente e in posti come Santo Domingo dove, quando comperi, meglio se tiri fuori soltanto i soldi giusti e necessari.)
-Ma
oggi,
sia in America che in Italia e in altri paesi, causa, l'avidità e la
disonestà, da parte della classe politica, da parte di molta gente
comune e degli stessi vicini di casa che ti possono rovinare la vita ed anche quella di altri vicini, ma, togliendoti perfino la libertà di
vivere come vuoi a casa tua anche se nel momento che fai una cosa non
disturbi nessuno. Noi stiamo vivendo in una sorta di giungla
spietata, che forse, è peggio di quella reale. Inoltre, ci sono tanti
falsi amici ed amici solo per interessi, e forse, nessun vero amico, ma,
tanti squali e serpenti a sonagli.
-A fundamental principle underlying the lawsuit TLT, inherent in the eighth attachment of the peace treaty of September 15, 1947:
-Un principio fondamentale su cui si basa la causa legale del TLT, inerente al allegato ottavo del trattato di pace del 15 settembre 1947:
-Un principio fondamentale su cui si basa la causa legale del TLT, inerente al allegato ottavo del trattato di pace del 15 settembre 1947:
-Try to think of this absurd hypothesis: An admin manages an apartment building with 16 apartments. He through some legal maneuvering in cahoots with a judge fails to take possession of all 16 apartments. But, if you were the owner of an apartment among these 16, how would you have reacted? Well, that administrator is Italy and the condominium with 16 apartments in the property to 16 families corresponding to the Free Territory of Trieste. On Facebook: "Movimento Trieste Libera – Quello vero" e "Trieste Libera news".
-Provate
a
pensare a questa ipotesi per assurdo: un amministratore amministra
un condominio con 16 appartamenti. Egli attraverso alcune manovre
legali in combutta con un giudice riesce ad appropriarsi di tutti e
16 appartamenti. Ma, se voi foste proprietario di un appartamento tra
questi 16, in che modo avreste reagito? Beh, quel amministratore
corrisponde all'Italia ed il condominio con i 16 appartamenti in
proprietà a 16 famiglie corrisponde al territorio libero di Trieste. Su
facebook: "Movimento Trieste Libera – Quello vero" e "Trieste Libera
News".
-Without
any doubt, the Italian state is a Mason and is colluding with the
Mafia, also, even Francesco Russo and Matteo Renzi of PD are
colluding with the 'Ndrangheta, as the gang of Roberto Cosolini
received 10 million euros to give the 'contract this mafia. In an
attempt to bring down the government of Putin, contrary to the New
World Order, behind the will of the international bankers Jews Europe
has put sanctions on Russia, also Europe has blocked many commercial
relations with Russia, thus reducing many good business for Italy,
and, moreover, as the Russian ruble is falling in value, at this
point, crisis to crisis, Putin did not immediately concerebbe act
militarily to free Trieste from the Italian occupation? The President
of the European Junker, that when he was minister of Belgium has
encouraged all the large multinationals by giving him a place
exempted from taxes, is now under investigation for this lawlessness?
The international bankers Jews should worry less to topple Putin,
because when it is declared peace and security in the world and
eliminate all false religions, immediately the whole system polito
and economic inexorably begin to collapse, just like the Twin Towers
September 11, 2001. in addition, Trieste has been vacant for almost
600 years under Austria, for 20 years Trieste was under the fascist
dictatorship, but, by the Treaty of peace on 15 September 1947 that
Italy has signed, the area Trieste became TLT, but, since 1954, Italy
invaded Trieste again imposing its dictatorship and sovereignty, and
therefore, if the international bankers Jews were working behind the
scenes to make free Trieste from Italian occupation, many large
corporations could have available the free port of Trieste and some
areas of the TLT could pay few taxes and 7% VAT in a completely legal
and up to the cry of peace and security. Around 20 to 21 December
2024, Francesco Russo has received consent from the legislative
Matteo Renzi to give the port of Trieste to the City. For over 50
years, Italy has taken off work at the port of Trieste making dying
more and more, and now, the municipality under Roberto Cosolini is
going to give the contract to the 'Ndrangheta to dismantle the
decadent port and build new houses for residential, etc. etc. With
this last act of the free port of Trieste could disappear forever and
the corrupt Roberto Cosolini would win. However, this could also
become an explosive situation that returns like a boomerang against
against Italy. The families of the Illuminati Rothschild,
Rockefeller, etc. etc. and multinationals, are all traveling
merchants described in Revelation chapter 18, and therefore, the
Rothschild family could work behind the scenes to push the United
Nations to intervene to free Trieste at least by the end of January
2015.
-Senza
alcun dubbio, lo stato italiano è massone ed è colluso con la
mafia, inoltre, anche Francesco Russo e Matteo Renzi del PD sono
collusi con la 'Ndrangheta, in quanto, la gang di Roberto Cosolini ha
ricevuto 10 milioni di Euro per dare l'appalto a questa mafia. Nel
tentativo di far cadere il governo di Putin, contrario al Nuovo
ordine Mondiale, dietro la volontà dei banchieri internazionali
ebrei l'Europa ha messo sanzioni alla Russia, inoltre, l'Europa ha
bloccato molti rapporti commerciali con la Russia, riducendo così
molti buoni affari anche per l'Italia, e per giunta, essendo il Rublo
russo che cala di valore, a questo punto, crisi per crisi, a Putin
non gli concerebbe agire subito militarmente per liberare Trieste
dalla occupazione italiana? Il presidente europeo Junker, che quando
era ministro del Belgio ha favorito tutte le grandi multinazionali
dandogli un luogo esentato dalle tasse, ora è indagato per questa
illegalità? I banchieri internazionali ebrei si dovrebbero
preoccupare di meno di far cadere Putin, perché quando verrà
dichiarata pace e sicurezza a livello mondiale ed eliminate tutte le
false religioni, immediatamente tutto il sistema polito ed economico
comincerà inesorabilmente a collassare, proprio, come le Torri
Gemelle il 11 settembre 2001. Inoltre, Trieste è stata libera per
quasi 600 anni sotto l'Austria, per 20 anni Trieste è stata sotto la
dittatura fascista, ma, dal trattato di pace del 15 settembre del
1947 cui l'Italia ha firmato, la zona di Trieste è diventata TLT,
ma, dal 1954 l'Italia ha invaso Trieste imponendogli di nuovo la sua
dittatura e sovranità, e quindi, se i banchieri internazionali ebrei
lavorassero da dietro alle quinte per fare liberare Trieste dalla
occupazione italiana, molte grandi multinazionali potrebbero avere a
propria disposizione il porto franco di Trieste ed alcune zone del
TLT potendo pagare poche tasse e il 7% di IVA in modo del tutto
legale e fino al grido di pace e sicurezza. Intorno al 20-21 dicembre
2024, Francesco Russo ha ricevuto il consenso legislativo da Matteo
Renzi per dare il porto franco di Trieste al Comune. Per oltre 50
anni l'Italia ha tolto lavoro al porto di Trieste facendolo morire
sempre di più, ed ora, il comune sotto Roberto Cosolini sta per dare
l'appalto alla 'Ndrangheta per smantellare il porto decadente e
costruire case nuove per civile abitazione, ecc. ecc. Con questo
ultimo atto il porto franco di Trieste potrebbe sparire per sempre ed
il corrotto Roberto Cosolini avrebbe vinto. Tuttavia, questa potrebbe
diventare anche una situazione esplosiva che come un boomerang
ritorna contro ai danni dell'Italia. La famiglie degli illuminati
Rothschild, Rockfeller, ecc. ecc. e le multinazionali, sono tutti
commercianti viaggiatori descritti in Apocalisse capitolo 18, e
quindi, la famiglia Rothschild potrebbe lavorare da dietro le quinte
per spingere le Nazioni Unite ad intervenire per liberare Trieste
almeno entro la fine di Gennaio 2015.
-The TLT would require only 7% VAT, and reduced fees for its maintenance.
-Il TLT richiederebbe solo il 7% di IVA e tasse ridotte per il suo mantenimento.
-Assicurazioni
Generali are very large, very large in many countries and include
more areas, yet even some agencies tend to take advantage of
Assicurazioni Generali for not paying certain damages insured or
partially insured. When you are entering into an insurance,
especially if it is not mandatory, you should always read everything,
especially, all that is written in smaller.
-Le Assicurazioni
Generali sono molto grandi, molto estese in molte nazioni e
comprendono più settori, eppure, anche alcune agenzie delle
Assicurazioni Generali tendono ad approfittarsi per non pagare alcuni
danni assicurati od in parte assicurati. Quando si stipula una
assicurazione, ancor più se non è obbligatoria, si dovrebbe leggere
sempre tutto, specialmente, tutto quello che è scritto più in
piccolo. NOTA: Perché io devo pagare la polizza di assicurazione alle Generali in modo diretto ed indiretto? Ossia, con il biglietto quando vado in bus, e, sotto forma di spese condominiali? Dopo oltre una anno mia mamma non è stata risarcita da grossi sbagli contabili che ha fatto per almeno 10 anni o quasi, inoltre, quando mi sono accidentato sud una strada del comune al inizio della strada Viale Campi Elisi di fronte alla PAM, avendo il foglio del pronto soccorso, ma, non il testimone, (in altre parole avrei dovuto chiamare la polizia), oltre ad aver subito un orario di ricevimento troppo ristretto, una sola ora alla settimana, le Generali con la piccola filiale in via Palestrina 10 a Trieste, non mi ha neanche risarcito un piccolo danno che io ho subito con una caduta. Il fatto è accaduto verso la fine della amministrazione Dipiazza, lo segnalai al comune presso l'ufficio competente e circa un anno e mezzo più tardi, sotto l'amministrazione Cosolini sono stati ri-pavimentati circa cento metri di marciapiede in parte rovinato dalle radici degli alberi.
NOTE:
What did Roberto Cosolini to Philip Morris who was willing to do even
the reclamation of the land below? (I give only the meaning, not the
words): Trieste is not equipped with rails to be an international
port with good communication with the interior of the continent!
Cosolini did everything and more to prevent a chain of events in
favor of the recognition of the international free port of Trieste
and the TLT, and then, Philip Morris, no, but, the 'Ndrangheta, you!
NOTA: Cosa ha detto
Roberto Cosolini alla Philip Morris che era disposta a fare anche la
bonifica del terreno sottostante? (Rendo solo il senso, non le
parole): Trieste non è provvista di rotaie per poter essere un porto
internazionale con buona comunicazione con l'interno del continente!
Cosolini ha fatto di tutto e di più per contrastare una catena di
eventi a favore del riconoscimento del porto franco internazionale di
Trieste e del TLT, e quindi, la Philip Morris, no, ma, la
'Ndrangheta, si!
Il
porto franco di Trieste, con buon fondale e posizione geografica
strategica, può anche dare molte buone opportunità grazie a lunghe vie
di comunicazioine.
-Diplomatically
speaking, but not too much study by university students with little
experience but fresh, it takes the consent and neutrality of all five
countries winners of involving the Security Council of the United
Nations for the release of the TLT from the Italian occupation, and,
even if the true movement of the TLT could not even pull up a
thousand members with clear ideas about the lawsuit attached eighth.
These five countries are: Russia, the US, the UK, France and China.
But, how nice if some members of the true freedom of movement of
Trieste were welcomed to the Kremlin for a discussion with Putin and
a possible war action to make go away from Italy TLT. They could
intervene the army of Russia and China. But, there's that, now that perhaps the issue of Ukraine can be concluded, evil and / or good thing, even France and the US could take military action to liberate Trieste. Not, that it takes four powerful nations to repel Italy from Trieste, however, would be a good sign for Italy which violated the peace treaty and that no longer knows what it means to justice. Can you imagine you, who love
Trieste free, how nice it would be if all Italian politicians in the
TLT, including Francesco Russo and Roberto Cosolini, more like pawns,
were surrounded by special teams from war and anti-terrorism with
guns pointed at? A beautiful humiliation for Italy from the political
point of view, not as a people, because even many of the Italians are
a beautiful people, but an oppressed people. The war weather, more,
with the economic crisis, more and more work and more power to the
banks, but, more taxes, bureaucracy and illegal loan sharking by
banks and politics to the detriment of citizens and small and medium
entrepreneurs, probably, Italy in the course of a few years is moving
towards an economic crisis similar to that of 29 in the United
States.
-Diplomaticamente
parlando, ma, non troppo da studenti universitari con tanto studio
fresco ma poca esperienza, ci vuole il consenso e la neutralità di
tutti i cinque paesi vincitori per fare intervenire il consiglio di
sicurezza delle Nazioni Unite per la liberazione del TLT dalla
occupazione italiana, e, anche se il vero movimento del TLT non
riuscisse a tirare su neanche mille aderenti con le idee chiare in
merito alla causa legale del allegato ottavo. Questi cinque paesi
sono: la Russia, gli Stati Uniti, il regno Unito, la Francia e la
Cina. Ma, che bello se alcuni soci del vero movimento di Trieste
libera fossero accolti al Cremlino per una discussione con Putin ed
una eventuale azione di guerra per fare andare via l'Italia dal TLT.
Avrebbero potuto intervenire l'esercito della Russia e della Cina. Ma, non c'è di che, ora che forse la questione dell'Ucraina può essere conclusa, male e/o bene che sia, anche la Francia e gli USA avrebbero potutto intervenire militarmente per liberare Trieste. Non, che ci vogliano quattro nazioni potenti per respingere l'Italia da Trieste, tuttavia, sarebbe stato un bel segnale per l'Italia che ha violato il trattato di pace e che non sa più che cosa vuol dire la giustizia. Vi
immaginate voi, che amate Trieste libera, che bello che sarebbe stato
se tutti i politici italiani presenti nel TLT, compreso Francesco
Russo e Roberto Cosolini, più che altro delle pedine , venissero
accerchiati da squadre speciali da guerra e di anti terrorismo con i
fucili puntati contro? Una bella umiliazione per l'Italia dal punto
di vista politico, non come popolo, in quanto, anche molti degli
italiani sono un bel popolo, ma, un popolo oppresso. La guerra meteo,
più, la crisi economica con, sempre più lavoro e più potere alle
banche, ma, sempre più tasse, burocrazia ed illegale strozzinaggio
da parte delle banche e della politica ai danni dei cittadini e dei
piccoli e medi imprenditori, probabilmente, l'Italia nel corso di
qualche anno si avvia verso una crisi economica simile a quella del
29 negli Stati Uniti.
-How nice it would be: the armies and the riot of some states having the right to use the port of Trieste, to treat political thugs as if it were of Chechen terrorists.
-Che bello che sarebbe stato: gli eserciti e le squadre antisommossa di alcuni stati aventi il diritto all'uso del porto franco di Trieste, per trattare i politici delinquenti come se si fosse trattato dei terroristi ceceni.
-These are like addicts when they corrupt politics to try to make the most possible idiots citizens on the subject of politics and to promote their good and dirty business. Of these things the Little Trieste does not talk about almost anything, but, much emphasis is given if half pedophile working in the hospital, you, all bread for the moralists and the false moralists who can only watch in front of their nose and with the same part of the mind.
-Questi sono come dei drogati quando fanno la politica corrotta per cercare di rendere il più possibile idioti i cittadini sul tema della politica e per favorire i loro buoni e sporchi affari. Di queste cose il Piccolo di Trieste non ne parla quasi mai, ma, tanta enfasi viene data se un mezzo pedofilo lavora in ospedale, si, tutto pane per i moralisti e per i falsi moralisti che sanno guardare soltanto davanti al loro stesso naso e con mente di parte.
-Italy
has taken a lot of abuse and suffered many complaints, and now, Italy
begins to fear the legal battle with discharge from the real movement. Soon
will begin no obedience to Italy in more targeted areas through many
legal but having to be very careful Italian politics fearing more and
more international intervention. A
possible next event and / or occupation of the port, but the realm of
the free port belonging to the 21 countries that signed the peace
treaty, could be another move against Italy that invaded us in a
completely illegal. We
can no longer count on 20 000 citizens willing to stop the city and not
to give up to result, you can not rely even on 1000 people, however,
the legal battle and the position taken by the few but good fighters,
will be increasingly feared by Italian politics, yes, everything is done in complete legality and Annex eighth that Italy as State loser had to sign.-L'Italia
ha compiuto molti abusi e subito molte denunce, ed ora, l'Italia
comincia a temere la battaglia legale mandata aventi dal vero
movimento. Fra poco comincerà la non ubbidienza all'Italia in più
ambiti attraverso molte mirate vie legali ma dovendo stare molto
attenta la politica italiana temendo sempre di più l'intervento
internazionale. Una eventuale prossima manifestazione e/o occupazione
del porto, ma, il demanio del porto franco appartenendo ai 21 paesi
firmatari del trattato di pace, potrebbe essere un altra mossa contro
l'Italia che ci ha invaso in modo del tutto illegale. Non si può più
contare sui 20 mila cittadini disposti a fermare la città e a non
cedere fino a risultato ottenuto, non si può contare neanche su 1000
persone, tuttavia, la battaglia legale e la presa di posizione dai
pochi ma buoni combattenti, sarà sempre più temuta dalla politica
italiana, si, il tutto viene fatto nella massima legalità e secondo
l'allegato ottavo che l'Italia come Stato perdente ha dovuto firmare.
-But he will soon be transferred.
-Ma lui presto sarà trasferito.
-If the cause of the FTT will be successful here in Trieste we would not have a perfect state, however, will be much better than in Italy and in the European Union. (Does not matter, for what other reasons Putin came to Rome and Trieste). The much opposition and illegal low blows to MFT by the Italian local politics of the Democratic Party today is a proof that this lawsuit is very scary and it's very uncomfortable, in addition, the band of Cosolini you do anything and everything to keep citizens the dark. But, given that Italy has received more than a refusal, because the United Nations and the European Union have allowed Italy to act as sovereign on the TLT? If 500 thousand people would take a stand in favor of freedom of Trieste may be enough for up to six months for the release, being the headquarters of the United Nations, all ok.
-Se la causa del TLT avrà successo, qui a Trieste non avremmo uno stato perfetto, tuttavia, sarà molto meglio che sotto l'Italia e nella Unione Europea. (Indifferente, per quali altri motivi Putin è venuto a Roma ed a Trieste). La tanta opposizione e colpi bassi illegittimi al MTL da parte della politica italiana locale del PD è una prova che oggi questa causa legale fa molta paura ed è molto scomoda, inoltre, la combriccola di Cosolini fa ti tutto e di più per tenere i cittadini all'oscuro. Ma, visto che l'Italia ha ricevuto più di un rifiuto, perché le Nazioni Unite e l'Unione Europea hanno permesso all'Italia di comportarsi come sovrana sul TLT? Se 500 mila cittadini prendessero posizione a favore di Trieste libera potrebbero bastare al massimo sei mesi per la liberazione, essendo in sede della Nazioni Unite, tutto ok.
-Se la causa del TLT avrà successo, qui a Trieste non avremmo uno stato perfetto, tuttavia, sarà molto meglio che sotto l'Italia e nella Unione Europea. (Indifferente, per quali altri motivi Putin è venuto a Roma ed a Trieste). La tanta opposizione e colpi bassi illegittimi al MTL da parte della politica italiana locale del PD è una prova che oggi questa causa legale fa molta paura ed è molto scomoda, inoltre, la combriccola di Cosolini fa ti tutto e di più per tenere i cittadini all'oscuro. Ma, visto che l'Italia ha ricevuto più di un rifiuto, perché le Nazioni Unite e l'Unione Europea hanno permesso all'Italia di comportarsi come sovrana sul TLT? Se 500 mila cittadini prendessero posizione a favore di Trieste libera potrebbero bastare al massimo sei mesi per la liberazione, essendo in sede della Nazioni Unite, tutto ok.
-The armored car of Vladimir Putin came to Trieste during the rule of Enrico Letta. But, as the main reason for the Russian leader after being in Rome is also passed to Trieste?
-La macchina blindata di Valdimir Putin venuto a Trieste durante il governo di Enrico Letta. Ma, per quale motivo principale il leader russo dopo esser stato a Roma è passato anche a Trieste?
Lo Stato del TLT avrebbe dovuto essere
amministrato dal governo fiduciario italiano, ma, senza che lo Stato Italiano
si imponga gradualmente come sovrano. L'allegato ottavo prevedeva che non
avrebbe dovuto esserci un governatore italiano o di Trieste o della allora
Jugoslavia, tuttavia, l'amministrazione militare americana, per sistemare le
cose più in fretta, ha deciso erroneamente di consegnare l'amministrazione del
TLT proprio al governo italiano che fin dal 1954 ha subito cominciato ad
profittare della situazione per prendere possesso di tutto il territorio di
Trieste, e sopratutto, del porto franco internazionale di Trieste che,
assolutamente, doveva morire. Il porto internazionale di Trieste era troppo in
competizione con gran parte dei porti italiani. I cittadini sono stati cotti a
fuoco lento dalla politica italiana che nel corso di 60 anni ha portato via
quasi tutto di quello che c'era a Trieste. NOTA: Nel 1992 c'è stata una sorta
di patteggiamento tra gli abitanti della zona B, con i politici del paese
“amministratore”, e, con le Nazioni Unite. Se la zona B esistesse ancora dal
punto di vista legale, allora, dovrebbero occuparsi i cittadini della zona B
per riavere pienamente tutti i diritti come residenti e lavoratori nella zona
B. Comunque sia, il governo di Slovenia ha concesso diversi benefici fiscali
agli abitanti della zona B, mentre, l'Italia ha il contrario. NOTA: I
professori di storia italiana sono stati minacciati di licenziamento nel qual caso
avessero deciso di insegnare la storia in modo veritiero. NOTA: Oltre ai fumi
inodore o dal cattivo odore che vengono dal inceneritore dove vengono bruciati
molti rifiuti della Campagna, da dove viene l'odore acre che rassomiglia un
poco a quello di un gas molto puzzolente? Sembra che, questo odore acre che
spesso si sente sulle rive, nella zona di Servola e nella zona di San Vito,
provenga dalle petroliere che lavano le loro cisterne. La cosa in se potrebbe
non essere tanto grave, ma dopo, queste acque sporche che probabilmente vengono
scaricate nelle fognature, dove vanno a finire?
-The dilemma is that: there is the Free Territory of Trieste, but there are no Trieste for a minority of at least 50 thousand people and lacks a government of the FTT with legal capacity, and, although at a first moment of its existence would having been able to exist in the midst of his enemy, ie, Italian politics. The policy has done everything and more to try to make the majority of the Trieste idiot from the point of view of thought and political ideology. In the case of the lawsuit to Trieste free, you do not need a majority of over 50%, however, with 50 000 members would be the cause of a lot easier, and with more chance of success than the cause of the Veneto with 80% of citizens in Please login to leave Italy. But, because the Veneto, which has nothing to do with Trieste, has not checked? Why is Italy, sold to Anglo-American neo-colonialism, it is a dictatorship, and then the sovereignty belongs to the people since the parliament elected only from the point of view of form. The reality is often very different from what they teach us in school and/or on the many history books which are generally biased. ("I went to college, what do you know about!/?" Who keeps this mindset, it is usually hopeless.)
-Il dilemma è che: esiste il territorio libero di Trieste, ma, non ci sono i triestini per una minoranza di almeno 50 mila persone e manca un governo del TLT con capacità giuridica, e, anche se ad un primo momento della sua esistenza avrebbe potuto dover esistere in mezzo al suo nemico, ossia, la politica italiana. La politica ha fatto di tutto e di più per cercare di rendere la maggioranza dei triestini idiota dal punto di vista del pensiero ed ideologia politica. Nel caso della causa legale per Trieste libera, non occorre la maggioranza superiore al 50%, tuttavia, con 50 mila aderenti la causa sarebbe facilitata di molto, e, con più probabilità di riuscita rispetto alla causa del Veneto con il 80% dei cittadini a favore per uscire dall'Italia. Ma, perché il Veneto, che non ha niente a che fare con Trieste, non la ha spuntata? Perché l'italia, venduta al neo colonialismo anglo americano, è una dittatura e quindi la sovranità non appartiene al popolo essendo il parlamento elettivo solo dal punto di vista formale. La realtà spesso e volentieri è molto diversa da quello che ci insegnano a scuola e/o sui molti libri di storia che generalmente sono di parte. ("Io sono andato all'università, cosa vuoi saperne tu!/?" Chi tiene questo atteggiamento mentale, in genere è senza speranza.)
-Il dilemma è che: esiste il territorio libero di Trieste, ma, non ci sono i triestini per una minoranza di almeno 50 mila persone e manca un governo del TLT con capacità giuridica, e, anche se ad un primo momento della sua esistenza avrebbe potuto dover esistere in mezzo al suo nemico, ossia, la politica italiana. La politica ha fatto di tutto e di più per cercare di rendere la maggioranza dei triestini idiota dal punto di vista del pensiero ed ideologia politica. Nel caso della causa legale per Trieste libera, non occorre la maggioranza superiore al 50%, tuttavia, con 50 mila aderenti la causa sarebbe facilitata di molto, e, con più probabilità di riuscita rispetto alla causa del Veneto con il 80% dei cittadini a favore per uscire dall'Italia. Ma, perché il Veneto, che non ha niente a che fare con Trieste, non la ha spuntata? Perché l'italia, venduta al neo colonialismo anglo americano, è una dittatura e quindi la sovranità non appartiene al popolo essendo il parlamento elettivo solo dal punto di vista formale. La realtà spesso e volentieri è molto diversa da quello che ci insegnano a scuola e/o sui molti libri di storia che generalmente sono di parte. ("Io sono andato all'università, cosa vuoi saperne tu!/?" Chi tiene questo atteggiamento mentale, in genere è senza speranza.)
-Since
the 60s, the prefect of Trieste, the Commissioner, has renewed every
year or every city administration the ghost province of Trieste. But,
when it comes to Italian sovereignty paid on Free Territory of
Trieste, used the conditional, as the citizens of Trieste have to
live this city as if it were Italy, however, if a legislative decree
with the signature of the President of the Republic had established
the province of Trieste, but without international consensus, then,
the Italian could have caused an international scandal, having too
openly violated the Treaty of peace Treaty of 1947, signed by Italy,
and then, accepting it fully Annex eighth on the TLT. If you later
will be deprived of the province as an institution by the
Constitution of the Italian Republic, the regulatory situation will
change, however, for now, 2014-2015, a city to be Italian to be
constituted as a province under them law, passed by a majority and
signed by President of the Republic, something that Italy has never
been able to do against the ghost of the province of Trieste.
Analysis of A. G.:
-Fin dagli
anni 60 il prefetto di Trieste, il commissario, ha rinnovato per ogni
anno od ogni amministrazione comunale la provincia fantasma di
Trieste. Ma, quando si parla di sovranità italiana versata sul
territorio libero di Trieste, viene usato il condizionale, in quanto,
i cittadini di Trieste devono vivere questa città come se fosse
Italia, tuttavia, se un decreto legislativo con la firma del
Presidente della Repubblica avesse istituito la provincia di Trieste,
ma, senza il consenso a livello internazionale, allora, lo Stato
Italiano avrebbe potuto causare uno scandalo internazionale, avendo
troppo apertamente violato il trattato del trattato di pace del 1947,
firmato dall'Italia, e quindi, accettandolo pienamente l'allegato
ottavo relativo al TLT. Se in seguito verrà tolta la provincia come
istituzione dalla Costituzione della Repubblica Italiana, la
situazione normativa cambierà, tuttavia, per ora, 2014-2015, una
città per essere italiana deve essere costituita come provincia a
norma li legge, votata a maggioranza e firmata dal presidente della
Repubblica, una cosa che l'Italia non ha mai potuto fare nei
confronti della provincia fantasma di Trieste. Analisi di A.
G.:
-It seems that the temporary administration in 54 American left four chariot armed in the border area between the TLT and Italy, so that the citizens of Trieste could defend the status of the TLT, however, later, Italy has used strategies particularly superfine, subtle and not declared by the official point of view, to give to the citizens of Trieste increasingly the TLT as if it was Italy.
-Sembra che, l'amministrazione provvisoria americana nel 54 ha lasciato quattro carro armati nella zona di confine tra il TLT e L'Italia, affinché i cittadini di Trieste potessero difendere lo stato del TLT, tuttavia, più tardi, l'Italia ha usato strategie particolarmente sopraffine, subdole e non dichiarate dal punto di vista ufficiale, per far vivere ai cittadini di Trieste sempre di più il TLT come se fosse Italia.
-He said the night before Enrico Letta front of reporters: "Viva Trieste. Free Trieste. "At his side was Vladimir Vladimirovich Putin, spill inside, not here. The only hope for Trieste, at least up to the false cry of peace and security, the Free Territory of Trieste, the fifth international port. In conclusion, being now in the summer of 2014, the cause for the FTT with a much better chance of success, so that Trieste would be freed from the occupation of Italy, could suffice: the legal act of 1947 only for the area "A" in fact, it has never been invalidated at the international level and that in 54 Italy has agreed to sign acknowledging the FTT as an area granted to its directors, (but that the Americans would not have had to grant); the formation of a government of the FTT with so much of the governor with its legal capacity, so that, Vladimir Puttin, the Austriua and other interested countries having the right to ask for it, they can ask the UN to liberate Trieste from the occupation of Italy. This government can be voted in Trieste small minority of citizens, it is unnecessary in the majority, moreover, despite the presence of Italy, which behaves as if it were sovereign over this territory, the important thing is, that there is a government of the FTT with relative legal capacity. The Sovereign State of FTT (a phrase that does not please the Jewish international bankers, see Jorg Haider and his tragic fate), he could have a lot more work for the port of Trieste, but at the same time, a good rule of law in protection of all the citizens of Trieste, the heritage of the land and respect for the environment (which in recent decades has been very spoiled and polluted from Italy), and, without a tomorrow corporations and mafias can make citizens Trieste almost as slaves, which is still making Italy.
-Lo ha detto la sera prima Enrico Letta davanti ai giornalisti: «Viva Trieste. Trieste Libera». Al suo fianco c’era Vladimir Vladimirovič Putin, al'interno, non qui. L'unica speranza per Trieste, perlomeno fino al falso grido di pace e sicurezza, è, il Territorio Libero di Trieste, il quinto porto internazionale. Concludendo, essendo oggi nell'estate del 2014, la causa per il TLT con molte più possibilità di riuscita, affinché Trieste possa esser liberata dalla occupazione dell'Italia, potrebbe bastare: l'atto legale del 1947 soltanto per la zona "A" che, di fatto, non è mai stato invalidato a livello internazionale e che nel 54 l'Italia ha accettato di firmare riconoscendo il TLT come una zona concessa alla sua amministrazione, (ma, che gli americani non avrebbero dovevano concedere); la formazione di un governo del TLT con tanto di governatore con relativa capacità giuridica, affinché, Valdimir Puttin, l'Austriua ed altri paesi interessati aventi il diritto per richiederlo, possano chiedere alle Nazioni Unite di liberare Trieste dalla occupazione dell'Italia. Questo governo può essere votato a stretta minoranza dei cittadini triestini, non occorre la maggioranza, inoltre, nonostante la presenza dell'Italia che ha si comporta come se fosse sovrana su questo territorio, l'importante è, che esista il governo del TLT con relativa capacità giuridica. Lo Stato Sovrano del TLT, (una frase che non piace ai banchieri internazionali ebrei, vedi Jorg Haider e la sua tragica sorte), poteva avere moltissimo più lavoro per il porto franco di Trieste, ma, nel contempo, un buon stato di diritto a tutela di tutti i cittadini triestini, del patrimonio del territorio e del rispetto per l'ambiente (che in questi ultimi decenni è stato molto rovinato ed inquinato dall'Italia), e, senza che un domani le multinazionali e le mafie possano rendere i cittadini triestini quasi come degli schiavi, cosa che sta ancora facendo l'Italia.
-
-The Italian state-fostered a situation of disadvantage, so that approximately 30.000 Trieste with the memory of the TLT emigrated to other countries, and which was formed in Trieste, at the earliest, a mixed population of Italian citizens, Istria and other countries with less of Trieste. Years later, Giulio Andreotti made a deal with Australia to ensure that if a war were to break out the citizens of Trieste immigrants to Australia were first sent to fight; Giulio Andreotti obviously wanted to promote a kind of ethnic cleansing, albeit with a remote chance of success, to the citizens of Trieste in order to take into oblivion as soon as the legal question of the FTT, and even before that whole generation of true Trieste, who have experienced or seen him 40 years, disappeared for seniority, etc, etc. Italy had signed and agreeing to act as administrator, however, immediately wanting to behave as sovereign on the TLT and doing live Trieste almost immediately as if it were Italian. Over the years, the strategies by Italy have been countless and on several fronts, in addition, the policy has sought to bring to life the area A of the TLT as if it were an occupation and/or restriction unfavorable by another state, and then, as if it were at the expense of Trieste ninth that free citizens could be Italian. However, although it became a political uncomfortable at the time of Regan also was a corrupt politician Giulio Andreotti, mostly without love for the people, with no respect for international treaties and may even be in collusion with the Mafia, the rest, like so many other politicians. Generally the policy is business, not make a service with honor and dignity to the people. (At the beginning of his government, just as a coal was seriously invalidated by a shot in front of Palazzo Chigi, Enrico Letta, despite not having been elected by the people, he was probably the fault that he was sincere when he said that he wanted to give a little decorum policy and to resign if it were not successful. probably, when government Letta also had their hands tied. However, the current local gang Roberto Cosolini now is suspected of very important issues even by the Italian judiciary and most of the injustices suffered by the Trieste, the free movement of Trieste, including, most of those suffered by the hands of psychiatry and Trieste administrators support, are known in the United Nations headquarters and the European Union. The skeptics argue against the issue of TLT especially when they believe the impossible, but, without knowing the facts from behind the scenes, and in any case, not more than that which relates to the daily newspaper "Il Piccolo".) But, the
volunteers of the free movement of Trieste could preach and teach the
lawsuit TLT also door to door and from house to house, and not only
on the streets and through the stations?/.
-Lo stato italiano favorì una situazione di sfavore, affinché circa 30 mila triestini con il ricordo del TLT emigrassero in altri paesi e che a Trieste si formasse, al più presto, una popolazione mista tra cittadini italiani, istriani e da altri paesi con sempre meno triestini. Anni più tardi, Giulio Andreotti fece un accordo con l'Australia affinché se fosse scoppiata un guerra i cittadini triestini immigrati in Australia fossero mandati per primi a combattere; evidentemente Giulio Andreotti voleva favorire una sorta di pulizia etnica, seppure con remote probabilità di riuscita, nei confronti dei cittadini triestini allo scopo di portare al più presto nel dimenticatoio la questione legale del TLT, e, ancor prima che tutta la generazione dei veri triestini, che hanno vissuto o visto gli anni 40, sparisse per anzianità, ecc, ecc. L'Italia aveva firmato e accettando di fare da amministratore, tuttavia, volendosi subito comportare come sovrana sul TLT e facendo vivere Trieste quasi subito come se fosse Italia. Nel corso degli anni, le strategie da parte dell'Italia sono state innumerevoli e su diversi fronti, per giunta, la politica ha cercato di far vivere la zona A del TLT come se si trattasse di una occupazione e/o restrizione sfavorevole da parte di un altro stato, e quindi, come se fosse a discapito dei triestini che nono potevano essere liberi cittadini italiani. Comunque, pur essendo diventato uno politico scomodo ai tempi di Regan, anche Giulio Andreotti era un politico corrotto, prevalentemente senza amore per il popolo, senza rispetto per i trattati internazionali e potendo anche essere colluso con la mafia, del resto, come tanti altri politici. Generalmente la politica è affari, non il rendere con onore e decoro un servigio al popolo. (All'inizio del suo governo, proprio quando un carboniere fu gravemente invalidato da uno sparo davanti a palazzo Chigi, Enrico Letta, pur non essendo stato eletto dal popolo, probabilmente aveva la colpa di esser stato sincero quando disse che avrebbe voluto dare un po' di decoro alla politica e di dimettersi se non ci fosse riuscito. Probabilmente, quando governo Letta ebbe anche le mani legate. Ma, l'attuale combriccola locale di Roberto Cosolini ora è indagata per questioni molto importanti perfino dalla magistratura italiana e gran parte delle ingiustizie subite dai triestini, dal movimento di Trieste libera, comprese, gran parte di quelle subite dai triestini per mano della psichiatria e degli amministratori di sostegno, sono note in sede delle Nazioni Unite ed Unione Europea. I scettici parlano contro la questione del TLT sopratutto perchè la ritengono impossibile, ma, senza conoscere i fatti da dietro le quinte, e comunque, non oltre a quello che riferisce il giornale quotidiano "Il Piccolo".) Ma, i volontari del movimento di Trieste libera avrebbero potuto predicare ed insegnare la causa legale del TLT anche di porta in porta e di casa in casa, e, non solo per le strade e mediante le postazioni?/.
I poteri forti comandano sulle Nazioni Unite,ma purtroppo, questa persona non ha un carattere forte
1234
-The registered office in Via Roma 28, was bought by the PD and two secretaries are paid by the PD with public money, of course. The group of separatists based in Via Roma 28, armed with firearms by the same policy of the Democratic Party, are the most dangerous; the social group of Trieste works well, but is not seen as appropriate to the nature of Italian politics and how you should deal with it, and the Free Movement of Trieste, the real one, is what brings forward the cause of the FTT seriously dating the peace treaty of September 15, 1947; However, these divisions are slow or reverse the growth of adherents to the cause of the FTT. Comuzzi would do well to return to the movement of Piazza della Borsa 7, as the movement is democratic but cautious and wise in action since the fraudulent and dangerous Italian politics also in contact with the hazardous pillars of independence are a must to avoid. Vito Potenza of Independents, according to the will of the PD, with headquarters in Via Roma 28:
-At the international level several times Italy has asked to pay the sovereignty over the free territory of Trieste, but, having never received permission, also for the UN who is dealing, with the international process towards the liberation of Trieste is going smoothly.
-A livello internazionale per più volte l'Italia ha chiesto di poter versare la sovranità sul territorio libero di Trieste, ma, non avendo mai ricevuto il permesso, inoltre, per la sede ONU che se ne occupa, il procedimento internazionale verso la liberazione di Trieste sta andando liscio come l'olio.
-Lo stato italiano favorì una situazione di sfavore, affinché circa 30 mila triestini con il ricordo del TLT emigrassero in altri paesi e che a Trieste si formasse, al più presto, una popolazione mista tra cittadini italiani, istriani e da altri paesi con sempre meno triestini. Anni più tardi, Giulio Andreotti fece un accordo con l'Australia affinché se fosse scoppiata un guerra i cittadini triestini immigrati in Australia fossero mandati per primi a combattere; evidentemente Giulio Andreotti voleva favorire una sorta di pulizia etnica, seppure con remote probabilità di riuscita, nei confronti dei cittadini triestini allo scopo di portare al più presto nel dimenticatoio la questione legale del TLT, e, ancor prima che tutta la generazione dei veri triestini, che hanno vissuto o visto gli anni 40, sparisse per anzianità, ecc, ecc. L'Italia aveva firmato e accettando di fare da amministratore, tuttavia, volendosi subito comportare come sovrana sul TLT e facendo vivere Trieste quasi subito come se fosse Italia. Nel corso degli anni, le strategie da parte dell'Italia sono state innumerevoli e su diversi fronti, per giunta, la politica ha cercato di far vivere la zona A del TLT come se si trattasse di una occupazione e/o restrizione sfavorevole da parte di un altro stato, e quindi, come se fosse a discapito dei triestini che nono potevano essere liberi cittadini italiani. Comunque, pur essendo diventato uno politico scomodo ai tempi di Regan, anche Giulio Andreotti era un politico corrotto, prevalentemente senza amore per il popolo, senza rispetto per i trattati internazionali e potendo anche essere colluso con la mafia, del resto, come tanti altri politici. Generalmente la politica è affari, non il rendere con onore e decoro un servigio al popolo. (All'inizio del suo governo, proprio quando un carboniere fu gravemente invalidato da uno sparo davanti a palazzo Chigi, Enrico Letta, pur non essendo stato eletto dal popolo, probabilmente aveva la colpa di esser stato sincero quando disse che avrebbe voluto dare un po' di decoro alla politica e di dimettersi se non ci fosse riuscito. Probabilmente, quando governo Letta ebbe anche le mani legate. Ma, l'attuale combriccola locale di Roberto Cosolini ora è indagata per questioni molto importanti perfino dalla magistratura italiana e gran parte delle ingiustizie subite dai triestini, dal movimento di Trieste libera, comprese, gran parte di quelle subite dai triestini per mano della psichiatria e degli amministratori di sostegno, sono note in sede delle Nazioni Unite ed Unione Europea. I scettici parlano contro la questione del TLT sopratutto perchè la ritengono impossibile, ma, senza conoscere i fatti da dietro le quinte, e comunque, non oltre a quello che riferisce il giornale quotidiano "Il Piccolo".) Ma, i volontari del movimento di Trieste libera avrebbero potuto predicare ed insegnare la causa legale del TLT anche di porta in porta e di casa in casa, e, non solo per le strade e mediante le postazioni?/.
-Ulrike
Andres appointed group president TALSan Dorligo Valley, November 29,
2011, but will most likely also this entrepreneur has been bought by
the PD, as the company SIOT paying about six million tax year in
Rome. She did not care at all the talk about the port of Trieste when
I saw in the former central fish market, the so-called, Living the
enchantments, during the sailing festival Barcolana. To Ulrike Andres
discourse on the legal case of the peace treaty of September 15, 1947
was taboo. As a person I do not know, nothing personal, however, there are some investors from other countries interested in the port of Trieste, however, whatever was boiling, it is rightly silenced so that the Italian secret agents can not be discouraged by combining something unpleasant in the port of Trieste.
-Ulrike
Andres nominata presidente del gruppo TALSan Dorligo della Valle, 29
novembre 2011, ma, molto probabilmente anche
questa imprenditrice è stata comprata dal PD, in quanto l'azienda
SIOT pagando circa sei milioni di tasse all'anno a Roma. A lei non
interessava minimamente il discorso riguardo il porto franco di
Trieste quando la ho vista in ex pescheria centrale, il così detto,
Salone degli incanti, durante la festa della vela della Barcolana.
Per Ulrike Andres il discorso sulla causa legale del trattato di pace
del 15 settembre 1947 era tabù. Come persona io non la conosco, niente di personale, comunque, ci sono alcuni investitori di altri paesi interessati al porto franco di Trieste, tuttavia, qualsiasi cosa stesse bollendo, essa viene giustamente taciuta affinché gli agenti segreti italiani non possano scoraggiare combinando qualcosa di spiacevole nel porto di Trieste.
-Italy
imposes another state, its elections, its militarism and its taxes.
Italy has imposed on the TLT also much lying propaganda and its mass
psychology that has served to change the history and culture of a
people, a job that continued especially after the Second World War
thanks to the Cold War between the Russia and the United States. Both
the Italian government that the Yugoslav government took advantage of
the cold war to transform the trust in zone A and zone B, in the
alleged payment of legitimate sovereignty. NOTE: On the water bills,
electricity and gas, in the Free Territory of Trieste you pay about
50% more for all illegal fees Italian, including the 10% in value added tax (VAT). NOTA: The fundamental problem for the cause TLT's not the
lack of the state of the TLT at the legal level, but the situation
seems to be too static and unmovable with few citizens of Trieste
taking place. NOTE: However, Italy was not suitable as country
administrator TLT having too many conflicts of interest in the
administration of the TLT. According to the Statute of the FTT, he
should not be a governor: Italian, Trieste or the former Yugoslavia,
but in other countries that have signed peace treaty. NOTE: Where
does an acrid odor that often feels on the banks of Trieste and also
to the area op ward Servola? Are the fumes coming from the
incinerator, in fact, the class of corrupt local political Italian
has agreed to come here is a new incinerator that waste Campaign.
Thus, citizens of another state suffer abuses Italy Wall also in the
form of pollution which, for sure, not good for your health. NOTE:
After the unmasking of lack of jurisdiction, the Free Movement of
Trieste and its adherent members have worked on a number of fronts:
to resurrect the culture, history and the hope of the TLT, to inform
people of their rights from the legal point of view , denouncing
Italy for various abuses and violations of internal peace treaty of
1947, to awaken hope for the nations to be able to reuse the port of
Trieste as free port, and also, as it is being falsely peace process
and safety, if the powers that pushed the United Nations to free
Trieste from Italian occupation, a hope that for many has become
utopia, later, the United Nations would gain more credibility and
trust from some nations peoples.
-L'Italia impone ad
un altro Stato, le sue elezioni, il suo militarismo e le sue tasse.
L'Italia ha imposto al TLT anche la tanta propaganda menzognera e la
sua psicologia di massa che ha servito per cambiare la storia e la
cultura di un popolo, un lavoro che è continuato sopratutto dopo la
seconda guerra mondiale anche grazie alla guerra fredda tra la Russia
e gli Stati Uniti. Sia il governo italiano che il governo jugoslavo
hanno approfittato della guerra fredda per trasformare
l'amministrazione fiduciaria nella zona A e nella zona B, in presunto
versamento legittimo della sovranità. NOTA: Sulle bollette di acqua,
luce e gas, nel Territorio Libero di Trieste si paga circa il 50% in
più per tutte le tasse illegali italiane, compreso il 10% di imposta
sul valore aggiunto..NOTA: Il problema fondamentale per la causa del
TLT non è la mancanza dello Stato del TLT a livello legale, ma, una
situazione apparentemente troppo statica e inamovibile con pochi
cittadini di Trieste che prendono posizione. NOTA: Comunque sia,
l'Italia non era adatta come paese amministratore del TLT avendo
troppi conflitti di interesse nel amministrare il TLT. Secondo lo
statuto del TLT, non avrebbe dovuto esserci un governatore: italiano,
di Trieste o del ex Jugoslavia, ma, di altri paesi che hanno firmato
il trattato di pace. NOTA: Da dove viene un odore acre che spesso si
sente sulle rive di Trieste ed anche verso la zona op rione di
Servola? Sono i fumi che provengono dal inceneritore, infatti, la
classe della corrotta politica italiana locale ha accettato di far
venire qui sia un nuovo inceneritore che i rifiuti della Campagna.
Così, i cittadini di un altro Stato subiscono gli abusi da parete
dell'Italia anche sotto forma di inquinamento che, di per certo, non
fa bene alla salute. NOTA: Dopo lo smascheramento del difetto di
giurisdizione, il movimento di Trieste Libera e dei suoi membri
aderenti hanno lavorato su diversi fronti: far risorgere la cultura,
la storia e la speranza del TLT, informare la gente dei loro diritti
dal punto di vista legale, denunciare l'Italia per i vari abusi
interni e violazioni del trattato di pace del 1947, risvegliare la
speranza per le nazioni di poter riusare il porto di Trieste come
porto franco, ed inoltre, visto che è in corso il falso processo di
pace e sicurezza, se i poteri forti spingessero le Nazioni Unite a
liberare Trieste dalla occupazione italiana, una speranza che per
tanti è diventata utopia, dopo, le nazioni unite guadagnerebbero più
credibilità e fiducia da parte dei popoli alcune nazioni.
I poteri forti comandano sulle Nazioni Unite,ma purtroppo, questa persona non ha un carattere forte
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-The registered office in Via Roma 28, was bought by the PD and two secretaries are paid by the PD with public money, of course. The group of separatists based in Via Roma 28, armed with firearms by the same policy of the Democratic Party, are the most dangerous; the social group of Trieste works well, but is not seen as appropriate to the nature of Italian politics and how you should deal with it, and the Free Movement of Trieste, the real one, is what brings forward the cause of the FTT seriously dating the peace treaty of September 15, 1947; However, these divisions are slow or reverse the growth of adherents to the cause of the FTT. Comuzzi would do well to return to the movement of Piazza della Borsa 7, as the movement is democratic but cautious and wise in action since the fraudulent and dangerous Italian politics also in contact with the hazardous pillars of independence are a must to avoid. Vito Potenza of Independents, according to the will of the PD, with headquarters in Via Roma 28:
-La sede in via Roma 28 è stata comprata dal PD e due segretarie sono pagate dal PD con i soldi pubblici, naturalmente. Il
gruppo degli indipendentisti con sede in via Roma 28, armati con armi da fuoco dalla stessa
politica del PD, sono i più pericolosi; il gruppo sociale di Trieste
agisce bene ma non in modo appropriato visto la natura della politica
italiana e sul come si dovrebbe trattare con essa, mentre, il
Movimento di Trieste Libera, quello vero, è quello che porta avanti
seriamente la causa del TLT, risalente al trattato di pace del 15
settembre 1947; tuttavia, queste divisioni rallentano o fanno
regredire la crescita degli aderenti alla causa del TLT. Comuzzi
farebbe bene a tornare al movimento con sede in Piazza della Borsa 7,
in quanto, il movimento è democratico ma cauto e saggio nel agire
visto la truffaldina e pericolosa politica italiana, inoltre, i
contatti con le pericolose colonne portanti degli indipendentisti
sono assolutamente da evitare. Vito Potenza degli Indipendentisti, secondo i voleri del PD, con sede in via Roma 28:
-The
port of Trieste is interesting as an international port with a
strategic geographical position and good depth at all major many,
however, the lawsuit of the Free Territory of Trieste is similar to
that of Palestine, which is administered by the state of Israel, the
ill-treatment and wars apart. In addition, both situations have been
observed since the peace treaty at the end of World War II. Now, the
United Kingdom and other nations are already in favor of an
independent Palestinian state, sovereign, and therefore, if the cause
of the FTT or the cause of Palestine was able to be successful, then,
as there is a precedent might be the domino effect. In fact, the real
Trieste hope in the success of the Palestinian issue and the
Palestinians look with interest to the issue of TLT. I do not know
how much hope there is, but, today, there is more hope than that in
all the years gone by.
-Il
porto franco di Trieste è interessante come porto internazionale con
posizione geografica strategica e buon fondale presso tutti i
principali molti, tuttavia, la causa legale del territorio libero di
Trieste è simile a quella della Palestina che è amministrata dallo
stato di Israele, i mal trattamenti e le guerre a parte. Inoltre,
ambedue situazioni risalgono dal trattato di pace a conclusione della
seconda guerra mondiale. Ora, il Regno Unito ed altre nazioni sono
già favorevoli ad uno stato palestinese indipendente e sovrano, e
quindi, se la causa del TLT o la causa della Palestina riuscisse ad
aver successo, dopo, essendoci un precedente potrebbe verificarsi
l'effetto domino. Di fatto, i veri triestini sperano nel successo
della questione palestinese ed i palestinesi guardano con interesse
alla questione del TLT. Non so quanta speranza ci sia, ma, oggi di,
c'è molta più speranza rispetto che in tutti gli anni passati.-At the international level several times Italy has asked to pay the sovereignty over the free territory of Trieste, but, having never received permission, also for the UN who is dealing, with the international process towards the liberation of Trieste is going smoothly.
-A livello internazionale per più volte l'Italia ha chiesto di poter versare la sovranità sul territorio libero di Trieste, ma, non avendo mai ricevuto il permesso, inoltre, per la sede ONU che se ne occupa, il procedimento internazionale verso la liberazione di Trieste sta andando liscio come l'olio.
-For the headquarters of the United Nations is all ok as far as the lawsuit for free Trieste, however, where are the citizens in favor for free Trieste? With less than 50 thousand citizens in favor of this lawsuit, probably, Trieste could be freed from the Italian occupation in time of about a month.
-Per la sede delle Nazioni Unite è tutto ok per quanto riguarda la causa legale per Trieste libera, tuttavia, dove sono i cittadini a favore per Trieste libera? Con meno di 50 mila cittadini a favore per questa causa legale, probabilmente, Trieste potrebbe esser liberata dalla occupazione italiana nel tempo di circa un mese.
-But,
because I put the question of Trieste, the city where I live, in
matters of international politics? Why Trieste could be one of the 5
most important international ports and as being in itself.
-Ma,
perché ho messo la questione di Trieste, la città dove abito, negli
argomenti di politica internazionale? Perché Trieste potrebbe essere
uno dei 5 porti internazionali più importanti e come stati a se.
.
.
-Trieste enjoys a good backdrop deep enough for ships and a good location for trade with many states in the East and West.
-Trieste gode di un buon fondale sufficientemente profondo per le navi e di una buona posizione geografica per il commercio con tanti stati del Este ed Ovest.
.
-The
psychological identity or the psychological profile, as a part
of social science that is
not so precise. At times, this social science
can be of support to others, such as the scientific investigations of
the police. But in what sense I mean the psychological identity or
the psychological profile for the titles that I put to some posts and
the blog? For example, the psychological identity or the
psychological profile that can help to guide the investigation in the
search for a serial killer. Although it
is well penetrated into an argument, we can all commit "small"
errors of judgment, but by giving a correct view in general. A review
of photos appropriately selected and well accompanied by brief but
effective explanations, it may well speak of truth that you know but
you do not have to speak so that the majority do not know and/or do
not have accurate knowledge and/or so that it remains in doubt, and,
soon forgotten with the passage of time, the true democracy and
freedom, do not exist, and perhaps, now, even more in the West than
in Russia. However:
-L'identikit
psicologico fa parte della non tanto precisa scienza sociale. A
volte, questa scienza può esser di supporto ad altre, come, la
scientifica delle investigazioni di polizia. Ma, in che senso io
intendo il significato di identikit psicologico nei titoli che ho
messo ad alcuni post ed al blog? Ad esempio, l'identikit psicologico
che può essere d'aiuto per guidare le indagini nella ricerca di un
serial killer. Pur essendo ben addentrati in un argomento, tutti
noi possiamo commettere dei “piccoli” errori di valutazione, ma,
dando una corretta visione in generale. Una rassegna di foto
opportunamente selezionate e ben accompagnate da brevi ma efficaci
spiegazioni, ben può parlare di verità che si sanno ma di cui non
si deve parlare affinché la maggioranza non sappia e/o non abbia
accurata conoscenza e/o affinché rimanga nel dubbio, e, presto
dimenticando con il passare del tempo, si, la vera democrazia e la
libertà non esistono, e forse, oggi di, ancora di più nel Occidente
che in Russia. Tuttavia:
.
-The
psychological identity
or
the psychological profile
is the "contribution
of psychology to establish the truth in the judiciary," that is,
the psychological identity or
the psychological profile
often can help to
lead the investigation to find a murderess, in particular, the serial
killers. The psychological identity or
the psychological profile
understood in this
sense, mainly, I've used: against the "mysteries" of the
Bermuda Triangle, in international politics at the highest levels
systems and in spiritual psychoanalysis and. (The phrase "in
quotes" is copied and pasted). The titles of the three blogs and
the first places posts in both English and Italian, I've made him in
some ways a bit 'different senses and with a little' different, so
that there is not competition between the three blogs on the web
pages with probable loss of positions, and, above all, that is why I
put my name. (However, I have a superficial knowledge about how these
conditions Web search engine). The other three I blog I have not been
able to eliminate, since I forgot the email address and password.
However, three titles for two
translations, make the same argument more visible.
-L'identikit
psicologico è il "contributo della psicologia all'accertamento
della verità in ambito giudiziario", ossia, l'identikit
psicologico spesso può essere d'aiuto a guidare le indagini per
trovare un assassino, in particolare, i serial killers. L'identikit
psicologico inteso in questo senso, principalmente, io lo ho usato:
nei confronti dei "misteri" del Triangolo delle Bermuda,
nella politica internazionale da parte dei massimi sistemi e nella
psicoanalisi spirituale. (La frase "tra le virgolette" è
copiata ed incollata). I titoli dei tre blog e dei primi posti sia in
inglese che in italiano, io gli ho fatti in dei modi un po' diversi e
con dei sensi un po' diversi, affinché non ci sia concorrenza tra i
tre blog sulle pagine web con probabile perdita di posizioni, e,
sopratutto per questo motivo ho messo il mio nome e cognome.
(Comunque, io ho una conoscenza superficiale sul come funzionano
queste condizioni sul web dei motori di ricerca). Gli altri tre blog
io non gli ho potuti eliminare, in quanto, io ho dimenticato la email
e la password. Comunque sia, tre titoli per due traduzioni, rendono
lo stesso argomento più visibile.
.Jean Claude Juncker. Vicino foto
NOTA: Che dire di articoli pantomima sul “Il Piccolo” come, “Roma ha stanziato 41 milioni per la ferriera” e “Porto vecchio, parte il trasloco del punto franco”? E, che dire dei prossimi articoli che verranno fuori sul quotidiano ufficiale di Trieste particolarmente bugiardo ed alla italiana? L'Italia si trova sempre più alle strette riguardo la violazione del trattato di pace del 1947, e, anche se le Nazioni Unite avrebbero dovuto vigilare di più su Trieste, inoltre, la Ndrangheta farebbe bene a farsi tornare in dietro i 10 milioni di Euro dalla gang di Cosolini e di Rosato. NOTA: Presso il palazzo del governo ci sono tre tabelle, una regolare e le altre due illegali, in violazione del trattato di pace del 1947: la prima tabella si riferisce al palazzo del commissario di governo, la seconda tabella sempre in pietra si riferisce alla prefettura e quindi come se fosse un ente italiano, e, la terza tabella, fatta in acciaio, si riferisce al palazzo del governo come se fosse “Proprietà d'Italia”, ma di fatto, essendo un palazzo appartenente al TLT. Ma, per gran parte di quei quei pochi che conoscono e che hanno una piccola impresa, prevale la paura a favore dell'Italia che in breve potrebbe portarli a chiudere la propria attività. NOTA: Tra le infinite violazioni compiute dall'Italia fin dal 1954 c'è stata anche quella dei bersaglieri mandati nel TLT nel 1956, un corpo d'armata che nel corso della sua storia ha compiuto anche gravi violazioni dei diritti umani durante la unificazione d'Italia desiderata dalla massoneria.
Bus
Il bus elettrico con relative rotaie, più, tutti i lavori di posa in opera ed aggiustamento delle rotaie, fino alla completa tolta di mezzo delle rotaie dalla pavimentazione di via Mazzini, in tutto sono costati 500 mila Euro, se riportate ad oggi. Il bus elettrico non ha mai funzionato a pieno regime neanche per un attimo. Tuttavia, quanti tram sono stati tolti da Trieste, molti dei quali portati in altre città sotto la sovranità dell'Italia.
Sia la
politica nazionale che le istituzioni locali sono condizionate e/o
influenzate dalle 13 famiglie che comandano il mondo e che delegano
parte delle disposizioni attraverso Bilderberg, e quindi, anhce Trieste visto che è occupata dall'italia e visto che l'Italia come Stato è terreno fertile per i banchieri internazionali, naturalmente, non soltanto l'Italia, ma, anche quasi tutto il mondo, solo che, in molti paesi sotto il signoraggio bancario si sta comunque molto meglio che sotto l'italia.12345677654321L'Italia deve assolutamente andarsene via da Trieste, essendo lo Stato Italiano troppo truffaldino in tutto il suo modo di pensare, inoltre, le richiesta di risarcimento fiscale dovrebbe essere del tutto tassativa, chiedendo anche la mora per tutte le tasse pagate con calcolo preciso o con calcolo approssimativo dall'inizio di ogni singola circostanza di pagamento delle tasse per ogni singolo cittadini ed impresa ed ente del TLT. Quindi, i cittadini che vogliono far valere i propri diritti nei confronti dello Stato occupante, che in 60 anni ci ha causato un danno complessivo che ammonta circa a 200 miliardi di Euro, non dovrebbero accettare nessun compromesso con l'Italia, e, anche se il governo italiano proponesse di dare molte esenzioni fiscali alla zona A. Si, il vero movimento di Trieste Libera con tutti i suoi associati, più, tutti i cittadini che eventualmente faranno disubbidienza fiscale tramite un avvocato, tutti insieme e all'unisono, dovrebbero dire allo stato italiano: LO SENTI DA QUEL ORECCHIO? IO; NON; PATTEGGIO!!! Se un domani le cose si mettessero male per l'Italia, l'amministratore fiduciario che è venuto a meno, potendo perdere il territorio, l'Italia potrebbe tentare fare un ultimo tentativo di trattativa presso le Nazioni Unite, proprio, come ha fatto la Jugoslavia negli anni 90 con la zona B.
Pochi
giorni prima della pubblicazione di questa foto io ho fatto una conversazione su Facebook con Giorgio
Marchesich proprio su questo argomento, ossia, gli io ho chiesto: ma,
una volta che diventassi sindaco, nonostante le gerarchia del
prefetto, riusciresti a far rispettare l'articolo 21 e l'allegato
6°-7°-8°-10° del trattato di pace del 1947? Se Giorgio diventasse
sindaco, cosa non facile visto le grandi campagne elettorali,
veramente riuscirà a far onorare del tutto il trattato di pace del
1947 oppure sarebbe finito come per la Lista per Trieste? Se Giorgio
Marchesich fosse sincero e nel potere di farlo, io gli auguro di
riuscirci.
salvini
carmine
maroni
sindaco
NOTA:
La carta dei diritti dei cittadini e delle imprese del Territorio
Libero di Trieste può essere firmata da tutti i cittadini
appartenenti agli Stati associati che hanno firmato il trattato di
pace del 1947, compresi gli stessi cittadini di Trieste e cittadini
italiani, naturalmente, mentre, la firma di delega per la
rappresentanza di Stato del TLT può essere firmata da tutti i
cittadini che sono nati a Trieste o che hanno almeno un genitore di
Trieste risalente da prima del 1940. NOTA: La eventuale risposta ad
alcune lettere di accreditamento potrebbe essere seguita da una
delegazione da parte del I.P.R. di alcune persone che si presentano
di persona ai governi che ci avranno dato l'accreditamento, ed ora, è
molto probabile che ci sia già più di un accreditamento. Inoltre, è
vero che l'ONU interviene solo in caso di guerra, di spargimento di
sangue e per importanti prese di posizione? Inoltre, essendoci per le
Nazioni Unite tante situazioni nel mondo che forse sono più
importanti rispetto alla liberazione del TLT, e, anche se di fatto
l'ONU è uno strumento nelle mani dei banchieri che sono guerrafondai
e promotori di un falso processo di pace e sicurezza? Ci vorrebbe un
sufficiente numero di cittadini che prendono posizione davanti a
tutti i punti nevralgici della città di Trieste, dalla SIOT al
palazzo del Commissario di Governo. NOTA: Molti cittadini pur avendo
abbastanza consapevolezza sul fatto che qui a Trieste c'è tutt'ora
il TLT, hanno più paura di esporsi al tempo presente che di poter
perdere tutti il loro averi e/o la propria attività in un
relativamente breve breve tempo. L'Italia per tagliare le gambe alle
aziende che guadagnano di meno impone di pagare le tasse secondo il
reddito che risulterebbe dallo studio di settore, per giunta,
trattandosi di tasse italiane fatte pagare ai cittadini di Trieste,
pur non essendo estese legalmente al TLT. NOTA: Negli anni 70, pur
non essendo evidente la democrazia in Italia solo ad alcuni cittadini
più consapevoli sul concetto di vera democrazia, la situazione
economica degli italiani sbarcava il lunario ancora abbastanza bene
grazie alle tasse in crescita, ma, non ancora tanto alte, e, grazie
alla molto meno concorrenza. NOTA: A parte, gli ignoranti caparbi ed,
a parte i cittadini che hanno più paura ad una presunta esposizione
che di poter perdere quasi tutto in breve tempo, alcuni cittadini pur
capendo la realtà legale sul TLT, dicono in cuor loro: ma, con tutti
i “bidoni” che abbiamo preso nel corso del tempo dalle tante
“Liste per Trieste”, non ci fidiamo più di prendere posizione
per alcun che, eppure, la spiegazione di Paolo Parovel attraverso la
sua radio in rete è molto chiara e ben spiegata in tutti i dettagli.
Certo che, mediamente parlando, l'Italia ci ha molto ben cotto a
fuoco lento. E, intanto, il possesso da parte dell'Italia continua
imperterrito, tuttavia, tutto il bel da farsi da parte di G. e P. non
è rimasto tutto nel così detto bunker, ma, sta facendo sempre più
buon eco a livello internazionale. Alcuni esempi. L'Unione Europea,
essendoci dentro anche l'Italia, paga una mora giornaliera di oltre
200 mila Euro per l'inquinamento a porto San Rocco e nella Valle
delle Noghere a Muggia, inoltre, il vero movimento ha fatto bloccare
la sdemanializzazione del Porto Vecchio o Porto Nord con dietro un
affare da un miliardo e mezzo di Euro in cui c'era dentro anche la
'Ndrangheta, inoltre, anche se le due colonne fossero fatte fuori,
molto probabilmente la causa legale andrebbe avanti essendo già
stata innescata ed avviata a livello internazionale.
Il
giornalista del Piccolo Corrado Barbacin ha riportato molte fughe di
notizia ricevute da Federico Frezza, inoltre, un presunto pedofilo
diffamato da Corrado dopo essere stato assolto in tribunale si è
tolto la vita, probabilmente per essersi ritrovato con la fama di
essere un pedofilo pur potendo esser del tutto innocente. Più di una
persona ha pensato di togliersi la vita grazie agli interventi di
Corrado Barbacini ed è per il fatto delle sua mala fede che Corrado
Barbacin ha cercato di non lasciare nessuna delle sue foto in rete.
Il Piccolo è un piccolo bugiardo? Cosa vecchia come il cucco.
Allegato
X, ARTICOLO 5: “Il Territorio Libero non sarà tenuto a fornire
alcun contributo per il Servizio del Debito Pubblico Italiano”
L'articolo
5 del 10° allegato
http//www.lavoceditrieste.net
NOTA:
Questa non è la priorità, ossia, il vero movimento non lavora per
l'arrochimento di alcune persone cardine come di solito si verifica
nella odierna e passata politica, ma, il movimento di Trieste Libera
con Giurastante e Parovel crede in quello che fa e lo vuole fare
bene, e quindi, il vero movimento non si accosta alla grandi aziende
sopratutto per avere soldi, ma, le invita a prendere posizione a
favore del TLT e di alcuni diritti anche a favore delle aziende
stesse che ne possono usufruire, e, naturalmente, se l'azienda fa da
sponsor, tanto meglio in quanto il movimento necessita di soldi e di
finanziamenti per poter portare aventi più facilmente la battaglia
legale, tuttavia, non essendo il accumulare soldi la priorità del
movimento, come dire, senza soldi oggi di non si fa niente, o, quasi
niente. NOTA: Il TLT e il porto franco internazionale di Trieste,
naturalmente, possono essere di vantaggio sia ai cittadini che sono
residenti a Trieste, e, ancor più se risultano essere nativi di
Trieste, secondo una certa legge emanata negli anni 40, che per tutti
coloro ed aziende ed industrie di fuori ma che compiono lavoro e/o
vendita anche nel Territorio Libero Di Trieste, essendo questo,
esente dalle tasse e dal debito pubblico dello stato amministratore,
visto che lo statuto del TLT prevede che il TLT sia amministrato da
un altro Stato firmatario e/o rappresentato dalle Nazioni Unite, idem
se si tratta di una organizzazione internazionale rappresentata dalle
Nazioni Unite e le Nazioni Unite stesse. Oggi di, siamo governati da
Satana, non c'è di che, tuttavia, le rispettive autorità sono
permesse da Geova Dio, vedi Romani capitolo 13, fino alla scadenza
del tempo utile fissato da Dio, oltretutto, se ci fosse la totale
anarchia, essendo molta gente non in grado di vivere senza delle
imposizioni, la vita e la nostra incolumità sarebbe molto più
spiacevole ed a rischio. (Comunque sia, per tutte le aziende che un
domani potrebbero investire mettendo delle filiali o basi nel TLT, lo
spazio disponibile nel TLT che potrà essere usato non è infinito,
mentre, un discorso un poco diverso per l'utilizzo del porto franco
internazionale che è a disposizione anche delle stesse industrie ed
aziende che per ora lavorano ancora in Italia).
NOTA:
Il vero movimento innanzitutto è separato dalle liste italiane,
inoltre, la coerenza consiste nel fatto che il movimento dello Stato
del TLT non deve aver niente a che fare con i partiti di uno stato
straniero. Secondariamente i falsi indipendentisti, che a inizio
dicembre sono diventati molto numerosi, partecipano alle liste
italiane alle quali il vero movimento invita i cittadini di Trieste a
non partecipare alle elezioni amministrative italiane della primavera
del 2016. Il PD e gli altri partirti italiani usano i falsi
indipendentisti per sviare i cittadini miss credenti di Trieste
Libera su falsi binari e/o a porre sfiducia su tutti i movimenti per
il TLT a causa delle tante divisioni, ed anche, per pubblicare
notizie distorte attraverso i media, ad esempio, se i falsi
indipendentisti ed i portuali che sono stati comprati fanno
dimostrazioni di piazza in parte violente, dopo, la notizia viene
distorta affinché il cittadino ignorante veda il vero movimento come
sovversivo e balordo. Ma, visto che in Italia ci sono altre zone
franche, perché l'Italia ha fatto di tutto e di più per cercare di
far morire Trieste e il suo porto? Probabilmente sopratutto per il
fatto che un porto franco internazionale sarebbe stato molto
competitivo nei confronti di quasi tutti i porti italiani.
All'inizio
di dicembre 2015 sono sorti altri falsi movimenti indipendentisti o
come liste per Trieste? La politica italiana fa di tutto e di più
per sviare i cittadini su falsi binari, per creare confusione ai
cittadini e sopratutto per spingerli a diffidare a causa delle tante
e sempre più numerose divisioni. Oltretutto, che cosa può pensare
il cittadino medio? Sono sorti tanti movimenti per Trieste Libera e
coloro che dirigono cercano soltanto i loro interessi personali.
Eppure, oggi di esiste il vero movimento, ben preparato e che fa le
cose in modo onesto, tuttavia, tutti i gruppi dei falsi
indipendentisti, compreso quello di Sponza e di Comuzzi, fanno uso
della letteratura che proviene dal vero movimento. Si, politica
italiana odiosa e traditori altrettanto odiosi, per giunta, da gruppo
di Comuzzi c'è una signora anziana che è stata spinta a denunciare
Edoardo Longo come se fosse stato colpevole di aver chiesto troppi
soldi per la difesa e di non aver fatto ottenere alcun risultato alla
signora nei confronti degli abusi da parte degli amministratori di
sostengo, tuttavia, se in questo ci fosse qualcosa di vero, per
quanto bravo ma onesto possa essere un avvocato, spesso e volentieri
il cittadino non ottiene buoni risultati a Trieste, (e in Italia),
che per ora è ancora sotto la occupazione dello Stato italiano, e,
dove la politica e la giustizia fuoriesce in forma e modo tipico di
quelli di una dittatura corrotta con le regole in continuo
cambiamento secondo la volontà dei corrotti, si, come dire, una
giustizia che viene fatta girare a proprio comodo dello stato secondo
la volontà dei corrotti, e, dove il pari potere contrattuale tra
stato e cittadino non esiste specialmente quando il cittadino chiede
il rispetto dei suoi diritti che risultano essere scomodi alla
politica locale e/o centrale che sia. Sembra che l'albo degli
avvocati voglia fare tribolazione ad Edoardo Longo, così hanno fatto
leva sud una persona debole ed anziana sotto le grinfie degli
amministratori di sostengono, dopo tutto, quanti avvocato sono
disposti a ricusare un giudice per difetto di Giurisdizione, e, pur
essendosi comportato apparentemente bene il giudice Casavecchia
seppure avendo richiesto il giudice la ricusazione non secondo alcune
procedure come per l'appunto Longo aveva dato avvertimento al
giudice, infatti come previsto la corte di appello a respinto la
ricusazione. (Naturalmente, questa persona anziana debole che è
stata convinta di denunciare Longo e di metterli contro il consiglio
degli avvocati, apparteneva al corrotto gruppo di Mario Comuzzi, e,
secondo me è stato proprio Comuzzi a far venire i due operatori
della ASS, tra l'altro molto gentili, nel tentativo di dare
tribolazione al vero movimento sulla questione della cucina e del
pagamento dei pasti che, comunque sia, secondo le leggi italiane
fuori giurisdizione, è tutto ok se il pagamento dei pasti viene
fatto dagli stessi soci del movimento). NOTA: Il giudice Casavecchia
ha respinto il difetto di giurisdizione, senza dare motivazione,
riguardante il trattato di pace che l'Italia ha firmato e la
incostituzionalità riguardo la stessa Costituzione italiana,
tuttavia, esprimendosi in modo ambiguo? Nella prossima udienza
Giurastante e Longo, (probabilmente il bravo difensore ci sarà, ma
speriamo), chiederanno al giudice di specificare di quale Stato si
tratta, se dello Stato italiano o dello Stato del TLT. Ma, se il
giudice Casavecchia confermasse che si tratta dello stato Italiano,
allora, il giudice dovrà anche specificare e dimostrare mediante le
norme di legge il fatto che a Trieste vige la giurisdizione della
repubblica italiana. NOTA: Pur essendo in torto, che cosa sta anche
cercando di fare la politica italiana? Cerca di convincere la maggior
parte dei cittadini ad andare alle elezioni del 2016 affinché l'ONU
possa dire: beh, ma, se la maggioranza dei cittadini di Trieste
riconosce la sovranità italiana, è inutile che interveniamo, (e,
per giunta, essendo già difficile che intervenga l'ONU, salvo che
non ci sia spargimento di sangue). La truffaldina ed odiosa politica
italiana riuscirà in questo suo intento, tra l'altro già ben
avviato, essa essendosi terribilmente ben insediata nei pensieri,
nella cultura e nei ragionamenti ormai forse irrimediabilmente
distorti nella maggioranza dei cittadini di Trieste che spesso
ragionano contro il loro stessi interessi e secondo il presunto
principio del non si può, e ciò, attraverso tanti anni di
propaganda menzognera e psicologia di massa da parte della politica e
degli storici, tuttavia, c'è di mezzo anche la causa a livello
internazionale e gli interessi a livello internazionale che stanno
aumentando, per giunta, il vero movimento si oppone legalmente alle
aste e vendite illegittime o nulle che l'Italia fa del demanio del
porto, un ente del TLT, e del demanio del TLT, quando si tratta di
edifici e beni non privati. Il tribunale, la posta centrale, la
stazione ferroviaria, il palazzo del commissario di governo, (la
prefettura per l'Italia), il demanio del porto, la ex caserma di via
Rosetti, ecc, ecc, sono beni che appartengono al TLT od al porto
franco internazionale di Trieste che legalmente dovrebbe appartenere
a 21 paesi firmatari. Il vero movimento metterà in guardia tutti gli
acquirenti affinché desistano dal invertire su beni che in realtà
vengono dati mediante contratti nulli dal punto di vista giuridico.
Molto di questi investitori stanno attenti a come investono con i
loro soldi, inoltre, se domani cade il castello di carta creato dallo
Stato italiano, gli acquirenti che avranno dato i soldi per un
contratto nullo potranno rimetterci. Questa situazione è e sarà
particolarmente sgradita ai corrotti come Debora Serracchiani e
Ettore Rosato, (già stati indagati), Roberto Cosolini, Francesco
Russo ecc, ecc. Il vero movimento chiederà e sta chiedendo alla
Corte di Appello che tutti questi beni vengano iscritti nel Libro
fondiario come appartenerti al demanio del TLT, e, in una seconda
manovra legale, anche come appartenenti al porto franco
internazionale di Trieste. (In dicembre 2015 la Francesca Adelaide
Garuffi potrebbe ricevere molte pressioni e favori per essere indotta
a firmare per dare il consenso alla sdemanializzazione del Porto
Vecchio, e, se ciò si verificasse, probabilmente la notizia potrebbe
non essere pubblicata sul Piccolo per dare tempo più favorevole ai
corrotti di concludere tutte le manovre finanziarie, ma che dopo,
comunque possono essere impugnate, legalmente parlando. Ma, è un
poco improbabile che la Garuffi firmi.) NOTA: Ma che dire se Edoardo
Longo pur rimanendo fedele a noi, (il vero movimento separato dalla
politica italiana), ed al suo patrocinio, si trovasse costretto ad
abbandonare la difesa al movimento ed a Roberto Giurastante, ad
esempio, se l'albo degli avvocati lo sottoponesse ad una restrizione
mediante decreto? Si potrebbe fare un'altra denuncia a livello
internazionale per rendere chiaro come il sole che ha Trieste non ci
potrà mai essere una maggioranza od una cospicua minoranza a favore
di Trieste Libera ed al cambio di amministratore, inoltre, per molti
triestini non triestini, Trieste è Italia essendo completamente o
parzialmente volutamente ignoranti in merito al trattato di pace ed
alla corrente amministrazione fiduciaria dell'Italia su Trieste,
legalmente parlando: il pari potere contrattuale tra stato e
cittadino scomodo non esiste, e, se gli scomodi hanno un buono,
onesto e coraggioso avvocato, lo Stato italiano pur essendo invasore
cerca pure di fargli perdere la buona difesa, e magari, cercando di
costringerli ad una difesa mediocre in combutta con lo stesso Stato
italiano corrotto; l'informazione trasparente, non distorta e non
censurata in Italia e dall'Italia assolutamente non esiste; la
corruzione molto diramata è come se fosse diventata intoccabile; la
politica truffaldina crea infiniti falsi partiti per Trieste per
trarre d'inganno i cittadini e7o per spingerli ad
abbandonare una qualsiasi lista per Trieste; la politica e la
giustizia vuole comportarsi semmpre in modo non democratico e
fascista specialmente nei confronti degli scomodi; la politica
censura le verità scomode, fa propaganda menzognera e psicologia di
massa per indurre i cittadini a pensare in modo distorto e contro il
loro stessi interessi, per giunta, disgregando il movimento scomodo
facendo leva con i presunti interessi sulle persone del movimento più
facilmente corruttibili ed eventualmente in difficoltà; e quindi,
come ci può esserei una maggioranza consapevole od una cospicua
minoranza? Le Nazioni Unite dovrebbero intervenire lo stesso, o
quanto meno, le nazioni firmatarie ed interessate al TLT e sopratutto
al porto franco internazionale, intervengano facendoci un favore, ma,
sia a noi che a loro stesse.
NOTA:
(per la politica italiana è normale andare di male in peggio e
sempre più male, ma, a parte questo): analizzando a fondo una
risposta che ha dato Cosolini, l'attuale sindaco ancora più corrotto
del precedente, a una camera di commercio brasiliana: ai cittadini di
Trieste che si accorgessero dei loro diritti violati, noi dobbiamo
fargli prendere paura e fargli credere che abbiamo il coltello dalla
parte del manico, mentre, a livello internazionale possiamo
continuare a dire che noi amministratori provvederemo di conseguenza
nel momento in cui i cittadini di Trieste si faranno avanti sia per
il TLT che per il porto franco internazionale. Si, ma, che coda di
paglia ossia che mala fede da parte di Roberto Cosolini. Sono
incontentabili, insaziabili e senza fine nel derubare al cittadino,
si, ma tanto, si tratta del grande numero ed i politici si sentono
protetti dall'incarico e dalla non presa di posizione contro di loro
da parte della maggioranza che in parte lo ha votato. (Dalla politica
corrotta e dalla maggioranza non intelligente su molte tematiche e
scelte sulla politica, e spesso, sbagliandosi anche la scelta in
apparente democrazia, si capisce che ormai c'è zero speranza,
tuttavia, almeno a Trieste con il cambio di amministratore, se ci
sarà, si potrebbe vivere molto meno peggio, economicamente e
lavorativa-mente parlando.)
Alcuni
politici di turno per la circostanze, alcuni architetti ed alcuni
imprenditori, possono guadagnare fino a 17 mila Euro in un colpo
senza fare niente, ossia, viene votato a maggioranza per la delibera
per il consiglio di un lavoro, sul come farlo, ecc, ecc, i corrotti
alla 'tagliana incassano, e dopo, il progetto non viene posto in
atto, ad esempio, situazioni di questo tipo si sono verificate anche
in merito alla sdemanializzazione del porto franco di Trieste a cui
la Francesca Adelaide Garuffi non può firmare per dare il consenso a
causa di una denuncia che è già stata inoltrata a livello
internazionale, ossia, presso il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni
Unite, e, non solo. NOTA: La Garuffi potrebbe firmare all'ultimo giorno del suo mandato e poi sparire? Inoltre, che dire se l'atto illegale diventasse noto al movimento di qualche giorno in ritardo? Anche in questo caso non dovrebbero esserci più grossi pericoli per l'integrità del porto, comunque, fatto sempre di meno lavorare in questi ultimi 60 anni, tuttavia, una violazione di questo tipo potrebbe anche essere d'aiuto alla causa per Trieste Libera separata del tutto dai partiti della politica italiana, ovviamente, se da dietro alle quinte non ci fosse una potente combutta per impedire il cambio dell'amministratore.
NOTA:
Sarebbe bene che le persone: imparino a ragionare di più con la
propria testa non essendo troppo succubi della voce dell'autorità;
imparino a non farsi condizionare dal proprio intimo, ma, sapendo
dove trovare i buoni consiglieri che consigliano secondo quello che è
giusto, saggio ed amorevole, nonché, lungimirante.
NOTA:
Non poche persone che hanno subito il lavaggio del cervello
dall'Italia, fin dall'inizio degli anni 50, ancora durante
l'amministrazione militare americana ed inglese, difendono a spada
tratta, più o meno inconsapevolmente, l'occupazione italiana facendo
anche un ragionamento di parte estremamente ingiusto simile al
processo che hanno subito Sacco e Vanzetti. Si, ma, per questi
discorsi, come mi ha consigliato Roberto Giurastante, io non dovrei
troppo struggermi, tanto, le cose che spingono avanti sono ben altre,
e, a livello internazionale, mentre, di per certo, non il numero di
cittadini di Trieste che non faranno mai la maggioranza. C'è anche
da dire che, la maggioranza degli idioti secondo la volontà
dell'Italia, non dovrebbe prevalere di fronte alla legalità
internazionale, alla legalità della stessa Repubblica italiana ed ai
prossimi accreditamenti a livello internazionale a favore del TLT.
NOTA:
Singoli individui aderenti a Trieste Libera se processati
singolarmente o se di fronti a tutori dell'ordine ed altre autorità,
si possono sentir dire che il TLT non esiste, tuttavia, al processo
iniziato il 9 novembre 2015 il giudice Casavecchia è stato ben
attento sul come respingere il difetto di giurisdizione riguardante
il trattato di pace del 1947, e, l'incostituzionalità riguardante la
stessa costituzione e leggi della Repubblica Italiana, infatti sul
primo punto il giudice Casavecchia si è espresso in modo ambiguo,
ossia, parlando di giurisdizione dello Stato, ma, senza specificare
di quale Stato si tratti, ossia, se dello Stato Italiano o se dello
Stato del TLT. Comunque sia, oltre ad esser stata chiesta la
ricusazione del giudice che probabilmente la corte di appello
potrebbe respingere dal mandarla al grado superiore, Roberto
Giurastante come imputato ed Edoardo Longo come avvocato difensore di
R. G. e al nome di tutto il movimento di Trieste Libera, ad ogni
istanza o parte in procedere esibiranno il difetto di giurisdizione,
e ciò dalla prossima udienza che si terrà il 29 febbraio, se verrà
tenuta, naturalmente. (Ad essere imputato a favore della causa del
TLT mediante un processo falso da parte dell'Italia, quasi, quasi,
con orgoglio io mi ci vorrei trovare, che poi dopo, la cosa torna
tutta a vantaggio per la causa del TLT, prendendo molta più udienza
non dichiarata a livello interno rispetto a tre anni fa, ma
sopratutto, prendendo udienza a livello internazionale attraverso la
Rappresentanza di Stato).
Dopo
60 anni di occupazione italiana, considerando che l'Italia è fedele
servitrice della NATO anche per le cause ingiuste e spietate,
considerando tutta la propaganda menzognera da parte dei media
secondo i voleri della NATO, ed inoltre, considerando i troppo pochi
triestini che hanno preso posizione a favore di Trieste Libera nel
modo giusto, ossia, in completa separazione dalla liste politiche
italiane, e, considerando che vi si aggiungeranno pochissimi
cittadini di Trieste a vavore del TLT, la liberazione del TLT
mediante il cambio del amministratore potrebbe sembrare del tutto una
utopia, salvo che non scoppi una guerra. Ma, il maggiore potere che
potrebbe guadagnare l'ONU con la liberazione di Trieste, magari,
ancor più se proprio nel aprile del 2016, e, la maggiore crisi
economica a cui sarebbe sottoposta l'Italia, potrebbe effettivamente
spingere i poteri forti a non opporsi alla liberazione di Trieste, e,
anche se l'Italia è succube alle ingiuste guerre da parte degli
Stati Uniti e dei paesi europei come la Francia.
NOTA:
O forse, visto come è organizzato e come funziona l'attuale sistema
corrotto dominato dai poteri forti e dagli eserciti, è inutile
qualsiasi sforzo per cercare di favorire qualcosa di buono, qualcosa
di giusto sec0ondo la legalità, e, come dire, anche se la questione
sul TLT andasse a buon porto, ossia, con l'amministrazione italiana
che si trova costretta ad andarsene, subito dopo od un poco più
tardi, la situazione economica, sociale e portuale di Trieste
ritornerebbe pessima quasi come sotto l'Italia, a somme tirate
valutando i pro e contro? Beh, almeno fino a maggio 2016 io mi svago
e sto in compagnia per fare volontariato a favore di Trieste Libera,
oltretutto, l'intero sistema essendo agli sgoccioli, e dopo maggio
2016, eventualmente continuerò soltanto a firmare le carte a favore
della causa per il TLT ma senza più perdere altro tempo, tanto,
quello che più conta e che assolutamente dovrei fare è, di mettermi
nel beneplacito di Geova dio, se posso ancora farlo e se ancora non
ci sono del tutto, naturalmente.
5
il triangolo
4°-5°
post
NOTA:
Le nazioni unite hanno poco o niente potere nel fermare le guerre e
nel portare la pace, tuttavia, come organo internazionale sotto la
supervisione dei banchieri internazionali, il consiglio di sicurezza
delle Nazioni Unite potrebbe avere bisogno di una maggiore
credibilità per poter acquisire più apparente potere a livello
internazionale: l'informazione è riservata ed è tenuta segreta,
(forse, per evitare che il truffaldino Stato italiano possa tirare
qualche colpo basso, e/o, per dare il modo alle Nazioni Unite di
liberare Trieste di più alla improvvisa ed in modo più inaspettato.
Dopo una guerra armata di solito ci sono alcuni grandi cambiamenti,
inoltre, la liberazione di Trieste dopo 60 anni di occupazione è
ormai inattesa e poco sperata, e, per l'appunto, qui a Trieste siamo
tutt'ora sotto una pace relativa e sotto una situazione
apparentemente molto stabilizzata), ma molto probabilmente, scrivendo
questo il 27 novembre 2015 dopo circa un mese e mezzo in cui le 236
lettere di accreditamento vengono spedite, può esserci già arrivato
uno o più accreditamenti da uno o più Stati e/o organizzazioni
internazionali rappresentate dalle Nazioni Unite, e forse, uno anche
dalle stesse Nazioni Unite.
Una
presunta giusta causa, pace e sicurezza a livello mondiale attraverso
un processo di "pace" , ma, sospinto da motivi egoisitici e con
tanto di brama di potere da parte dei poteri forti e di altri poteri
subalterni, economici, politici e militar i,essendo i poteri
forti con la psicologia simile a quella del Conte Dracula, un misto
tra storia e legenda. Un Nuovo Ordine Mondiale dalla
sperata ed ambita ufficializzazione , con il giusto numero di
schiav,i in un globo Società per Azioni, ma, dopo la
decimazione della popolazione a livello mondiale , con poche guerre
armate, ma sopratutto, per mezzo di una serie di guerre
morbide e/o un poco più cruente, non dichiarate. In questi ultimi decenni non pochi Stati più grandi si sono frammentati in Stati più piccoli, tuttavia, essendoci più piccoli Stati ma con sempre meno sovranità, proprio, secondo i voleri della massoneria bancaria. E quindi, anche se Trieste si divide dall'Italia, ma, di fatto Trieste non essendo Italia, non dovrebbe essere un problema neanche per la massoneria deviata, inoltre, se i paesi firmatari e la NATO dessero più potere alle Nazioni Unite, nonostante che la liberazione di Trieste potesse causare alcuni contrasti internazionali, un poco di sconvolgimento economico a carico dell'Europa e qualche eventuale scontro di piazza e nelle strade di Trieste causa molti stupidi ed idioti cittadini di Trieste troppo italianizzati, comunque sia, le Nazioni Unite potrebbero guadagnare più credibilità e più apparente potere, cosa che dovrebbe stare assolutamente bene anche alla massoneria deviata. Inoltre, difficilmente lo Stato Italia sarà disposto a mettere le cose a posto nel rispetto del trattato di pace che ha firmato nel 47, essendo lo Stato Italia così ingannevole ed irrimediabilmente corrotto e facente la cosa giusta solo se preso per il collo da forza maggiore, ed in fine, chi se la sarebbe mai aspettata che le Nazioni Unite potessero liberare Trieste dopo 60 anni di occupazione da parte dell'Italia, in aggiunta, addebitando eventuali sconvolgimenti temporanei nella economia almeno di una parte dell'Europa. Voi, massoneria deviata e diabolica, non volete portare il Nuovo Ordine Mondiale? Inoltre, voi massoneria non volete portare a termine il processo di pace e sicurezza? Ed in fine, a voi massoneria non sta bene se lo Stato Italia va ancora più in crisi nella speranza di convincere il popolo italiano un domani ad essere più favorevole alla ufficializzazione del Nuovo Ordine Mondiale grazie alla troppa crisi, al terrorismo internazionale, ecc, ecc,? Potete lavorare da dietro alle quinte per fare liberare Trieste dalla occupazione italiana alla improvvisata, e magari, un attimo prima delle elezioni a sindaco che a Trieste si dovrebbero tenere nel maggio 2016, un evento che tanta gente non se lo aspetterebbe mai più. Salvo che, da febbraio a fine marzo 2016 il governo civile provvisorio italiano non sia disposto a mettere tutte le cose a posto con il trattato di pace che l'Italia ha firmato nel 1947, e, tra tutte le cose indispensabili, il porto di Trieste che torna ad essere porto franco internazionale e che vengano tolte al 100% tutte le tasse italiane senza, e, senza il minimo sotterfugio alla italiana. D'altronde al improvviso potrebbe imporsi anche Puttin nel chiedere ed imporre la liberazione di Triste sapendo che questo sconvolgerebbe sul momento gli equilibri dell'economia in Europa, e quindi, se il neocolonialismo USA-UK facesse fifty – fifti con il Cremlino trovando una soluzione che va quasi bene sia a Mosca che a Washington, potrebbero essere tutti contenti, la massoneria deviata compresa, ad eccezione dello Stato corrotto e mafioso italiano che con i suoi modi di fare ormai ha perso tutta la sua credibilità anche a livello internazionale, (si, come tutti gli addetti ai lavori sanno molto meglio di me, essendo io un cittadino di Trieste comune e senza voce in capitolo e senza alcun ruolo a livello ufficiale, e quindi, non essendo stato vicino ai lavori). NOTA: Probabilmente una persona giovane, non specifico nei dettagli, mi ha probabilmente giudicato sulla forma e sulla osservanza di una regola che sarebbe valevole solo in una situazione di surplus di utenti, solo per il fatto che in una circostanza io ho osato parlare male dei locali politici corrotti del PD? La loro politica può influire non soltanto sul nostro portafoglio, ma, anche sulla nostra salute, inoltre, gli stessi politici corrotti, sia a livello locale che a livello centrale ed anche causa la politica internazionale europea ormai quasi del tutto cospirata, ci possono rimettere in salute causa l'inquinamento nel ambiente e le scie chimiche. NOTA: Erano circa le 14:30 di venerdì 5 febbraio 2016, quando è passato un aereo quasi sopra alla mia testa mentre mi trovavo sul tetto delle Torri d'Europa e stavo mangiando del pane con un po' di olio di girasole. L'aereo emanava più scie chimiche parallele molto bene evidenti nel cielo sereno, grazie al afflusso di aria più fredda e secca. L'aereo h affatto un percorso con due curve sotto la mia visuale, e probabilmente, per poter emanare più pulviscolo lungo il percorso prestabilito. Io guardavo verso il mare ed il vento in quota spingeva molto velocemente la scia chimica da destra verso sinistra in direzione della Slovenia.
(Il vero movimento di Trieste Libera ha fatto un grande lavoro anche per le Nazioni Unite consistente sopratutto nel aver dimostrato che l'Italia ha violato il trattato di pace): Il 15 settembre 2015 è scaduto il tempo ragionevolmente lungo di 90 giorni per il commissario di governo per rispondere, e quindi, è stato dimostrato in modo palese che l'Italia ha violato il trattato di pace e che continua a non volerlo rispettare, visto che il ministero da le direttive ad ogni prefetto e commissario di governo. Il 15 settembre 2015 è nata l'I.P.R., in ottobre del 2015 la Rappresentanza di Stato ha cominciato a spedire del 236 lettere di accreditamento ai 236 paesi ed enti internazionali rappresentati dalle Nazioni Unite, compreso l'ONU stesso, e, dal 26 ottobre l'I.P.R. ha cominciato anche a raccogliere le deleghe da parte dei cittadini appartenenti per diritto al TLT. Inoltre, fin dal 26 ottobre 2015, documento che l'Italia ha cercato di tener nascosto, il segretario delle Nazioni Unite ha emesso un documento ufficiale relativo alla protezione internazionale della Palestina, del TLT, e di altri paesi riconosciuti e non riconosciuti, ma, essendo il TLT un paese riconosciuto fin dal 1947 ed essendo nato il TLT alcuni giorni prima della Repubblica Italiana. Sarebbe troppo bello se la Garuffi avesse firmato un documento che fa a box contro l'allegato ottavo. Forse, il commissario di governo non ha firmato niente o forse ha lei ha firmato per un ampliamento del porto, cosa più probabile, tuttavia, se tale documento è stato firmato, esso potrebbe uscire lunedì 1 febbraio 2016, o forse, qualche giorno più tardi visto che la politica italiana ha l'interesse a temporeggiare per ritardare più possibile l'impugnazione di questo documento in quanto illegale. In tale contesto internazionale ormai più che palese e ben esposto alla luce del sole, non dovrebbe esserci più niente da dimostrare e non dovrebbero essere più necessarie alcuna verifica ed interrogazione a livello internazionale nel caso che l'Italia avesse compiuto anche questa ultima violazione del trattato di pace. Oggi la volontà per far liberare Trieste dovrebbe esser già maturata, e quindi, come gli USA-UK hanno dato l'amministrazione civile all'Italia con il Memorandum di Londra, ora, gli USA-GB potrebbero togliere l'amministrazione civile provvisoria all'Italia, e, per far questo la potenza angloamericana potrebbe delegare direttamente il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Teoricamente parlando, da quello che io ho compreso dall'attuale processo di pace e sicurezza, l'alta massoneria bancaria, ossia, la massoneria deviata che comanda sui governi, potrebbe ottenere diversi vantaggi attraverso la liberazione di Trieste dalla occupazione italiana.
(Il vero movimento di Trieste Libera ha fatto un grande lavoro anche per le Nazioni Unite consistente sopratutto nel aver dimostrato che l'Italia ha violato il trattato di pace): Il 15 settembre 2015 è scaduto il tempo ragionevolmente lungo di 90 giorni per il commissario di governo per rispondere, e quindi, è stato dimostrato in modo palese che l'Italia ha violato il trattato di pace e che continua a non volerlo rispettare, visto che il ministero da le direttive ad ogni prefetto e commissario di governo. Il 15 settembre 2015 è nata l'I.P.R., in ottobre del 2015 la Rappresentanza di Stato ha cominciato a spedire del 236 lettere di accreditamento ai 236 paesi ed enti internazionali rappresentati dalle Nazioni Unite, compreso l'ONU stesso, e, dal 26 ottobre l'I.P.R. ha cominciato anche a raccogliere le deleghe da parte dei cittadini appartenenti per diritto al TLT. Inoltre, fin dal 26 ottobre 2015, documento che l'Italia ha cercato di tener nascosto, il segretario delle Nazioni Unite ha emesso un documento ufficiale relativo alla protezione internazionale della Palestina, del TLT, e di altri paesi riconosciuti e non riconosciuti, ma, essendo il TLT un paese riconosciuto fin dal 1947 ed essendo nato il TLT alcuni giorni prima della Repubblica Italiana. Sarebbe troppo bello se la Garuffi avesse firmato un documento che fa a box contro l'allegato ottavo. Forse, il commissario di governo non ha firmato niente o forse ha lei ha firmato per un ampliamento del porto, cosa più probabile, tuttavia, se tale documento è stato firmato, esso potrebbe uscire lunedì 1 febbraio 2016, o forse, qualche giorno più tardi visto che la politica italiana ha l'interesse a temporeggiare per ritardare più possibile l'impugnazione di questo documento in quanto illegale. In tale contesto internazionale ormai più che palese e ben esposto alla luce del sole, non dovrebbe esserci più niente da dimostrare e non dovrebbero essere più necessarie alcuna verifica ed interrogazione a livello internazionale nel caso che l'Italia avesse compiuto anche questa ultima violazione del trattato di pace. Oggi la volontà per far liberare Trieste dovrebbe esser già maturata, e quindi, come gli USA-UK hanno dato l'amministrazione civile all'Italia con il Memorandum di Londra, ora, gli USA-GB potrebbero togliere l'amministrazione civile provvisoria all'Italia, e, per far questo la potenza angloamericana potrebbe delegare direttamente il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Teoricamente parlando, da quello che io ho compreso dall'attuale processo di pace e sicurezza, l'alta massoneria bancaria, ossia, la massoneria deviata che comanda sui governi, potrebbe ottenere diversi vantaggi attraverso la liberazione di Trieste dalla occupazione italiana.
In
base alla pubblicazione su Il Piccolo del 27 gennaio Trieste Libera
denuncia la truffa, tuttavia, il documento eventualmente firmato dalla
Garuffi o che deve ancora essere firmato, non è stato reso disponibile.
Per poter fare una dichiarazione certa, oltre a quella fatta in base al
articolo apparso su giornale, ci vuole la visone del documento stesso,
ovviamente, la gang del PD cercherà di renderlo pubblico il più tardi
possibile in quanto essa sa che potrà essere subito impugnata
se contro le norme dell'allegato ottavo. Ma, se effettivamente il
documento firmato dal commissario di governo facesse a box con
l'allegato ottavo da qui a poco potrebbe esserci “spada” contro lo Stato
italiano, ossia, aspettando a breve che una autorità maggiore a livello
internazionale imponga il decadimento della amministrazione civile
provvisoria da parte del governo italiano, e, sperando che gli USA-UK
e/o le Nazioni Unite non diano la possibilità a Renzi di anulare
l'eventuale decreto firmato dalla Garuffi che fa a pugni contro il
trattato di pace del 1947 che l'Italia ha firmato come stato perdente.
Per così dire, tale decreto per il primo passo verso la
sdemanializzazione del Porto Vecchio è come una dichiarazione di guerra
da parte dell'Italia sia contro il gli USA-UK, che hanno dato
l'amministrazione civile all'Italia tramite il Memorandum di Londra, che
a tutti i paesi firmatari associati del trattato di pace. (Seguono tre
miei commenti a completamento di questo post):
Diabolico per diabolico, ma, nel rispetto della legalità, e, dando reale e/o parvente giustizia anche nei confronti della irrecuperabile e corrotta politica e giustizia italiana, da cui forse, gli stessi poteri forti hanno imparato sul come dividere, confondere ed imperare: Se nel aprile 2016 il consiglio di sicurezza della Nazioni Unite liberasse all'improvviso Trieste dalla occupazione italiana, e, proprio un attimo prima delle elezioni amministrative illegittime per il successivo sindaco di Trieste sotto la sovranità italiana ed in ubbidienza del sistema dittatoriale dell'Italia a cui il sindaco deve sempre ubbidire, le Nazioni Unite potrebbero guadagnare più credibilità al cospetto dei popoli e quindi anche più presunto potere di poter portare la pace e la democrazia nel mondo. Quindi, se le Nazioni Unite, con l'appoggio delle nazioni, liberasse il TLT, la Palestina ed altri paesi riconosciuti e non riconosciuti, ancor meglio, se tutti in un breve periodo di tempo, le Nazioni Unite e il processo di pace e sicurezza guadagnerebbe più potere a livello formale. Inoltre, se il truffaldino Stato Italiano dovesse pagare subito tutto il suo debito al TLT, un debito che potrebbe ammontare a circa 200 miliardi di Euro, con eventuale mora, proprio come l'Italia fa sempre con noi cittadini, l'Italia andrebbe molto più in crisi, proprio come desiderato dalla massoneria, e, se lo Stato italiano fallisse, la Banca d'Inghilterra ed altre banche potrebbero comprare tantissimi beni dell'Italia a prezzi stracciati, ma, come ora sta già in parte avvenendo. Inoltre, se il TLT, la Palestina ed altri paesi e piccoli territori come il Sudtirolese, acquistassero la loro presunta indipendenza, libertà e democrazia, i poteri forti che governano il mondo darebbero una maggiore impressione di voler comandare la politica internazionale con sapienza, giustizia, per la libertà, per la democrazia e per il rispetto dei diritti umani. Oggi di e da diversi decenni, è in corso il diabolico processo di pace e sicurezza verso la sperata ufficializzazione del Nuovo Ordine Mondiale, e quindi, visto che questo processo di pace e sicurezza è “destinato” a concludersi, diabolico per diabolico, la liberazione di Trieste potrebbe tornare utile alla alta massoneria deviata, ma, anche a quella non deviata, ed in fine, le multinazionali, le grandi banche, già essenti dalle tasse, ma sopratutto, i grandi imprenditori, potrebbero avere un grosso vantaggio con la liberazione di Trieste e la riattivazione di un grande porto franco internazionale, e, se l'alta massoneria deviata agisse da dietro le quinte per accelerare e per rendere più facile la librazione di Trieste da uno Stato perdente, non verrebbe sacrificata nessuna persona innocente, come invece è accaduto per l'11 settembre 2001 negli USA ed in altri “11 settembre 2001” sia in Italia che in Europa. (Queste analisi io le ho scritte di mia iniziativa e responsabilità, io penso che possano essere giuste, tuttavia, nel caso che la colonna principale del vero movimento di Trieste Libera ritenesse che tali analisi possono non essere convenevoli nel attuale contesto internazionale tra l'Italia e il TLT e le Nazioni Unite e gli USA-UK, io posso togliere immediatamente tutte le mie analisi sul intero contesto inerente al TLT sia da Facebook che dai miei blog.) NOTA: (Il vero movimento di Trieste Libera ha fatto un grande lavoro anche per le Nazioni Unite consistente sopratutto nel aver dimostrato che l'Italia ha violato il trattato di pace): Il 15 settembre 2015 è scaduto il tempo ragionevolmente lungo di 90 giorni per il commissario di governo per rispondere, e quindi, è stato dimostrato in modo palese che l'Italia ha violato il trattato di pace e che continua a non volerlo rispettare, visto che il ministero da le direttive ad ogni prefetto e commissario di governo. Il 15 settembre 2015 è nata l'I.P.R., in ottobre del 2015 la Rappresentanza di Stato ha cominciato a spedire del 236 lettere di accreditamento ai 236 paesi ed enti internazionali rappresentati dalle Nazioni Unite, compreso l'ONU stesso, e, dal 26 ottobre l'I.P.R. ha cominciato anche a raccogliere le deleghe da parte dei cittadini appartenenti per diritto al TLT. Inoltre, fin dal 26 ottobre 2015, documento che l'Italia ha cercato di tener nascosto, il segretario delle Nazioni Unite ha emesso un documento ufficiale relativo alla protezione internazionale della Palestina, del TLT, e di altri paesi riconosciuti e non riconosciuti, ma, essendo il TLT un paese riconosciuto fin dal 1947 ed essendo nato il TLT alcuni giorni prima della Repubblica Italiana. Sarebbe troppo bello se la Garuffi avesse firmato un documento che fa a box contro l'allegato ottavo. Forse, il commissario di governo non ha firmato niente o forse ha lei ha firmato per un ampliamento del porto, cosa più probabile, tuttavia, se tale documento è stato firmato, esso potrebbe uscire lunedì 1 febbraio 2016, o forse, qualche giorno più tardi visto che la politica italiana ha l'interesse a temporeggiare per ritardare più possibile l'impugnazione di questo documento in quanto illegale. In tale contesto internazionale ormai più che palese e ben esposto alla luce del sole, non dovrebbe esserci più niente da dimostrare e non dovrebbero essere più necessarie alcuna verifica ed interrogazione a livello internazionale nel caso che l'Italia avesse compiuto anche questa ultima violazione del trattato di pace. Oggi la volontà per far liberare Trieste dovrebbe esser già maturata, e quindi, come gli USA-UK hanno dato l'amministrazione civile all'Italia con il Memorandum di Londra, ora, gli USA-GB potrebbero togliere l'amministrazione civile provvisoria all'Italia, e, per far questo la potenza angloamericana potrebbe delegare direttamente il consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Teoricamente parlando, da quello che io ho compreso dall'attuale processo di pace e sicurezza, l'alta massoneria bancaria, ossia, la massoneria deviata che comanda sui governi, potrebbe ottenere diversi vantaggi attraverso la liberazione di Trieste dalla occupazione italiana. NOTA: Il documento poteva uscire il 1° febbraio? La locale politica italiana, e forse, non soltanto il PD, potrebbe temporeggiare fino ad un mese, il tempo massimo acconsentito, prima di far pubblicare l'eventuale documento firmato dalla Garuffi, affinché possa venir impugnato il più tardi possibile. Tuttavia, i lavori possono iniziare prima della pubblicazione sulla garzetta ufficiale? Probabilmente, no!
"Un
Big mondiale vince la gara per il rilancio di porto vecchio". Da 60
anni l'Italia ha fatto morire il porto di Trieste ed ora qualche giorno
prima che vada in pensione la Garuffi, forse l'Italia tenta di nuovo di
ingannare anche la comunità internazionale
parlando "per il rilancio di porto vecchio"? - Al indomani, il 27
gennaio 2016, secondo come riportato dal Piccolo: I punti franchi
traslocano - porto vecchio "libero". Beh, speriamo che questa notizia
sia vera, (forse una delle ultime dalla primavera del 2015), in quanto,
l'Italia potrebbe aver sollevato un contenzioso megagalattico a livello
internazionale, e, se la comunità internazionale avesse ancora un certo
interesse per il porto franco internazionale di Trieste, e, una
eventuale liberazione di Trieste potendo anche essere indirettamente
utile per il processo di "pace e sicurezza", per così dire, l'Italia si
sarebbe data la zappa sui piedi e tra breve potendo anche perdere al
improvviso e da un giorno all'altro l'amministrazione civile su Trieste
con tutti i buoni ma sporchi affari che cessano, naturalmente. Forse,
(anche se ad alcuni non piace la frase al condizionale, ma, a volte
potendo essere utile lasciando nel dubbio), per la gang del PD potrebbe
esser ok al presente momento, e pure, con un respiro di solivo ed
ulteriore possibile cassa per alcuni politici di turno, ma, anche se un
domani la Garuffi in pensione potrebbe rischiare di finire in un'aula di
un tribunale internazionale, nonostante tutte le offerte e pressioni
che può aver subito, nonostante i poteri che aveva ma che può essergli
stato detto di non usarli appieno, e forse, non essendo del tutto
protetta come l'Italia potrebbe avergli garantito e fatto credere. Si,
come dire: tanto la politica e le autorità italiane possono continuare a
fare sempre tutto quello che vogliono al infinito e uscendone fuori
sempre del tutto impunite, o comunque, a pro e contro avvantaggiate a
conti fatti.
NOTA: In che modo potrebbe comportarsi questo successivo commissario di governo? Annapaola Porzio avendo lavorato o lavorando nel coordinamento della polizia e degli agenti segreti, potrebbe esser stata messa a posta proprio qui a Trieste dal ministero dei interno? Ad esempio, potrebbe esserci un tentativo di minare a livello psicologico i soci del vero movimento attraverso circostanze strane ed anomale, e così, per favorire situazioni di presunta paranoia, e quindi, nel tentativo di far gradualmente cadere lo scomodo movimento per Trieste Libera? (Si, una ipotesi in riferimento al movimento completamente separato dalle liste italiane che potrebbe presumibilmente stancarsi mediante il graduale venir meno dei soci volontari che hanno preso completa posizione contro l'illegalità dell'Italia.) Beh, una ipotesi di questo tipo io non posso escluderla al 100%, in quanto, se uno Stato come L'Italia del tutto inaffidabile e trovandosi ad amministrare Trieste esercitando una fittizia sovranità e sapendo che la polita italiana in generale è come un truffatore o un drogato che non cambierà mai, se io nel mio quotidiano vivessi una situazione strana ed anomala, forse, nei rapporti con una persona nel mio vicinato da sempre del tutto regolare ed all'improvviso dal comportamento strano e come se non mi conoscesse, questa è la prima ipotesi che potrebbe venirmi in mente. Il vero movimento ed i suoi soci potrebbero anche doversi preparare a questa remota ma non impossibile eventualità! (Io sono associato al vero movimento, tuttavia, queste mie ipotesi e timori, gli ho scritte interamente di mia iniziativa). NOTA: Per esprimermi anche in modo coccolo: forse, il ministero dell'interno e/o chi altro forse dal esterno, non a scelto a caso Annapaola Porzio. Metaforicamente parlando, se lei fosse una signora intensa ed autoritaria e che mena tosto, ossia, un commissario di governo che a polso e senza paura di fronte ad una gang mista di politici corrotti con alcuni dei quali pure collusi con la mafia, potrebbe essere la persona adatta per mettere a posto l'amministrazione civile del Italia su TLT come governo civile, e, non più come Stato pseudo-sovrano. Se dopo si trattasse di una signora intensa ed autoritaria anche in senso letterale e per le faccende quotidiane della vita, ancor meglio, tuttavia,per ora io questo non lo so.
Dalla primavera del 2015 fino al 27 gennaio la Garuffi ha agito in modo furbo per proteggersi anche dalle pressioni da parte del PD colluso con la mafia? Beh, la Garuffi non aveva tutti i torti!
Non
usate questi strumenti per saldare i conti affinchè nessuno si faccia
male, piutosto, fatevi ritornare i soldi chiedendo il 40% di mora per
interessi!!
Dalla
primavera 2015 fino ad oggi, 19 gennaio 2016, ci sono state tante
diverse e simili versioni in merito alla sdemanializzazione del Porto
Vecchio e/o dello spostamento del punto franco, ma, entrambe due manovre
non sono acconsentite dalle norme contenute
nel allegato ottavo, ma, quale è il titolo di questa ultima bufala? “I
dieci giorni più caldi del Porto Vecchio” “Il prefetto annuncia lo
spostamento immediato del punto franco e il sindaco Cosolini il
vincitore della gara sull'advisor”. Questa è la ennesima, e forse,
ultima “mozzarella di BUFALA campana di denominazione protetta” che Il
Piccolo di Trieste pubblica sotto istigazione della locale politica
italiana sia per sviare i cittadini in merito alla notizia ufficiale da
parte del segretario delle Nazioni Unite che nel tentativo di tenere
tranquilla almeno ancora per un poco la mafia calabrese 'Ndrangheta che
oltre due anni fa ha dato almeno 10 milioni di euro alla gang del PD? O
forse, ma è poco probabile, al ultimo giorno di gennaio, prima di andare
in pensione, Francesca Adelaide Garuffi potrebbe firmare per
acconsentire alla sdemaniamlizzazione di parte del porto vecchio e allo
spostamento del punto franco? Ed eventualmente sia come se la locale
politica italiana volesse fare una manovra non troppo in conflitto con
il trattato di pace e in contemporanea cercando di accontentare la mafia
calabrese con cui forse è meglio non scherzare? Sia ben chiaro alla
mafia calabrese che il porto franco internazionale non appartiene allo
stato mafioso italiano ma ai 38 paesi firmatari del trattato di pace che
all'epoca erano 21, l'Italia compresa. La gang locale del PD ha dato
una promessa alla 'Ndrangheta senza avere sufficienti garanzie di poter
iniziare il grande affare da un miliardo e mezzo di Euro in cui era
compresa anche la 'ndrangheta, tuttavia, la mafia invece di avvicinarsi
con la pistola con il silenziatore o con la pistola ed un cuscino di
presso a Roberto Cosolini, Francesco Russo, Ettore Rosato e Debora
Serracchiani, e dirgli sei arrivato al capolinea, e, ficiu, ficiu,
ficiu, ficiu, inoltre, essendo i mafiosi dei buoni uomini d'affari e
senza che nessuno si faccia male, sarebbe stato molto meglio se la mafia
calabrese, invece di esigere il ritorno di soltanto 10 milioni di Euro o
più dalla gang locale del PD, chiedesse in dietro tutti i soldi con il
40% di mora annua in aggiunta. Qualcuno del PD potrebbe rispondere
malamente a questa mia considerazione fatta anche su Facebook? Oggi di,
la verità è scandalo e deve esser taciuta, inoltre, tutto è possibile
visto che la corruzione è talmente diramata e collusa con la mala e con
le banche da esser diventata intoccabile, comunque sia, se mi trovassi
in prigione e se dopo un poco morissi per una morte sospetta ma non
accertata, in parte il PD mi farebbe un mezzo favore a me ed un mezzo
sfavore a se stesso, sopratutto, visto il contesto sempre più caldo a
livello internazionale per quanto nascosto e contorto dal il Piccolo. E,
molto probabilmente, anche il KGB e la CIA verrebbero a saperlo subito! NOTA: La
precedente amministrazione con Roberto Dipiazza, di per certo, faceva
sopratutto i propri interessi, era corrotta e ricercava la propria
gloria, tuttavia, per lo meno alcuni servizi ai cittadini funzionavano
relativamente bene, non tutti ovviamente,
e, sia Dipiazza che alcuni politici della destra almeno avevano un poca
di dignità ed un rapporto con un minimo di dignità verso i cittadini,
ovviamente, come tutti gli altri, essendo fuori giurisdizione ed in
violazione del trattato di pace del 1947. Ma, oggi di, sotto l'attuale
amministrazione comunale di Roberto Cosolini non si riesce più a vedere
neanche un minimo di dignità da parte della classe politica corrotta del
PD, inoltre, i piccoli servizi resi ai cittadini sono terribilmente
scadenti, lenti e spigolati dal punto di vista finanziario affinché la
gang del PD possa speculare sud ogni servizio che offre al cittadino,
per quanto, ogni cosa è sostenuta con i soldi dei cittadini. (Con
questo, non dico che sia giusto ricordare bene la precedente
amministrazione come alcuni cittadini fanno, tuttavia, è ovvio che
stiamo andando di male in peggio, specialmente, finché l'Italia continua
ad occuparci.) NOTA: Il biglietto del bus aumenta di continuo ma il servizio è stato ridotto in
alcuni dei suoi percorsi, ma, all'inizio della sua amministrazione
Cosolini mi ha risposto che non ci sono i soldi. La Tt pur essendo
diventata privata, lo è soltanto al 40%, mentre,
il restante 60% della TT è sotto il comune amministrato da Roberto
Cosolini. Non basta, i controllori chiedono il biglietto ma la provincia
di Trieste non esiste. Inoltre, i carbonieri e la guardia di finanza
sono dentro al Codice ACP 104 NATO del 8 febbraio 1955, e quindi,
essendo tutti in missione al estero compresa la polizia, ma, essendo
finanzieri e carabinieri come contingente NATO, dovrebbero occuparsi di
proteggere il TLT ed i suoi cittadini, e, non cercando di incutere
timore ai cittadini affinché paghino direttamente od indirettamente le
tasse italiane, assolutamente, non estese al TLT. Ciò nonostante, a fine
anno durante il natale il comune ha offerto un pranzo ai poveri ed a
tutti quelli che sarebbero venuti. Si, un pranzo che probabilmente è
stato in parte accumulato dai volontari che chiedono alcuni prodotti
alla gente che entra nei supermercati, ad esempio, in giorni come il 25
novembre. Beh, a parte questo, ma perché motivo il comune si prodiga per
offrire una volta all'anno questo pranzo natalizio alla gente più
bisognosa? Dopo tutto alcune persone di pochi mezzi vengono buttate
sulla strada se non aiutate dai familiari, ma, per timore non se la
sentono di far conoscere la propria situazione di vita. Poi, vediamo che
l'attuale amministrazione specula su ogni cosa, compresi i piccoli
servizi, e quindi, perché motivo circa il 24 dicembre è stato offerto un
pranzo presumibilmente alla gente più bisognosa? Non sarà mica che,
l'attuale politica locale, e forse, non solo, voglia abituare i poveri
ad usufruire di questi pranzi gratuiti, e forse, di anno in anno sempre
più buoni, tuttavia, dopo il falso grido di pace e sicurezza non è
possibile che l'attuale politica italiana, in combutta con i poteri
forti, inviti più poveri possibile in una zona di campagna e in una
bella e grande ed accogliente casa di legno? Dopo, come fece il conte
Dracula all'inizio del medioevo, (se non sono errato riguardo
all'epoca), fece chiudere le porte e diede fuoco alla casa, eliminando
così il problema dei poveri. E, visto che gli attuali poteri forti,
psicologicamente parlando, sono quasi una fotocopia del conte Dracula,
e, visto che l'attuale politica italiana, ma, anche di altri paesi, si
fa corrompere facilmente mediante i tanti biscottini per tanti
accontentino, non si può escludere al 100% che dopo il falso grido di
pace e sicurezza all'inizio della grande tribolazione, molti politici
italiani del tutto corrotti e senza alcuna dignità, escogitino la stessa
strategia per risolvere il problema dei poveri. E dopo diranno. È stato
un incidente, non sappiamo se …. ecc, ecc. (In questi ultimi tempi ho
subito alcune perdite e molta rabbia per alcuni servizi scadenti, e,
avendo completo senso di impotenza e di frustrazione visto che i
corrotti sono intoccabili, e quindi, per sentirmi un poco meno male, in
che modo posso reagire contro di loro, almeno, fin tanto che dura la
occupazione illegale da parte dell'Italia?) NOTA: Questo
sistema malvagio tende a dividerci ed a volte ci sta già mettendo uno
contro l'altro, tuttavia, gran parte della gente e delle persone o
famigliari care che non vogliono credere alla cospirazione a livello
mondiale, di quanto siano corrotti coloro
che ci amministrano, e, che spesso scambiano il male per il bene od una
cosa per quello che non è solo per colpa della voce della autorità o
per la voce della autorità male interpretata e/o ormai superata, e, per
giunta, preferendo adattarsi o preferendo amare questo sistema malvagio
di cose, si rendono in parte colpevoli e complici. Le colonne del vero
movimento auspicano la liberazione del TLT e del suo porto franco
internazionale tenendo anche buoni rapporti commerciali con l'Italia,
tuttavia, che dire se lo stato italiano continua a mostrarsi
contenzioso, subdolo, truffaldino e caparbio, e quindi, non volendo
mettere le cose a posto secondo le norme del trattato di pace del 1947,
ma, sperando che il tutto finisca in niente mediante non intervento a
livello internazionale, cosa ormai impossibile, e mediante esaurimento
da parte del vero movimento? Ricordiamo che l'Italia ha chiesto molte
volte di poter ricevere la sovranità su Trieste e dintorni, tuttavia,
gli è sempre stata rifiutata, inoltre, il periodo del TLT non è scaduto
in quanto non esiste una data di scadenza, salvo, cambiamento del
trattato di pace e di alcune norme a livello internazionale. Al limite,
la comunità internazionale potrebbe chiedere immediatamente allo Stato
italiano di risarcire tutti i danni e perdite dirette ed indirette che
ha subito il TLT, il suo porto franco internazionale e tutti i cittadini
di Trieste, compresi tutti quelli che sono scappati. Inoltre, se nel
pagare subito i circa 200 miliardi di Euro, compresi i danni causati
dall'inquinamento, lo Stato italiano realmente fallisse, al limite,
l'Italia potrebbe dare tutta la costa che va da Trieste fino oltre
Venezia. Se ci fosse tempo per questo sistema, il porto franco
internazionale avrebbe anche potuto espandersi per 180 chilometri,
comunque, cosa non necessaria visto che i traffici avrebbero comunque un
limite pur trattandosi di un porto franco internazionale. Inoltre,
causa la sua caparbietà e falsità, l'Italia vista come entità politica
potrebbe anche perdere l'uso del porto franco internazionale di Trieste
ed ogni rapporto con il TLT, anche come misura di sicurezza per
proteggerlo, naturalmente. Ormai è stato dimostrato a livello
internazionale che l'Italia ha violato il trattato di pace, compresi,
tanti dei suoi abusi per tentare di confondere l'opinione pubblica,
inoltre, le nazioni unite sanno che una maggioranza dei cittadini di
Trieste potrebbe non volere il TLT ma essendo stati sviati e cotti a
fuoco lento per un periodo di circa 60 anni. La rappresentanza di stato,
IPR, esiste, gli interessi per il porto franco si stanno moltiplicando
ed ingrandendo, e per giunta, è anche arrivata la risposta ufficiale da
parte dell'attuale segretario delle Nazioni Unite, tanto è vero che
perfino sul Piccolo bugiardo di Trieste del 13 gennaio è apparsa la
dichiarazione ufficiale di protezione internazionale anche e sopratutto
nei confronti del TLT ed il suo porto, anche se sul lato sinistro cerano
articoli fuorvianti e con false sfumature. Si, effettivamente, lo Stato
e la politica italiana nel suo insieme è come la “maggior parte” dei
drogati e alcolizzati che non possono cambiare e che continuano a
prendere la droga fino alla morte.
NOTA: Mettono spada nelle nostre famiglie dividendoci, ad alcuni di noi ci fanno passare la voglia di vivere togliendoci tutta la dignità, eppure, da chi conosce bene la questione, legalmente parlando, questi corrotti e/o incompetenti possono essere messi a ko in soli due minuti, se non di meno!
Se l'è cercata: Debora Serracchiani, la faccia di bronzo, ora, febbraio 2016, necessita
di molta scorta? Molto probabilmente può aver scassato la m., no,
diciamola in modo più blando e in triestino, Debora e la gang del PD
ha spaccato le togne alla 'Ndrangheta dopo aver ricevuto milioni di
Euro ma avendo fato una promessa senza le debite garanzie. Francesca
Adelaide Garuffi, dopo aver subito un mucchio di pressioni dalla gang
del PD fin dalla primavera del 2015, negli ultimi due giorni di
lavoro prima del pensionamento la Garuffi ha firmato per la
sdemanializzazione del Porto Vecchio, ma, lei vendo fatto fare un
documento invalido pieno di buchi con frasi del tipo: per l'allegato
ottavo contenuto nel Memorandum di Londra. Evidentemente per
proteggersi la Garuffi ha agito di nuovo in modo furbo facendo creare
di proposito un documento invalido dal punto di vista legale perché pieno di
errori e/o di buchi. NOTA: Perfino Carlo Mastelloni, un pubblico ministero che potrebbe voler essere onesto e meticoloso sul lavoro, colui che avrebbe messo sotto indagine perfino Federico Frezza per fuga di notizie, ecc, ecc, è stato spinto dallo Stato italiano a non far aprire le indagini contro la corrotta gang del PD pure collusa con la 'Ndrangheta, in aggiunta, oggi di, gennaio-febbraio 2016, essendo Debora Serracchiani con molta scorta, più, Il Piccolo di Trieste che pubblica menzogna e/o che fa censura contro la verità per mantenere allo oscuro i cittadini di Trieste riguardo ai loro diritti, per giunta, il cittadino comune potendo subire abuso di potere, dovendosi pagare l'avvocato, potendo perdere la causa e potendo essere ucciso dalla psichiatria che oggi di in Italia o sotto l'Italia è sopratutto uno strumento di controllo sociale, mentre, al contrario, i corrotti colpevoli potendo vincere la causa. Si, lo Stato italiano è una dittatura senza regole camuffata in democrazia in cui i corrotti possono far torcere la giustizia per avere sempre ragione. Tuttavia, adesso il PD si è diviso riguardo alla questione di Trieste come città metropolitana di fatto appartenente al TLT.
Ma, più di una volta io mi sono chiesto: dopo la
minaccia intimidatoria del 2012 mediante la testa mozzata di un
capretto davanti alla sua porta di casa, se nel 2014 R. G. si è
ammalato di me-nin-gite finendo in ospedale, e dopo, tornado a casa si
è trovato davanti alla porta un crocefisso appoggiato con la testa
in giù, la me-nin-gite ed altro problema di salute può essergli stato
causato di nascosto dalla mafia? Tuttavia, supponiamo per assurdo, se
la gang del PD avesse fatto delle promesse alla mafia calabrese di
dare alla mafia un quartiere nella città di Ginevra, sarebbe stato
giusto che il leader, dei cittadini svizzeri che avessero fatto
opposizione, avesse rischiato di morire per mano della mafia che si
vede sfuggire l'affare? Oppure, forse, o, di per certo, non sarebbe
stato più “giusto” che la gang del PD subisca minacce ed
attacchi per aver fatto una promessa sud un territorio fuori dalla
giurisdizione del PD? (Ovviamente, non va bene che la gang del PD sia
corrotta e collusa con la mafia, come del resto, non va neanche bene
che alcuni politici, per quanto corrotti, vengano minacciati dalla
mala).
NOTA: Mettono spada nelle nostre famiglie dividendoci, ad alcuni di noi ci fanno passare la voglia di vivere togliendoci tutta la dignità, eppure, da chi conosce bene la questione, legalmente parlando, questi corrotti e/o incompetenti possono essere messi a ko in soli due minuti, se non di meno!
Quando
parlo del porto franco di Trieste e sul porto vecchio, sulle nostre
grandi opportunità che gettiamo nel water, sulla ennesima mozzarella di
BUFALA campana di denominazione protetta stampata sul Piccolo, sul
fatto che la politica locale è collusa
con la mafia, ecc, ecc, riscontro quasi sempre solo che apatia e
disinteresse da parte della gente e delle persone che conosco. Perfino
il documento ufficiale da parte delle Nazioni Unite riguardante anche
la protezione del TLT non viene tenuto in considerazione dalla gente.
Ma, la causa internazionale ed economica a favore del TLT va avanti lo
stesso. Al ultimo momento, il PD che indica un referendum per chi è a
favore dell'Italia e per chi è a favore del TLT, avendo tanti cittadini
ignoranza e/o paura per il cambiamento, ma dopo, che intervengano le
Nazioni Unite ed i paesi firmatari interessarti al uso del porto franco
internazionale di Trieste, e che, tutti coloro che hanno votato per
l'Italia siano immediatamente costretti ad andare in Italia, si, da
Monfalcone in poi. Ma, che dire se un politico locale si trovasse a fare
un dibattito relativo al TLT ed alle leggi italiane sul riguardo
proprio con A. G? Ossia, sulle leggi italiane che dimostrano il TLT, la
non esistenza della provincia di Trieste. Costui, metaforicamente
parlando, non al tempo condizionale, si ritroverebbe a dover fare come
un incontro di pugilato con Mike Tyson alla fine degli anni 80, e, dopo
soli due minuti al massimo si ritroverebbe a KO. "Un tale incontro mi,
assolutamente, non ghe lo consiglio a nessun, corrotto politico locale
intensamente colluso con la mafia calabrese"! Ma, tutti quelli che non
credono e che non vogliono credere, in parte, si fanno complici dei
corrotti pur non guadagnandoci niente ma sopratutto continuando a
perderci. Oggi di, qui a Trieste abbiamo la possibilità di prendere
posizione, eppure, sono in tanti a non vedere la merda che quasi ci
viene a bussare alla porta. NOTA: Il politico italiano onesto e con un sufficiente grado di umiltà, anche se non completamente a conoscenza sulla questione del TLT, non rientra tra la categoria di quelle persone che avrebbero potuto esser messe a KO nel tempo massimo di due minuti in un ring in cui si parla del TLT sopratutto in relazione delle stesse leggi italiane.
Cosa può significare la parola "permanente" presso i l dipartimento degli USA? Inoltre, che dire delal preoccupante non informazione sul TLT di presso all'ONU e suoi siti?
Il dipartimento di Stato Americano ha intenzione di bloccare la liberazione del TLT dalla occupazione italiana? Molti stati potranno opporsi al lavoro da dietro alle quinte del dipartimento americano? Inoltre, da oltre un mese, riferito a metà dicembre 2015, c'è già n collegamento di alcuni gruppi ed associazioni commerciali degli Stati Uniti con la stessa Rappresentanza di Stato, I.P.R., che è diventata attiva dal 26 ottobre 2015 per quanto riguarda la raccolta delle deleghe? Se il governo Obama, ed eventualmente, quello del suo successore, continuerà ad opporsi alla liberazione di Trieste dalla prigionia italiana, il vero movimento di Trieste Libera ed i paesi firmatari che hanno interesse per la liberazione e riattivazione del porto franco internazionale di Trieste dovrebbero farsi venire a mente il film “10 secondi per fuggire”, un film del 1975 diretto da Tom Gries e interpretato da Charles Bronson, Robert Duvall e Jill Ireland - Jay Wagner viene ingiustamente condannato a 28 anni di prigione per omicidio in un penitenziario messicano. La moglie con l'aiuto di un aviatore tenta per tre volte di farlo evadere dal carcere e farlo uscire dal Messico.” Vogliamo liberare Trieste dalla ingiusta prigionia scavando prima una galleria e poi subito un altra galleria, e intanto, gli anni che passano, oppure, vogliamo far atterrare un elicottero nel punto nevralgico ed aiutare Trieste a fuggire in dieci secondi? Con la prima opzione, molto probabilmente, si verifica prima il grido di pace e sicurezza, la grande tribolazione ed il crollo di tutto il sistema politico ed economico, e, perfino con la scomparsa degli USA, dell'Italia e degli stessi poteri forti. Si, ci vuole un qualche cosa di audace, ma, pur sempre nella legalità, inoltre, non basta la legge e la legalità, ma, ci vole anche la “spada” per punire e/o per far ritirare il trasgressore impenitente. (Se una forza maggiore costringesse il governo italiano a mettere le cose a posto, dopo pochissimo tempo, l'Italia cercherebbe di nuovo di comportarsi in modo truffaldino cercando di non violare in modo palese il trattato di pace, e quindi, sarebbe molto meglio che l'Italia fosse costretta ad andarsene per sempre, come dire, il lupo può cambiare il pelo ma rimarrà sempre un lupo, anche se di fatto, le altre nazioni non è che siano poi tanto meglio dell'Italia, tuttavia, solo per fare un esempio, la repubblica Ceca e l'Ungheria, molto probabilmente hanno una politica e governo migliori rispetto a quelli dell'Italia.)
NOTA: Ci sono tanti interessi di mezzo inoltre l'Italia è diventato da molti decenni dopo gli anni 50 un paese rappresentato dalle Nazioni Unite, e quindi, uno potrebbe chiedersi: anche se l'Italia ha violato il trattato di pace del 1947 per quanto riguarda il TLT, merita rovinare il rapporto con una intera nazione, l'Italia, solo per rimettere a posto la questione di Trieste ed il suo porto franco internazionale ormai quasi del tutto morto? Al limite anche, si, in quando non è che l'Italia se la sentirebbe di interrompere i rapporti commerciali con altri paesi della “comunità internazionale” solo per esser stata disciplinata con tanto di “spada” per aver violato il TLT.
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